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Si servono di assistenti in caso di numerose comparse 8
2-A) L'equipaggiamento tecnico
-L'equipaggiamento tecnico usato sul set viene noleggiato da appositi fornitori. In fase di pre-produzione, il
direttore della fotografia e il fonico stendono una lista del fabbisogno tecnico.
-Lo strumento fondamentale per la realizzazione di un film è la macchina da presa ed essa è composta dallo
chassis, dal corpo macchina e dal sistema ottico di ripresa e di controllo visivo. La velocità di scorrimento
della pellicola è di 24 fotogrammi al secondo. La quantità di luce che entra è regolata dall'otturatore. La
medesima immagine viene registrata da una microtelecamera applicata alla cinepresa, che la trasmette a
un monitor di controllo, il tutto è chiamato video assist. Di solito sul set si utilizza una sola macchina da
presa, mentre più camere si utilizzano in scene d'azione molto complesse.
-La lavorazione della pellicola si basa sul procedimento negativo-positivo: la luce impressiona una pellicola
negativa che viene sviluppata e stampata su una o più pellicole positive. La sensibilità indica la rapidità con
cui la pellicola viene impressionata ed è un valore inversamente proporzionale al tempo di esposizione alla
luce. Oggi si usano quasi esclusivamente pellicole bilanciate sulla luce diurna e sulla luce artificiale. Nella
pellicola 35mm la dimensione di fotogramma più usata è quella con il rapporto 1:1.33, poi ci sono l’1:1.66,
l’1:1.85 e l’1:2.35. Le riprese in pellicola possono essere trasferite su qualunque supporto ed è possibile
anche il passaggio inverso.
-Gli obiettivi sono la parte ottica della cinepresa e sono costituiti da un sistema di lenti che convogliano
nella camera oscura la luce proveniente dal soggetto inquadrato. Il piano su cui si forma l'immagine si
chiama piano focale. La lunghezza focale determina l'angolo di ripresa, cioè la porzione di immagine che
l'obiettivo riesce a filmare. Esso varia a seconda del formato della pellicola. Si distinguono obiettivi
grandangolari (sotto i 50mm), normali (50mm) e teleobiettivi (superiori a 50mm). Aumentando l'angolo di
ripresa, i grandangolari causano delle deformazioni prospettiche ai bordi dell'immagine. I teleobiettivi,
riducendo l'angolo di ripresa, ingrandiscono il soggetto. Un altro fattore legato alla lunghezza focale è la
profondità di campo, cioè la distanza entro la quale gli oggetti disposti sui vari piani della scena risultano
nitidi. Nei grandangolari la profondità di campo è maggiore, ma è un valore in stretto rapporto con
l'apertura del diaframma, che sono una serie di lamelle situate dentro l'obiettivo che regolano la quantità di
luce in entrata. Uno zoom o trasfocatore è un'ottica a fuoco variabile, che consente di variare la lunghezza
focale: un sistema di lenti mobili permette di passare da grandangolare a teleobiettivo.
-Le riprese di un film richiedono quasi sempre l'uso di lampade per aumentare la quantità di luce e dirigerla
con precisione nei punti desiderati. Esistono due principali famiglie di lampade:
1. Ad incandescenza, che hanno una dominante di colore rosso-arancione.
2. A scarica, che hanno una dominante azzurrina vicino alla luce naturale diurna.
Per evitare che la pellicola abbia una dominante cromatica rossa o azzurra, bisogna abbinare ogni lampada
al tipo di pellicola corrispondente. A loro volta, le lampade ad incandescenza e a scarica possono dividersi in
altre due famiglie:
1. Proiettori (spot), concentrano il flusso luminoso in un'unica direzione mediante una lente a cerchi
concentrici (lente di Fresnel).
2. Diffusori/riflettori (floods), diffondono la luce in modo uniforme tramite una parabola che dirige e
focalizza il fascio luminoso. 9
Per modificare l'intensità, la quantità, la qualità e il colore delle fonti luminose si utilizzano telai collocati
davanti alle sorgenti di luce e coperti con gelatine colorate o carte traslucide. Per controllare la tensione si
utilizzano degli attenuatori o dimmer.
-Durante le riprese, il sonoro non viene inciso sul negativo della pellicola, ma registrato a parte e poi
sincronizzato dopo lo sviluppo. Per captare il suono durante le riprese si devono utilizzare microfoni adatti
alla circostanza: direzionali o radiomicrofoni.
-Per assicurare la stabilità delle immagini, la macchina da presa viene collocata su supporti di vario tipo. Il
più semplice è il cavalletto, costituito da testata, cloche e gambe. Esistono poi dei supporti che consentono
alla macchina da presa di muoversi nello spazio in tutte le direzioni. Il carrello è una piattaforma di metallo
fornita di ruote gommate che vengono fatte scorrere su un binario o direttamente sul pavimento. Viene
trascinato o spinto da un macchinista e consente di realizzare avanzamenti, arretramenti e movimenti
circolari. Per i movimenti verticali fino a qualche metro da terra si utilizza il dolly, che è un carrello munito
di un braccio meccanico che si alza grazie a un contrappeso. Per alzarsi di più si usa la gru, che è un carrello
con ruote gommate su cui è montato un braccio di una decina di metri, all'estremità del quale si trova una
piattaforma su cui si agganciano la cinepresa e i sedili per operatore e regista. La steadycam è una
cinepresa indossata direttamente dall'operatore attraverso un'intelaiatura dotata di ammortizzatori, che
ammortizzano ogni spostamento. La louma (jib) è un braccio meccanico telecomandato in grado di spostare
la cinepresa in qualunque direzione. Nella sky-cam la macchina da presa è comandata a distanza e fissata su
cavi d'acciaio, potendo così volare nell'aria.
