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LAVORO
esterno: E consumata durante contrazione muscolare necessaria per spostare un o ggetto o se
stessi nell’ambiente
interno E spesa per termoregolazione, postura, pompa cardiaca, pompe ioniche etc etc
Non tutte le forme di E sono capaci di produrre lavoro FISIOLOGICO! Dove per lavoro fisiologico si intende
la capacità di incrementare l’ordine di un organismo.
Per comodità potremmo dividere l’E in due diverse categorie:
E di grado superiore: permette di compiere lavoro fisiologico: chimica, meccanica, elettrica
E di grado inferiore: non utilizzabile per compiere lavoro fisiologico: calore
Degradazione di E da parte dell’organismo significa trasformare una E di grado superiore in calore
Siti di deposito dell’energia
lipidi (trigliceridi)
carboidrati (glicogeno)
proteine
Gli animali usano E chimica assimilata per 3 scopi principali:
1. biosintesi:
2. mantenimento
3. generazione di lavoro esterno 40
Tasso metabolico/metabolismo
Si definisce metabolismo la velocità con cui un organismo trasforma l’E in calore e lavoro esterno.
E si misura in calorie o joule
metabolismo si misura in calorie/tempo watt (joule/s)
Cosa e’ il Metabolismo Basale (durante il sonno)? Spesa
energetica ridotta ai minimi termini. Pompa cardiaca,
scambiatori, respirazione
dispersione calore + attività elettrica
Resting Metabolic Rate: se invece il Metabolismo viene
misurato sempre nelle stesse condizioni di cui sopra, ma la
persona è sveglia (è ca il 10-15 % in ipù del MB)\
M Energetico = RMB + digestione + attività
Nell’h adulto sedentario il metabolismo energetico giornaliero è
2300 Kcal /die e consumo O2 circa 250 ml O2 /min.
Quali sono i parametri che influenzano il metabolismo:
Principali: Attività fisica, Temperatura ambientale
Minori: ingestione di cibo, età, sesso, dimensioni corporee,
stato riproduttivo, stress emotivo.
Dispendio energetico di un uomo di 70 kg.
Quando il nostro corpo lavora sugli zuccheri riesce ad estrarre
tutta l’energia disponibile. Quando lavora a lipidi anche in questo caso il nostro corpo riesce ad estrarre
tutta l’energia disponibile, mentre ciò non è applicabile alle proteine.
24/10/2017
Calorimetria diretta: metodo per misurare il metabolismo. È un metodo molto preciso. In assenza di lavoro
estero, tutta l’energia che il corpo produce diventa calore. Le bombe calorimetriche sono delle
stanze/contenitori dove si ha uno strato confinato di ghiaccio e un secondo strato più esterno anche questo
di ghiaccio. Il ghiaccio, man mano che si scioglie viene raccolto in un contenitore e in base all’acqua rilasciata,
si procede al calcolo del calore.
Calorimetria indiretta: analisi più fine che si basa sui gas espiratori ed è in grado di dire qual è il tasso
metabolico corporeo. Metodi meno costosi e più semplici.
Spirometria: che misura tasso di scambio gassoso con ambiente tramite respirazione
41
Bilancio materiale: che misura il contenuto di E chimica della materia organica che entra e esce
dall’organismo. Si misura il quantitativo eliminato sottoforma di feci ossidabili.
Mediante uno strumento che viene posto sulla bocca del paziente (analisi spirometrica) convoglia l’aria
espirata in un analizzatore di gas, il quale fornisce la quantità di ossigeno consumata in un certo intervallo di
tempo, permettendo di calcolare la quantità di energia prodotta. Durante le analisi
spirometriche bisogna
misurare il quoziente
respiratorio R, che è dato dal
rapporto tra le moli di anidride
carbonica prodotti e le moli di
ossigeno consumate. Il
rapporto CO2 su O2 è 1. Se il
rapporto dell’analisi
spirometrica è simile a 1 si può
dedurre che sia applicabile
anche ai carboidrati.
Nel caso dei lipidi il rapporto
CO2/O2 non è pari a 1, è pari a
0,7. Si può procedere con lo
stesso calcolo con le proteine,
che non vengono mai ossidate
completamente, si ha che il
quoziente respiratorie è di 0,8.
Questo metodo è ampiamente
utilizzato e ha un errore del 5%.
Questo tipo di analisi viene
effettuata in ambito sportivo,
ma anche in condizioni di
alterazioni metaboliche.
Se animale mostra R =1 allora
sta ossidando solo zuccheri. Se R
è circa 0.7 allora ossida grassi
Per ogni grammo di zucchero si
hanno 4,1 Kcal, per i lipidi si
hanno 9,3 Kcal su grammo. Il nostro corpo
non fa omeostasi del peso, ma di energia che
cerca di mantenerla costante. Anche il
contenuto energetico è altamente regolato
dall’organismo, ecco che le diete non sono
ottimali in quanto cambiando le abitudini
42 alimentari. Anche se non ritorno alle
abitudini alimentari precedenti
comunque ritorno alla spesa energica di
partenza. Le diete sono efficaci solo se si
riesce a modificare il set-point e per fare
ciò si hanno bisogno di anni. Pertanto le
diete dovrebbero solo garantire il
metabolismo giornaliero.
ADS azione dinamico specifica
Consumo metabolici dell’organismo causati dall’ingestione del cibo. Quando si mangia si attivano una serie
di processi di assorbimento e di anabolismo che dissipano calore, in quanto non abbiamo una resa massima.
