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Estratto del documento

S S S S

❖ Statistico, applicazione della funzione di costo CIT = CIF + civ * Q con CIV = civ * Q 19

➢ Perequazione grafica: l’equazione dei costi indiretti totali è quella che meglio approssima

l’andamento del grafico di dispersione delle combinazioni Costo/Q.tà.

➢ Massimo e minimo: l’equazione dei costi indiretti totali è quella relativa alla retta passante per

i punti di massimo e minimo costo delle serie storiche considerate.

➢ Minimi quadrati: l’equazione dei costi indiretti totali corrisponde alla retta di regressione che

minimizza la somma dei quadrati delle differenze tra i costi teorici ed effettivi ai corrispondenti

livelli di quantità. civ = (C max – C min)/(Q max – Q min)

SCHEDA DI COSTO STANDARD DI PRODOTTO

È il documento dove sono sintetizzate separatamente tutte le informazioni relative ai costi

standard di ciascuna categoria di fattore produttivo.

 Sono tenuti separati costi variabili e costi fissi.

 Utile per analisi scostamenti di efficienza e prezzo/costo per i costi variabili, e scostamenti di

volume e previsione per i costi fissi.

 Decisioni economiche spesso considerano i soli costi variabili, i fissi non sono rilevanti.

 Costo standard pieno è riferibile solo ad un dato livello di produzione /attività e varia al variare

di tale livello (più schede ognuna per il livello di interesse) (budget flessibile complesso di diversi

budget ognuno costruito con ipotesi differenti per livello produzione/attività).

ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DEI COSTI

Si basa sul confronto tra valori preventivi e valori consuntivi.

Fasi:

1. Rilevazione degli scostamenti globali

Rilevazione degli scostamenti elementari

2. Interpretazione degli scostamenti

3. 20

Per ogni fattore produttivo si calcola la differenza tra costo di budget e costo effettivo:

Scostamenti dei costi variabili diretti

Scostamento di volume

Causato dalla differenza tra il volume di produzione programmato e il volume di produzione

effettivo (non su quello di vendita).

=

= (Ps x Qs x Vp) – (Ps x Qs x Ve) (Ps x Qs ) x (Vp – Ve) = Cs x (Vp – Ve)

Scostamento di efficienza

Causato dalla differenza tra consumi standard e consumi effettivi di fattore produttivo, per la

produzione del volume effettivo, valorizzati a prezzi standard.

= (Ps x Qs x Ve) – (Ps x Qe x Ve) = [Ps x (QsA – Qei)] 21

Scostamento di prezzo

Dato dalla differenza tra prezzo standard unitario e prezzo effettivo unitario, entrambe utilizzati

per la valorizzazione dei consumi effettivi per la produzione dei volumi effettivi.

= (Ps x Qe x Ve) – (Pe x Qe x Ve) = Qei x (Ps – Pe)

Scostamenti dei costi variabili indiretti

Scostamento globale = (Ps x Qs x Vp) – (Pe x Qe x Ve)

Scostamento volume = Cs x (Vp – Ve)

Scostamento efficienza = [Ps x (QsA – Qei)]

Scostamento di prezzo = Qei x (Ps – Pe)

Scostamenti dei costi fissi

Scostamento globale = Costi fissi assorbiti - Costi fissi effettivi

• Costi fissi assorbiti = (Ps x Qs) x Ve = Cs x Ve

• Costi fissi effettivi = (Pe x Qe) x Ve = Ce x Ve 22

23

CAP 7

CONTO ECONOMICO A MARGINE DI CONTRIBUZIONE

DIRECT COST

= configurazione di costo che tiene conto della possibilità di attribuire in modo diretto (senza uso

di basi di ripartizione) i costi all’oggetto di calcolo, con misurazione oggettiva dell’assorbimento del

fattore produttivo

• Direct costing semplice:

o oggetto di calcolo è la singola unità di prodotto;

o considera solo i costi diretti, direttamente imputabili al singolo prodotto, quindi quelli

strettamente variabili.

• Direct costing evoluto:

o oggetto di calcolo è un certo volume di produzione in un certo tempo;

o si considerano tutti i costi direttamente imputabili a quel volume di produzione in quel

dato tempo, i costi diretti ma anche costi fissi specifici;

o tali costi fissi specifici non sono allocati, se attribuiti alla intera produzione, mentre se

attribuiti alle singole unità di prodotto, è necessario usare il metodo indiretto.

VARIABLE COSTING

✓ oggetto di calcolo è l’unità di prodotto,

✓ si considerano i costi variabili rispetto al volume di produzione;

✓ comprende, quindi, tutti i costi diretti (rispetto all’unità di prodotto), ma anche i costi indiretti

variabili.

Configurazioni di mergine di contribuzione:

Margine di Margine di Margine di

contribuzione unitario contribuzione contribuzione unitario

industriale (o di unitario commerciale aziendale

fabbricazione)

Prezzo unitario Prezzo unitario Prezzo unitario

meno Costi u. di MOD meno CV u. comm.li meno CV unitari ind.li

meno CIV unitari di trasf. = Margine di contrib. meno CV unitari comm.li

= Margine di unitario commerciale meno CV unitari az.

contribuzione unitario = Margine di

di trasformazione contribuzione unitario

meno Costi unitari MP aziendale

= Margine di

contribuzione unitario

ind.le o di fabbr.ne 24

CONTO ECONOMICO DIVISIONALE

DIRECT VARIABLE

Ricavi Totali Ricavi Totali

(Costi Diretti Totali) (Costi Diretti Totali)

(Costi Variabili Indiretti Totali)

Margine di Contribuzione Margine di Contribuzione

(Costi Indiretti Totali) (Costi Fissi Totali)

Reddito Operativo Divisionale Reddito Operativo Divisionale 25

ALGORITMI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Il rischio operativo è il rischio che l’impresa corre di generare delle perdite, a livello di reddito

operativo, per effetto di variazioni nei livelli di attività connessi alla gestione caratteristica.

