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LE MOLECOLE BIOLOGICHE
Sono carboidrati e lipidi (zuccheri, molecole presenti in ogni cellula), proteine e acidi
nucleici e sono fondamentali per la vita cellulare. Una molecola di carbonio si chiama
monosaccaride, il quale può esistere in diverse forme (triosi, tetrosi, pentosi ed esosi).
2 Molecole = disaccaride, 2-8 = oligosaccaride.
MONOSACCARIDI
Sono alcoli polivalenti con almeno due gruppi -OH (ossidrili) con l’aggiunta di un
gruppo aldeidico o chetonico.
TRIOSI, la forma aldeidica si chiama gliceraldeide, quella chetonica diidrossichetone.
PENTOSI, forma aldeidica = ribosio; forma chetonica = ribulosio.
ESOSI, glucosio (A); fruttosio (CH).
Solo pentosi ed esosi (5/6 atomi di carbonio) possiamo trovarle in forma lineare o
tonda, la forma ciclica dello zucchero (a contatto con soluzioni). Negli aldosi la forma è
un esagono, nei chetoni un pentagono (contengono entrambi 6 atomi di carbonio).
Dopo un po' di tempo tornato alla forma lineare per poi tornare nuovamente a quella
ciclica con forme alpha (ossidrile sotto) e beta (ossidrile sopra).
Tutti gli organismi hanno sviluppato forme di trasporto o accumulo del glucosio (forma
di energia per cellule animali (sangue) o vegetali (fotosintesi)).
DISACCARIDI
Il trasporto avviene con l’unione di più molecole di zuccheri che formano i disaccaridi,
Questo legame avviene con l’unione di due ossidrili alcolici e con l’eliminazione di una
molecola di acqua (legame ETERE). Con gli zuccheri il legame si chiama glicosidico, il
quale può avvenire con qualsiasi legame OH presente nello zucchero. In un legame di
può anche definire se è alpha o beta. Se è alpha il legame è più facile da rompere.
PIU IMPORTANTI DISACCARIDI, Saccarosio, maltosio, lattosio etc.
Per l’accumulo si usano i polisaccaridi, che hanno una catena singola e ramificazioni
laterali. I polisaccaridi sono insolubili in acqua per le grandi dimensioni. I polisaccaridi
di riserva (di energia) sono temporanei usano un legame glicosidico alpha (più facile
da rompere); nei polisaccaridi di struttura, usati per il sostegno dell’organismo, il
legame glicosidico è beta.
I polisaccaridi di riserva sono sintetizzati da piante e sono AMIDI e sono costituiti solo
da molecole di glucosio. Nei mammiferi il più importante di riserva è il glicogeno,
presente in tutte le cellule, e formano la struttura definita a rosetta. Il polisaccaride di
struttura più importante è la cellulosa ed è formata da filamenti.
OLIGOSACCARDI, sono piccole catene di monosaccaridi. Sono legati a proteine nella
membrana plasmatica per formare le glicoproteine.
LIPIDI
Sono molto eterogeni e sono molto diversi fra loro anche per la loro funzione. Una cosa
in comune è l’idrofobia, non si lega dunque all’acqua, ed è presente in carbonio e
idrogeno. L’idrofobia spinge a unirsi tra loro per formare comportamenti idrofobi, utili
per separare due ambienti acquosi; creano infatti membrane impermeabili, una parte
polare e un’altra no. (MEMBRANE ANFIPATICHE)
TRIGLICERDI, sono grassi che accumulano energia chimica; lipidi che formano il grasso
di accumulo. FOSFOGLICERIDI, costituito da una testa polare e due code polari, uno di
acido grasso saturo e un altro insaturo. La testa è a contatto con l’acqua; si
dispongono in forma lineare o a struttura (MICELLE). A seconda della molecola apolare
viene chiamato: FOSFATIDIL+... Sono molto stabili, impermeabili alle molecole polari,
sono fluidi. Un singolo fosfolipide si muove in rotazione, lateralmente, flip flop.
