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Comune
1. sintomi positivi
(a) deliri : errori morbosi del giudizio che non si lasciano correggere né dalla critica né
dall'esperienza
(b) allucinazioni
.
2. sintomi negativi 2
(a) autismo (isolamento): inteso come sintomo , si intende il ritiro dal mondo , ossia il vivere
in una situazione fantastica senza o con ridottissime relazioni)
(b) disturbi dell'affettività
(c) sintomi catatonici
i. stupore
ii. catatonismo. C'è un tipo di schizofrenia detta catatonica : il paziente presenta una quasi
assoluta immobilità e la c.d. flessibilità cerea , ossia non si oppone ai movimenti che
gli imponiamo, assume qualsiasi posizione; non c'è sospensione della coscienza,
diversamente da come si credeva un tempo (il paziente si ricorda del suo stato
catatonico); oggi non si vede quasi più, grazie ai farmaci; una volta poteva portare a
morte, perché il paziente non si alimentava più.
iii. negativismo
iv. stereotipie
v. manierismi
Del primo e del secondo ordine
1. Sintomi del primo ordine
1. voci sotto forma di discorsi
2. commenti di atti
3. influenzamento somatico
4. furto e influenzamento del pensiero
5. percezioni deliranti
6. tutto viene influenzato dagli altri
2. Sintomi del secondo ordine: è la priva volta che si è pensato che sintomi psichiatrici potessero
essere un adattamento e non la manifestazione primaria della malattia.
1. allucinazioni di ogni tipo
2. intuizioni deliranti
3. perplessità
4. variazioni dell'umore gaie e depressive
5. percezioni deliranti
1 precoce non nel senso che insorge in giovane età, ma perché impiega poco tempo per arrivare allo stato terminale. La
schizofrenia ha infatti un decorso relativamente rapido.
2 Per l'autismo come malattia: cfr. il film Rain man.
Classificazione dei sintomi secondo Bleuer
1. per questioni eziopatogenetiche:
(a) primari : derivano direttamente dal processo
i. diminuzione delle associazioni
ii. stati stuporosi
iii. oscillazioni affettive
iv. disposizione alle allucinazioni
(b) secondari : sono un tentativo di adattamento ai sintomi primari
i. dissociazione sistematica
ii. autismo
iii. ambivalenza
iv. demenza o deterioramento
v. distorsioni della realtà
vi. deliri
vii.alterazioni della percezione
viii.sintomi catatonici
2. per la clinica
(a) fondamentali
: caratteristici della schizofrenia
i. delle funzioni semplici:
A. dissociazione die processi di pensiero
B. deterioramento dell'affettività
C. ambivalenza: affettiva, ambitendenza (volontà), intellettuale
ii. delle funzioni complesse:
A. autismo
B. disturbi della volontà
C. demenza
(b) accessori : presenti anche in altre forme:
i. deliri, allucinazioni, autismo, disturbi dell'affettività
ii. => sintomi catatonici (stupore, catatonismo, negativismo, stereotipie, manierismi)
Sintomi positivi e negativi
sintomi positivi sintomi negativi
sintomi tipo 1. allucinazioni 1. impoverimento del linguaggio e
2. deliri del pensiero
3. disorganizzazione ideativa 2. appiattimento affettivo
3. rallentamento
interpretazione alterazione di una funzione perdita di una funzione normale
normale
significato prognostico e tendenzialmente positivo tendenzialmente negativo
risposta ai NTL
ipotesi patogenetiche iperattività dopaminergica 1. ipoattività dopaminergica
2. danno cerebrale
Nosografia
Forme principali
1. ebefrenica, schizofrenia giovanile . L'esordio avviene a 16-18 anni. È molto difficile da
diagnosticare, perché inizia con disturbi vaghi e indefiniti che si sovrappongono ai normali
cambiamenti degli adolescenti. Ad esempio:
(a) scrivere poesie: quasi tutti lo fanno da adolescenti; ma il contenuto costituisce una licenza
poetica o un sintomo psicotico?
(b) uscire meno con amici, cercare meno il contatto con le persone: è piuttosto frequente anche
tra gli adolescenti che non sviluppano una schizofrenia ebefrenica
(c) calo del rendimento scolastico: anche questo è piuttosto comune.
In questo caso i test psicologici possono essere più utili dei sintomi per una diagnosi precoce.
Un delirio molto frequente in questo tipo di schizofrenia è lo scambio di persona: i genitori non
sono più i propri genitori ( io sono il discendente degli zar di Russia , mi hanno scambiato alla
nascita ). Un altro delirio frequente è il furto delle idee : gli altri sentono i miei pensieri e me
li rimandano (un ragazzo con questo delirio gli aveva attribuito una spiegazione che lo faceva
convivere piuttosto bene: credeva che questo facesse parte della crescita, vuol dire che ora
sono diventato grande ).
In questo tipo di schizofrenia sono frequenti le pseudoallucinazioni
, ossia allucinazioni con due
caratteristiche peculiari:
(a) sono percepite all'interno del corpo ( sento delle voci nella testa ): nella stragrande
maggioranza dei casi nella testa, ma anche in altri organi (un paziente le sentiva nel pollice)
(b) sono le uniche che possono avere carattere imperativo
Esistono due modalità di esordio:
(a) esordio lento, serpeggiante: settimane, mesi. Sintomi poco distinguibili dalla normale
adolescenza, ma c'è qualcosa nel mio mondo che è cambiato (settimane, mesi). Prelude
alle forme più gravi, meno sensibili ai farmaci.
