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SCELTA DEL MERCATO:
- segmentazione
- scelta dei segment quindi del target
- differenziazione e posizionamento approcci al posizionamento competitivo:
1. per caratteristiche dei prodotti (attributi,funzionalità…)
2. per benefici attesi (es: activia della marcuzzi pupù)
3. per occasioni d’uso (es: daygum)
4. per categorie di utilizzatori (es:valsoia)
TIPI DI POSIZIONAMENTO :
- di contrapposizione (head to head) scontro diretto (es:pepsi – coca cola; sky - mediaset)
- differenziale (es: cherry coke)
VALUTAZIONE DEI SEGMENTI DI MERCATO : attrattività
LA SELEZIONE DEI SEGMENTI OBIETTIVO:
* mkt indifferenziato : sfruttamento esigenze consumatore
* mkt segmentato differenziato : efficace,mkt mirato,+ costi
. Concentrato
. di nicchia : per pochi consumatori con caratteristiche specifiche,di solito molto
redditizio(es:modello car toyota)
* mkt personalizzato : sfruttamento esigenze diffuse one to one : ogni consumatore è un segmento prodotto
personalizzato all’estremo costi elevatissimi
mass costumization
STIMARE IL POTENZIALE DI MERCATO : stimare il livello max di vendite raggiungibili nel settore/nell’impresa
attraverso: ▪ valutazioni del decision maker (esperienza) stima diretta
▪ ascolto delle antenne di mkt indagini di mercato (fiducia) + forza vendita
▪ tecniche statistiche
ERRORI DI POSIZIONAMENTO: Un’impresa che pretende di essere la migliore con riferimento a troppi attributi
rischia un posizionamento inefficace perché:
•insufficiente, vago
•troppo ristretto
•confuso
•poco credibile
Il posizionamento è una strategia dinamica e definisce la distanza cognitiva che il prodotto assume nella
mente dei clienti.
Le mappe percettive visualizzano la posizione occupata dal prodotto.
Esempio ape: varietà +
martini
campari bacardi
alcolico analcolico conclusioni: cerco di evidenziare gli
spazi ancora liberi evitando gli spazi troppo competitivi
crodino
aperol gingerino
varietà -
Le imprese si avvalgono di un sistema informatico di mkt,ossia insieme di persone,strumenti,tecniche che
raccolgono,analizzano ed elaborano info per trovare la strategia di mkt migliore e comprende dati
interni(scontrini…),eventi esterni(condizioni ambiente,settore esterno)e ricerche mkt(info raccolte dall’azienda
per conoscere meglio il proprio settore).
Ricerca di mercato = info sulle dimensioni,sull’andamento di un mercato
≠ Ricerca di mkt = ricerca volta a decidere quali sono i prodotti più adatti per rispondere alle
esigenze di quel mercato.
Ricerche mkt
Dati info (consentono all’impresa di attuare certe strategie)
1. Primari: vengono considerati quando non sono sufficienti i secondari e rispondono a un determinato
obbiettivo
2. Secondari: primi dati che vengono presi in considerazione e possono essere:
- interni (scontini….)
- esterni (raccolti per altre finalità da altri soggetti che possono cmq interagire come
l’istat…)
Ricerche di mkt:
1. Qualitative : il più delle volte utilizza un metodo esplorativo cercando info più approfondite che potranno
essere poi “migliorate”
con ricerche quantitative.
- focus group= 10ina di consumatori interrogati per qualche ora da un mediatore
- intervista approfondita
2. Quantitativa :
- descrittiva : dare la dimensione di un fenomeno * osservazione (guardare il comportamento dei
consumatori…) * indagini (questionario)
- casuale : campionamento probabilistico,investigare le relazioni causa-effetto (esperimenti…)
Processo mkt :
1. Identificazione e formulazione del problema/opportunità della ricerca (Ricerca di nuovi mercati (mercati
emergenti) calcolando le diverse culture,stili di vita, consuetudini commerciali,approfondire la conoscenza
dei consumatori indispensabile per impostare consapevolmente strategie di marketing)
2. Determinazione degli obiettivi della ricerca
3. Pianificazione della ricerca: ricerca secondaria ed eventuale ricerca primaria (eventuale selezione metodo
ricerca primaria)
4. Piano di campionamento
5. Raccolta dati (definire luogo,periodo,durata interviste,backcheck)
6. Elaborazione dei dati
7. Stesura del rapporto di ricerca (risultati della ricerca)
RICERCHE MKT
STUDIO DEL CONSUMATORE SEGMENTAZIONE
POSIZIONAMENTO
CLASSIFICAZIONI DEL PRODOTTO:
1. linea di prodotto ampiezza gamma( più linee di prodotto ci sono,più è ampia la gamma)
Esempio: Barilla pasta - - linea di prodotto
sughi - - linea di prodotto
2. assortimento profondità gamma (in ogni linea di prodotto ci possono essere più offerte)
Esempio: Sughi barilla : sugo all’amatriciana,sugo alla puttanesca,ragù di carne,ecc.
Profondità significa differenziazione.
Esempio: Nestlè ridusse il portafoglio prodotti(- ampiezza gamma)eliminando certi brand per focalizzarsi
su altri con più valore,più nuovi come i cereali per la colazione (fitness,al cioccolato ecc profondità
gamma) e si tenne il brand “mio” allargando il segmento target baby,cioè non solo formaggino,ma anche
pappette,yogurt ecc.
