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HPLC
o marker: sieroproteine
limitazioni: denaturazione termica
Formaggi freschi a pasta filata
• peculiarità: il processo di fabbricazione permette di utilizzare mp come cagliate, latte
o in polvere e proteine del latte senza eccessivo scadimento delle proprietà funzionali
del prodotto
La legge 138/74 vieta l'utilizzo di latte in polvere al latte destinato alla
trasformazione casearia
Necessità di sviluppare un metodo analitco in grado di riconoscere l'utilizzo
in questi formaggi di latte in polvere
Limite furosina nella mozzarella
12 mg/100 g sostanza proteica
STG: 10 mg/100 g sostanza proteica
HPLC della furosina
Caseificazione a Grana Padano
• Processo
o MP: latte crudo
decremazionazione per affioramento
miscelazione latte mattino con latte sera affiorato
Latte in caldaia di rame
Migliore conducilibilità termica
Delta T per minuto è ciò che influenza la crescita degli mo.
Coagulazione
Cottura fino a 53°C, taglio
Stasi sotto siero (sineresi della cagliata)
Acidificazione in fascera (48h)
Fascera di teflon 24 ore
Fascera bombata microforata
Salatura (25 giorni)
Saline
Gabbie
Maturazione (>9 mesi)
ALP (attività della fosfatasi alcalina) nel Grana Padano.
o lavorazione in caldaia --> taglio, cottura, sineresi della cagliata 1 h a 55°C
Messa in fascera --> gradiente di progressiva inattivazione centripeta
dell'ALP
Nel cuore della forma 55°C per 5h --> inattivazione fosfatasi alcalina
Nell'immediato sottoscalzo residua ALP (raffreddamento molto più
veloce)
Delta ALP tra esterno e interno del formaggio diviene indice di
qualità --> discrimina l'utilizzo di latte crudo o meno.
Valore minimo di ALP fissato da una circolare MiPAF nel primo sottoscalzo
di 300k mU/kg
Lisozima (E 1105)
o Enzima in grado di lisare la parete cellulare dei gram +
Estratto dall'albume d'uovo
Limitano (non la evitano) il gonfiore tardivo nei formaggi a pasta dura. La
gestione precedente è quindi comunque importante
Essendo estratto dall'uovo deve essere riportato in etichetta come allergene
Alternativa sono i nitrati, vietati in Italia
AA liberi
o GP e PR sono caratterizzati durante il loro processo di maturazione da una
proteolisi elevata e specifica come nessuno
Proteolisi derivante da:
Mo del sieroinnesto, enzimi com un sistema di taglio specifico
proprio. Sieroinnesto tipico e solo di quella zona --> impronta
digitale
20% azoto presente sono AA liberi
35g proteine --> 7g AA liberi su 100g
Modello chemiometrico di PR e GP: profilo quali-quantitativo degli AA
liberi
Il livello di alcuni AA nel GR e PR ha un preciso significato analitico
Formaggio grattuggiato: crosta non superiore al 18%.
Crosta ha meno AA liberi (mo non crescono per la scarsa quantità di
acqua e maggiore presenza di sale)
15% AA liberi delle proteine totali
Caglio da OGM
• Il caglio tradizionale
o Preparazione di tipo enzimatico derivante dallo stomaco di vitello lattante. Si
dilavano gli stomaci con delle salamoie, per estrarre l'enzima chimosina
(specifica idrolisi su k-caseina) ma si estraggono anche pepsine.
Bottiglie di caglio con indicata la forza del caglio e la proporzione tra
chimosina e pepsina.
GP e PR si usa caglio in polvere (100% chimosina)
Formaggi a breve maturazione per accelerarla si favorisce un caglio con
presenza di pepsina per tagliare le proteine più velocemente
Prodotto da Kluyveromices lactis (lievito)
o La sequenza di DNA codificante per la chimosina è stata ricavata da mRNA
isolato dalle cellulo del quarto stomaco del vitello lattante
Per l'inserzione del dna in kluyveromice lactis è stato utilizzato un plasmide
pUC18 da E. coli
La produzione di chimosina da K. Lactis avviene tramite fermentazione
aerobica che viene arrestata per abbassamento del pH
Il terreno di coltura viene purificato tramite filtrazioni e concentrato per UF
La soluzione finale di chimosina viene aggiunta di NaCl e sodio benzoato
NON può essere utilizzato in
o Formaggi a denominazione
Formaggi biologici
L'uso di caglio OGM deve essere dichiarato in etichetta
o Caglio OGM si distingue da quello naturale per presenza di solo isoenzima (3 in
o quello naturale)
5. BURRO
Tipologie di creme utilizzabili nella produzione di burro
• Crema affiorata
o Crema da centrifuga (da latte)
o Crema di siero
o Da centrifuga
Da GP e PR problema rame
Qualità scarsa: riscaldato ecc
Normativa
• Residuo secco 2% così da distinguerlo dal batteroil + acqua
o reg e legge: il burro non deve contenere grassi diversi da quelli da latte --> necessità
o di sviluppare un metodo analitico in grado di riconoscere l'utilizzo di grassi estranei
nella fabbricazione del burro
Burro tradizionale definito dal regolamento europeo: burro ottenuto unicamente dalla
o crema di latte
GC trigliceridi
• metodo degli acidi grassi non vanno bene perché influenzato dall'alimentazione dlle
o vacche
Si valutano allora i triglicerdi: ogni picco è un pool di trigliceridi con un certo
o numero di carboni. Profilo caratteristico per ogni grasso
Burro tradizionale metodo analitico per riconoscere la presenza di crema di siero
• CMP A: si origina dal taglio della k-caseina (AA 106-169) e finisce nel siero. Si
o determina con HPLC e spettrometro di massa
Grasso frazionato
• Ottenuto per cristallizzazione frazionata del burro anidro fuso a seguito del
o raffreddamento
Le diverse frazioni a differente punto di fusione vengono separate per
o centrifugazione o filtrazione sottovuoto
Altri metodi di frazionamento prevedono l'utilizzo di additivi tensioattivi che
o facilitano la separazione dei cristalli e solventi (acetone) che permettono una
maggior differenzazione delle frazioni.
