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1.IL SISTEMA NERVOSO E LE SUE CELLULE
Il Sistema nervoso si divide in due parti. Complessivamente costituisce il 2% del peso del nostro
corpo ma consuma quali il 20% dell'ossigeno e dell'energia.
Il Sistema Nervoso Centrale (SNC) è costituito dall'encefalo e dal midollo spinale ed è racchiuso
entro le ossa (del cranio e della colonna vertebrale).
Il Sistema Nervoso Periferico (SNP) è la porzione che si trova all'esterno del cranio e della
colonna vertebrale ed è costituito principalmente dai nervi cranici, dai nervi spinali e dai recettori.
Le cellule fondamentali del sistema nervoso sono Neuroni (circa 100 miliardi) e le Cellule Gliali
(1000-2000 miliardi), ma contiene anche altri tipi di cellule: epiteliali, ependimali, del tessuto
connettivo ecc. Le cellule gliali sono circa 10 volte più numerose dei neuroni ma la loro dimensione
è in media un decimo di quello dei neuroni cosicché il volume occupato da questi due tipi di cellule
non è molto diverso. Si dividono poi per tutta la vita e pertanto quelle che muoiono sono
rimpiazzate. Salvo rare eccezioni, invece, i neuroni presenti alla nascita non possono essere
rimpiazzati e pertanto il loro numero decresce con l'età (le glia mutando di continuo possono quindi
dare vita a tumori, cosa non possibile nei neuroni che sono invece stabili). Secondo la teoria del
neurone i neuriti dei differenti neuroni non sono connessi in maniera continua ma devono
comunicare per contatto e non per continuità.
NEURONI → sono responsabili dell'attività elettrica del sistema nervoso. Un neurone è costituito
da tre distinte regioni: i dendriti, il corpo cellulare o soma e l'assone. Assone e dendriti vengono
spesso chiamati collettivamente neuriti. Nel soma (diametro dai 10 ai 100 μm) sono contenuti il
nucleo e gli altri organelli citoplasmatici che servono per la sintesi delle macromolecole e per
regolare il metabolismo cellulare (presenti anche nelle altre cellule), qui avviene anche solitamente
l'integrazione dei segnali raccolti dai dendriti. I dendriti (lunghezza che varia dai 20 ai 2000 μm)
sono solitamente più di uno e appaiono molto ramificati. Ricevono informazioni dalle altre cellule
neuronali e sono talvolta provvisti di specializzazioni chiamate spine dendritiche (strutture
specializzate dove il dendrite riceve il contatto sinaptico da altre cellule neuronali). Il loro diametro
tende ad assottigliarsi man mano che si allontanano dal soma. L'assone (diametro tra i 0.2 e i 20
μm, arrivando anche ad un mm in certi neuroni speciali degli invertebrati, come il calamaro, è
costante per tutta la sua lunghezza) conduce l'impulso nervoso lontano dal neurone che lo ha
generato. La sua lunghezza è molto variabile e qualche volta può superare un metro (ad esempio
l'assone dei motoneuroni che innervano i muscoli del piede). Solitamente c'è solo un assone anche
se talvolta può ramificarsi al suo apice (i rami vengono chiamati collaterali). La maggior parte degli
assoni è ricoperta da una guaina, la guaina mielinica. L'impulso nervoso si origina in una zona del
soma alla base dell'assone chiamato monticolo assonico (o cono d'emergenza o cono d'integrazione)
e poi si propaga lungo l'assone fino ai bottoni sinaptici delle terminazioni sinaptiche (terminali). Gli
assoni di vari neuroni spesso si riuniscono e corrono parallelamente a formare un nervo (nel sistema
nervoso periferico) o un tratto (nel sistema nervoso centrale), creano quindi delle strutture più
compatte proteggendosi da lesioni causate da sollecitazioni di tipo meccanico. Al suo termine
l'assone solitamente si ramifica e termina a contatto con altre cellule nervose mediante strutture
specializzate chiamate bottoni sinaptici (o terminazioni sinaptiche o terminali sinaptici).
La sinapsi è una struttura specializzata costituita da due cellule nervose; il neurone pre-sinaptico e il
neurone post-sinaptico, tra i quali c'è uno spazio inter-sinaptico chiamato fessura sinaptica. La
direzione del flusso dei segnali elettrici nei neuroni va dai dendriti al soma dell'assone fino alle
terminazioni presinaptiche; i neuroni non lavorano da soli ma sono connessi tra di loro per formare
dei circuiti neurali (il numero di terminazioni sinaptiche che un neurone può ricevere varia da 1 a
100.000). I neuroni e i circuiti hanno una plasticità, infatti assoni e dendriti possono cambiare
configurazione in funzione dell'esperienza, età e influenza chimiche; si formano in continuazione
nuove connessioni sinaptiche e altre smettono di funzionare e anche le specializzazioni di
membrana in una sinapsi subiscono modificazioni.
Classificazione dei diversi tipi di neuroni → ci sono molti criteri attraverso cui i differenti neuroni
vengono riconosciuti e classificati:
-Dimensione: il soma può variare di diametro tra i 10 e i 100 μm.
-Funzione: se ne distinguono di tre tipi: interneuroni (centro), neuroni sensoriali e motoneuroni
(periferia). I neuroni sensoriali rispondono a segnali esterni (es. recettori) trasformandoli, sono
neuroni afferenti (dalla periferia al centro); gli interneuroni elaborano le informazioni che entrano
nel sistema sensoriale, prendono decisioni e se necessario mettono in moto l'organismo; i
motoneuroni comandano il sistema stimolando i movimenti per agire nell'ambiente circostante,
sono neuroni efferenti (dal centro alla periferia). Anche gli organismi più semplici hanno la stessa
suddivisione di funzioni (stimolo → sistema sensoriale → integrazione → sistema effettore →
risposta). Il sistema sensoriale e il sistema effettore presentano caratteristiche molto simili in
organismi diversi (uomo-mosca). Il sistema di integrazione al contrario è molto differenti in un
insetto o un vertebrato.
