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PSICOLOGIA COMPARATA ED
ETOLOGIA
Parte II
Ascesa del comportamentismo
Nel 1895 Edward Thorndike, condusse una serie di esperimenti fondamentali per lo sviluppo della psicologia
comparata che confermarono le osservazioni fatte da Lloyd Morgan sull’apprendimento per prova ed errore,
utilizzando la gabbia-problema, una gabbia dove veniva posto l’animale (solitamente un gatto), al cui esterno
veniva posizionato un premio detto “rinforzo” in gergo degli psicologi dell’apprendimento. Questa gabbia
poteva essere aperta tramite un meccanismo semplice che l’animale avrebbe potuto attivare anche
solamente urtandolo (ed esempio una levetta). Thorndike notò che all’inizio l’animale mostrava tutta una
serie di comportamenti sbagliati e soltanto casualmente attivava il meccanismo della gabbia uscendo ed
ottenendo il premio; reinserito nella gabbia mostrava gli stessi comportamenti sbagliati ma tendeva a
rimanere nella zona in cui si era verificata l’apertura uscendo in un tempo più breve. Ripetendo più volte
l’esperimento il comportamento dell’animale risultava sempre più efficiente riuscendo ad uscire dalla gabbia
in tempi sempre più brevi, il comportamento degli animali cosi però era sempre lo stesso in quanto se
inizialmente aveva attivato il meccanismo della gabbia con una determinata parte del corpo come ad
esempio il sedere, avrebbe continuato ad usare quella piuttosto che usarne una più adatta come può esserlo
una zampa per esempio.
Negli stessi anni altri due psicologi, Small e Clain, introdussero tutta una nuova serie di apparecchiature
che poi sarebbero diventate classiche per la psicologia sperimentale come il labirinto. Thorndike però
affiancava i suoi esperimenti ad una elaborazione teorica, formulò la legge dell’effetto secondo la quale tutti i
comportamenti seguiti da conseguenze piacevoli avevano più probabilità di essere ripetuti, mentre quelli
seguiti da conseguenze spiacevoli avevano meno probabilità di essere ripetuti e quindi rimossi dal
comportamento. Gli esperimenti di Thorndike riconducono alle osservazioni di Morgan sull’apprendimento
per prova ed errore, però con la differenza che il secondo pensava che l’animale associasse l’azione alle
conseguenze dell’azione, mentre invece il primo pensava che la sua legge dell’effetto fosse riferita ad una
associazione S-R e che l’animale non comprenda che ad una azione corrisponde una conseguenza di
qualche tipo.
L’idea dell’apprendimento automatico si confermava nelle ricerche che conducevano gli psicologi europei
legate a dei concetti bizzarri, ad esempio nel 1904 l’addestratore di animali Pfungst stupiva la gente con le
prestazioni del suo cavallo Hans, che secondo lui era in grado di eseguire operazioni aritmetiche quando gli
mostrava un cartoncino con l’operazione scritta sopra. Il cavallo batteva lo zoccolo a terra a seconda del
numero corrispondente alla risposta. Venne incaricata una commissione di inchiesta per indagare sulla
vicenda, di cui faceva parte il direttore dello zoo di Berlino Oskar Heinroth e Stunf titolare della cattedra di
Berlino, dichiarando che il fenomeno era del tutto vero. Oscar Funst assistente di Stunf, indagò il fenomeno,
il suo metodo rappresentò il trionfo del metodo sperimentale; divise le prove in una condizione sperimentale
e una di controllo, cioè creò una situazione in cui l’addestratore conosceva la risposta corretta e una
situazione in cui proponeva il problema al cavallo senza che l’addestratore sapesse la risposta corretta,
notando che nella seconda situazione il cavallo risponde in maniera del tutto casuale. Nella prima situazione
invece, dove l’addestratore conosce la risposta, notò che il cavallo rispondeva a degli impercettibili
mutamenti nelle espressioni del suo addestratore, ad esempio quando questo chinava il capo in avanti il
cavallo iniziava a contare, mentre quando tirava la testa indietro inarcando anche le sopracciglia, il cavallo
smetteva di contare.
Da queste osservazioni si possono estrarre due messaggi:
1. Comportamenti complessi o apparentemente molto complessi, possono essere spiegati sulla base di
meccanismi semplici, sull’associazione S-R
2. Anche il comportamento umano può essere modificabile nella maniera tale in cui il soggetto non è
consapevole della modificazione
Nel 1897 uno studente di Pavlov inizia a studiare i riflessi psichici, cioè studia un processo di apprendimento
basato sulla sostituzione degli stimoli, ci sono degli stimoli incondizionati che sono in grado di suscitare una
risposta riflessa incondizionata, come ad esempio le gocce di limone sulla lingua che producono la risposta
incondizionata di salivazione. Pavlov studiava gli effetti dell’introduzione di uno stimolo condizionato prima di
quello incondizionato, ad esempio se si fa precedere più volte la presentazione di uno stimolo condizionato
come il suono di un campanello prima di mettere le di limone sulla lingua, dopo un certo numero di