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LA STRUTTURA DEL MUSCOLO SCHELETRICO
Ciascun muscolo è racchiuso in una guaina di tessuto connettivo, chiamata
APONEUROSI, che lo tiene in sede e nella parte terminale forma il tendine. Ciascun
muscolo è formato da centinaia di fibre muscolari.
SUDDIVISIONE SULLA BASE DELLA LOCALIZZAZIONE DELL’ARTICOLAZIONE SU CUI I
MUSCOLI AGISCONO:
- MUSCOLI ASSIALI: movimenti del tronco, mantenimento della postura;
- MUSCOLI PROSSIMALI O CINGOLARI: spalla, gomito, ginocchio, pelvi,
responsabili della locomozione;
- MUSCOLI DISTALI: quelli che permettono di manipolare gli oggetti.
I movimenti che avvengono sull’asse frontale sono la FLESSIONE e l’ESTENSIONE, che
rispettivamente avvicinano e allontanano l’arto dall’asse frontale.
I muscoli SINERGICI sono quelli che cooperano nel muovere qualcosa in una direzione.
Quelli sinergici di flessione e quelli di estensione sono tra loro detti ANTAGONISTI.
MOTONEURONI
Sono i responsabili della contrazione dei muscoli.
1. Motoneuroni superiori con corpo cellulare nel cervello, forniscono afferenze al
midollo spinale. 2. Motoneuroni inferiori, sono quelli che fanno direttamente sinapsi
con il bersaglio, i loro corpi cellulari sono nel SNA, nelle corna ventrali del midollo. Ogni
radice ventrale (motoria efferente) si unisce con la corrispettiva radice dorsale
(sensoriale afferente) a formare il NERVO SPINALE.
Tra questi ultimi si distinguono due categorie: alfa e gamma. I primi sono quelli
responsabili della contrazione mentre i secondi innervano organi sensoriali
propriocettivi detti fusi muscolari.
Esistono tanti nervi spinali quanti fori tra le vertebre, quindi nell’uomo 30 per ciascun
lato ed ogni nervo spinale prende il suo nome dal segmento spinale da cui trae
origine. Abbiamo due rigonfiamenti: uno a livello cervicale perché c’entra con
l’innervazione delle braccia, mentre l’altro si trova a livello lombo-sacrale in quanto
c’entra con l’innervazione della gamba.
IN PARTICOLARE: i segmenti cervicali e lombo-sacrale contengono i motoneuroni che
innervano la muscolatura DISTALE e PROSSIMALE. I motoneuroni che innervano la
muscolatura ASSIALE si trovano a tutti i livelli.
All’interno del midollo c’è inoltre una distribuzione non random: la muscolatura assiale
è localizzata in maniera mediale rispetto a quelli distali. I flessori inoltre si trovano
dorsalmente, mentre gli estensori sono generalmente in posizione ventrale.
I MOTONEURONI ALFA: innervano le fibre muscolari extrafusali, la loro attivazione
causa la contrazione muscolare, sono gli unici neuroni che innervano i muscoli e per
questo sono stati chiamati Percorso finale comune. I MOTONEURONI GAMMA innervano
invece le fibre muscolari intrafusali, ossia i fusi muscolari, e innervano gli organi
sensoriali propriocettivi.
Per poter pianificare l’azione, i motoneuroni alfa devono essere informati della
posizione del muscolo (ad opera del fuso muscolare), in generale sono informati dalle
cellule ganglionari dorsali che conducono l’informazione dal fuso muscolare e
forniscono informazione sulla lunghezza del muscolo. Ci sono anche afferenze
provenienti dai motoneuroni superiori della corteccia motoria e del tronco
dell’encefalo; importanti nell’avvio e controllo del movimento volontario. Ci sono
anche afferenze dagli interneuroni spinali: questa afferenza può essere sia inibitoria
che eccitatoria e fa parte del circuito che genera i programmi motori spinali.
