Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 27
Procedura Penale Europea - Appunti Pag. 1 Procedura Penale Europea - Appunti Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Procedura Penale Europea - Appunti Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Procedura Penale Europea - Appunti Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Procedura Penale Europea - Appunti Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Procedura Penale Europea - Appunti Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Procedura Penale Europea - Appunti Pag. 26
1 su 27
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

EUROJUST!

La lezione è tenuta da Prota. !

Eurojust è un organismo europeo che ha vita abbastanza giovane perché nasce nel 2002

ed è un organismo importante per agevolare la cooperazione giudiziaria in materia penale

ed il coordinamento delle autorità giudiziarie degli Stati membri che siano interessati da

indagini su fenomeni in particolar modo di criminalità organizzata aventi un carattere

particolare che è il carattere transnazionale. !

Con il prof. Caianello abbiamo visto che l’avvento dell’Europa, di uno spazio di libertà,

giustizia e sicurezza non porta solo vantaggi ma comporta anche svantaggi: la libertà

significa libertà di circolazione di persone, di capitali, di beni e significa creare anche delle

condizioni perché sia più facile che determinati fenomeni di criminalità organizzata

possano svilupparsi più facilmente. !

E’ evidente, infatti, che se apriamo le frontiere, se rendiamo più facile far circolare merci,

capitali, in qualche modo forse diamo anche una mano ad alcuni fenomeni di criminalità

organizzata ad espandersi, ramificarsi e a mettere radici non soltanto in un territorio ma in

più territori che però corrispondono a diversi stati membri. !

Questo comporta che laddove si verifichino questi processi di criminalità organizzata su

scala transnazionale, per quello che ci interessa in questa indagini su scala europea, c’è

una difficoltà del singolo stato membro a reagire, a mettere in campo una reazione

efficace nei confronti di un fenomeno che per sua natura è su larga scala, è su scala

internazionale, in questo caso è su scala europea ed allora se la reazione isolata non può

essere una reazione efficace necessariamente la reazione deve essere di più stati ma più

stati diversi tra loro (si penosi a Italia, Francia, Spagna) sono stati che si differenziano tra

loro tra i tanti aspetti anche per il diverso modo in cui rispondono al fenomeno della

criminalità. per il diverso modo in cui pongono in essere una reazione al fenomeno

criminale ed allora se c’è questa differenza tra i vari stati necessariamente è difficile per gli

stessi in prima battuta porre in essere una risposta congiunta che sia efficace contro

questi fenomeni di criminalità ed allora l’esigenza che si pone è quella di aiutare questi

stati non soltanto a cooperare fra di loro (perché la cooperazione giudiziaria tra i vari stati

è un fenomeno che quanto meno a livello governativo, sulla base di intese e convenzioni,

è conosciuto da diversi decenni) ma bisogna fare un passo in più e cioè coordinare le

autorità giudiziarie dei singoli stati membri perché nell’affrontare un fenomeno quale è

quello della criminalità organizzata transazionale diano una risposta efficace contro lo

stesso e quindi quello che vedremo oggi è il modo in cui l’Europa ha reagito di fronte a

questa sfida attraverso la creazione di un organismo che si differenzia da altri organismi

che erano stati individuati nell’ambito comunitario, nell’ambito europeo, ma che - come

vedremo subito - non avevano le caratteristiche che invece oggi ha l’organismo che

affrontiamo e cioè Eurojust. !

Una ulteriore premesse prima di affrontare le caratteristiche e le funzioni di questo

organismo comunitario: come abbiamo visto anche nelle scorse lezioni tenute da

Caianello, quella della cooperazione e del coordinamento tra le autorità giudiziarie

nazionali non è l’unica risposta possibile perché un’altra strada che potrebbe essere

seguita potrebbe essere quella di una omologazione delle regole sostanziali o procedurali

in modo tale da dare anche in questo modo una risposta pronta ed efficace contro i

fenomeni dio criminalità transazionale. !

Certo che è più difficile seguire la strada di una creazione di un codice penale europeo, è

difficile creare le regole comuni in tema di procedura ma anche in tema di diritto penale

sostanziale: è una strada che comunque in parte è stata seguita e questo è dimostrato dai

numerosi lavori che ci sono stati già da molti anni or sono sulla figura - che vedremo in

chiusura di lezione - di un PM europeo, già la creazione id una cosiddetta procura europea

nelle intenzioni a livello comunitario nasce comunque limitata alla tutela di particolari

interessi della UE che sono gli interessi finanziari, si è pensato cioè di individuare delle

12

regole comuni sotto il profilo sostanziale e sotto il profilo processuale per tutelare interessi

primari quali sono quelli finanziari della UE creando e pensando di creare un organismo

che possa perseguire gli autorità di particolari reati che ledono questi interessi finanziari

della UE, perseguirli, rinviarli a giudizio davanti alle autorità giudiziarie degli stati membri

ed in questo modo quindi portando avanti la prima fase del procedimento penale cioè

quella delle indagini e della raccolta degli elementi ai fini dell’esercizio dell’azione penale. !

