Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 35
Psicologia giuridica e dei processi cognitivi Pag. 1 Psicologia giuridica e dei processi cognitivi Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia giuridica e dei processi cognitivi Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia giuridica e dei processi cognitivi Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia giuridica e dei processi cognitivi Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia giuridica e dei processi cognitivi Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia giuridica e dei processi cognitivi Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia giuridica e dei processi cognitivi Pag. 31
1 su 35
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TEST 24 LA FASE DELLA DECISIONE

1. Il Giudice: Al termine della discussione dichiara chiuso il dibattimento, utilizzabili gli atti in suo possesso e si ritira in

camera di consiglio

2. Il Giudice nella Camera di Consiglio: Delibera, nel segreto, la decisione, stilando il dispositivo della sentenza

3. Nel processo penale: Il giudice è chiamato a valutare le prove, secondo il suo prudente apprezzamento, salvo che la

legge disponga altrimenti Il conseguente principio del <libero giudice=

4. Il principio della prova legale comporta: convincimento del

5. Il Giudice è chiamato a giudicare: Secondo il principio del suo libero convincimento

6. Per il Giudice l'obbligo di motivare secondo criteri di ragionevolezza comporta il rispetto delle regole: Della logica, della

scienza e dell'esperienza

7. L'approccio allo studio delle decisioni anche giudiziarie può essere: Descrittivo o normativo

8. Un meccanismo fondamentale degli errori osservabili nel pensiero quotidiano che accompagnano anche il giudice nella

decisione finale deriva: Da una tendenza alla rigidità del pensiero

9. Esistono principi logici e leggi statistiche che: Permettono di stabilire il grado di probabilità di certi eventi, ma il nostro

pensiero si adegua sempre

10. Quando viene stimato meno probabile il verificarsi di un evento in congiunzione con un altro si incorre in un errore

definito: Fallacia della congiunzione

TEST 25 LA METACOGNIZIONE E L'EXPERTISE NELLA DECISIONE GIUDIZIALE

1. Bransford sottolinea che le difficoltà nell'impostare e risolvere i problemi sorgono: Non perché non si disponga della

conoscenza adeguata relativa alle strategie da applicare, ma perché non si fa uso di tale conoscenza

2. Per ovviare alle difficoltà nascenti nella soluzione dei problemi anche il Giudice utilizza una competenza

<metacognitiva=: vero

3. La <meta cognizione= indica: L'insieme delle riflessioni compiute sul funzionamento della mente, propria e altrui

4. Oltre la cognizione si ritiene sussista un ulteriore livello di attività psichica: Quello della metacognizione posto al di

sopra della cognizione

5. Per Sternberg la componennte metacognitiva è una componente fondamentale: Nella teoria dell'intelligenza

6. La ricerca indica che l'expertise si manifesta come: La capacità di individuare la tipologia di problema che si ha di

fronte

7. Il problem solving: E' un'elaborazione cognitiva volta a trasformare una situazione data in una meta da raggiungere

8. Per J. G. Greeno tra i problemi di riordinamento o di combinazione rientra l'anagramma: vero

TEST 26 ASSOCIAZIONE CREATIVE DI IDEE

1. Il pensiero creativo: E' rappresentato dal particolare tipo di legame che collega un elemento mentale a un altro

Con la capacità di stabilire <associazioni remote=

2. Per Mednick la creatività è identificabile:

3. Per Weisberg le associazioni di idee: Non sorgono spontaneamente ma vengono cercate attivamente attingendo

dall'esperienza

4. Per Weisberg il soggetto creativo di fronte a un problema: Cerca di recuperare informazioni dalla propria memoria per

immaginare possibili soluzioni Di <elementi mentali= che, combinandosi, danno luogo a <configurazioni=

5. Simonton ha postulato l'esistenza:

6. In forza di un principio associazionistico della creatività: Sono state ipotizzate varie tecniche per incrementare la

creatività

7. Il metodo delle <relazioni forzate=: Consiste nel porre in relazione due elementi al fine di farne scaturire un terzo

lOMoARcPSD|28048726

8. Il pensiero: Non opera in totale autonomia dalla percezione, dal ricordo, dal linguaggio, dalle emozioni e dalle

motivazioni

9. La teoria implicita dell'intelligenza di Stemberg è considerata: Come il complesso di opinioni che ogni individuo

possiede circa l'intelligenza

10. L'intelligenza viene collegata: Soprattutto alla capacità di pensiero ed in particolare di tipo logico e Verbale

TEST 27 LE LEGGI DELLA LOGICA

1. Attivare processi di pensiero di tipo induttivo comporta: Ricavare da vari casi particolari una conclusione generale

Dalla <formazione dei concetti=

2. Una forma semplice di induzione è data:

3. Il giudice in camera di consiglio: Analizza le conclusioni di ogni parte processuale e si sofferma sulle reciproche

richieste di assoluzione o condanna

4. Il Giudice in camera di consiglio ai fini della sentenza: Compie una attività di ricostruzione logica dei racconti finali e

degli accadimenti processuali E' stato anche chiamato <pensiero operatorio=

5. Il pensiero logico o pensiero razionale:

6. Il <pensiero operatorio=: Coincide con l'abilità di effettuare operazioni mentali astratte

7. Nella logica deduttiva: Lo schema generale è quello del sillogismo aristotelico

8. Il ragionamento logico induttivo si distingue da quello deduttivo: vero

9. Nei sillogismi: Le conclusioni non sono più logicamente necessarie ma solo presumibilmente corrette

10. La forza logica di un ragionamento induttivo: Viene dimostrato attraverso la sua corretta capacità Predittiva

TEST 28 LA DECISIONE NEL PROCESSO PENALE E LE AVANGUARDIE NEURO SCIENTIFICHE

1. Nella fase della Decisione penale emerge la necessità di ancorare il <libero convincimento del giudice= alla valutazione

