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CVU.

Per capire la Convenienza a rivolgermi a un terzo quali sono i costi che sostengo per realizzare quell’ attività

di lavorazione? €/pezzo

MOD 0.07 €/pezzo ( 10 g x 10€/pezzo)

M. AUX 0.1

CVU 0.17€/pezzo

verniciatura non costa all’ azienda soltanto il tempo per realizzarla da parte dell’ operaio e il

Quindi la fase di

materiale impiegato, ma anche altri costi che sono di natura fissa, si tratta di costi che sosteniamo a

prescindere da quante volte verniciamo. Questi costi che non variano al variare della quantità prodotta si

chiamano costi fissi. Perché etichettiamo questi costi sotto la classe costi diretti?

Diretti → Variabili o fissi

Costi ↘

Indiretti (l’ oggetto è la fase di lavorazione).

Costi diretti sono costi imputabili direttamente a un certo oggetto La

verniciatura comporta dei costi fissi che sono direttamente attribuibili alla verniciatura stessa e a non altre

fasi lavorative? Si, per esempio la vasca in cui immergo la ghiera per essere verniciata, questo pezzo di

reparto relativo a questa lavorazione ha dei costi che non sono variabili, ma sono costi legati al fatto che ho

effettuato un investimento per realizzare quella vasca, la kappa aspiratrice, il motore miscelatore; gli oneri

che sostengo a qualunque titolo sono legati alla verniciatura e sono costi di natura fissa e che vanno a conto

economico ( vengono inseriti indipendentemente da quanto li utilizzo, la somma degli ammortamenti, canoni

di leasing o dei canoni di affitto che pago per quella vasca)

Ammortamento vasca 5000€

Ammortamento kappa 2000€

1000€

Ammortamento motore

8000 di costi fissi all’ anno l’ impianto)

Sono che per i prossimi anni (da quando ho avviato determineranno

dei costi che vanno ad impattare sul Conto economico questi costi specifici, dedicati esclusivamente alla

lavorazione della verniciatura sono costi fissi e sono costi che hanno una caratteristica di specificità dell’

oggetto quindi li posso attribuire direttamente alla fase verniciatura (diretti perché sono specifici). 48

CVU 0.17 0.17

→8000/50.000.000

Costo fisso diretto unitario (CFDR) 0.00016

0.17016 €/pezzo

Sub totale

Se la vernicia l’ azienda costa 0.17016 = 0.17016€/pezzo

Costo diretto unitario di una fase lavorativa per ogni unità di realizzata CVU + CFDU

Se producessi più unità o meno unità il costo diretto unitario aumenterà o diminuirà (8000/100.000.000

oppure 8000/30.000.000). Se decentro 8000/10.000.000, la quota unitaria la moltiplico per 5 una parte

rimarrebbe forse costante perché se passassimo da 50 mln a 10 mln potrebbe succedere che le componenti

del CVU subiscano variazioni.

Quindi il costo diretto unitario della verniciatura di una ghiera è di 0.17016, si deve andare a cercare un

che svolga la sua attività con una certa sincronizzazione con quella dell’ azienda (comoda

soggetto ai nostri

processi), che si integri con i nostri processi; la sincronia del processo inerente alla verniciatura è una

questione di tecnica, ma può diventare anche una questione di costo perché magari per farle deve fare il turno

di notte quindi aumenta i costi, per adesso dando per scontato che ci sarà un accordo che sincronizza la

lavorazione che io esternalizzo devo cercarmi qualcuno che per verniciarmi una ghiera mi chieda meno di

0.17016€, ma dovrò poi anche decidere cosa fare di coloro che verniciavano?

Quanto tempo si impiegava per verniciare? 12.7 /3600 x 50.000.000 = 176.388 ore MOD

Ogni operaio lavora mediamente 1500 h 176.388/1500h = 118 operai

Non mi servono più quelle 118 persone che verniciano. Magari potrei giungere a un accordo con il fornitore

al quale ho affidato la verniciatura, visto che potrebbe non essere organizzato si potrebbe convincerlo ad

una parte di quelle di 118 persone, quest’ ultimi sono formati. In questo modo si potrebbe trovare

assumere

la soluzione per circa 80 operai, quindi il fornitore saturerà, grazie all’ esternalizzazione la sua manodopera.

quello dell’ azienda perché ha metodi più sbrigativi, è

Il fornitore pratica un prezzo più basso di

specializzato, quindi riesce ad essere più efficiente.

Conseguenze esternalizzazione impiego di (minori costi per l’

1. Esternalizzare una fase comporta la perdite dell’ 118 persone

azienda)

2. Eliminazione dei costi fissi, ovvero dismettere i macchinari utilizzati per la verniciatura ( vasca, la

motore …). Se decido di

kappa, disfarmi dei macchinari devo essere certo di non averne più bisogno

in futuro.

Se all’ improvviso dovessi persone per riverniciare con la disoccupazione che c’è li trovo

ricercarmi 118

mentre per i macchinari è semplice trovarli dopo averli dismessi.

In ambito di esternalizzazione è importante la convenienza, perciò in una prima fase di valutazione è

opportuno confrontare diversi preventivi.

La convenienza la conosce chi riceve il preventivo.

La responsabilità in tema di stabilità del contratto con il fornitore è del direttore della produzione perché

spetta a lui capire se quel fornitore è attrezzato e potrebbe realizzare le tot ghiere.

