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Saper gestire il frutto delle ricerche bibliografiche creando relazioni, parallelismi e accostandoli
al problema centrale della nostra ricerca attraverso:
Costruzione di classificazioni (una proprietà dell'oggetto) e tipologie (due o più proprietà
dell'oggetto)
Costruzione di spazi degli attributi (tutte le combinazioni possibili tra proprietà -attributi-
degli oggetti)
di tassonomie: organizzazione gerarchica di concetti → rappresentazione grafica
Costruzione
delle relazioni
Costruzione di mappe concettuali: rappresentazioni schematiche della conoscenza
gerarchicamente (o non) organizzate per importanza relativa, generalità e astrazione. Si
possono estendere verticalmente o orizzontalmente.
Non c'è un modo predefinito per organizzare il quadro teorico, consigli:
Individuare i concetti
Individuare le dimensioni più generali in cui collocare i concetti
attributi o relazioni gerarchiche → tassonomie, mappe concettuali
Individuare spazi di
gerarchiche
Individuare relazioni non gerarchiche → mappa concettuale legami trasversali
4 Dalle ipotesi alle definizioni operative
Dal problema alle ipotesi
Fare delle ipotesi serve per chiarire le aspettative sui risultati dedotte dal quadro teorico.
Ipotesi implicite o esplicite → meglio
Bisogna passare dal fattore astratto al fattore empirico, operazionalizzazione.
Le ipotesi possono essere monovariate, bivariate, multivariate, a seconda del numero di fattori
considerati.
Più di un fattore →relazionali (unidirezionali o bidirezionali, simmetriche o asimmetriche), di
causazione, comparative, retroazione positiva/negativa.
Si distinguono sempre variabili dipendenti/indipendenti.
Costruire sistemi di indicatori
L'indicatore operazionalizza (relazione semantica) il concetto astratto, e deve essere valido e
attendibile.
Quando l'unità di rilevazione dati è un soggetto, gli indicatori sono: dati personali, comportamenti,
intenzioni/preferenze/opinioni, atteggiamenti, competenze dei soggetti (conoscenze, abilità, meta-
qualità)
Un indicatore unico potrebbe essere troppo poco, si consigliano batterie di indicatori.
Il problema della validità e dell'attendibilità
risultati di una ricerca → validità interna: rispondenza con la realtà empirica.
Validità dei
Validità degli strumenti di rilevazione: apparente, di contenuto, in base ad un criterio, di costrutto.
Validità dell'analisi dei dati: relativa all'interpretazione, relativa alle conclusioni statistiche.
Validità del processo di ricerca nel suo insieme: come artefatto, come comunicazione, pragmatica.
I controlli di attendibilità sono effettuati attraverso il metodo: test-retest, split-half, parallel form.
Sensibilità →ricettività nel cogliere gli elementi essenziali e i cambiamenti.
Dagli indicatori alle variabili: i livelli di scala
Tripartizione di Popper e Eccles:
Mondo1 → referenti ( soggetti o oggetti della ricerca)
Mondo 2 → conoscenza personale (proprietà degli oggetti/soggetti)
Mondo 3 → conoscenza condivisa (variabili)
Misurazione, rilevazione, classificazione →scala nominale (se 2 categorie: variabile dicotomica)
Ordinare → scala ordinale (variabili qualitative o mutabili)
Quantificare la proprietà di un oggetto → variabili quantitative
VEDI SCHEMA PAG. 182
5 La rilevazione dei dati
Scelta dei soggetti della ricerca: popolazione e campione
Unità di raccolta: il tipo di referente, scelto secondo il criterio di rappresentatività--> garantire la
validità esterna
Il campionamento serve se:
Esigui fondi e tempi per condurre la ricerca
Popolazione troppo ampia
Composizione della popolazione variabile
Difficile reperire tutti i soggetti
Il campionamento si effettua con modalità:
probabilistici (casuale semplice, campione sistematico, stratificato, a grappoli) consentono la
quantificazione dell'errore nella stima dei valori
Non probabilistico, meno "costoso" (accidentale, per quote, a valanga-catena, per dimensioni, ad
elementi rappresentativi, per panel-ripetutamente, ciclico istituzionale ricorrente-test sulla 1A del
1990 e del 2000)
Tecniche di rilevazione dei dati: contunuum quantitativo-qualitativo
Questionario auto compilato:
Anonimo e nominativo
Costruzione: scopo--> variabili di fondo--> studio teorico--> formulazione domande (aperte-->
bassa strutturazione/chiuse--> scelta, filtro, condizionate, ordinamento e confronto, grado di
accordo, appercezione tematica/dirette/indirette/proiettive)
Intervista e colloquio:
Intervista uno a uno, in gruppo, di gruppo
Ambiente: gruppo naturale (classe) o artificiale (creato appositamente per l'intervista)
Funzione dell'intervista di gruppo: strumentale, centrale e motivazionale
Intervista: interesse per il contenuto,motivazione estrinseca. Colloquio: interesse per il processo
relazionale, motivazione intrinseca.
Diversi gradi di strutturazione: domande dal generale al particolare, scaletta internamente
coerente, domande sonda--> sollecitare un parere.
Durante l'intervista: disponibilità all'ascolto, relazione intervistatore-intervistato, accettazione
positiva incondizionata, aspetti non verbali.