Certo, fare questo è molto ambizioso ed infatti non si è fatto finora perché è la strada più

difficile da seguire, si pensa si possa fare in un futuro ma nel frattempo si cerca comunque

di dare una risposta più immediata, più efficace e si è cercato di farla creando un

organismo (quindi ritorniamo a ciò che dicevamo poco fa) in grado di coordinare le autorità

giudiziarie di vari stati membri che siano interessate alla repressione di fenomeni di

criminalità organizzata transnazionale che per loro natura si ramificano sul territorio di più

stati membri. !

Gli esempi possiamo anche non farli perché tutti possiamo immaginarli: fenomeni di

terrorismo internazionale, di traffico internazionale di stupefacenti, di tratta di esseri umani,

ipotizziamo anche i reati di frode, corruzione, riciclaggio. !

Ed allora se questa è l’esigenza che si è presentata la risposta della UE è stata quella di

individuare un organismo che consentisse di superare quelle difficoltà che

necessariamente le autorità giudiziarie degli Stati membri incontrano quando debbono

svolgere indagini su fenomeni di criminalità organizzata quali quelli che abbiamo appena

descritto, difficoltà che non sono soltanto difficoltà di azione ma sono anche difficoltà

dettate dalla non conoscenza del diverso meccanismo seguito da un altro stato membro

perché l’autorità giudiziaria italiana è difficile che conosca bene il modo in cui l’autorità

giudiziaria romena o polacca procede nei confronti di autori di determinati fatti di reato. !

E’ necessario quindi aiutare le autorità giudiziarie nazionali a superare questi difetti di

conoscenza e quindi a superare quella che evidentemente è un’asimmetria non solo sul

piano dell’azione (dobbiamo svolgere un determinato atto di indagine ma su un altro

territorio) ma prima di tutto è un’asimmetria di carattere informativo e a questa esigenza di

coordinamento risponde Eurojust che però è un organismo, sotto il profilo che ora

vedremo, nuovo perché in realtà la risposta era già stata data dalla UE con la previsione di

altri organismi ed in particolar modo con la previsione dei magistrati di collegamento e

della rete giudiziaria europea che sono poi i precursori di Eurojust, precursori che però pur

rispondendo alla medesima finalità e al medesimo obiettivo si differenziano per un aspetto

che ora vedremo. !

I magistrati di collegamento, istituiti con un’azione comune del consiglio della UE del 1996,

sono dei magistrati persone fisiche mandati presso uffici giudiziari di altri stati della UE e

che svolgono un’attività di aiuto per le autorità giudiziarie dello stato in cui sono inviate, di

sostegno laddove si debbano svolgere attività di indagine afferenti a procedimenti penali

dando comunque un impulso, un sostegno prima di tutto sotto il profilo della conoscenza

del procedimento e delle regole procedurali dello stato di provenienza del magistrato. !

E’ ovvio che se un magistrato di collegamento italiano si reca in Francia, Spagna,

Germania porta il suo bagaglio di conoscenze e non solo presso quell’autorità giudiziaria

che potrà servirsene qualora dovrà porre in essere un’attività di indagine, un’attività di

acquisizione probatoria che necessiti della collaborazione dell’autorità giudiziaria italiana. !

In pratica l’idea sottesa alla figura del magistrato di collegamento è quella del magistrato

che si sposta cioè dobbiamo colmare le difficoltà operative e rendere possibile anche lo

scambio di informazioni tra le varie autorità giudiziarie per cui utilizziamo questo

strumento, questo magistrato che si reca presso l’autorità giudiziaria che ha bisogno del

suo aiuto. !

Un passo in avanti viene fatto nel 1998 con la rete giudiziaria europea ed anche qui la

parola rete ci dà subito l’idea dell’organismo che è stato istituito nel 1998 e che ancora

oggi è previsto: rete è un po’ come la rete internet cioè vi sono tanti punti di contatto, più di

13

uno anche in ciascuno stato membro che sono in collegamento tra di loro anche dal punto

di vista telematico e che rendono possibile lo scambio di informazioni e di dati per

realizzare al meglio la cooperazione tra le varie autorità giudiziarie. !

Per esempio in Italia i punti di contatto sono numerosi perché in realtà se fosse unico il

punto di contatto ci rendiamo conto che sarebbe anche difficile la sua attività per cui c’è un

punto di contatto centrale presso il ministero della giustizia e poi ci sono tanti punti di

contatto ciascuno presso ogni procura generale che si trova presso ogni corte di appello e

quindi se pensi a tanti punti di contatto nel nostro Paese e ad altrettanti negli stati della UE

in collegamento tra loro ti rendi conto della rete che si viene così a creare. !

Peraltro nel nostro ordinamento c’è anche un punto di contatto nella direzione nazionale

antimafia che ha una competenza particolare. !

Il passo in avanti che viene fatto con Eurojust è il seguente: Di Eurojust si parla per la

prima volta nel 1999 in un vertice del consiglio della UE, viene istituita una unità

provvisoria fino al 2002, anno in cui viene emanata la decisione istitutiva di Eurojust che è

la decisione 187/2002. !

Il carattere nuovo rispetto agli organismi di cui abbiamo parlato finora è che Eurojust è il

primo organismo sovranazionale chiamato a rendere effettiva la cooperazione giudiziaria

tra gli stat

Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
27 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/16 Diritto processuale penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher albertovadala di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto processuale penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Illuminati Giulio.