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IL METANOLO (MTBE antidetonante per benzine)
(Anticongelante nel gas naturale per evitare che
formi idrati se è presente H2O)
Fonti:
1) Gas naturale
2) Legno/materiali umidi
3) Immondizia della raccolta municipale
Tutte le fonti sono usate sia con fermentazione
che con gassificazione.
Termodinamica:
La somma di 1. e 2. ci da 3. che quindi non
è una equazione indipendente.
Attenzione: 1. usa la CO2 come reagente!
Di solito è difficilissimo usarla perché è
estremamente stabile.
Catalizzatori:
DeltaG=0 per T=180°C circa.
Le reazioni avvengono con diminuzione di
moli, quindi sono favorite a P alta.
Catalizzatore in massa in cui l’allumina
funge da dispecer e non da supporto (?).
Catalizzatore zinco-cromo: è resistente al
Cl e S derivanti dal carbone. Quando si è
passati a cariche più leggere come il gas si
sono sostituiti i catalizzatori con qualcosa
di più performante.
Catalizzatore zinco-rame: da problemi a T
alta a causa della crescita non controllata
dei grani.
Si usa ossido di allumina per evitare la coalescenza per sinterizzazione.
È possibile la deposizione di Fe(CO)5 e Ni(CO)4 che vanno a modificare la selettività del catalizzatore.
Meccanismo:
Il meccanismo è studiato tramite gli intermedi
sulle superfici del catalizzatore.
Il punto cruciale è arrivare al metossido da cui
il metanolo si produce velocemente.
Il passaggio da formile a metossido è molto
rapido in presenza di h2 e CO2.
Il passaggio da formiato a metossido è invece
molto lento. Il formiato, quindi inibisce la for-
mazione del metossido (?).
Il formiato però si produce velocemente se è
presente CO2. Se sulla superficie è presente
troppa CO2 ho formazione di troppo formiato che fa fatica a diventare metossido. Ho inibizione della produ-
zione.
Questo fenomeno è piuttosto evidente a T bassa.
Le reazioni in realtà sono molte di più.
Le più importanti sono:
- Stadio lento dello shift (g)
- Reazione da formiato a metossido,
stadio lento del metanolo (m)
Condizioni:
2 − 2 = 2 è il MODULO che è quello che viene controllato (è simile al rapporto steam/carbon).
+ 2
2 è il valore stechiometrico.
In genere si preferisce un gas ricco di H2 e quindi con un modulo >2.
Sottoprodotti:
La reazione è piuttosto selettiva, in particolare i gas ricchi di CO2 danno maggiore selettività.
Reazioni parassite:
1) Metanazione: favorita dalle condizioni in
cui lavoro (T bassa, P alta)
2) Deidrogenazione del metanolo: favorita
da catalisi acida
3) Formazione alcoli superiori: favorita da
catalisi basica
4) Formazione del metil formiato
Sono tutte ESO.
È importante che il catalizzatore sia neutro per
evitare le reazioni 2 e 3.
Produzione:
Parto dal syngas, lo comprimo, lo riscaldo e lo
mando al reattore.
Il reattore è con quench quindi lungo l’altezza ci
sono iniezioni di reagente freddo.
Raffreddo il tutto uscito dal reattore.
Mando a condensare separando H2, CO2 e gas (?) da
tutto il resto.
Mando al separatore da cui ottengo metano grezzo
e del gas che viene in parte spurgato in parte ricirco-
lato.
I reattori più usati sono quelli a strati quasi adiabatici
(con quench) o i reattori ad acqua bollente. Il reattore ad acqua bollente è usato nel processo
Lurgi ed è un reattore quasi isotermo in cui T non
varia molto. Ha inoltre un ottimo scambio termico.
Questo reattore lavora in pressione cosicché H2O
abbia la T di ebollizione che preferisco (in questo
caso Teb=225°C). all’entrata del reattore mi trovo
comunque con T più alta a causa della quantità di
reagenti freschi presenti.
Quando il cata-
lizzatore nel
reattore invec-
chia per poter
mantenere la
stessa conver-
sione si preferi-
sce andare ad
aumentare P. Il
processo Lurgi
ha delle conversioni piuttosto alte ma lo svantag-
gio è che non c’è economia di scala, non posso
quindi ingrandir troppo questi reattori.