Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 25
Progettazione Concettuale Pag. 1 Progettazione Concettuale Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progettazione Concettuale Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progettazione Concettuale Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progettazione Concettuale Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Progettazione Concettuale Pag. 21
1 su 25
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Dizionario dei dati(Entità)

E’ una attivita molto difficile in quanto non può essere standardizzata, molto spesso si

 inizia con i primi requisiti raccolti, i quali suggeriscono altre acquisizioni.

Fonti:

Utenti ( documentazione apposita, interviste)

 Documentazione esistente: Normative, regolamenti interni

Requisiti

Alcune regole per l’acquisizione dei requisiti:

Scegliere il corretto livello di astrazione

 Individuare omonimi e sinonimi ed unificare i termini

 Costruire un glossario dei termini

 Separare le frasi dei dati da quelle delle funzioni

 Suddividere le frasi articolate

 Rendere esplicito il riferimento tra termini

 Riorganizzare le frasi per concetti

Organizzazione dei requisiti

Termine Descrizione Sinonimi Collegamenti

Partecipante Persona che partecipa Studente Corso, società

ai corsi

Docente Docente dei corsi, può Insegnante Corso

essere esterno

Glossario dei termini

Entità: Se ha proprietà significative e descrive gli oggetti con esistenza autonoma

 Attributo: se è semplice e non ha proprietà

 Relazione: se correla due o più concetti

 Generalizzazione: se è un caso particolare di altri.

Scelta del costrutto più idoneo alla

rappresentazione delle specifiche:

Nel modello ER possiamo suddividere le strategie di progetto in tre tipologie(sono quelle

che troviamo spesso in altre circostanze ingegneristiche):

Top­Down

 Bottom­Up

 Inside­Out

Strategie di progetto raffinazioni successive

Si parte dalle specifiche della base di dati, per arrivare tramite

 , ad un livello di dettaglio sempre maggiore, aggiungendo, prima le entità, poi magari le

relazioni, quindi gli attributi, e via dicendo, arrivando al termine ad avere lo schema.

E’ sconsigliata quando si tratta di dover rappresentare basi di dati molto complesse

 perché bisogna avere , quantomeno, una vista d’insieme già in origine

Strategia Top­Down

Si parte dalle specifiche della base di dati, si procede suddividendo le specifiche in più

 parti, molto utile quando si lavora in team, ogni team , svilupperà il proprio schema ER

in base alle specifiche ricevute, successivamente, tutti gli schemi verranno

Integrati( messi tutti insieme) per arrivare ad uno schema finale. Il rischio più grande

deriva proprio da questo, il processo di integrazione.

Strategia Bottom­Up

E’ un caso particolare della strategia Top­Down. Si procede però «a macchia d’olio»:

 Si definisce prima una entità, poi si aggiungono attributi, cardinalità e quant’altro, poi si

 aggiungono le relazioni, con i propri attributi, e così via.

Strategia Inside­Out

Quando ci troviamo a progettare una base di dati nella realtà, l’approccio usato è di tipo

 ibrido , vengono usate le varie tipologie contemporaneamente. Si comincia a costruire

lo schema scheletro, quindi si procede con le varie strategie.

Nella realtà…

E’ lo schema minimale che contiene i concetti chiave, perché più citati, o

 espressamente richiesti, e le si organizza in un semplice schema concettuale, si

procede per raffinazioni successive.

Si costruiscono tanti schemi, quante sono le informazioni da rappresentare, si procede

 poi, in ultima istanza al passo di integrazione, per avere uno schema logico completo.

Schema scheletro

Partecipazione Corso Docenza

Partecipante Docente

Esempio schema scheletro

Procedo separando le entità, raffinandole Strategia Bottom-Up

Aggiunto perché non c’era nello schema iniziale

Nome

Datore di lavoro

Un professionista, può esser stato un tempo un

dipendente,

quindi è corretta la relazione fra datore di lavoro e

partecipante Impiego

Passato Strategia Top-Down

(esisteva nello schema iniziale, abbiamo aggiunto dettagli)

Codice Fiscale

Impiego

corrente Codice

Partecipante ………

Dipendente Professionista

Titolo Area

Livello Posizione professionale

Un docente può avere più numeri telefonici

Telefono (1;N) Codice Fiscale

Città di nascita Età

Docente Cognome

Collaboratore Interno

Procedo separando le entità, raffinandole

Identificatore esterno: non esistono due edizioni

dello stesso corso che inizino con la stessa data N° partecipanti

Inizio Fine (1;N)

(1;1) Edizione Corso

Strategia Bottom­Up

Aggiunto perché non c’era nello schema iniziale

Tipologia Composizione

(0;N) (1;1)

Strategia Top-Down

(esisteva nello schema iniziale, abbiamo aggiunto dettagli)

Corso Lezione

Codice Titolo Orario Giorno

Aula

Identificatore interno su più attributi: non esistono due lezioni

Identificatore interno che si svolgono nella stessa aula, allo stesso orario e lo stesso

Giorno contemporaneamente

Procedo separando le entità, raffinandole

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
25 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher swet90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Basi di dati e sistemi informativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica internazionale UNINETTUNO di Roma o del prof Crescenzi Valter.