I motoneuroni ALFA sono responsabili della generazione di forza nel muscolo. Ciascuno
di essi innerva più fibre muscolari. UN UNITA’ MOTRICE è costituita da un motoneurone
alfa e tutte le fibre muscolari da esso innervate; ce ne sono di varie grandezze:
possono andare dalle 3 alle 1000 fibre innervate.
LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE
È una speciale sinapsi chimica, usa acetilcolina, che si trova tra un motoneurone alfa e
una fibra muscolare ed esse sono le sinapsi più grandi del corpo. Un potenziale
d’azione è sempre prodotto dalla stimolazione del motoneurone ed esso è chiamato
POTENZIALE DI PLACCA. La sicurezza è dovuta dal numero di zone attive per il rilascio
di NT e dalle corrispondenti pieghe giunzionali che sono in grado di captare il NT in
quanto contengono un grande numero di recettori. La grandezza di queste pieghe
spiega la funzionalità di questa struttura, essa è chiamata PLACCA MOTRICE.
Un PPSE induce nella fibra una rapida successione di contrazione e rilasciamento.
LA CONTRAZIONE MUSCOLARE: rilascio Ach nella giunzione neuromuscolare si
attivano i recettori nicotinici nella membrana postsinaptica (placca motrice) PPSE
nella membrana postsinaptica Potenziale d’azione nella membrana della fibra
muscolare (sarcolemma) viene rilasciato calcio dal reticolo sarcoplasmatico al
citosol della fibra muscolare.
Quando i livelli di calcio si abbassano si ha rilasciamento muscolare.
STRUTTURA DI UNA FIBRA MUSCOLARE:
Sarcolemma: membrana cellulare eccitabile che delimita ciascuna fibra
muscolare, il potenziale passa da qui;
Tubuli T: tunnel racchiuso da membrana che corre nella fibra, può esserci un
cambio di conformazione della proteina voltaggio-sensibile localizzata tra i
tubuli T e il sarcolemma;
Reticolo sarcoplasmatico: organulo interno alla fibra che immagazzina calcio,
quando viene stimolato da un PA rilascia calcio nei tubuli T;
Miofibrille: strutture cilindriche formate da filamenti sottili e spessi che si
contraggono.
L’incremento di calcio intracellulare libero induce la contrazione della miofibrilla.
Quando il PA scende lungo il sarcolemma e arriva a livello del tubulo T causa una
modifica della conformazione della proteina e fa sì che dei canali si aprano e facciano
scorrere il calcio dal reticolo sarcoplasmatico all’interno del citosol della fibra
muscolare.
La fibra muscolare è formata da una successione di miofibrille: strutture cilindriche
formate da una successione di sarcomeri, che si contrae in riposta a un PA. Il
sarcomero è formato da: 1. Due linee Z: dischi che dividono i segmenti di fibra
muscolare e 2. Filamenti al suo interno (divisi in filamenti sottili che sono fissati alle
linee Z e filamenti spessi che si trovano tra i filamenti sottili). La contrazione si ha
quando i filamenti spessi scivolano su quelli sottili.
LE BASI MOLECOLARI DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE
In condizioni di rilasciamento, i siti di legame dell’actina sono occupati dalla proteina
troponina, quindi la miosina non può interagire con l’actina. Quando il calcio entra nel
citosol della fibra si lega alla troponina scoprendo così i siti di legame dell’actina che
può così interagire con la miosina. L’interazione ACTINA-MIOSINA fa scivolare i
filamenti spessi su quelli sottili determinando così la contrazione. Mediante la spesa di
ATP si scioglie il legame tra actina e miosina. Il processo si ripete per mantenere la
contrazione muscolare.
DALLA SCOSSA MUSCOLARE ALLA CONTRAZIONE SOSTENUTA
Il SNC regola la concentrazione muscolare variando la frequenza di scarica delle unità
motrici. Un singolo potenziale d’azione induce la contrazione, l’aumento della
frequenza di scarica aumenta il numero di potenziali d’azione; la sommazione
temporale di queste frequenze provoca una contrazione sostenuta.
