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Esprime sempre una contemporaneità temporale, ma non assolve mai precise funzioni riguardanti lo
spazio.
-In Ballarò l'idea di base è stata quella di rendere il concetto di due eserciti schierati uno di fronte all'altro e
pronti ad una battaglia.. La sua impostazione scenografica sembra rappresentare una sorta di stretto
corridoio, attraverso il quale si muove il conduttore e alla fine del quale è posto un grande ledwall su cui
appaiono gli ospiti in collegamento esterno.
-La funzione principale di un talk show è di porre a confronto opinioni diverse su un determinato tema. In
questi programmi si possono notare momenti in cui l'immagine si allontana dal volto di chi parla per
mostrare il totale dello spazio scenico, inquadrato spesso da punti di vista non usuali. Queste inquadrature
non hanno altra funzione che inserire nel programma momenti di spettacolarizzazione, fornendo allo
spettatore un quadro d'insieme dello spazio scenico ed introdurre un fattore estetico che favorisce la
ricezione per non annoiarlo.
-Data la necessità di spettacolarizzazione, nei programmi di intrattenimento le riprese dall'alto, dal basso e
da punti di vista anomali hanno maggior frequenza che nei talk show o altri generi di programmi, proprio
per la loro funzione estetica. Solo in rari casi si tratterà di inquadrature di lunga durata.
-I droni sostituiscono le costose riprese dall'elicottero.
-Ai tempi della paleotelevisione le esibizioni attoriali e canore erano quasi sempre riprese da una sola
telecamera frontale per tutta la durata della performance. Ciò dipendeva anche dal fatto che non
esistevano ancora i radiomicrofoni e quindi i performer erano costretti a rimanere sulla postazione fissa
dove stava il microfono. L'avvento dei microfoni direzionali e dei radiomicrofoni ha liberalizzato di molto la
regia. Gli stacchi devono seguire l'andamento ritmico del brano ed in questi casi è essenziale la
collaborazione alla regia di un consulente musicale, ma conta soprattutto la sensibilità musicale del regista.
Grazie un disturbarti fresco ma questo lo odio l'altra serie di american dell'ma usa l'affettatrice cioè un po'
fresco che ne fosse mio coltello.
-Nelle regie delle esibizioni musicali di oggi si vedono molto spesso picture in picture, moltiplicazione dei
punti di vista, volteggi nelle riprese con movimento di macchina, alta frequenza di taglio del montaggio e
molte altre tecniche.
5) La Web TV e gli standard semiprofessionale
-Il termine Web TV indica semplicemente un sistema per trasmettere immagini e suoni a distanza via Web.
Il fatto che tale trasmissione avvenga su un canale diverso non cancella gli elementi alla base di ogni tele-
visione. Occorrono sempre una serie di strumenti che siano in grado di catturare le immagini e uno
strumento che sia in grado di riceverle.
-Tra la televisione tradizionale e quella via Internet vi è un confine sempre più piccolo, dettato dalla
convergenza tecnologica indotta dal processo di digitalizzazione. I grandi network trasmettono molti loro
programmi anche sul proprio sito Web. In casi più rari può avvenire un processo inverso.
-Il termine embed viene utilizzato per indicare la presenza di un player video integrato in una pagina Web.
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-Gran parte dei video sul Web sono codificati in un formato che il browser non è in grado di visualizzare. Per
poter mostrare il video in questione il browser si avvale di un secondo programma, detto plugin, il cui
compito è di assolvere le funzioni di riproduzione del flusso audiovisivo.
-Non è vero che tutte le tv che trasmettono via IP siano Web tv. Queste televisioni ricevono il loro segnale
via IP, ma non via Internet. Si tratta di una televisione digitale a circuito chiuso, in cui si fa uso di
un'infrastruttura intranet, accessibile solo a client della rete chiusa. Tutte le Web tv sono televisioni via IP,
ma non il contrario.
-Con il termine IPTV si intende una televisione chiusa, accessibile soltanto da una cerchia di utenti e
ricevibile solo attraverso un set top box o attraverso un decoder. Non è interattiva, utilizza infatti un
modello di trasmissione di tipo multicast, in cui un unico provider effettua una trasmissione continua verso
un numero di utenti ampio ma selezionato e il segnale è quasi sempre criptato tramite DRM. Multicast
significa passività: il provider emette un segnale, ma non ascolta le richieste singole di ogni spettatore.
-La Web TV basata su Internet, una rete aperta. Di conseguenza è una televisione accessibile da un numero
potenzialmente illimitato di utenti e quasi mai criptata. Fa uso di una trasmissione di tipo unicast, nella
quale il provider assolve alle richieste di ogni singolo utente. L’infrastruttura della Web TV si presta al video
on demand. Ma proprio in quanto si attiva solo su richiesta, la trasmissione modello unicast ha alcuni limiti:
il provider per assolvere al compito di fornire un numero elevato di risposte contemporanee deve dotarsi di
un'infrastruttura adeguata. La soluzione è affidarsi ad un provider che offra server di storage per il VOD
(video on demand) e banda necessarie per raggiungere un numero elevato di persone in streaming. Chi
effettua la trasmissione non apre una comunicazione diretta con ciascuno dei suoi spettatori ma si limita ad
inviare il proprio segnale al provider.
