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CASO SEK
settore vigilanza per l'erogazione di servizi armati:
• piantonamento → servizi fissi svolti dalle guardie giurate armate
• portierato → servizio fisso personale qualificato, disarmato e radiocollegato alla centrale operativa per
l'attività di reception e di controllo della sede
• pattugliamento → servizi mobili svolti da pattuglie di guardie giurate armate che si spostano con
l'automezzo in dotazione da un cliente. Controllo e allertano la centrale operativa in contatto con le
forze armate
• interventi su allarme → collegamento diretto tra cliente, centrale operativa e pattuglie mobili che
intervengono su segnalazione della CO quando questa riceve un segnale di allarme
• videosorveglianza → esistenza di un impianto video a circuito chiuso che si attiva in caso di situazioni
anomale
• aperture e chiusure → gestione in orari fissi dell'apertura e chiusura delle sedi
• call center a terzi → mettere in contatto l'azienda con i clienti per assistenza
• altri servizi → es telesoccorso per persone anziane
Settore dell'installazione e manutenzione degli impianti di allarme, videosorveglianza … acquistati da terzi
produttori specializzati e collocati presso il cliente. → attività svolta da Sekimp controllata interamente da Sek
• installazione e manutenzione impianti
• acquisto, noleggio e vendita impianti
• vendita diretta al cliente
• noleggia impianti a clienti di Sek
Clientela:
• privati
• esercizi commerciali
• GDO
• imprese industriali e di servizi
• banche
• PA
Dimensione territoriale → provincia in cui l'azienda opera ma di recente sono state emanate norme che
allargano l'ambito territoriale. Non è trascurabile perchè l'operare solo in una provincia permette di avere
clientela vicina e costi dovuti agli spostamenti non ingenti
Generalità sull'azienda:
• Dimensione → media impresa: 35 milioni di ricavi e 600 dipendenti (il grosso rappresentato dal
personale operativo = guardie giurate, personale in divisa. 30 dipendenti che riguardano gli organi
amministrativi, direzione, commerciali, servizi infrastrutturali e di supporto, addetti agli aspetti tecnici
e tecnologici)
• Governance → azienda familiare prossima al passaggio generazionale
Profilo strategico di SEK
In base al contesto a partire dal 2012 Sek ha deciso di ripensare alle proprie strategie di business tradizionali
dandosi un orientamento di LP ispirato al modello della sicurezza integrata supportata
Strategia realizzata
Clientela sul fatturato:
• residenziale 7,5% 11% segmento con margini di redditività più interessanti
• condomini 3,7%
• commercio 17,4%
• aziende 55,2%
• cantieri 1,1%
• PA 15,1%
Dati economico/finanziari:
• EBIT 0,3% dei ricavi → risultato negativo
• RN negativo
• Alto grado di indebitamento = sottocapitalizzazione
• Alti tempi di incasso e rischi di perdita su crediti e problema di liquidità
Fatturato:
• 60% servizi fissi a bassa marginalità
• 28% servizi mobili ad alta marginalità
• 7% Sekim
• 5% altri
Una fetta consistente del fatturato è determinata dai servizi fissi che però hanno una bassa marginalità e sono
sinonimo dal punto di vista strategico sono tecnologicamente semplici perchè non richiedono ricorso a
tecnologie ma richiedono un elevato numero di addetto. Considerato un settore commodity: livello di
erogazione del servizio medio basso.
I servizi mobili portano ad alta marginalità grazie alla differenziazione e la personalizzazione del servizio.
Competitor di Sek non hanno una composizione del fatturato diversa (Federsicurezza) → vendono soprattutto
servizi fissi
Strategia deliberata → metodologia utilizzata
analisi del mercato/settore
1. intenzioni strategiche: prospettiva di LP. Formalizzazione del Business Plan
2. • cambiamento del mix dei ricavi totali dei servizi: privilegiare servizi mobili con marginalità
superiore (sicurezza integrata: avere un unico interlocutore dal lato dell'offerta, vogliono
appropriarsi di tutta la catena del valore del cliente)
• concentrazione sul settore allarmi e video-verifica del segmento small client: segmento
promettente come prospettive di crescita e redditività
• concentrazione sui servizi dissi di alta qualità e servizi dissi temporanei: privilegiare i servizi di
qualità a prezzo più elevato tramite servizi per i quali il cliente è disposto a spendere di più
• aumento della densità locale sui territori già operativi: utile per conseguire un vantaggio
competitivo rivolto all'efficienza, intensa come razionale utilizzo delle risorse e per mantenere
un rapporto fiduciario con il cliente
= nell'ambito di tale strategia di differenziazione è necessario considerare un ulteriore intenzione di
generale ottimizzazione delle risorse
FCS
1. azioni strategiche
2. progetti attuativi
3. driver dei risultati attesi
4. risultati attesi
5.
