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MATRICE RACI:
Responsible: chi farà questo o quel taks?
Accountable: chi è a capo di quel ruolo?
Consulted: qualcuno che viene consulato per un task
Informed: chiunque deve essere informato dei lavori in corso 21
Lo stress è un driver della performance, se mi annoio e non ho un po’ di stress non sono stimolato a fare
qualcosa. Questo vale sia per le persone singole che per i team e progetti. Ciò che lega lo stress alla
performance è la reazione allo stress, la quale reazione può essere negativa (rifiuto, rabbia, polemica) o
positiva (il project mangement è una reazione costruttiva allo stress dei team di progetto).
Lezione 06/02/2018 – Gantt e caso IM
Diagramma di Gantt, ha due dimensioni principali:
Ascissa: tempo
Ordinata: le attività/risorse da monitorare
All’interno del grafico lo stato di avanzamento:
Complessivo
Consumo di risorse
Comparato
Così da poter fare anche confronti con le milestones. 22
Milestone
Momenti chiave del progetto:
Consegne al cliente (deliverables)
Momenti di approvazione (es. Stage gate model)
Riunioni plenarie del team
Controllo del progetto …
Attività prive di durata che graficamente sono rappresentate in modo diverso dalle altre attività di progetto
Lezione 08/02/2018 – Tipologie di risorse
La pianificazione delle risorse: Finora abbiamo ipotizzato di lavorare in presenza di risorse illimitate
Lo scheduling del tempo è strettamente legato alla pianificazione delle risorse. Lo slittare dei tempi
determina problemi alle risorse
Variazioni a livello di risorse determinano problemi allo scheduling
TIPOLOGIE DI RISORSE
Risorse Materiali (Macchine, Materie Prime, Forniture, Ecc.)
Risorse informative (dati, elaborazioni, ecc.)
Risorse umane
La stima delle risorse dipende dal progetto che si sta effettuando: chi effettuerà quel compito, quale
fornitore scegliere? Che qualità di materiale?
Attività resource-driven vs. time-driven
Attività resource-driven: a seconda del numero di persone dedicate all’attività in oggetto, il tempo
di completamento dell’attività varia E.g. Rock’N Bands exercise
Attività time-driven: a causa di tempi tecnici inderogabili, il tempo di svolgimento di una attività è
fisso e indipendente dal numero di risorse
Due situazioni
Time-limited: la variabile critica è il tempo Penali per ritardo
Stagionalità di mercato
Progetto parte di un progetto più ampio
Resource-limited: la variabile critica è rappresentata dalle risorse
Resource vs. Time - driven
Carico della risorsa: Una volta stimata la quantità di risorsa necessaria per svolgere un’attività nei tempi
richiesti, si può valutare l’impiego totale della risorsa considerata per unità di tempo all’interno del
progetto (carico di risorsa).
Diagramma di carico di risorsa: quantità impiegata di ogni singola risorsa per ogni giorno del calendario.
Overload di risorsa: Si determina una situazione di overload quando le risorse richieste eccedono la
disponibilità. Se non viene gestita questa situazione può provocare un ritardo nel completamento delle
attività del progetto. Se una risorsa è in overload, bisogna riprogrammare le attività o le relazioni che ci
sono tra le attività.
Situazioni possibili
Esiste una sola risorsa con problemi di overload su attività diverse
Esistono diverse risorse con problemi di overload sulla stessa attività
Esistono diverse risorse con problemi di overload su attività diverse
Il livellamento delle risorse: dopo aver provveduto all’assegnazione delle risorse, dobbiamo verificare la
reale disponibilità di queste ultime. Il processo di schedulazione reiterata, che permette di eliminare
sovrassegnazioni e sottoassegnazioni delle risorse, prende il nome di livellamento 23
La risorsa Giovanni Neri viene sovraccaricata perché viene fatto lavorare 8 ore al giorno sull’attività 1 e
contemporaneamente 8 ore al giorno per 3 giorni sull’attività 3, ma contemporaneamente non si può fare.
Livellamento delle risorse
Problema: Sovraccarico delle risorse (e sottoutilizzi)
Soluzione: Livellamento delle risorse
Modelli euristici
Modelli di ottimizzazione
Livellare: portare il diagramma di carico di una risorsa al livello consentito
Modelli euristici: Esaminano le attività del periodo e riallocano le risorse in sequenza, seguendo criteri di
priorità predefiniti. La differenza fra i diversi modelli euristici risiede nelle differenti regole di assegnazione
delle priorità alle attività del progetto.
Tecniche euristiche di livellamento: presenza di diverse risorse/attività sovraccaricate
Criteri di priorità RISORSE
Risorsa più sovrautilizzata
Risorsa maggiormente impiegata nel progetto
Flessibilità della risorsa
Risorsa più costosa da spostare
Criteri di priorità ATTIVITA’
Maggiore impatto sulla fine del progetto
Minore scorrimento totale: tende ad essere attività critica
Minore data minima di inizio (Early Start)
Maggiore numero di attività successive
Maggiore numero di attività critiche successive (tende ad essere su sentiero critico)
Criteri selezione risorse e attività: Ai fini dell’assegnazione spesso non esiste una soluzione ottima e/o
corretta in assoluto per definire le priorità fra le attività e fra le risorse in modo euristico. Le priorità
assegnate possono essere il risultato di una serie di simulazioni che portano ad ottimizzare i carichi in
relazione ai vincoli di disponibilità di risorse, costi da sostenere, tempi di fine progetto. 24
Lezione 09/02/2018 Zanzi – Gli advanced: change management
Chi sono gli attori del cambiamento?