Ma è solo questo il costo che devo confrontare con i preventivi esterni per capire se mi è conveniente? No

perché devo considerare i costi fissi indiretti. 49

Costi fissi indiretti 27/03/2017

Eliminare il costo di un reparto della verniciatura → alieno i macchinari per eliminare i costi specifici,

ovviamente non basta tenere i macchinari spenti perché i costi li sosterrei lo stesso (canone/ammortamento).

Che cosa sono i costi indiretti? Che problemi comportano?

La verniciatura è caratterizzata da costi fissi specifici, ma anche da altri costi fissi indiretti (costi comuni ad

verniciatura si troverà all’ interno di un fabbricato in cui vi sono anche altri reparti, quindi

altri reparti); La

delle spese comuni a tutti i reparti che sono situati all’ interno del fabbricato,

ci saranno ma che non

rappresentano costi specifici.

Quando elimino il reparto della verniciatura, i costi si distribuiranno sui reparti rimanenti.

Definizione: i costi indiretti sono costi fissi il cui ammontare complessivo è condiviso da più oggetti di

costo.

Il problema della contabilità industriale è costituito dalla ripartizione dei costi fissi indiretti, che logica devo

adottare per ripartirli?

Condominio

 spese dell’ (costo indiretto) → base di ripartizione: Piano corretto dalla

Ripartizione ascensore

variabile basata sul numero dei componenti della famiglia. In astratto il criterio migliore è quello di

l’ ascensore, quindi

contare quante volte un soggetto utilizza si dovrebbe pagare una portinaia, ma

sostenere un costo (stipendio portinaia) per meglio ripartire un altro costo non ha senso perché il

costo non vale il beneficio.

 →

Verde condominiale ripartirlo in base al numero di famiglie (a prescindere dal numero di

componenti, al piano, alla grandezza dell’ appartamento)

 Riscaldamento → il criterio principale è la grandezza della casa (a parità di altezza e parità che tutti

abbiano la stessa temperatura) corretto dalla temperatura media.

 Consumo di acqua → numero di componenti della famiglia corretto dalla grandezza della casa.

paga il proprio se c’è installato un contatore,

Ognuno ma a questo punto il consumo di acqua non è

Anche in questo caso se il contatore non c’è bisogno analizzare

più un costo da ripartire. il costo-

beneficio.

In generale i costi indiretti devono essere attribuiti agli oggetti di costo cercando di comprendere il

consumo da cosa è dovuto, cioè le singole famiglie assorbono il costo in base a che cosa?

In qualunque contesto la soluzione ideale sarebbe quella di non avere costi indiretti, ma avere tutti costi

diretti/specifici (misurabili in maniera oggettiva).

Tutti i costi comuni si ripartiscono con un unico criterio (base unica)? No, operazione errata.

sarà precisione. Se ad esempio in quell’ anno c’è stata la manutenzione dell’

Più ripartisco i costi più ci

ascensore, si separerà il consumo e la manutenzione; il costo della gestione dell’ ascensore può essere

separato e quindi la manutenzione la ripartisco con un criterio, mentre il consumo lo ripartisco con un altro

criterio. (per l’ impresa diventa

Devo evitare di parcellizzare eccessivamente gli elementi di una categoria di costi

complesso). Analiticità eccessiva che non vale il tempo dedicato.

Esempio

Costo ammortamento del fabbricato industriale da ripartire tra:

 Reparto A

 Reparto B

 Reparto C 50

Innanzitutto bisogna individuare la migliore base di ripartizione, quest’ ultima è una grandezza che

logicamente spiega il consumo di quel costo da parte degli oggetti destinatari della ripartizione.

Qual è la base di ripartizione che posso associare a questo costo per poter ripartire il medesimo costo tra i

diversi oggetti di ripartizione (reparti)?

 Superficie o Volume sono le due unità di misura che permettono di capire come ripartire.

Perché potrebbe esserci una diversità tra la ripartizione in base alla superficie o al volume del costo di

ammortamenti del fabbricato? Perché non sono identiche?

Volume MC

Reparto A Reparto B Reparto C TOTALE

1200 900 600 2700

Superficie MQ

Reparto A Reparto B Reparto C TOTALE

400 300 200 900

Non c’è differenza è lo capiamo dall’ indice di composizione della superficie dei tre reparti. L’ indice di

composizione è una divisione tra una parte e il tutto, gli indici di composizione sono sempre una frazione

minore uguale a 1, che servono a definire l’ incidenza.

Indice di composizione del volume:

 A → 1200/2700 = 0.44

Reparto

 Reparto B →900/2700 = 0.33

 Reparto C → 600/2700 = 0.22

Somma indici di composizione, ovviamente dev’ essere = 1

Indice di composizione della superficie:

 Reparto A → 400/900 = 0.44

 Reparto B →300/900 = 0.33

 Reparto C → 200/900 = 0.23

Sono uguali perché ciascuna delle grandezze della superficie o del volume sono una combinazione lineare

pari a 3 che sono pari a metri di altezza della superficie. Quindi l’

con un fattore che é moltiplicativo o diviso

indice di composizione è il medesimo perché abbiamo assunto che tutti e tre i reparti hanno un’ altezza pari a

3 metri; il risultato di quest’ operazione potrebbe essere diverso perché i fabbricati industriali non sono fatti

necessariamente con le stesse

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Publisher
A.A. 2016-2017
60 pagine
10 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher imane_enami di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Falduto Leonardo.