TIPOLOGIA DEL PRODOTTO:
1. di consumo (B2C) : * convenience goods,acquisti ricorrenti e/o d’impulso
* shopping goods,acquisti saltuari e ponderati (es:acquisto di una macchina)
* speciality goods,ossia unicità
2. industriali (B2B) : * beni di produzione (materiali di consumo,semilavorati o componenti)
* beni e servizi di supporto,cioè accesori.
CLASSIFICAZIONE SECONDO IL GRADO DI TANGIBILITA’:
1. beni durevoli,riutilizzati più volte (tv,macchina…)
2. beni non durevoli,tangibili,ma non durevoli (carburante,cibo…)
3. servizi, * intangibilità : il servizio si avvale di elementi fisici,ma è immateriale(è necessario tangibilizzare
l’intangibile (es:vacanze - - le imprese stampano molte brouchure)); non si può valutare prima
ed è rischioso, manca un canale distributivo e il problema è la gestione delle prenotazioni.
* eterogeneità : molti elementi sfuggono all’erogatore quindi bisogna garantire al cliente degli
standard.
* inseparabilità o contestualità tra produzione e fruizione del s.: il personale diventa il servizio( ≠
personale back office e front office) e alcuni errori
vengono effettuati davanti al cliente bisogno di
recuperare il disservizio.
* deperibilità : se un servizio non viene venduto oggi no,non può essere rivenduto domani
(stagionalità della domanda)
bisogna distribuire i clienti nel tempo(es:offrire servizi particolari in periodi
morti,informare la clientela cercare nuovi segmenti.
LO SVILUPPO E IL LANCIO DI UN NUOVO PRODOTTO:
L’azienda ha bisogno di competenze produttive e di mercato,mentre il consumatore un grado di conoscenza.
L’innovazione è continua o discontinua e assoluta o miglioramento o riposizionamento e non si riferisce
necessariamente al prodotto completamente nuovo,ma anche a nuova formula,a nuova tecnologia ecc.
>> fattori critici di successo dell’innovazione: * offrire qualcosa di veramente nuovo
* analisi e ricerche di mercato
* attrattività mercato
* arrivare prima degli altri e difendere il vantaggio competitivo
* effetto cannibalizzazione:introdurre troppo precocemente il
prodotto nuovo può essere controproducente (es: cd musica)
>> strategia di sviluppo del nuovo prodotto: - generazione idee
- selezione idee dopo aver fatto lo studio di fattibilità tecnica ed
economica - sviluppo
- test di mercato
- commercializzazione
>> fasi e ciclo di vita del prodotto:
1. Lancio del p.: costo alto:per prodotto di alta gamma prezzo di scrematura
costo basso : per entrare velocemente nel marcato e guadagnare prezzo di
penetrazione
2. Crescita : compaiono i primi competitor bisogno di differenziare
3. Maturità : il prodotto è “vecchio” e di solito l’impresa abbassa i prezzi e nella fase di declino può eliminare
il p. o rinnovarlo a
livello tecnico o come posizionamento o adottare la metitura,cioè essendo il prodotto usato solo
da pochi si pensa a
loro contenendo al max i costi perché anche le vendite e gli utili diminuiscono (es:dischi in
vinile).
► packaging : - protegge il contenuto
- comunica (es: coca cola la bottiglietta senza etichetta è cmq riconoscibile)
- regola il consumo (es:il dosatore del sapone)
- stoccaggio distributore – cliente (es:il latte in bottiglia si può chiudere e mettere
orizzontalmente nel frigo)
► labelling / etichetta : indica il brand e varie info(ingredienti,scadenza,consumo consigliato….)
►BRAND / MARCA : caratteristica che permette di distinguere i beni o i servizi dei venditori; brand significa
marchiare a fuoco e nasce
durante la seconda rivoluzione industriale poiché si comincia ad ampliare la distanza tra
produttore e consumatore e
venendo meno l’elemento di fiducia nasce la necessità di identificare il proprio prodotto. E’
composto da: * brand name (nome marca) (es: apple)
* brand mark (marchio) : immagine associata al brand name parte grafica (es: mela apple)
* logo : simbolo creato apposta per identificare quel brand (es:baffo della nike)
Funzioni per il produttore:
- protezione contraffazioni
- posizionamento e differenziazione competitiva
- risorse immateriali – intangibili
Funzioni per il consumatore:
- identificazione
- orientamento come semplificazione nel processo d’acquisto
- garanzia implicita di qualità
- personalizzazione : valenze simboliche il brand che diventa status simbol
E’ importante registrare il proprio brand name per avere una tutela legale qualora servisse (es: in Cina è già
presente il brand I-pad quindi è in corso una lotta legale).
Esempio : caso HEITA significa ciao in Sud Africa tra popoli abbienti; questa parola appare spesso in vari luoghi
per un po’ di tempo, ma senza nessun riferimento al brand;si crea così passaparola e curiosità e
successivamente viene lanciato il
brand 8-TA TELECOM brand easy con linguaggio semplice per rivolgersi ai meno
abbienti con risultati strepi-
tosi infatti ora è il quarto operatore in Sud Africa.
>> Processo di branding:
1. Branding decision : serve il brand? Auchan ha aderito ai distributori di cereali,detersivi ecc. che portano al
risparmio e alla riduzione dell’inquinamento packaging senza brand la fiducia passa al distributore.
2. Brand sponsor decision : - marca produttore (es: cereali kellogs)
- marca distributore (es: cereali auchan)
- marca licenziante,licenze ottenute da alcune imprese che permettono di
produr