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Il linguaggio e la sua sviluppo

LINGUAGGIOAL= A seguito di lesione di perde una competenza (alessia)DISL= non impara mai (dislessia)Il linguaggio si sviluppa dopo la componente motoria.Fattori innati e appresi ci sono entrambi. Tutti riusciamo a parlare (eccetto per casi diisolamento o con bambini sordi). Il linguaggio è lateralizzato prevalentemente a sn> ildx + per prosodia.Questa lateralizzazione inizia ad emergere già a 2 mesi di vita> spettroscopia ainfrarosso> tecnica utilizzabile con bambino piccolo perché cranio è trasparente.14/11CONTRASTO E FREQUENZA SPAZIALEPiù spazio per finire un ciclo. La frequenza spaziale (NUMERO DI SBARRE (cicli) PERANGOLO VISIVO) non si esprime in cicli/grado ma in cicli/cm nello spazio; quando siparla di occhio ci esprimiamo in gradi perché occhio è sfera e per vedere spazio suretina, i gradi servono per la risoluzione assoluta dell’occhio> cicli/grado in occhioAcuità visiva= capacità di vedere le

della sbarra scura).

dellasbarra scura). Si vede come il sistema arriva alla soglia e si può tracciare soglia oltre la quale non si vede o la frequenza spaziale o il contrasto o entrambi in interazione.

La sensibilità al contrasto (capacità degli occhi di vedere le varie tonalità dello stesso colore) indipendente dalla frequenza spaziale> ci sono frequenze che col contrasto si vedono meglio o meno. Sensibilità al contrasto: nella parte in alto del grafico abbiamo grigio mentre nella parte sotto abbiamo vari reticoli a diversa frequenza spaziale. Nella parte sotto abbiamo 100% contrasto, mentre nella parte sopra abbiamo zero contrasto. Il contrasto è quanto i valori positivi e negativi si differenziano rispetto al valore medio. Se prendiamo una frequenza spaziale vediamo che il contrasto via via diminuisce, quando diminuisce ad un certo punto noi non vediamo più quello che c'è perché indistinguibile dal suo livello di luminanza di background.

Altra cosa è che il livello di soglia del contrasto è dipendente da quale differenza spaziale stiamo studiando. Si misura il punto in cui non vedi più grigio ma riesci a distinguere tra bianco e nero.

La forma della relazione tra frequenza spaziale e contrasto in adulti che sono immaturi alla nascita è sia la sensibilità al contrasto che la frequenza spaziale. Entrambe devono maturare. Arrivano a maturità tra i 6-15 anni.

Un'altra abilità naturale per noi è la stereopsi (capire quanto è profondo lo spazio). Capacità di vedere la terza dimensione e questa capacità viene fuori dai 2 occhi, non per contemplarla e perché è utile percepirla grazie a cellule binoculari. Prima, fino allo strato 4 della corteccia visiva stavano le cellule monoculari e dopo il segnale visivo converge su una sola cellula, il segnale contra-ipsi finisce lì. Queste cellule computano informazioni dei 2 occhi, integrano informazioni e ne tirano fuori.

Le cellule di V1 preferiscono barre + grande o + piccole, + lontane o + vicine. Questo segnale arriva dai 2 occhi, capacità assente alla nascita e si vede con vari test (di fissazione preferenziale, si guardano stimoli monodirezionali rispetto ai bidirezionali) e poi visual cliff (a 4 mesi, maturazione di sistemi a valli= oculo-motori (saccadi) e poi corteccia visiva).

MODULO= Principio della stereopsi binoculare= 3D perché abbiamo 2 occhi e gli oggetti vicini o lontani cadono su punti definiti della retina. Lontani su punti omologhi, punti simili sulla retina. Più vicini e vanno su punti diversi, emiretina. Il segnale converge su cellule diverse della CV1 che sono tuned per percepire questa disparità retinica. La rappresentazione dell'albero livello retinico si trova in queste posizioni, di un oggetto più vicino si trova in posizioni diverse. Questa cosa si complica ancora di più quando l'oggetto si muove sull'asse.

X,Y oltre a quello Z. Troviamo un' analogia con il cinema 3D dove viene sfruttata questo fenomeno di disparità, in questo caso succede che l'immagine viene proiettata e come alterna un occhio e l'altro, noi poi la fondiamo nel nostro cervello e ci dà impressione di una tridimensionalità. Viene fatto in modo che le due prospettive diverse vengono proiettate molto velocemente, esiste una frequenza di fusione, il nostro occhio è capace di computare l'immagine a un refresh rate che tendenzialmente è sui 25 Hz. Se noi andiamo a dare delle immagini a una frequenza maggiore di stimolazione fondiamo le varie immagini e ci sembra di vedere del movimento. In conclusione, quello che succede nel cinema 3D è che ci sono immagini che vengono date a più di 25 Hz, però in realtà ci sono due flussi di informazioni, uno per un occhio e uno per l'altro, e questo crea un'illusione di tridimensionalità. La

