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Protagonisti e temi dell'età cristiana Pag. 1
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Pensieri sulla cometa

Nei del 1682 egli confuta alcune teorie astrologiche affermando che abbiano una cattiva influenza sugli uomini.

Dizionario storico-critico: L'opera principale che denota il suo scetticismo è il del 1697, in cui Bayle discute di numerosi temi contemporanei limitandosi ad analizzarli e senza mai esprimere un'opinione. Questo perché il suo scetticismo non nega la verità assoluta bensì sospende il giudizio per non creare problemi relativi ad un campo della conoscenza.

Non sostiene la premessa falsa dell'"esiste una sola Chiesa", in quanto è questa credenza errata ad aver scatenato la maggior parte dei conflitti religiosi. Siccome nessuna Chiesa è assolutamente perfetta, l'intolleranza è futile.

Inoltre Bayle è convinto che l'ateismo non sia solo da condannare, bensì esistono atei virtuosi poiché esenti dalle passioni che suscita la religione; egli vorrebbe

Unarepubblica governata da soli atei. Per Bayle la ragione ha molte difficoltà nel congiungere l'unico principio esistente con il male del mondo. Dunque afferma che il male non sia giustificabile con la giustizia divina come facevano le teodicee. Essendo il male frutto della natura e della libertà umane, è difficile pensare che Dio lo abbia permesso: per questo il male è ancora un grande mistero.

IL CARTESIANESIMO COME FILOSOFIA CRISTIANA

Inizialmente la dottrina di Descartes era rifiutata dalle istituzioni universitarie perché esse erano ancora legate all'aristotelismo, ma successivamente fu accettata perché venne considerata più adatta a descrivere la dipendenza dell'uomo da Dio. Infatti per Cartesio è solo grazie a Dio l'esistenza dei fenomeni naturali e la conoscenza della verità. Per questo motivo la sua filosofia fu associata ad Agostino d'Ippona, le quali dottrine dipendevano dalle idee formate da.

Dio e dalla ricerca interiore. MALEBRANCHE- Studia filosofia a Parigi e nel 1660 entra nella Congregazione L' uomo dell' Oratorio. Casualmente legge di Descartes, inizia ad interessarsi alle sue dottrine e cerca di metterle in relazione con la religione cristiana (ortodossa): lo fa Ricerca della verità nella del 1674. Secondo lui prima di Cartesio la questione di anima e corpo non era ancora stata ben definita, apprezza la metafora della macchina e crede che solo grazie a Cartesio le percezioni furono considerate res cogitans e non res extensa. Questa separazione egli la interpreta in chiave cristiana: per esempio dice che è colpa del peccato originale se oggi dipendiamo da bisogni corporei e non spirituali e se non riusciamo a comprendere la verità. Torneremo a quello stato di purezza precedente al peccato originale solo dopo la morte, tramite la grazia divina. Confuta però la teoria delle idee di Descartes dicendo che non erano contenuti mentali. Quando gliuomini hanno le stesse idee è perché sono percepite da Dio. Per Malebranche i sensi aiutano la conservazione dell'uomo, mentre le idee dell'intelletto (come matematica e metafisica) contribuiscono alla verità. Nonostante abbia fiducia nelle discipline dell'intelletto, pensa che Dio sia la causa di tutto e tutto avvenga per la sua volontà. Si parla dunque di occasionalismo perché i fenomeni che Dio crea sono per lui un'occasione per esercitare le leggi che lui ha stabilito. Il dualismo di Cartesio, ovvero il continuo dubbio se parte corporea e spirituale fossero ben distinte o collaborassero, è risolto dall'occasionalismo, poiché Malebranche afferma che le due sostanze non interagiscono e attribuisce il loro funzionamento a Dio. Dà all'anima più rilievo che al corpo, poiché la prima agisce secondo la volontà di Dio mentre il secondo (la materia) non si può muovere, al contrario.

Di come credevano i filosofi precedenti come Aristotele.

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Publisher
A.A. 2021-2022
3 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliaaalabii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Scuola Normale Superiore di Pisa o del prof Scienze Storiche Prof.