STEROIDI
Sono lipidi complessi formati da 4 anelli policarboniosi, il più comune è il colesterolo
che ha due funzioni: costituente della membrana cellulare e precursore di una serie.
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PROTEINE
Sono macromolecole e costituiscono la maggior parte della struttura cellulare ed
extra. Sono formate dalla polimerizzazione di molecole più semplici e sono strutturate
in modo complesso. Quando cambia la forma cambia anche la sua funzione. Le
proteine sono polimeri lineari di piccole molecole chiamate amminoacidi legati con il
legame chimico peptidico. Gli amminoacidi uniti tra loro formano una catena peptidica,
che diviene proteina quando la sua struttura tridimensionale è stabile e funzionale.
Tutte le proteine sono formate dalla diversa combinazione di soli 20 amminoacidi.
AMMINOACIDI
Sono molecole anfotere, hanno un gruppo basico e uno amminico. Nell’amminoacido
un carbonio alpha al centro si lega a 4 cose: un idrogeno, un gruppo amminico e un
gruppo carbossilico e il residuo R. Negli amminoacidi tutto è uguale tranne per il
gruppo R (gruppo laterale, sono 20) che cambia la funzione e le qualità fisico-
chimiche. Il primo gruppo di amminoacidi funzionali sono non polari, il secondo polari
(a causa di R) e il terzo sono amminoacidi basici e acidi (carichi). Gli amminoacidi
essenziali sono 9 e li assumiamo con la dieta; gli altri sono non essenziali. Alcuni sono
precursori di alcuni importanti neurotrasmettitori o lo sono loro stessi, come la glicina
o il glutammato (eccitatorio). [Serotonina, dopamina, adrenalina.]
LEGAME PEPTIDICO
Legame covalente e si genera con il gruppo amminico di un amminoacido e il gruppo
carbossilico dell’amminoacido che lo precede con l’eliminazione di una molecola
d’acqua. Il legame è robusto e gli concede una caratteristica parziale di doppio
legame, eliminando funzioni rotazionali, perché C-N sono più vicini. Il legame così
stabile può creare problemi per l’assorbimento dei singoli amminoacidi, per questo gli
organismi hanno il proteasi come la pepsina e la tripsina, che tagliano il legame
peptidico alle normali condizioni di temperatura.
CATENA PEPTIDICA
Inizia sempre con il terminale amminico e finisce con uno carbossilico. E’ una lunga
catena flessibile il cui scheletro assile è composto dalla successione di atomi N-C-C-N-
C-C. La sequenza degli amminoacidi che compone una catena polipeptidica è definita
come la struttura primaria della proteina. Lo scheletro assile è coperto da vari gruppi R
di ogni amminoacido che sporge più o meno a seconda della loro lunghezza dando alla
catena le sue proprietà fisico-chimiche. Le strutture sono quattro, primaria (sequenza
di amminoacidi), secondaria (alfa elica e foglietto ripiegato), terziaria (forme globulare,
è ancora polipeptide, diventa proteina con modificazioni) e quaternaria (più di un
polipeptide).
STRUTTURA SECONDARIA
Anche se i legami peptidici sono non rotazionali, tutti gli altri legami presenti nello
scheletro lo sono e ciò consente alla catena di piegarsi sotto la spinta di agitazione
termica. Questo porta alla configurazione di un’elica bloccata da legami a idrogeno
che avvengono tra gli H-N e O-C. Questi legami con regolarità, ogni 4 amminoacidi.
Quando la catena polipeptidica sotto la spinta termica muovendosi assume una forma
tridimensionale si blocca perché i gruppi R si attraggono tra loro con ponti formano la
struttura terziaria (la sua struttura tridimensionale). I legami sono più forti della spinta
e per questo si bloccano.