disparità retinica viene dal fatto che le immagini che si creano all'interno della retina sono leggermente diverse e che il cervello può sfruttare questo tipo di diversità in quanto ha dei detettori di questo fenomeno e che tendenzialmente sono presenti a livello corticale. A livello di V1 infatti cominciano a esserci cellule in cui convergono afferenze dell'occhio ipsilaterale e di quello controlaterale, quindi convergere su un'unica cellula sia la visione da parte di porzioni del campo visivo di un occhio che della stessa porzione di campo visivo dell'altro. Questa cosa implica che ci sono cellule di V1 che preferiscono stimoli vicini o lontani, questa è la semplificazione del fatto che in realtà quello che si vede nel cervello è che, se si va a registrare l'attività del campo recettivo, lo si può fare da un occhio solo o dall'altro, si registra praticamente tutte le proprietà di un occhio o dell'altro.quando si vanno a guardare queste proprietà generalmente sono molto simili però a volte cambiano di qualcosa ad esempio può cambiare la fase del reticolo che si prende in considerazione. La fase era da dove inizia il reticolo, può essere sinusoidale per esempio. Nella realtà noi non vediamo reticoli, vediamo oggetti / cose, come si traduce quindi questo? è proprio l'analisi della tridimensionalità, cioè il fatto che il cervello apprezzi le differenze anche piccole nello stesso oggetto che viene visto, questa cosa poi nella realtà si concretizza come la percezione della disparità retinica che poi ha tutta una serie di ulteriori processamenti che avvengono nelle aree secondarie. Questo tipo di percezione è assente alla nascita, i neonati non hanno nessuna idea del mondo tridimensionale, in quanto hanno un ambiente fondamentale che non va oltre i 40 cm, riescono tendenzialmente a vedere quello, l'ambiente.tendenzialmente viene incorporato nell'amadre o comunque nel caregiver. Questa proprietà può essere in realtà dettata attraverso tecniche comportamentali nell'umano, negli animali esistono innumerevoli tecniche elettrofisiologiche per farlo, tendenzialmente si registrano i neuroni corticali, e si vanno ad analizzare le differenze di fase per i reticoli. Invece nell'uomo tendenzialmente non si può fare questa cosa qua, non c'è modo di accedere ancora alle attività delle singole cellule e quindi si fa a livello comportamentale. Appare intorno a quattro mesi, in maniera anche abbastanza brusca, ha come propedeutici lo sviluppo dei movimenti oculari e la coordinazione oculomotoria, chiaramente per apprezzare la disparità retinica i movimenti oculari devono essere relativamente precisi e coordinati, altrimenti se ogni occhio va per i fatti suoi praticamente non potremmo apprezzare il fenomeno della disparità. Infatti la

disparità è una delle funzioni che viene "più distrutta" da fenomeni come lo strabismo o il fatto di avere un occhio danneggiato. Questo è il modo in cui questo fenomeno viene misurato nell'uomo, si chiama "Visual Cliff".

STEREOPSI= le nostre cellule visive elaborano la disparità visiva perché il segnale contra-ipsi laterale converge su queste uniche cellule che preferiscono punti vicini o lontani. Le cellule immuno? misurano la disparità retinica. Maggiore disparità, maggiore probabilità che lo stimolo sia vicino.

VISUAL CLIFF: shallow e deep.

INDIZI MONOCULARI (gran parte della stereopsi) - compaiono a 7 mesi. Gli stimoli arrivano da 2 sensori che permettono di percepire la terza dimensione ma in realtà la profondità si percepisce anche in maniera monoculare grazie a questi indizi monoculari (compaiono + tardi perché subdoli da captare= usate con illusioni ottiche>disparità.

e cinema 3D con occhiali polarizzati e luce). Possiamo impedire la profondità anche in visione bidimensionale con 3 indizi per visione da lontano:
  1. occlusione- = se un oggetto è parzialmente coperto da altro, quello che copre è davanti
  2. prospettiva- = indizi prospettici. Gli oggetti proiettati in spazio possono deformarsi. Noi conosciamo l'oggetto e assumiamo la sua forma nello spazio e se lo vediamo deformato è arrangiato nello spazio in un certo modo.
  3. dimensione- = se vediamo un uomo alto x o è lontano o stiamo male, bisogna sapere come è davvero per stimare.
  4. concavità- = luce riflessa in parte inferiore, è un buco
  5. convessità= il sistema visivo assume che la luce viene dall'alto

L'ombra sta sottodistribuzione delle ombre su un piano determina curve apparenti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
25 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Kevinzerilli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicobiologia della resilienza e della vulnerabilità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Del Viva Maria.