Contesto/ambiente
Chiarezza del messaggio/comunicazione/vision
Leadership + coalition
Insistere sul cambiamento (tenacia)
Si parte dall’obiettivo di gestione di cambiamento, che si traduce in un modello di riferimento che a sua
volta ha degli strumenti che accompagnano questo percorso. 25
Change Management Plan: la gestione del cambiamento si traduce in un piano, parallelo e integrato con il
project plan, in gran parte attuato attraverso azioni di comunicazione e formazione differenziate a seconda
dell’impatto sui diversi «target» del cambiamento. 26
Il quarto passo passo per la gestione di un progetto (di successo) è affrontare il cambiamento in modo
strutturato, adottando un modello di riferimento su cui basare un piano d’azione concreto.
Lezione 15/02/2018
METODI PER IL LIVELLAMENTO DELLE RISORSE:
1. Non fare nulla se la sovra allocazione è nei limiti accettabili
a. Costo di tempo: nessuno
b. Costo di risorse: nessuno
2. Ritardare i task non critici all’interno del float disponibile
a. Costo di tempo: nessuno
b. Costo di risorse: nessuno (eccetto per motivi di inflazione specifici)
3. Estendere la durata dei task non critici all’interno del float disponibile
a. Costo di tempo: nessuno
b. Costo di risorse: nessuno (eccetto per motivi di inflazione specifici)
4. Aggiungere o sostituire risorse per avere una capacità maggiore
a. Costo di tempo: bisogna considerare la lunghezza della curva di apprendimento per le
nuove risorse
b. Costo di risorse: l’impatto avviene se si aggiunge una risorsa nuova o viene sostituita una
risorsa con un’altra che ha costo più alto
5. Ritardare i task sul percorso critico
a. Costo di tempo: impatto uguale al ritardo fatto
b. Costo di risorse: impatto dovuto all’estensione di tempo del progetto
6. Estendere la durata dei task sul percorso critico
a. Costo di tempo: impatto uguale al ritardo fatto
b. Costo di risorse: impatto dovuto all’estensione di tempo del progetto
7. Autorizzare gli straordinari alle risorse in progetto
a. Costo di tempo: potrebbe anticipare le scadenze (e far crashare i task)
b. Costo di risorse: impatto dovuto all’utilizzo maggiore delle risorse pagate 27
8. Dividere i task in pezzi non sequenziali
a. Costo di tempo: l’impatto c’è se l’estensione dei task supera il float possibile
b. Costo di risorse: l’impatto c’è se l’estensione di tempo va oltre al float possibile e una
possibile inefficienza delle risorse che si trovano a lavorare su task spezzati in modo non
sequenziale
9. Modificare l’obiettivo
a. Costo di tempo: potrebbe ridurre il tempo per raggiungere l’obiettivo se l’obiettivo viene
cambiato
b. Costo di risorse: La stessa cosa. Anche se i costi nel breve periodo potrebbero essere minori
visto il minor lavoro da fare ma a lungo termine potrebbero essere più alti.
LIVELLARE CON IL CRITERIO MINIMUM SLACK
Obiettivo: minimizzare lo scorrimento di ogni attività e, come conseguenza, la lunghezza totale del
progetto. Aspetti principali:
Assegnare le risorse ai task critici
Non muovere la data finale del progetto
Muovere le attività non critiche se necessario (quelle con il float maggiore)
Dopo che ogni risorsa è stata livellata, se necessario valutare e rivalutare il carico su ogni risorsa.
PIANIFICAZIONE DELLE RISORSE, FASI PRINCIPALI:
1. Stima della disponibilità delle risorse
2. Definizione del diagramma di carico
3. Definizione delle priorità
4. Livellamento
5. Rischedulazione e nuovo Gantt
6. Definizione baseline di progetto
Lezione 16/02/2018 Zanzi – Communication Plan
Tre strumenti advanced per un progetto di successo:
Change management
Communication management
Quality, risk and multiproject management
La comunicazione è al cuore del cambiamento.
Gli assiomi della comunicazione:
Non si può non comunicare (anche quando non si comunica)
La mappa del territorio non è il territorio (siamo convinti che gli altri percepiscano la realtà come
la percepiamo noi)
L’efficacia della comunicazione è nel feed-back dell’interlocutore (la responsabilità è di chi
comunica, non di chi ascolta)
Il 55% della comunicazione è non verbale, il 38% è para verbale, solo il 7% è verbale.
Elementi essenziali di un piano di comunicazione:
Target
Contenuto
Mezzi di comunicazione 28
COMMUNICATION PLAN – STEPS
Identificare il cambiamento necessario per ogni stakeholder
Identificare i messaggi chiave
Identificare i canali
Determinare chi “invia” la comunicazione (sender)
Determinare i tempi (timeline)
Determ