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MOD
CdA 57,69 65,91
Cd 130 110
Quota CI
Rep 1 230,77 57,69
Rep 2 65,91 263,64
Costo pieno industriale 426,68 431,33
Orientamento alle fasi costa di più B perché B fa 4 ore di reparto 2 che è più costoso.
Activity based costing (ABC)
• Consente di allocare agli oggetti di calcolo anche i costi diversi da quelli di produzione;
• Consente di ampliare gli oggetti di calcolo dei costi (calcola i costi non per prodotto o per
servizio, ma per clienti, ordini, famiglie di prodotti);
i clienti magari comportano dei costi che non sono di produzione come ad esempio assistenza,
garanzia e a volte il costo è negativo.
• Calcolo i costi per attività. I costi indiretti vengono divisi per le varie attività e divisi per i
vari prodotti. Simile all’orientamento per fasi ma abbiamo le attività e non le fasi, inoltre il
parametro utilizzato è il resource driver (consumo di risorse fatto da ogni attività). Se il
costo indiretto è l’energia elettrica costata 50.000, devo dividerla per le attività. Per poterla
dividere uso il resource driver che rappresenta il consumo di risorse fatto dall’attività, ad
esempio il contatore per calcolare l’energia elettrica. Oppure il costo dell’affitto dei locali
dell’azienda di 150.000 deve essere diviso per le attività usando un resource driver che è il
metro quadro (quanto spazio viene usato per quell’attività). Per il consumo della
manutenzione posso usare il tempo di manutenzione.
Attività fatturazione: totale costo fatture 120.000. 12.000 numero fatture. 10 è il costo di una fattura.
Il prodotto A ha richiesto tot fatture, il B tot fatture e calcolo le fatture per prodotto.
Esercizio
Il resource driver è la percentuale di tempo dedicato. Costi totali devono essere moltiplicati per la
percentuale del cost driver.
se 124.560 lo divido per 10.000 (numero di pezzi) ottengo il prezzo unitario. Il valore di driver di
costo sono il numero di controlli qualità effettuali. Costo per unità di driver è il costo di un controllo
qualità 96. trovo il costo unitario del componente.
Si vede che perdo 1 euro. Che è diverso dal risultato calcolato usando il metodo tradizionale.
Poi capiremo perché è più affidabile: passa attraverso il resource driver e xk divide per attività.
c’è un rischio nella prima parte. Mi faccio raccontare cosa succede in azienda e le attività e magari
storpia le informazioni.
Quanto costa all’azienda fare il controllo qualità? Costa 96 a controllo qualità e sapendo quanto mi
costa posso decidere se è troppo alto di esternalizzare activity based management. Posso farlo solo
con l’ABC perché i dice quanto costa un’attività. Il limite è che è complesso. Quanto mi costa
produrre l’informazione (usare ABC) e i benefici che mi porta.
Esercizio Pinco (già svolto con l’altro metodo)
di solito si preferisce usare ABC su costi indiretti non di produzione.
Costi indiretti vengono ripartiti nelle attività in base al resource driver che il testo mi dice essere %
tempo dedicato. Costo attività Activity driver Costo per unità di
driver
P 1.100.000 35.000 (totale H MOD) 31,43
AM 440.000 200(totale attrezzaggi) 2.200
CQ 330.000 200(totale controlli) 1.650
MC 330.000 100.000 (totale 3,30
componenti) (330.000/100.000)
Totale 2.200.000
A B
Quota attività prod 157,15 157,15
Quote att AM 2.200*100/2.000 = 110 (costo 44
di un am*quanto am x il
prodotto A / volume prod A)
Quote att CQ 1650*150/2.000=123,75 16,5
3,30x40.000/2.000=66 39,6
456,9 257,25
Calcolo il costo pieno unitario A B
CD 130 110
CI 456,9 257,25
Costo pieno unitario 586,9 367,25
Confronto orientamento fasi e ABC
Era giusto che B costasse di più perché usava più ore del reparto più costoso. Invece ora si dice che
è più preciso ABC che dice che A è meno costoso. Si capovolgono i valori.