(b) esordio tumultuoso: da pochi giorni a 4-5 settimane. Decorso più favorevole e più sensibile
ai farmaci. Possono anche guarire senza lasciare tracce.
Film sulla schizofrenia ebefrenica: La doppia vita di Veronica (1991).
2. catatonica. Ora rarissima, grazie ai neurolettici.
3. paranoide (non paranoica !). Esordisce in età adulta (25-35 anni). È caratterizzata da
(a) allucinazioni uditive frequenti, ma anche non uditive; rarissime invece le
pseudoallucinazioni 3
(b) delirio persecutorio (di nocumento , di veneficio), spesso secondario a un delirio scientifico
( La FIAT mi perseguita perché ho scoperto come costruire la macchina del moto
perpetuo ).
A differenza dalla schizofrenia ebefrenica, nella schizofrenia paranoide la personalità è
conservata.
Altre forme
1. parafrenia. Uguale alla s. paranoide, ma inizia dopo i 50 anni; i deliri sono molto bel costruiti e
strutturati.
2. simplex.
3. pseudonevrotica.
4. sindromi schizo-affettive. Presenza di sintomi non solo della serie affettiva, ma anche della
serie schizofrenica. Gli intervalli liberi però devo essere veramente privi di sintomatologia: è
importante, la diagnosi di sindrome schizo-affettiva si fa in base alla presenza di periodi liberi
tra un periodo di depressione e uno di psicosi.
5. disturbo delirante (paranoia). Un delirio strutturatissimo con il resto della personalità
conservata: anche se curato non serve a molto, perché il soggetto non si ritiene malato
(nemmeno nelle altre forme di schizofrenia, ma in particolare in questo caso). L'esempio più
celebre di questo tipo di schizofrenia è Hitler.
Schizofrenia secondo Crow e Andreasen. Hanno semplificato la nosografia in due grandi categorie.
1. Schizofrenia tipo I
1. sintomi produttivi: tutto quello che va fuori (delirio, allucinazioni, etc); più ci sono
sintomi, più il decorso è favorevole
2. buona risposta ai NTL
3. prognosi relativamente favorevole
3 Nocumento: dal tema di nocere, indica il nuocere e il suo risultato ( mi perseguitano e vogliono farmi del male )
4. iperattività dopaminergica
2. Schizofrenia tipo II
1. sintomi negativi e deficitari: autismo, etc.
2. scarsa risposta ai NTL classici e buona agli atipici
3. prognosi sfavorevole
4. alterazioni funzionali del lobo frontale.
Il suicidio nella schizofrenia
È diverso da quello che a volte si verifica nella depressione. Nel paziente con schizofrenia
1. può avvenire dopo la guarigione: il soggetto si renda conto che il suo delirio pluriennale ha
portato al fallimento dei suoi progetti ( ero bravissimo a scuola, il migliore, e non mi sono
neppure laureato a causa del mio delirio ), oppure non riesce ad accettare di aver detto/fatto
quelle cose , e decide quindi di uccidersi.
2. Il suicidio può avvenire anche durante la malattia, a causa delle pseudoallucinazioni a carattere
imperativo.
Il DSM
Sintomi secondo il DSM
A) Sintomi caratteristici: due (o più) dei seguenti sintomi,ciascuno presente per un periodo di
tempo significativo durante un periodo di un mese (o meno se trattati con successo):
1. deliri
2. allucinazioni
3. eloquio disorganizzato
4. comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico
5. sintomi negativi (abulia, appiattimento affettivo)
B) Disfunzione sociale/lavorativa
C) Durata: i segni del disturbo persistono continuativi per almeno sei mesi
D) Esclusione dei Disturbi Schizoaffettivi e dell Umore
E) Esclusione di sostanze e di una condizione medica generale
F) Relazione con un Disturbo Pervasivo della Sviluppo
Nosografia DSM della schizofrenia e altri disturbi psicotici
1. schizofrenia
(a) tipo paranoide: deliri e allucinazioni
(b) tipo disorganizzato: eloquio e comportamento disorganizzato, affettività appiattita o
inadeguata
(c) tipo catatonico: arresto o eccessiva attività motoria; negativismo, mutacismo; stereotipie,
manierismi; ecolalia, ecoprassia
(d) tipo indifferenziato: soddisfatto criterio A, ma nessuno per il tipo XXXX?
(e) tipo residuo: assenza di sintomi rilevanti; manifestazione continua del fenomeno (sintomi
negativi)
2. disturbo schizofreniforme : risultano soddisfatti i criteri A, D, E della Schizofrenia. Un
episodio del disturbo dura almeno un mese ma meno di sei mesi.
(a) senza segni prognostici favorevoli
(b) con segni prognostici favorevoli: insorgenza acuta, confusione e perplessità al culmine
dell episodio psicotico, buon funzionamento sociale e occupazionale premorboso, assenza
di ottundimento o appiattimento dell affettività.
3. disturbo schizoaffettivo
: un periodo ininterrotto di malattia durante il quale, in qualche
momento si manifesta un Episodio Depressivo Maggiore, un Episodio Maniacale, oppure un
Episodio misto in concomitanza a sintomi che soddisfano il criterio A per la Schizofrenia.
Durante lo stesso periodo di malattia si sono manifestati deliri o allucinazioni per almeno due
settimane in assenza di rilevanti sintomi dell umore. I sintomi relativi all alterazione
dell umore sono presenti per una considerevole parte della durata totale dei periodi attivi della
malattia. Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o a una
condizione medica generale.
(a) tipo bipolare
(b) tipo depressivo
4. disturbo delirante : deliri non bizzarri che durano almeno un mese. Il criterio A per la
Schizofrenia non è risultato s