Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 30
Principi generali di anatomia e colonna vertebrale Pag. 1 Principi generali di anatomia e colonna vertebrale Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Principi generali di anatomia e colonna vertebrale Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Principi generali di anatomia e colonna vertebrale Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Principi generali di anatomia e colonna vertebrale Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Principi generali di anatomia e colonna vertebrale Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 30.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Principi generali di anatomia e colonna vertebrale Pag. 26
1 su 30
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Strutturale ed Ultrastrutturale

Si dividono in:

  • Organi cavi: cuore, stomaco, tutti gli organi del canale alimentare, i bronchi, le arterie, le vene, la trachea, l'esofago, la laringe, l'uretere, la vescica, l'utero;
  • Organi parenchimatosi: fegato, reni, polmoni, pancreas.

Da un punto di vista istologico, si presentano come organi provvisti di:

  • Un lume, cioè di una parte vuota centrale. Ad esempio, nel caso del cuore, le cavità cardiache sono riempite di sangue, mentre nello stomaco ci sono momenti in cui risulta essere ripieno del bolo alimentare. Nei cadaveri il lume è vuoto, mentre negli esseri viventi è occupato da materiale.
  • Una parete, che è costituita da una sovrapposizione di strati/tonache, in numero di 3-4.

Gli organi parenchimatosi, invece, presentano una capsula esterna di tessuto connettivo e un parenchima, struttura interna in cui le cellule si possono organizzare in modo diverso, come cordoni, nidi, lamine, glomeruli, ecc.

modo tale da far si che l'organo sia compatto e rivestito da una capsula. Non hanno un lume e non hanno una sovrapposizione di tonache.

SUDDIVISIONE DEL CORPO UMANO

Si distinguono:

PORZIONE ASSILE

In senso cranio-caudale, vuol dire dall'alto verso il basso, è formata da:

  • TESTA (prevede una sub-classificazione nel cranio e nella faccia)
  • REGIONE DEL TRONCO (prevede diverse porzioni: collo, torace, addome, pelvi)
  • PERINEO (regione del bacino, non visibile in posizione eretta)

La regione perineale è la più declive del bacino e può essere visualizzata nella posizione ginecologica o operatoria. Il paziente deve essere disteso, con le gambe flesse sulle cosce e le cosce flesse sul bacino, tutto in allontanamento rispetto al piano sagittale mediano. La regione perineale è del tutto inferiore del tronco, rispetto al collo che è la regione superiore.

più craniale, seguita daltorace, addome, pelvi, perineo; PORZIONE APPENDICOLARE, in senso PROSSIMO – superiormente, DISTALE – inferiormente, è formata dai due ARTI, se considerati omo-lateralmente, gli arti sono 4, 2 SUPERIORI e 2 INFERIORI: SUPERIORE, ARTO suddivisibile in regioni SPALLA, BRACCIO - che si estende dalla spalla fino all’articolazione del gomito, AVAMBRACCIO - si estende dall’articolazione del gomito all’articolazione del polso - radio carpica, la MANO; ARTO INFERIORE, suddiviso in porzioni la regione dell’ANCA – è quella più vicina alla regione della pelvi, COSCIA – si estende tra l’anca e l’articolazione del ginocchio, inferiormente all’articolazione del ginocchio c’è la GAMBA – fino all’articolazione della caviglia, il PIEDE; TERMINOLOGIA ANATOMICA (è riferito all’ATTENTIANATOMICO) Prevede: TERMINI DI POSIZIONE, individuano la POSIZIONE eRAPPORTI di una qualsiasi parte del corpo umano, sono più statici;
TERMINI DI MOVIMENTO, individuano il tipo di SPOSTAMENTO e la DIREZIONE nella quale lo spostamento si è svolto o parti del corpo umano si portano.
Sia i termini di posizione che i termini di movimento sono riferiti all' ATTENTI ANATOMICO o posizione anatomica (stazione eretta): posizione eretta, con il viso rivolto anteriormente e anche le palme delle mani rivolte anteriormente, viso e palmi delle mani rivolte in avanti.
TERMINI DI POSIZIONE
La posizione di qualsiasi parte del corpo umano può essere definita facendo riferimento a 3 piani tra loro perpendicolari, individuati da 3 "specchi" che immaginiamo vanno a tagliare il corpo umano in diversi punti:
- PIANO SAGITTALE;
- PIANO FRONTALE O CORONALE;
- PIANO TRASVERSO O TRASVERSALE;
PIANO SAGITTALE
Piano al quale si fa riferimento più frequentemente e nell'ambito del piano sagittale, il più frequente è ilPIANO SAGITTALE MEDIANO o anche definito piano di simmetria. Questo piano è: VERTICALE; diretto in senso ANTERO - POSTERIORE, si porta dall'avanti all'indietro, è come se andasse a suddividere il corpo umano passando per metà della fronte, metà della piramide nasale, metà del labbro superiore/inferiore, della mandibola, metà del collo, m. del torace, m. dell'addome, scendendo in basso e lasciando l'arto inferiore uno a dx e l'altro a sx; divide il corpo umano in due META', PARI e SIMMETRICHE e si chiamano ANTIMERI: ANTIMERO di DX e ANTIMERO di SX. Rispetto al piano sagittale mediano, a partire da questo piano, possono essere definiti/individuati infiniti piani ad esso paralleli, definiti PIANI PARAMEDIANI, verso sx o verso dx. Per la presenza di questi infiniti piani paralleli al piano sagittale mediano, verso l'antimero di sx o verso l'antimero di dx, si possono definire due FACCE: una FACCIA.