CI A CI B
Orientamento per fasi 296,68 321,33
ABC 456,9 257,25
Il prodotto A ha richiesto 150 controlli qualità rispetto a 2.000 unità prodotte 150/2000=0,075
Il prodotto B 50/5000=0,01.
Stesso ragionamento per numero attrezzi. A richiede più attrezzaggi rispetto al volume di
produzione. A è quindi un prodotto complesso. Quando il prodotto è complesso (hanno tanti
componenti, hanno tante fatture) ABC è migliore per calcolare i costi.
Analisi differenziale
Lo scopo è:
• Valutare la convenienza economica relativa a due o più alternative di azione.
Ambito di applicazione:
• Decisioni operative di breve periodo;
Selezione delle informazioni rilevanti e differenziali.
Ignorano il valore finanziario del tempo: non richiedono di essere attualizzate. Il primo è la finanza,
il secondo programmazione e controllo.
costo pieno industriale std unitario non è rilevante xk non si riferisce al futuro.
Non rilavorare Rilavorare
Prezzo vendite sci difettosi 55 Prezzo vendite sci rilavorati 70
Costo rilevante -10
Totale 55 60
Conviene rilavorare perché c’è un margine incrementale di 5.000 euro.
Decisioni di marketing
• Accettazione ordine speciale: chiedere uno sconto sul prezzo:
1. Bisogna vedere se l’azienda ha capacità produttiva sufficiente per evadere l’ordine
speciale. Se ce l’ho devo controllare che MdC dell’ordine speciale sia >=0. Se non ho la
capacità ma è un cliente importante devo fare il confronto ta MdC OS e MdC esistente.
Adesso devo cercare di prendere tutto il mercato potenziale causa crisi.
• Eliminazione/aggiunta di prodotti;
• Uso ottimale di risorse scarse.
Esercizio ordine speciale
info rilevanti: materiali diretti, MOD, indiretti variabili. Ammortamenti e generali di produzione
non vengono utilizzati perché rimangono invariati.
MdC OS = 2 – 0,30-1,25-0,20=0,25. MdC totale= 2.000x0,25= 500. Conviene accettare xk MdC
maggiore di 0.
il secondo ordine speciale non è conveniente.
(P-Cv)Q-CF=RO
(P-1,75)x2000-1000=0,25x2000
P=1,75 + 0,25-0,5 = 2,50
Eliminazione di un prodotto
Se il MdC è positivo si introduce il nuovo prodotto, altrimenti non lo si introduce. Per calcolare
MdC devo usare i CV e CF più i costi speciali che seguono le sorti dell’oggetto che sto valutando.
Esercizio eliminazione prodotto
CV sempre da inserire. CF metto solo quelli che sono relativi al prodotto, non quelli che si
avrebbero cmq anche se il prodotto fosse eliminato.
Calcolo MdC di secondo grado degli orologi digitali. Rappresenta il margine al quale noi dovemmo
rinunciare se eliminassimo la linea.
Ricavi 500.000
-CV 200.000
-CF 90.000+100.000+70.000(xk il capannone non lo
affitto più se non faccio la linea)
MdC 40.000
Perderei 40.000 e quindi non lo devo eliminare.
Uso ottimale delle risorse scarse
il vincolo non può essere rimosso nel breve periodo e bisogna cercare di ottimizzare la situazione.
Bisogna ragionare in base al vincolo di margine di contribuzione per fattore scarso.
Esercizio uso ottimale
Bisogna trovare la risorsa scarsa. La prima fase è la verifica di fattibilità tecnica del programma di
vendita.
Capacità produttiva disponibile CPD confrontata con la capacità produttiva necessaria CPN.