Il SNC può inoltre graduare la contrazione attraverso il reclutamento di unità motrici
sinergiche addizionali.
I muscoli che hanno unità motrici di grandi dimensioni offrono uno scarso controllo
dell’azione ma tuttavia una grande forza, invece i muscoli che hanno unità motrici di
piccole dimensioni offrono un preciso controllo ma una scarsa forza.
PRINCIPIO DELLA DIMENSIONE (Henneman): nei muscoli che hanno unità motrici di
diverse dimensioni si ha un controllo ordinato nel reclutamento che procede da quelle
di dimensioni minori a quelle di dimensioni maggiori. Questo spiega perché la fatica
riduce il controllo.
I FUSI MUSCOLARI
Sono parte del sistema somatosensioriale, sono i più grandi e veloci assoni sensoriali
di tutto il corpo, entrano nel midollo spinale attraverso le radici dorsali, formano
sinapsi eccitatorie con interneuroni e motoneuroni alfa, la loro frequenza di scarica
correla con la lunghezza del muscolo: quando è stirato aumenta la frequenza di
scarica, mentre quando è contratto si diminuisce. Sono costituiti da diverse cellule
muscolari scheletriche specializzate racchiuse in una capsula fibrosa. Sono posizionati
in parallelo rispetto alle fibre extrafusali. La parte equatoriale del fuso è avvolta da
assoni sensoriali del tipo 1a.
IL RIFLESSO MIOTATICO è la tendenza di un muscolo stirato a contrarsi. Se in
condizione di rilassamento si appende un peso al muscolo che lo porta a stirarsi, si
avrà come conseguenza una contrazione.
L’assone 1a avvolge una fibra intrafusale, l’assone 1a fa sinapsi con il motoneurone
alfa che a sua volta innerva fibre extrafusali.
Con lo stiramento della regione equatoriale delle fibre intrafusali del fuso muscolare, si
ha depolarizzazione degli terminazioni degli assoni sensoriali 1a e apertura dei canali
ionici meccanosensibili. L’aumento della scarica dei PA degli assoni 1a porta alla
depolarizzazione dei motoneuroni alfa. I motoneuroni rispondono con un aumento
della frequenza dei loro potenziali.
IL RIFLESSO PATELLARE: è la risposta di estensione della gamba dopo una percussione
del ginocchio. Questo esame è volto a valutare l’integrità del midollo. Questo riflesso è
esclusivamente involontario/midollare in quanto non arriva mai alla corteccia
cerebrale. Per prima cosa si percuote il tendine rotuleo del ginocchio, le fibre muscolari
del quadricipite femorale (flessore) vengono stirate, questo stiramento viene rilevato
dal fuso muscolare del quadricipite, l’assone 1a conduce l’informazione al midollo
spinale, l’assone 1a stabilisce infine connessioni eccitatorie dirette con i motoneuroni
alfa che contraggono il quadricipite (e inibitorie indirette con il muscolo antagonista,
l’estensore, che si rilascia). Successivamente alcuni meccanismi a feedback, in cui
sono coinvolti anche i motoneuroni gamma, fanno tornare i muscoli allo stato di
contrazione iniziale.
La sola attivazione dei motoneuroni ALFA causa la CONTRAZIONE dei muscoli, mentre
la sola attivazione dei motoneuroni GAMMA causa l’ALLUNGAMENTO dei muscoli.
Come funzionano i motoneuroni gamma? Un motoneurone superiore comanda la
contrazione e quindi un ALFA si attiva e il muscolo si contrae. Quando il muscolo è
contratto i fusi muscolari sono lassi (rilassati) e gli assoni sensoriali 1a smettono di
rispondere. L’attivazione del motoneurone gamma comporta la contrazione dei due
poli del fuso e incrementa l&rs