Utilizzati per la preparazione di grassi spalmabili e industria dolciaria
o basso punto di fusione --> biscotti, per evitare la cristallizzazione del burro
sulla superficie
alto punto di fusione --> brioches, evitare l'untuosità
Burro decolesterolizzato
• Colesterolo nel burro: 250 mg/100g
o Distillazione
o Frazionata
Il grasso fuso viene gorgogliato sottovuoto con vapore che asporta
composti volatili e colesterolo
E' possibile rimuovere fino al 93% del colesterolo
Vengono tuttavia rimossi anche composti aromatici
Il grasso decolesterolizzato viene quindi rilavorato a burro o
ricombinato
Molecolare
Il grasso fuso fluisce in evaporatori a film a circa 250°C sotto alto
vuoto
E' possibile rimuovere fino al 75% del colesterolo
Vengono rimossi anche composti aromatici
Ricombinazione o rilavorato a burro
Estrazione con CO supercritica
o 2
Miscelazione del grasso fuso con CO2 supercritica (200 bar / 80 gradi)
consente di estrarre il colesterolo
E' possibile rimuovere fino al 90% del colesterolo con numerosi passaggi di
estrazione (65% con uno solo) data la bassa affinità tra co2 supercritica e
colesterolo
Viene rimossa anche parte della sostanza grassa con una resa finale del 90%
Metodo che meglio preserva la qualità del grasso finale
Complessazione con b-ciclodestrine
o Grasso fuso miscelato con 5-6% di ciclodestrine
Esse hanno la capacità di complessare il colesterolo
Il complesso viene fisicamente rimosso per distillazione
Vengono parzialmente rimossi anche composti aromatici
6. YOGURT
Standardizzazione del residuo secco
• Concentrazione del latte fino a un massimo del 16%, oltre non va bene perché:
o Diminuisce l'acqua libera
Non è più efficiente il rapporto costi-tirar via acqua
Trattamento termico
• volto a denaturare le sieroproteine che interagiscono con la k caseina (formazione S-
o S), che tendono a idratarsi rendendo il coagulo di caseine più idrofilo con questo bel
coating.
Yogurt cremoso senza sineresi
• trattamento termico che comporta la denaturazione delle sieroproteine, che in questo
o modo diventano più idrofile trattenendo acqua nel coagulo
Standardizzazione residuo secco
o Uso di ceppi osmofili e produttori di espopolisaccaridi
o
Danno termico dello yogurt
• Furosina 400
o Lattulosio
o
Fermentazione lattica dello yogurt
• Per definizione lo yogurt è tale quando il rapporto Streptococcus e Lactobacillus è
o 1:1
Il ministero consente un massimo di sbilanciamento pari a 4:1
o Yogurt in commercio forte sbilanciamento vero Streptococcus thermophilus in
o quanto sviluppa minore acidità e fermenta velocemente (S.thermophilus non cresce
sotto pH 4.5, produce al max 1% acido lattico. L bulgaricus produce 2,7% acido
lattico, cresce fino a pH 3.5).
7. LATTE IN POLVERE
Essiccazione del latte scopi
• Riduzione del volume
o Aumentare la conservabilità (per abbassamento dell'acqua libera)
o Disporre di un prodotto ad elevato valore nutrizionale per le formulazioni alimentari
o più diverse
Essiccazione Roller
• Sempre meno utilizzata se non per prodotti come il cioccolato
o Funzionamento:
o Trattamento termico iniziale del latte, e così com'è viene essiccato (no pre-
concentrazione)
il latte viene essiccato facendolo cadere su dei rulli al cui interno circola
vapore
Si forma una pellicola che si asciuga immediatamente
Dei coltelli raschiano la polvere dai cilindri che cade in una coclea e
trasportata da essa
Macinazione per rendere uniformi le particelle (i coltelli tirano via della
scaglie difformi di dimensione)
Essiccazione Spray
• Singolo stadio
o Trattamento termico del latte
Pre-concentrazione al 50% RS in evaporatori a fascio tubiero a film cadente.
Motivo della pre-conc.: il latte essiccato direttamente nello spray drier
sarebbe un costo enorme da sostenere (operazione energeticamente
onerosa)
Il latte preconcentrato viene immesso dalla sommita tramite spraizzazione,
ovvero sottopressione formando goccioline finissime (parametro importante
per le dimensioni, solubilizzazione e igroscopicità polveri). Diversi sistemi di
sprayzzazione
Ugello: latte passa ad alta pressione da un foro
Centrifugo: rotore con buco centrale e canali che escono nella fasca
laterale. Esso gira e il latte viene buttato fuori da