Siccome ci sono 2 reparti la verifica va fatta sui 2 reparti: si tengono distinti.
CPN Miscelazione Confezionamento
Det piatti 30.000x0,25=7.500 30.000x0,15=4.500
Det lavatrice 25.000x0,1=10.000 25.000x0,2=5.000
Totale 17.500 h 9.500 h
CPD Miscelazione Confezionamento
200x6x8=9600 h 200x6x8=9600 h
M C
CPD 9.600 9.600
CPN 17.500 9.500
Eccesso/difetto capacità -7.900 100
Il reparto miscelazione è la risorsa scarsa. La compriamo fuori la capacità.
Calcolo MdC per fattore scarso per prodotto
Il MdC per fattore scarso si calcola a livello unitario.
DP DL
Prezzo 12 13
CV 3,50+15x(0,25+0,15)=6 2,00+15x(0,40+0,20)=9
MdC 2,50 2,00
Non si ragiona con questo MdC u. Si ragiona sul MdC per fattore scarso che è MdCu/impiego di
fattore scarso.
Fattore scarso: impiego di ore.
MdCfsDP=2,50/0,25=10 I
MdCfsDL=2,00/0,40=5 II
È più conveniente il primo prodotto. Quindi devo togliere capacità al detersivo per lavatrici. MdC
per fattore scarso: MdC che l’azienda porta a casa per 1 ora del reparto miscelazione in funzione del
tipo di prodotto che viene lavorato. Se il reparto miscelazione lo destino al DP 1 ora del reparto
miscelazione mi porta a casa 10 MdC. Se invece lo stesso reparto lo faccio lavorare per 1 ora per il
DL mi porta a casa 5 MdC.
Produciamo 30.000 pezzi del DP perché è quello che rende di più. 7.500h di miscelazione usate x
DP. Ne avanzeranno 9600 – 7500 = 2100 per DL. Quindi di DL ne produciamo 2.100/0,40=5250
DL. Programma ottimo prevede 30.000 pezzi DP e 5.250 pezzi di DL.
Esercizio 2
Fabbisogno MP
S 600x2=1200 tavoli
T 100x10=1000 tavoli
Fabbisogno totale 2200 S T
Prezzo 80 400
CV 30 200
MdC u 50 200
MdCfsS: 50/2=25 I
MdCfsT: 200/10=20 II
S 600x2=1200
800 disponibilità tavoli
800/10=80 tavoli
S 600; T 80. Esercizio make or buy
Costo make: costi che non avrei più se esternalizzo
Meglio lavorare sui valori totali. Costo make (eliminabili) Costo buy
MP 3.000.000
MOD 6.000.000
Canoni leasing 300.000
Vigilanza 100.000
Energia 200.000
Assicurazioni 30.000
Supervisioni 100.000
Materiali consumo 50.000
9.780.000 325x30.000=9.750.000
Conviene esternalizzare perché risparmio 30.000.
Costo opportunità
È il sacrificio che si sostiene per non aver scelto l’alternativa economicamente più conveniente. Può
essere una differenza di costi o differenza di margini.
Costo make Costo buy
MP 800.000 Prezzo
MOD 600.000
CIV 300.000
CIF 300.000 (xk questi sono
relativi a questo prodotto)
Totale 2.000.000 2.100.000
Conviene produrlo.
Domanda 2
Make rimane lo stesso. Invece al buy devo togliere MdC 150.000 1.950.000
Nell’esercizio c’è scritto che si deve aumentare i costi del make (che è la stessa cosa): perché è un
costo opportunità. È come se pagassi 150.000 in più perché non posso guadagnarli.
Per esempio il latte e la panna. Hai un vincolo d quanta panna e latte produci.
Legname Segatura
Valore vendite dopo 270 50
lavorazione
Valori vendite allo split off 140 40
Ricavo incrementale 130 10
- costo lavorazione successivo 50 20
Utile lavorazione successive 80 -