-Un video on demand è un file già codificato e collocato su un server. L'utente che ne fa richiesta può
riceverlo attraverso tre differenti tecnologie:
1. Effettuare lo streaming del video, fruendolo sotto forma di flusso di dati continuo.
2. Scaricandolo effettuando il download dell'intero file.
3. Download progressivo, dove il video viene scaricato integralmente sul computer richiedente, ma la
sua riproduzione è disponibile già dopo pochi secondi.
-Lo streaming soffre dei cosiddetti colli di bottiglia, momenti in cui la rete è congestionata e la trasmissione
non può avvenire in maniera fluida.
-La comunicazione televisiva è tipicamente multicast: un televisore allacciato a un'antenna è uno strumento
in grado di ricevere ma non di emettere.
-Sia Sky che Mediaset Premium offrono dei servizi on demand integrati nei loro decoder. Riproducono
istantaneamente video su richiesta, senza necessità di connettere il proprio decoder al Web o alla rete
telefonica.
-Ogni video digitale possiede alcuni parametri di codifica: nel caso di un video singolo, tali parametri
possono essere decisi dal montatore; nel caso di un flusso audiovisivo composto da prodotti diversi,
occorre uniformare i parametri di ciascun prodotto, al fine di ottenere un flusso che mantenga costanti le
sue caratteristiche.
-Una delle caratteristiche immediatamente visibili in un audiovisivo si identifica nel rapporto tra la
larghezza e l'altezza del formato schermico, detto display aspect ratio. I formati HD hanno risoluzioni di
1080×720 pixel o 1920×1080 pixel, mentre i formati SD hanno risoluzioni di 720×576 (PAL) o 720×480
(NTSC).
-Se individuiamo il rapporto tra la larghezza e l'altezza della risoluzione (SAR, storage aspect ratio) notiamo
come questo non sempre concordi con la proporzione (DAR, display aspect ratio). Questo perché, in fase di
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codifica, al flusso video viene applicata una proprietà detta anamorfismo. Un video anamorfico presenta un
rapporto tra la larghezza e l'altezza della risoluzione diverso dal rapporto tra la larghezza e l'altezza del
video. Durante il processo di decodifica, il codec riconosce la presenza di un video anamorfico e distorce
l'immagine originale, portando il video alla display aspect ration desiderata. Quando un video non presenta
caratteristiche anamorfiche è codificato in pixel quadrati.
-L'interpolazione o scaling di un video è una procedura che consente di aumentare la risoluzione di un video
contenendo la perdita di qualità.
-La frequenza di riproduzione dei fotogrammi (fps) indica il numero di fotogrammi mostrati sullo schermo
in un secondo. Le frequenze più diffuse sono 24 per il cinema, 25 per il sistema PAL e 30 per l’NTSC. In post-
produzione la scelta della frequenza è fondamentale e varia a seconda del mezzo sul quale dovrà essere
riprodotto la audiovisivo. Nelle Web TV la scelta della frequenza non è così importante, poiché il decoder
gestisce le eventuali incompatibilità dello schermo attraverso un processo di conversione in tempo reale. La
scelta della frequenza in una Web TV dipende quindi dalla frequenza del materiale di partenza.
-Una caratteristica strettamente legata alla frequenza è la scansione dei fotogrammi. Ci sono due
tecnologie contrapposte: nell'interlacciata, la scansione delle linee avviene in forma alternata, ovvero prima
tutte le pari e poi tutte le dispari. Ogni fotogramma è costituito da due semiquadri denominati field A e B;
nella progressiva, le linee vengono scansionate una dopo l'altra. Il fotogramma interlacciato soffre di
disturbi nelle sequenze più veloci, ciò è dovuto al fatto che un oggetto in rapido movimento finisce spesso
per trovarsi in due posizioni diverse nei due field che costituiscono il fotogramma, inoltre il segnale
interlacciato su uno schermo progressivo può causare uno sfarfallamento.
-L’incapsulamento è la combinazione e sincronizzazione dei file audio e video. Alcuni formati possono
gestire più di un file audio e di un file video ed è possibile convertire da un formato a un altro.
-Il codec è un software in grado di codificare e decodificare un flusso video o audio. Il motivo per cui la
codificazione è estremamente importante è dovuto alla compatibilità del prodotto finito, poiché è
opportuno avere in mente la destinazione video.
-Un codec lossless è un codec che restituisce un video con la stessa qualità visiva dell'originale, il suo
svantaggio è dato dal suo peso. Sono poco diffusi e poco compatibili.
-I codec lossy presentano sempre una perdita di qualità rispetto all’audio o video di partenza, però
consentono di comprimere i file originali, generando file di dimensioni inferiori e consentendo un notevole
risparmio in termine di banda. Sono più comuni e alcuni sono: DV, HDV, MPEG2 e H264/MPEG4 per il video
e MP3, AAC e WMA per l'audio. Non significa che l'uso di un codec lossy comporti sempre danni qualitativi
evidenti.
-Il bit rate o velocità di trasmissione è un valore numerico con cui si indica la quantità di dati portati da un
flusso audio o video in un secondo. L'unità di misura è il kbps (kilibit per second) o il Mbps (megabit per
second). Più è alto e più alta è la qualità del flusso e più contenuta è la perdita di qualità.
-Quando il bit rate è costante per l'intera durata dell&