-Nel video la registrazione avviene su nastro magnetico, incidendo immagini e suoni contemporaneamente.
Al posto da pellicola c'è il CCD: più numerosi e più grandi sono i CCD e maggiore è la qualità dell'immagine.
Il controllo avviene attraverso un piccolo monitor nel quale si può anche rivedere il girato.
2-B) La lavorazione
-Almeno un giorno prima dell'inizio delle riprese bisogna inviare al Dipartimento dello Spettacolo una
denuncia di inizio lavorazione che riporti i dati di produzione. Ma soprattutto la nazionalità del personale
tecnico-artistico, le indicazioni delle località di ripresa in esterni, dei teatri di posa e degli stabilimenti di
sviluppo e stampa utilizzati. La denuncia serve ad ottenere per il film la dichiarazione di nazionalità italiana
ed eventualmente quella di film di interesse culturale, allo scopo di ricevere le agevolazioni di legge e il
visto di censura. Tutte le spese vanno giustificate con fatture o ricevute. Il direttore di produzione e l'aiuto-
regista devono:
Verificare i contratti di locazione degli studi o delle location e i permessi, le previsioni atmosferiche
e i parcheggi per gli esterni.
Organizzare il piano dei trasporti per le persone e il materiale.
Prelevare le attrezzature tecniche noleggiate e verificarne il funzionamento con i responsabili.
Controllare il lavoro dei vari reparti, ovvero lo stato di avanzamento lavori.
-Oggi si gira spesso in location. La scenografia deve essere pronta con anticipo sull'inizio delle riprese e
preparare quelle che verranno. Su indicazione del direttore della fotografia, gli elettricisti montano e
sistemano le lampade. I macchinisti montano la macchina da presa e i suoi supporti, i supporti delle
lampade e gli accessori. Gli assistenti operatori caricano e scaricano la pellicola e si occupano del video
assist. Il microfonista prepara a i microfoni per il set. 10
-Nei giorni di riprese si incomincia a lavorare all'alba: decine di camion portano sul set regista, attori,
membri della troupe e ritirano costumi e materiale d'arredo. L'aiuto-regista, dopo aver verificato la
presenza degli attori, controlla il lavoro di macchinisti ed elettricisti. Il regista, assieme al direttore della
fotografia, decide da quale punto verrà fatta la ripresa, con quali obiettivi e quali movimenti di macchina
compiere. I macchinisti posizionano la cinepresa, mentre il direttore della fotografia comunica al capo
elettricista dove piazzare le lampade. Quando la cinepresa è al suo posto, l'operatore prova l'inquadratura
e l'eventuale movimento di macchina. L'assistente operatore fa i fuochi. Un macchinista segna gli
spostamenti degli attori. Fonico e microfonista posizionano i microfoni. Quando tutto è a posto si comunica
al regista che si può procedere.
-Al termine di ogni ciak, la segreteria di edizione segna su un apposito modulo, il bollettino di edizione, i
dati relativi alla ripresa effettuata. E si serviranno in fase di stampa e di montaggio per stabilire la gerarchia
tra le inquadrature girate e per risalire alla loro collocazione sulla pellicola. L'altro suo compito
fondamentale è il controllo della continuità tra le inquadrature e le scene; deve badare ai vestiti,
all'acconciatura, alla scenografia e all'arredamento, alla luce, agli altri elementi tecnici, alla direzione degli
sguardi e le uscite di campo, ai movimenti e gesti degli attori, al ritmo, alle battute e allo sviluppo della
storia. Deve compilare anche il foglio di montaggio, che serve al montatore e nel quale sono scritte le
indicazioni del regista. Poi deve compilare il diario di lavorazione che è un documento che riporta ciò che
succede quotidianamente sul set.
-Durante la lavorazione, il direttore di produzione e i suoi assistenti:
Organizzano e coordinano l'attività della troupe sul set risolvendo le necessità pratiche.
Operano verifiche quotidiane sullo svolgimento delle riprese e sulle spese sostenute.
Stabiliscono un foglio di servizio con luoghi, date, orari di ripresa e presenze richieste detto ordine
del giorno. Contiene tutte le informazioni necessarie per le riprese.
-Al termine della giornata di lavorazione bisogna inviare la pellicola impressionata al laboratorio di sviluppo
e stampa. Alla fine delle riprese la produzione deve:
Consegnare il materiale tecnico noleggiato e verificarne lo stato.
Fare un rendiconto economico.
Far firmare la liberatoria ai lavoratori.
Raccogliere degli elementi per preparare i titoli del film.
2-C) La regia
-il primo ruolo del regista è coordinare i diversi apparati tecnici e artistici. Coordina la troupe, dirige gli
attori e decide le inquadrature e i movimenti di macchina.
-Decidere l'inquadratura significa stabilire dove collocare la macchina da presa, quali obiettivi usare, come
orientare le luci e con quale intensità. Questi aspetti li discutere con il direttore della fotografia.
-La scala dei campi e dei piani assume come criterio di classificazione la distanza della cinepresa dal
soggetto: i campi si riferiscono all'ambiente, i piani alla figura umana.
campo lunghissimo