-Forma: struttura morfologica in base al numero di neuriti, sono di tre tipi: unipolari, bipolari e
multipolari. Le unipolari sono la forma tipica di molti neuroni sensoriali (fotorecettori, recettori del
tatto ecc), hanno un solo assone e nessun dendrite; le bipolari si trovano anch'esse spesso negli
organi di senso (es. nella retina (interneurone) o quelle dell'epitelio olfattivo), hanno un solo assone
e un solo dendrite; le multipolari sono le più diffuse e ne esistono di tipi differenti, si trovano sia nel
sistema nervoso centrale che periferico (organi di senso e sistema motorio), hanno un solo assone e
molti dendriti.
Lunghezza dell'assone → i neuroni della corteccia si differenziano per la lunghezza dell'assone che
è associata alla sua funzione. Si dividono in I° tipo del Golgi con assone lungo, sono i neuroni di
proiezione che mandano l'assone in altre zone della corteccia, o nella zona omologa dell'altro
emisfero cerebrale; il II° tipo del Golgi hanno invece un assone corto e sono i neuroni a circuito
locale.
Tipo di Neurotrasmettitore → i tipi di neurotrasmettitori se ne contano quasi una cinquantina e di
conseguenza i neuroni, ma i più importanti sono i neuroni colinergici che usano l'acetilcolina come
neurotrasmettitore, e i neuroni dopaminergici che usano la dopamina.
CELLULE GLIALI (o Glia) → svolgono principalmente la funzione di isolamento elettrico e di
supporto all'attività dei neuroni. Le altre funzioni fondamentali sono:
-riempire lo spazio separando un neurone dall'altro e isolando elettricamente gli assoni.
-nutrire i neuroni.
-mantenere stabile la composizione dello spazio extracellulare.
-guidare la crescita e la ricrescita delle cellule neuronali.
-riparare i tessuti e difendere dai patogeni (sostituendo il sistema immunitario).
Le cellule Gliali si dividono poi in base all'origine in Microglia e Macroglia.
Microglia: derivano dal mesodema (in particlare dai macrofagi) e migrano durante lo sviluppo
dell'embrione nel cervello. La loro principale funzione è di riparare i tessuti danneggiati fagocitando
quel che rimane delle cellule morte.
Macroglia: hanno la stessa origine embriologica dei neuroni durante lo sviluppo, e si dividono in
Astrociti, Oligodendrociti e Cellule di Schwann. Gli astriciti sono i più numerosi e versatili tra le
cellule gliali, prendono il nome dalla loro forma (astro=stella) e svolgono molte funzioni importanti.
Nutrono i neuroni e contribuiscono a formare la barriera emato-encefalica; in gran parte del corpo,
infatti, le cellule che rivestono i capillari non aderiscono fra loro in modo stretto facendo fluire
liberamente molte sostanze dai capillari ai tessuti circostanti, ciò però non avviene nel sistema
nervoso centrale. Il cervello a differenza degli altri organi non è bagnato da sangue (anche se è
attraversato dai vasi sanguigni) ma da il liquido cerebrospinale. Solo grazie agli astrociti i neuroni
entrano in contatto con i vasi del sistema circolatorio, e grazie a questo ruolo, gli atrociti insieme
alle cellule endoteliali dei vasi costituiscono la barriera emato-encefalica. Grazie a questo
meccanismo viene controllato il passaggio di tutte le molecole (dagli ioni alle macromolecole)
all'interno del SNC evitando così che i virus e i batteri penetrino, mantenendo costante la
concentrazione di ioni nel liquido extracellulare dei tessuti del SNC (infatti le variazioni nella
concentrazione ionica che si osservano nel sangue non sarebbero compatibili con il funzionamento
dei neuroni) e evitando il contatto dei neuroni con molte sostanze presenti nel sistema circolatorio
che hanno su di essi un forte effetto (ad esempio l'amminoacido Acido Glutammico presente nel
sangue anche ad alte concentrazioni, nel sistema nervoso viene usato come neurotrasmettitore e può
quindi eccitare molti neuroni). La barriera emato-encefalica, quindi, non permette il passaggio di
ioni, l'entrata di macromolecole o di agenti patogeni che potrebbero infettare il tessuto nervoso (solo
i virus che hanno imparato a risalire al contrario gli assoni riescono ad intaccare il cervello) e solo
gli scambi gassosi possono avvenire facilmente. Gli astrociti inoltre fungono le funzioni di
fagocitosi, localmente, come le microglia in quanto possono spostarsi all'interno del SNC usando i
loro processi pseudopodi (come fa l'ameba). Catturano i neurotrasmettitori che fuoriescono dalla
fessura sinaptica e li metabolizzano restituendolo al neurone che lo ha prodotto, impedendo che
possano agire su sinapsi diverse da quelle che li hanno rilasciati. Tamponano la concentrazione
extra-cellulare del K+ (ione potassio) che fuoriesce in grandi quantità quando l'attività elettrica del
neurone è intensa, in quanto, a lungo andare potrebbe accumularsi nel liquido extracellulare
modificando l'equilibrio ionico e interferendo con l'attività elettrica del neurone stesso. Gli astrociti
tamponano quindi la concentrazione extracellulare del potassio e di altri ioni mantenendo stabile la
composizione del liquido extracellulare. Gli astrociti sono tutti in co