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E’ stato dimostrato che le strutture secondarie e terziarie dipendono dalla struttura
primaria. L’hanno scoperto denaturizzando una proteina nativa (sciogliendo i legami
secondari e terziari), e naturizzandola nuovamente.
Il dominio di una proteina è la regione tridimensionale di spazio usata per svolgere la
funzione della proteina.
STRUTTURA QUATERNARIA
Non è presente in tutte le proteine ed è tipica delle proteine multimeriche, cioè
costituite da più catene peptidiche o subunità, che possono essere uguali o diverse fra
loro. Un tipico esempio di proteina con struttura quaternaria è l’emoglobina, la quale
si occupa di trasportare l’ossigeno, contenuto nei globuli rossi. E’ costituita da due
diverse catene polipeptidica e al suo interno è presente una molecola non proteica, il
gruppo eme.
MODIFICAZIONI POST TRADUZIONALI
Dopo aver raggiunto la struttura terziaria o quaternaria avvengono queste modifiche,
che possono essere permanenti o necessarie per completare la tridimensionalità della
struttura terziaria. Altre modifiche sono quelle reversibili che svolgono funzioni
importanti nel controllo della proteina stessa.
PERMANENTI
Tagli proteolitici, vengono fatti da enzimi proteasi. Distruggono proteine difettose,
eliminano porzioni della catena polipeptidica che non sono più necessarie (es.
insulina), proteggono se stesse da attività pericolose della proteina matura e tagliano
una sola macro molecola polipeptidica in vari frammenti, ognuno dei quali costituisce
una proteina con una sua propria funzione.
Aggiunta di porzioni non proteiche: -Oligosaccaridi, glicoproteina; -Lipidi, lipoproteine;
-Gruppo proteico, gruppo eme.
REVERSIBILI
Constano nei processi di fosforilazione e de fosforilazione, aggiunta o rimozione fi un
gruppo fosfato al gruppo R di uno o più amminoacidi alcolici (serina). Con un gruppo
fosfato fa una funzione, senza ne fa un altro tipo; vengono aggiunti all’interno di
nucleotidi (ATP o ADP).
I COMPLESSI SOPRAMOLECOLI, unione di più proteine (unione di più catene
polipeptidiche) dette subunità.
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Ogni cellula del nostro corpo c’è un nucleo con all’interno DNA e RNA. Gli acidi nucleici
sono il substrato molecolare dell’informazione genetica e servono per sintetizzare le
proteine necessarie. Sono due macro molecole e sono polimeri lineari di molecole più
semplici detti nucleotidi: acido desossiribonucleico DNA e acido ribonucleico RNA.
NUCLEOTIDI
Sono 4. Gli acidi nucleici legano fra loro i nucleotidi. Legano una base azotata C1, un
gruppo ossidrile -OH nel ribosio/ due H nel desossiribosio C2, lega sempre un OH C3,
lega un atomo di O che rende ciclica la molecola di zucchero C4 e lega il gruppo
fosfato C5, quando non c’è si chiama nucleoside. BASI PURINICHE:
Adenina e guanina. BASI PIRAMIDINICHE: Citosina, timina e uracile (solo nel RNA). Il
primo gruppo fosfato chiamato alpha può legare altri due gruppi fosfato: Fosforilati, di
fosforilati e tri fosforilati.
I nucleotidi con tre gruppi fosfato (GTP) ci danno l’energia; l’energia del legame di due
gruppi fosfato costituisce la maggior sorgente energetica di pronto utilizzo nella
cellula. ATP E GTP in caso di bisogno vengono de fosforilati di una o due unità,
producendo un fosfato inorganico. Questi processi avvengono per la glicolisi e la
respirazione cellulare. I nucleotidi possono essere implicati nei processi di traduzione
del segnale, ossia la risposta intracellulare all’arrivo di messaggeri extracellulari di
ormoni.
I nucleotidi si legano grazie al legame fos