Caratteristiche dell'intervistatore: autenticità, autoconsapevolezza, capacità di entrare in sintonia,
attenzione alle proprie caratteristiche personali, mettere a proprio agio, incoraggiare attraverso:
contraddizione, richieste esplicite, rilanci, tecniche proiettive, interpretazione, atteggiamento non
valutativo, empatia, non coinvolgimento, mettersi da parte, dire subito gli obiettivi dell'intervista
e indagare le aspettative.
Possibili difese dell'intervistato: evasione, seduzione, aggressione (difese), accoppiamento-
sottogruppi, fuga, confusione di ruolo, attacco- fuga (aggressività e ritiro).
Intervista non direttiva: bassa strutturazione, si introduce lo scopo e si lascia libertà di
espressione
Colloquio clinico piagetiano: rilevare concezioni e misconcezioni nei bambini, unisce
intervista, osservazione e proced. Sperimentale
Riflessione parlata: assegnare un problema e chiedere al sogg. Di risolverlo ad alta voce.
Interviste biografiche ed ermeneutiche: mirano ad approfondire aspetti della storia
dell'individuo. Biografica--> ambiente di riferimento, scansione temporale; Ermeneutica-->
sistema si significati, regole, norme e valori che sottendono le attività quotidiane.
Interviste di gruppo:
Tipi di Descrizione Ruolo Interazione Strutturazion Ambiente Situazione
intervista dell'intervistator tra i e delle
e partecipant domande
i
Focus group Rilevare Direttivo Alta Alta Artificial Formale,
opinioni a e preorganizzat
fini a
esplorativi o
confermativ
i
Brainstormin Produrre Non direttivo Alta Molto bassa Artificial Formale o
g tante idee e e o informale
poi naturale
commentare
Gruppo Bigliettini Direttivo Scarsa o Alta Artificial Formale
nominale con nulla e
opinioni per
disgiungerle
da chi le ha
espresse
Tecnica Variante del Direttivo Nulla Alta Naturale Formale
Delphi nominale, si
ripete più
volte
Osservazione:
Strutturata (sistematica) o non strutturata--> studio di una cultura
Palese o non palese
Osservatore partecipante o non partecipante
Induttiva, soggettiva, deduttiva
Cosa si osserva:
Comportamenti verbali/non
Situazioni- tipo, eventi- chiave
Dettagli delle situazioni
Strutture e funzioni che operano all'interno di un gruppo
Linee generali di comportamento
Aspetto statico/dinamico delle situazioni
Relazioni e successioni temporali tra fatti
Assenza di fatti che sarebbe logico aspettarsi
Auto- osservazione
Osservazione esperienziale (libera, interpretativa)
Osservazione sistematica (alto grado di strutturazione)
Osservazione etologica (naturalistica)
Osservazione soggettiva (reazioni soggettive alla situazione osservata)
Osservazione clinico- sperimentale (lungo termine)
Strumenti: diario, giornale di bordo, griglie di osservazione, check list, scale di valutazione,
sistemi di codifica interattivi, episodi anedottici) devono rispettare i criteri di validità,
attendibilità e pertinenza.
Test cognitivi (intelligenza) e di personalità:
Test oggettivi: questionari tramite domande indirette
Test proiettivi: stimoli a bassa strutturazione (figure) sulle quali si proiettano tratti latenti di
caratteristiche di personalità.
Analisi dei documenti:
Primari: resoconti dei soggetti coinvolti in prima persona
Secondari: resoconti dei soggetti non coinvolti in prima persona (documenti personali, relazioni,
quotidiani)
L'analisi dei documenti può essere strutturata (variabili categoriali) o non strutturata (variabili
testuali).
Prima bisogna fare una scelta di quali documenti analizzare, poi bisogna estrapolarne i concetti
chiave.
Principali distorsioni nell'analisi: influenza delle aspettative del ricercatore, mancanza di
informazioni relative al contesto, credibilità dei documenti.
Rilevazione sociometrica:
Studia la natura delle relazioni tra soggetti, analisi della struttura di un gruppo--> sociogramma.
I sociogrammi mettono in evidenza: espansione, ricettività, status sociometrico, espansività.
Vengono messi in evidenza: i leader sociometrici, le mutue relazioni e reciprocità, le catene di
scelte, le divisioni del gruppo in sottogruppi e fazioni, i soggetti isolati.
Rilevazione di conoscenze e abilità:
L'intervento formativo prevede un rimodellamento delle strutture conoscitive del discente.
Problemi inerenti alle 5 competenze acquisite:
Questione assiologica: relazione al contesto socio-culturale
Questione ontologica: chiederci se la realtà che valutiamo è effettivamente conoscibile
Questione epistemologica: problema della scientificità delle procedure di valutazione
Questione metodologica: metodi migliori per valutare il raggiungimento di obiettivi
Questione tecnico-operativa: tecniche più adeguate per valutare il raggiungimento di obiettivi
Strumenti strutturati e semi-strutturati--> prove di profitto
Strumenti a bassa strutturazione--> espressione orale, espressione scritta, portfolio, osservazione
(problem solving)
Caricamento dei dati sul calcolatore:
Excel--> dati ottenuti attraverso rilevazioni strutturate
Word--> dati ottenuti attraverso rilevazioni non strutturate (intervista) vengono sbobinati.
6 L'analisi dei dati e l'interpretazione dei risultati
Analisi dei dati, controllo delle ipot