Intervallo di rilevanza: è l’intervallo di attività o di volume all’interno del quale si suppone valida

una specifica relazione tra il livello di attività/volume e il costo.

Sarebbe ottimale produrre all’interno

dell’area in quanto al di sotto del limite

non vengono coperti né i costi fissi né i

costi variabili, e al di sopra non si ha

abbastanza volume per sopportare un

simile aumento di produzione.

EQUAZIONE DI PROFITTO RICAVI TOT - COSTI TOT = PROFITTO

RICAVI TOT - COSTI VAR.TOT - COSTI FISSI TOT = PROFITTO

(Prezzo di vendita x Volume) - (Costo var.un. x Volume) - Costi fissi = Profitto

(Prezzo di vendita - Costo var. unit.) x Volume - Costi fissi = Profitto

MDCunitario X VOLUME - COSTI FISSI = PROFITTO

MDC TOTALE - COSTI FISSI = PROFITTO

➢ Break even point

Indice MC = MC Totale / Ricavi totali = Mdc unitario / Prezzo di vendita unitario 26

➢ Margine di sicurezza = è la quota percentuale di vendite alla quale l’azienda potrebbe

rinunciare senza soffrire perdite operative.

➢ Leva operativa, essendo definito l’effetto leva operativa come la variazione percentuale che

subisce il reddito operativo, in un intervallo di tempo definito, come conseguenza di una

variazione percentuale nei volumi o nei valori di vendita, riferiti al medesimo periodo, la leva

operativa è dunque, un moltiplicatore che determina la sensibilità del reddito operativo (Ro)

alle variazioni delle quantità vendute (Q). 27

L’analisi CVR deve essere impiegata a fini interpretativa allo scopo di:

 Agevolare la comprensione delle relazioni esistenti tra le variabili elementari determinanti il

risultato economico;

 Focalizzare l’attenzione sulla sensibilità che risultato economico mostra alla manovra del livello

di attività.

CAP 8

ANALISI DIFFERENZIALE

L’analisi differenziale si fonda sull’identificazione degli elementi del reddito (volumi, prezzi di

vendita, costi variabili, costi fissi) rilevanti per valutare la convenienza della particolare decisione

oggetto di analisi e valutazione. Viene utilizzata per confrontare due o più corsi di azione

alternativi e valutarne la convenienza economica. Si fonda sull’utilizzo di informazioni rilevanti, più

che accurate e precise, e si applica in presenza di decisioni operative di breve periodo.

Un’informazione è rilevante quando:

 si riferisce ad accadimenti che si manifesteranno nel futuro,

 è specifica delle alternative in esame;

 è differenziale, cioè differisce nelle diverse alternative decisionali

 è incrementale o eliminabile, se riferita a una specifica decisione.

Non sono, quindi, mai rilevanti le informazioni:

 non differenziali: se un costo o un ricavo, infatti, non varia in ragione dell’alternativa

considerata, non può influenzare la decisione, nel senso di orientarla verso un’alternativa

piuttosto che un’altra;

 “passate” o storiche (cd. costi “affondati o sommersi” - sunk cost): i costi e ricavi passati

possono rappresentare una guida per la previsione degli eventi futuri, ma, in quanto già sostenuti,

non influenzano la convenienza dei corsi alternativi futuri. 28

TIPOLOGIE DECISIONALI

• Decisioni relative all’accettazione di un ordine speciale

• Decisioni relative all’eliminazione o aggiunta di prodotti e servizi

• Decisioni di make or buy

• Decisioni di scelta tra vendita immediata o lavorazione successiva

• Decisioni relative all’impiego di risorse scarse

ORDINE SPECIALE

La decisione relativa alla convenienza ad evadere un ordine speciale si riferisce solitamente alla

vendita di un prodotto/servizio a un cliente, a condizioni particolari in termini di tempi di evasione,

qualità, personalizzazione richiesta e prezzo da applicare.

Essa richiede, in primo luogo, di valutare la fattibilità tecnica dell’accettazione dell’ordine, cioè di

verificare se esiste capacità produttiva inutilizzata impiegabile per evadere l’ordine, oppure se la

capacità produttiva è già utilizzata per la produzione normale e si rende, quindi, necessario

valutare la convenienza all’allocazione della capacità scarsa all’ordine speciale, invece che alla

produzione normale.

In secondo luogo, bisogna valutare la convenienza economica ad accettare l’ordine, considerando

i ricavi e costi incrementali.

ELIMINAZIONE O AGGIUNTA DI PRODOTTI E SERVIZI

 Introduzione di un nuovo prodotto, attività di servizio, reparto: questa decisione risulta

conveniente, dal punto di vista economico, se il nuovo segmento genera un risultato economico

positivo, in termini di margine a copertura dei costi variabili e fissi specifici incrementali/evitabili, e

contribuisce, di conseguenza, all’incremento del risultato operativo aziendale.

 Eliminazione di un prodotto, attività di servizio, reparto: in questo caso bisogna confrontare il

margine di contribuzione che verrà perso con l’eliminazione del segmento coi costi che potranno

essere risparmiati (eliminabili o inevitabili).

MAKE OR BUY

Si tratta di decisioni relative alla produzione inte

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
46 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mattiafontana di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Songini Lucrezia.