-> termogenesi obbligatoria
la termogenesi regolatoria (Diet Induced Thermogenesis): ha scopo di eliminare sostanze nutritive in
eccesso bruciando E non necessaria è una modalità di consumo dell’energia in eccesso. Parte dei meccanismi
di bypass dell’ATP sono intrinseci al corpo. Si ha quindi un meccanismo di omeostasi in feedback negativo se
si associato entrambi i metodi di termogenesi. Le diete proteiche prevedono una spesa energetica più alta
rispetto alle spese metaboliche degli zuccheri e dei grassi. Questi tipi di diete portano a problemi epatici e
gastrici.
Il punto centrale che dà origine ai concetti di sazietà, fame e appetito sono a livello ipotalamico, amigdala e
nuclei della base del tronco, grazie alla presenza del centro della fame e un centro dalla sazietà. Il centro della
fame è tonicamente attivo che è in grado di mandare una serie di informazioni neuroormonali allo stomaco,
intestino. Una volta che il cibo è stato introdotto nell’organismo si ha l’attivazione del centro della sazietà
che è inibitoria sul centro della fame.
peso totale = h2o, proteine, grassi, carboidrati e minerali.
il contenuto energetico viene mantenuto stabile intorno ad un set point di riferimento in base a
caratteristiche genetiche e ambientali grazie a sistema omeostatico che regola assunzione di cibo in fx della
spesa energetica. tale regolazione è gestita dalla sensazione di appetito, fame e sazietà
appetito: desiderio di assumere cibo prediligendo odori e sapori
fame: esigenza impellente associata a contrazioni dello stomaco che generano irrequietezza
sazietà: appagamento 43
Regolazione del pH ematico
Il pH del sangue è di 7.4, mentre a livello citoplasmatico è di 7.2. alterazioni a livello del pH sono dannose per
l’organismo. Esistono 3 meccanismi di regolazione del pH.
La quantità di idrogenioni è molto bassa a pH
-8
fisiologico, è di 4x10 M. L’omeostasi deve
assolutamente mantenere, istante per istante
e per quantità molto piccole, qualsiasi
perturbazione è significativa. Si devono avere
dei sistemi che siano in grado di tamponare il
pH e devono essere veloci, nel caso essere
anche prolungati, quantitativamente rilevanti.
Mantenere costante il pH è importante perché tutti i processi biologici sono dipendenti da questo.
Attività enzimatica (enzimi, citocromi, emoglobina etc) a causa dei numerosi legami H
Contrazione muscolare
Regolazione canali ionici
Secrezione ghiandole endocrine
Divisione e proliferazione cellulare
25/10/2017
pH> alcalosi: si ha ipereccitazione del SNC con firing alla minima eccitazione (fascicolazioni
incontrollate) che può portare a tetano dei muscoli respiratorie morte,
pH< acidosi: si ha inibizione del sistema nervoso centrale. Iniziale confusione e disorientamento e poi
morte in stato di coma
In entrambi i casi il SN può essere danneggiato in quanto il pH arterioso (dipendente dalla CO2) influenza il
pH del liquido cefalo rachidiano, che è in grado di passare la BEE.
I sistemi di controllo del pH ematico sono molteplici:
1. Sistema tamponi chimici: sono ad azione immediata (frazioni di secondo). L’azione di questo sistema
dipende dalle caratteristiche del tampone e dalla sua quantità questo tipo di sistema non elimina la
causa della variazione del pH. 44 2. Centri respiratori del tronco
cerebrale: dove viene gestito lo scambio di
CO2, che viene idratata a formare acido
carbonico e dissociandosi libera H+ andando
quindi a controllare il pH. Agisce nell’arco di
secondi-minuti. Anche con questo sistema
non si elimina la causa della variazione.
3. Meccanismi renali: intervento lento,
ma potente e risolte le cause
dell’alterazione del pH.
La regolazione del pH deve far fronte
all’ingestione e produzione metabolica di
-3
circa 80mmoli (10 ) acido. Dobbiao
tamponare una quantità di acido è circa
mille di volte più alta dell’organismo.
SAPERE BENE ACIDi-BASI E HENDERSON
HASSELBALCH
Sistema dei tamponi chimici
I principali acidi che devono essere
tamponati sono:
1) acido carbonico
2) acidi non carbonici
- acido solforico (H2SO4)
- acido fosforico (H3PO4)
- acido lattico
- acido acetoacetico
- acido beta-idrossibutirrico (presenti solo in condizioni patologiche: diabete)
I principali tamponi sono:
-tamponi di tipo proteico
-tampone bicarbonato
-tampone fosfato
Pka=-logKa dove ka è la costante di dissociazione allo
stato stazionario oppure definita anche come il
rapporto K1/k-1. È il valore del pH dove il rapporto [A-
]/[HA] sono in eguaglianza di concentrazione.
Il tampone deve essere presente in quantità
significative per poter tamponare la concentrazione di
H+ presente in eccesso.
Quando la frazione di A- è 0,5 ottengo i valori di pKa. Sapendo che il sangue deve rimanere a 7.4 i tamponi
che si usano devono massimizzare l’uguaglianza tra [A] e[HA]. Il tampone ideale dovrebbe avere pKa uguale
al pH che voglio tamponare. Il tampone deve essere in grado di tamponare in entrambe le direzioni, sia in
condizioni acidi sia in condizioni basiche. 45
Il punto centrale delle curve è la parte lineare che ha una pendenza massima, in modo da tamponare molta
sostanza variando di poco il pH. pH = pKa + log [A-]