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RIPASSO
PROPRIETÀ GENERALI DEI MATERIALI
REQUISITO PROPRIETÀ
Condurre / Isolare calore Conducibilità termica (W/m/k)
Condurre / Isolare elettricità Conducibilità elettrica (Ωm)-‐1
3
Leggerezza / Pesantezza Densità (g/cm )
Modulo di Young, Elasticità (E = σ/ε) MPa
Rigidezza / Cedevolezza Sforzo σ = F/A Deformazione ε = ΔL/L
0
Deformazione permanente Resistenza, sforzo di snervamento
La resistenza è lo sforzo massimo che il materiale può
sopportare prima di deformarsi permanentemente
Un materiale plastico, superato lo sforzo di snervamento, resta deformato quando il carico viene rimosso; un
materiale elastico invece torna alla forma originale.
MATERIE PLASTICHE o MATERIALI POLIMERICI
I POLIMERI sono materiali caratterizzati da leggerezza (hanno una densità bassa), capacità d’isolamento
termico ed elettrico, economicità e versatilità dei processi produttivi (trasformazione in manufatti). Tuttavia
hanno una basso modulo elastico E, cioè una bassa rigidezza (i manufatti si deformano più facilmente).
Sono usati nei settori di imballaggio, edilizia, mobili e arredamento, trasporti, elettronica… i più diffusi sono
Polietilene (PE), Polipropilene (PP), Polivinilcloruro (PVC) e Polistirene (PS) -‐ costano circa 1€/kg. I processi di
trasformazione in manufatto prevedono alte temperature, alle quali il polimero diventa un liquido viscoso:
Estrusione: il polimero liquido viene spinto fuori da un buco con una forma predefinita e ne assume la forma
Stampaggio per iniezione: si inietta il polimero liquido in uno stampo e quando si raffredda prende forma
Soffiaggio: si soffia aria dentro a un tubo per dare la forma al polimero (si usa per fare oggetti chiusi)
Stampaggio rotazionale: si scalda un materiale che si raffredda sulle pareti di un contenitore che ruota
Termoformatura: una preforma viene scaldata e si adagia su un supporto, poi solidifica e ne prende la forma
STRUTTURA
I polimeri sono composti da molecole organiche (idrogeno H e carbonio C -‐ a volte O, N, Cl…) e hanno una
forma filiforme: si tratta di CATENE, formate dal concatenamento di tante unità più semplici, i MONOMERI (le
catene non sono perfettamente dritte e parallele, si trovano spesso attorcigliate, sotto forma di gomitoli
statistici). I monomeri sono legati fra loro da legami covalenti, e nel caso in cui tutti i monomeri di una catena
siano uguali si parla di OMO-‐POLIMERI, se invece sono diversi si parla di CO-‐POLIMERI. Il legame interno, fra i
monomeri di una stessa catena, è un legame forte; quello che intercorre fra più catene è un legame debole.
Cambiando la struttura di una molecola, si otterrà inevitabilmente un materiale diverso.
CICLO DI VITA
I polimeri non sono sempre utilizzati puri: spesso vengono additivati -‐ compounding-‐ ad altre sostanze per
stabilizzarsi e resistere meglio a sollecitazioni ambientali (umidità, temperatura…). Un polimero additivato è
chiamato “materiale polimerico” -‐ in seguito al
compounding le sue proprietà possono essere modificate. In
commercio il materiale polimerico si trova sotto forma di polvere, perciò per ottenere il manufatto bisogna
lavorare il materiale: questa è la fase di trasformazione. Dopo l’utilizzo il materiale viene dismesso: smaltito in
discarica, incenerito oppure riciclato.
PROPRIETÀ DEL MATERIALE POLIMERICO
Materiali polimerici più comuni: Polietilene PE, Polipropilene PP, Polivinilcloruro PVC
Le proprietà di un materiale dipendono ovviamente dalla sua COMPOSIZIONE CHIMICA (ovvero da quali atomi
costituiscono i suoi monomeri) ma non solo: conta anche la LUNGHEZZA DELLE CATENE di molecole, la quale
si può indicare con due parametri. Il primo è il numero di monomeri, di unità ripetitive che la formano
(indicato come grado di polimerizzazione), la seconda è la MASSA MOLECOLARE (ma poiché le catene non
hanno tutte la stessa lunghezza, si indica una massa molecolare media).
Inoltre, gioca un ruolo importante l’architettura di queste molecole: possono infatti essere lineari, ramificate o
RETICOLATE. Nei primi due casi le molecole restano comunque separate le une dalle altre, e
formano materiali TERMOPLASTICI; nel caso di catene reticolate invece il discorso cambia,
poiché i polimeri che formeranno avranno proprietà diverse. I legami “di reticolazione” sono
generalmente legami covalenti (legami forti dunque, hanno la stessa potenza di quelli interni
a una catena) e sono ottenuti mediante reazioni chimiche. Ultima ma non meno importante, la
loro ORGANIZZAZIONE ALLO STATO SOLIDO: ci sono i polimeri AMORFI, le cui catene sono
disposte senza alcun ordine nello spazio e quelli SEMICRISTALLINI, in cui parte delle catene è ordinata
(perlopiù in lamelle) parte è amorfa e disordinata.
PROPRIETÀ OTTICHE
La radiazione luminosa è una radiazione elettromagnetica caratterizzata da un intervallo di lunghezze d’onda λ
24
o frequenze
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. L’insieme di tutte le onde elettromagnetiche copre un intervallo molto esteso, che &nb