MAPPA STRATEGICA LIBRO
Prospettiva azionisti: redditività:
• variazione mix dei ricavi servizi fissi:
• crescita ricavi segmento small client
• crescita ricavi servizi fissi di alta qualità
• miglioramento efficienza
• crescita efficienza costi pattuglie e centrale operativa
• crescita efficienza costi commerciali
• crescita efficienza costi amministrativi e generali
• riduzione tempi incasso crediti commerciali
Prospettiva clienti:
• quota di mercato (segmenti)
• acquisizione nuovi clienti - servizi mobili innovativi segmenti residenziali e small
• fidelizzazione vecchi clienti retail
- servizi mobili modello sicurezza integrata altri
segmenti
- servizi fissi di alta qualità/flessibilità/tempestività
- immagine sul mercato (visibilità, serietà, affidabilità)
Prospettiva eccellenza dei processi:
• sviluppo nuovi prodotti
• diversificazione canali di vendita
• sviluppo rapporti con clienti (partner)
• erogazione ottimale servizi innovativi/di qualità
• gestione segnalazioni e reclami
• gestione crediti commerciali
• razionalizzazione risorse di struttura
• gestione percorsi pattuglie
• manutenzione e monitoraggio impianti e infrastrutture interni
• sviluppo comunicazione e mkt mirato
• selezione clienti/contratti di valore
Prospettiva sviluppo organizzativo:
• conoscenza modello strategico
• motivazione e fidelizzazione personale
• competenze adeguate
• sistema obiettivi ruoli-chiave
• sistema incentivi ruoli-chiave
• adeguatezza infrastrutture tecnologiche
• meccanismi di coordinamento e decentramento
AZIONI STRATEGICHE
• creazione di un'offerta commerciale e rete di vendita dedicata al settore degli allarmi e video-verifica
del segmento small client, valorizzando il potenziale del modello della sicurezza integrata
• creazione di un'area tecnologica rivolta al servizio e integrazione ottimale dell'assistenza tecnica
• valorizzazione del modello di servizi ad alta qualità e ristrutturazione dell'attuale portafoglio clienti
• standardizzazione di processi operativi, commerciali, amministrativi:
• valorizzando il marchio
• revisione di alcuni processi delle pratiche più operative
• ridisegno/razionalizzazione di alcuni processo critici e collegati interventi di ridimensionamento e
riposizionamento del personale
• definizione delle politiche di selezione, formazione e gestione del personale
• iniziative di sviluppo organizzativo
Ipotesi sui risultati che devono essere misurati, necessari perchè si annulla il gap tra intenzioni e strategia:
• riguardano le principali grandezze e fattori caratteristici del settore
• andamento ricavi
• andamento costi variabili/diretti e Fissi/indiretti
Altri fattori da cui dipendono i risultati sono riferibili alla strategia in essere.
Differenti modelli di generazione dei ricavi tra i diversi servizi.
VARIABILI ORGANIZZATIVE
Organizzazione esistente:
• struttura organizzativa plurifunzionale sotto la direzione: troviamo controllo di gestione (viene inteso
come controllo direzionale strettamente a contatto con l'alta direzione e non viene inserito in AF),
qualità, sicurezza e legale
Funzioni: • produzione:
• reparto impianti: Sekim. Installazione, assistenza tecnica e manutenzione
• reparto servizi: 5 aree. Area 1 e 5 hanno una propria centrale operativa
• funzione commerciale:
• vendita a clienti di direzione
• vendite dirette
• rete agenti → venditori che non sono dipendenti di Sek
• AF: funzione amministrativa contabile e finanziaria. Non ne fa parte il responsabile del controllo
di gestione
• personale:
• selezione e formazione
• gestione pratiche
• tecnologia:
• servizi informatici
• tecnico di CO e reti
• responsabile tecnico
• responsabile amministrativo sede area 5 → a causa della situazione economica disastrosa
• meccanismi operativi di pianificazione e controllo di gestione e sviluppo del personale e di
comunicazione interna/informazione con gradi diversi di evoluzione
• modello di management con primi segnali di coinvolgimento dei ruoli chiave nelle decisioni
Caratteri strutturali:
• specializzazione orizzontale: grado elevato. Confini netti tra le funzioni (aspetto negativo: esigenza di
disporre di ruoli in grado di affrontare i problemi in una visione più allargata)
• raggruppamento: non sempre le varie unità organizzative sono poste alle dipendenze di un
responsabile
• coordinamento: meccanismi abituale. Quelli più evoluti trovano poca applicazione
• decentramento: limitato (family business). Modello gerarchico
• formalizzazione: non è molto spinta. Mancano processi standard
non vi è un sistema di obiettivi assegnati in maniera regolare.
Meccanismi operativi:
• controllo di gestione: si basano su contabilità analitica e budget. Manca un sistema di
responsabilizzazione
• gestione del personale: selezione e formazione tecnica a regime, valutazione delle prestazioni e
sistema premiante in fase di sviluppo
• sistema informativo in via di adeguamento, non è integrato
Modello di management: family business → processo di rotazione dei membri della seconda generazione nelle
diverse funzioni:
• coinvolgimento limitato da parte dell'alta direzione
• scarsa p