scientifica dei risultati emersi in fase istruttoria: vero

2. Nella fase della Decisione penale non emerge la necessità di valutare l'intero assunto dibattimentale alla luce delle leggi

più recenti della Psicologia e delle altre Neuroscienze: falso

3. La Suprema Corte di Cassazione ha analizzato il delicato rapporto tra psicologia e processo per concludere che il

giudicante può trascurare nella valutazione delle prove <gli enunciati di leggi biologiche, chimiche o neurologiche di natura

scientifica del momento storico=:

statistica ed anche la più accreditata letteratura falso

4. Tra le varie Discipline da tenere in giusto conto nel processo penale, particolare diviene l'ancoraggio alle regole e ai

principi della Neuropsicologia: vero

5. Il primo problema che il giudice deve porsi prima di pervenire alla decisione è quello di verificare la validità e

l'affidabilità della prova scientifica o del metodo scientifico da applicare al processo: vero

6. l giudice, infatti, dovrà esercitare un controllo critico particolarmente penetrante: Sulla scientificità della disciplina che

ha prodotto la prova sull'ammissibilità della prova scientifica sulla valutazione, all'esito della prova prodotta, del

risultato da essa emerso

7. Il controllo critico del Giudice deve avvenire: Nel rispetto dei principi del giusto processo e nel pieno contraddittorio

delle parti

8. Per accertare la presenza di acqua in un determinato luogo il giudice si avvale anche della rabdomanzia: falso

9. Ogni giudice dovrebbe preliminarmente verificare l'affidabilità della prospettiva psicologica in relazione al modello

teorico e metodologico applicato: vero

10. La verifica dell'ammissibilità di una prova scientifica è valida prescindendo dalla generale accettazione di quest'ultima

da parte della comunità scientifica di riferimento: falso lOMoARcPSD|28048726

TEST 29 LA NEUROPSICOLOGIA E IL PROCESSO PENALE

1. Uno dei concetti più importanti che stanno alla base della neuropsicologia cognitiva è quello della modularità da

intendersi come: Suddivisione del nostro cervello in tanti moduli separati, interdipendenti tra loro e responsabili di

funzioni diverse

2. L'architettura dei processi mentali è costituita da componenti distinte: vero

3. In neuropsicologia l'attività mentale è dunque indagata attraverso una suddivisione in facoltà mentali fondamentali

quali: Attenzione, memoria, linguaggio, percezione, ecc.

4. Il processo, nella contesa tra accusa e difesa, non è diretto a <fare giustizia=, ma a raggiungere il risultato voluto, davanti

al giudice che ha il ruolo di arbitro imparziale: vero

5. Nel processo penale, per agire con efficacia, occorrerà saper analizzare con competenza ed esattezza il complesso

quadro degli aspetti personali e relazionali che ogni caso presenta: vero

6. L'accertamento legale dei fatti, ai fini della una sentenza, avviene mediante una procedura che non rispecchia il rituale

giudiziario: falso

7. Bisogna prendere atto che in ogni momento del processo, anche la piccola modifica di un particolare produce effetti sul

risultato finale, poichè tutto influenza tutto in un continuo divenire che può cambiare configurazione con estrema facilità:

vero

8. Un'intuizione (insight), una mossa fatta al momento giusto e una buona capacità di tenere sotto controllo la situazione

non possono fare la differenza e, quindi, non incidono sulla vittoria o la perdita del Giudizio: falso

9. Il problema dell'acquisizione della prova si sposta dal piano della ricerca della <verità storica= a quello della <verità

processuale=, mentre i nostri processi cognitivi si organizzano per renderli corrispondenti ed equivalenti alla nostra mente:

vero

10. Il processo non è una finzione e, pertanto, la decisione finale (la sentenza) non riflette una descrizione plausibile della

realtà dei fatti, presentati attraverso uno schema definito: falso

TEST 30 LE NEUROSCIENZE E IL GIUDIZIO PENALE <vedere= il cervello in

1. Una nuova generazione di tecnologie, conosciute con il nome di Brain Imaging ha permesso: Di

azione, di comprendere come funziona la mente e di fare luce sulle radici biologiche dei comportamenti e delle scelte

2. In pochi anni, tecniche come la tomografia a emissione di positroni (Pet) e la risonanza magnetica funzionale (Mri)

hanno permesso di conoscere, in modo scientificamente oggettivo, cosa succede quando pensiamo, leggiamo, guardiamo,

ricordiamo e così via: vero

3. Ora i segreti del cervello, una volta custoditi nell'impenetrabile <scatola nera=, sono sotto gli occhi degli scienziati,

sempre meno misteriosi: vero

4. All'Università della Pennsylvania è stato scoperto che mentire fa aumentare l'attività della corteccia prefrontale destra,

mentre ad Harvard si è avuto modo di considerare che il cervello si comporta ugualmente se si dice una bugia inventata al

momento o pianificata con cura: falso

5. Per la prima volta nel 2010 un giudice del tribunale dell'Iowa ha ammesso come prova in un processo per omicidio le

<impronte= delle onde cerebrali, rilevate secondo un metodo definito di brain fingerprinting: falso

6. Si definisce brain imaging o neuroimaging - un insieme di tecniche di visualizzazione che consentono di vedere come

agisce il cervello umano: vero

7. I supporti tecnici utilizzati dalle diverse tecniche sono disparati, anche se lo scopo non è unico: falso

8. I supporti tecnici utilizzati dalle diverse tecniche servono ad indagare la fisiologia cerebr

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
35 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher TheRealProf di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia giuridica e dei processi cognitivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Alaia Marco Santo.