MEDIALE (INTERNA) volge verso il piano• → sagittale mediano o più vicina al piano sagittale mediano;una FACCIA LATERALE (ESTERNA) volge più lontano rispetto• → al piano sagittale mediano.

PIANO FRONTALE (CORONALE)
E’ un piano:
VERTICALE;
PARALLELO alla fronte, sembra tagliare in due parti il corpo
umano, li taglia in modo diverso, come se fosse parallelo alla
fronte o parallelo al vertice della testa;
è PERPENDICOLARE al piano sagitale mediano.

Individua due termini di posizione, DUE REGIONI:
1) una faccia che si trova anteriormente, ventrale, il ventre
anteriore: quindi FACCIA VENTRALE o ANTERIORE;
Nel caso della MANO, la faccia ventrale o anteriore, viene
definita PALMARE o VOLARE, per il PIEDE si parla di
REGIONE PLANTARE;
2) FACCIA DORSALE – POSTERIORE, nel caso della MANO e del
PIEDE, questa faccia viene definita DORSALE, in entrambi i
segmenti scheletrici.

Il piano frontale suddivide il corpo umano in due porzioni, possono
essere individuati

infiniti piani che saranno in direzione anteriore o posteriore, o anteriori – ventrali o posteriori – dorsali, infiniti verso l’avanti o verso l’indietro e questo piano individua due facce.

PIANO TRASVERSALE o TRASVERSO

È un piano:

  1. ORIZZONTALE;
  2. PARALLELO al piano di appoggio, parallelo alla regione plantare, più o meno questo piano, passa inferiormente alla regione ombelicale, ma ne ha di infiniti paralleli ad esso, verso l’alto o verso il basso;
  3. È PERPENDICOLARE al piano sagittale e al piano frontale, va ad individuare due facce:

una FACCIA o REGIONE SUPERIORE, CRANIALE - CEFALICA – ROSTRALE;

una FACCIA INFERIORE – CAUDALE, o REGIONE INFERIORE.

TERMINI DI MOVIMENTO

Fanno riferimento ai 3 piani:

in riferimento al PIANO SAGITTALE MEDIANO:

  • il TRONCO compie delle INCLINAZIONI LATERALI – portandosi lateralmente si allontana dal piano sagittale mediano;
  • gli ARTI possono compiere dei movimenti di ADDUZIONE.
– avvicinamento dell'arto al piano sagittale mediano, si avvicina al p.s.m, o ABDUZIONE – allontanamento dell'arto al piano sagittale mediano, si allontana rispetto al p.s.m; in riferimento al PIANO FRONTALE:
                                                                                                    &emsp

Gli arti intervengono nella flesso-estensione, sia per l'arto superiore, sia per l'arto inferiore.

Il sistema locomotore è formato da strutture diverse, divise in 3 porzioni:

  1. Segmenti scheletrici, cioè le ossa
  2. Articolazioni
  3. Muscoli

I segmenti scheletrici intervengono nella statica corporea, cioè garantiscono che il soggetto possa stare in posizione eretta o compiere dei movimenti armonici. Sono anche un deposito di sali minerali calcio. Alcuni segmenti scheletrici, come alcune ossa lunghe e ossa piatte come lo sterno e l'osso dell'anca, contengono al loro interno piccole quantità di midollo spinale, grazie al quale viene garantita l'emopoiesi - la differenziazione e la produzione degli elementi corpuscolati del sangue. I segmenti scheletrici sono tenuti insieme dalle articolazioni, che garantiscono il movimento di determinate regioni corporee come la spalla e il gomito.

del polso, del ginocchio, dell'anca; più segmenti scheletrici si mettono in giunzione tra di loro per costituire delle articolazioni che sono provviste di legamenti: in modo tale che queste due superfici articolari che vengono ad affrontarsi, sono tenute in sito, cioè non siano dislocate, lussate. A sovrastare/a ricoprire i segmenti scheletrici e le articolazioni, ci sono i diversi raggruppamenti muscolari i muscoli, che insieme alle articolazioni garantiscono il movimento. Ma intervengono anche nel garantire la protezione dei segmenti scheletrici sottostanti. Traumi a livello di diverse regioni corporee possono comportare un danno al livello muscolare, ma non un danno al livello scheletrico, perché lo scheletro è protetto dai muscoli: masse carnose, che lo sovrastano, evitano (a meno che il trauma non sia molto importante – sennò c'è un danno oltre che del muscolo, anche dell'articolazione del segmento scheletrico),delle fratture o dei danneggiamenti dei legamenti delle articolazioni.

CLASSIFICAZIONE DELLE OSSA - segmenti scheletrici

  1. OSSA LUNGHE;
  2. OSSA PIATTE;
  3. OSSA BREVI;

Si distinguono sulla base della prevalenza di una dimensione o di due dimensioni: LUNGHEZZA, LARGHEZZA e SPESSORE.

OSSA LUNGHE

FEMORE, OMERO, RADIO, ULNA, TIBIA, FIBULA;

Ossa in cui c'è una prevalenza della LUNGHEZZA, rispetto alla larghezza e allo spessore.

Tutte le ossa lunghe sono soggette a fratture.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
30 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ___bea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Sferra Roberta.