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FORMA E DELIMITAZIONE
Solitamente è opportuno disegnare particelle e sottoparticelle secondo forme
sviluppate prevalentemente lungo le curve di livello, evitando poligoni che si
estendono nel senso delle linee di massima pendenza, per ovvie considerazioni
riguardanti le conseguenze idrogeologiche di tagli estesi in altimetria.
È sicuramente preferibile istituire particelle aventi sviluppo prevalente nel senso delle
curve di livello anche per marcarle di una maggiore omogeneità ecologico e
vegetazionale.
In questo modo si riesce a calibrare meglio gli interventi, distribuendoli a scacchiera
sulle pendici della montagna. Criterio analogo va adottato quando si tratta di
delimitare le fasce protettive sottostanti ai crinali o prossime ai salti di roccia.
Le operazioni di materializzazione sul terreno dei confini di particella e
sottoparticella non sono prescrittive ma subordinate a indicazioni esplicite in sede di
indirizzi tecnico-programmatici.
I confini di particella vengono solitamente tracciati con vernice.
La delimitazione può essere semplificata, materializzando soltanto i vertici dei
poligoni, quando i confini corrono lungo linee fisiografiche inequivocabili.
I confini di sottoparticella possono esistere solo sulla mappa, limitando al massimo il
loro tracciamento sul terreno. La materializzazione di tali poligoni, da effettuare solo
nei casi di più difficoltosa identificazione, è limitata ai vertici.
Di regola i segni di confine si riportano sul terreno compatibilmente con la possibilità
materiale di eseguire l'operazione. Se non è possibile fare altrimenti, si cerca per lo
meno di individuare i capisaldi certi in punti facilmente rintracciabili, segnando in
corrispondenza di essi gli alberi o le rocce.
I termini vanno numerati progressivamente all'interno di ogni foresta assestata e la
loro localizzazione va accuratamente riportata sulla carta topografica.
E’ opportuno utilizzare vernici che assicurino la massima resistenza e durata quali ad
esempio quelle del tipo usato per le colorazioni stradali o per impieghi nautici,
dovranno essere impiegati almeno due colori differenti, a esempio azzurro e bianco.
Ai vertici delle unità di compartimentazione i segni devono consentire l’immediata e
inequivocabile visualizzazione dell'andamento topografico dei confini.
Ai vertici delle unità e nei punti di frequente accesso è opportuno associare ai segni
anche i numeri delle unità.
Due colori diversi possono essere impiegati assieme, in una doppia striscia, nella
delimitazione dei confini esterni della proprietà assestata.
Segni e numeri vanno apposti solo dopo pulizia accurata della superficie sottostante.
Filizzola
Tesina Esame di Assestamento Forestale - - Scienze Forestali e Ambie UNIBAS
DESCRIZIONE PARTICELLARE
In “progetto bosco” si intende per descrizione particellare la raccolta e
l'evidenziamento di tutte le informazioni che riguardano, per ogni particella o
sottoparticella:
- L'identificazione anagrafica;
- L'inquadramento dei principali fattori ecologici;
- L'accertamento dei fattori, antropici o non, che possono condizionare la
gestione tecnica;
- L'identità colturale e la descrizione approfondita degli attributi che
caratterizzano le formazioni vegetali presenti.
LA DESCRIZIONE PARTICELLARE:
- È tassativa in tutte le circostanze;
- È un momento fondamentale e insostituibile dell'assestamento, in nessun
modo secondario rispetto al rilievo dendrometrico;
- Deve presentare in primo luogo le caratteristiche di sinteticità e completezza
del contenuto informativo, correttezza e chiarezza del testo scritto,
oggettività e uniformità nell'evidenziamento dei fenomeni osservati in bosco.
Nell'assestamento la descrizione particellare si risolve in un rilievo che, per quanto
accurato, non può essere effettuato altro che a vista e in maniera estensiva su tutto
il complesso silvopastorale.
Il suo scopo fondamentale è delineare uno scenario di sintesi e ragionato, per
quanto possibile libero da omissioni e da elementi di soggettività, delle condizioni
dell'unità particellare, in relazione agli eventi passati e in vista degli interventi
ipotizzabili per il futuro.
La razionalità consiste nella capacità di mettere in evidenza i fatti effettivamente
significativi ai fini della gestione, omettendo viceversa quelli ovvii o superflui.
Per programmare razionalmente gli interventi (e successivamente per eseguirli
correttamente) è necessario sapere dove, in quella data particella o sottoparticella, si
verificano i fenomeni che sono stati descritti e quali sono le loro esatte modalità.
L'uniformità nell'assunzione delle informazioni descrittive è inevitabilmente connessa
alla possibilità di gestirle per via informatica. In una prospettiva sovraziendale di
archiviazione e utilizzazione dei dati è dunque necessario prima di tutto organizzare
un sistema razionale e efficiente di raccolta e catalogazione dei caratteri descrittivi
del bosco.
Il sistema informativo ha sviluppato una soluzione di archiviazione dati e di editing
che consente di abbinare:
- L'uso di codici predeterminati solo per la componente informativa
fondamentale, quella da archiviare su scala regionale e che in seguito potrà
essere oggetto di opportune interrogazioni;
- La traduzione automatica dei codici in una base scritta di testo,
immediatamente e inequivocabilmente comprensibile, la quale costituisce già
autonomamente una descrizione particellare compiutamente leggibile e allegabile al
piano di assestamento;
- La possibilità per il tecnico assestatore di inserire, sulla base già tracciata,
eventuali approfondimenti di qualsiasi tipo, realizzati in forma lessicalmente libera da
vincoli, per le analisi di dettaglio o per le notizie aventi rilevanza esclusivamente
locale. Filizzola
Tesina Esame di Assestamento Forestale - - Scienze Forestali e Ambie UNIBAS
COMPILAZIONE SCHEDE
scheda “A” (fattori ambientali e di gestione)
Filizzola
Tesina Esame di Assestamento Forestale - - Scienze Forestali e Ambie UNIBAS
La scheda A contiene l’identificazione anagrafica della particella o sottoparticella e
l’analisi dei principali fattori ecologico-stazionali, biologici o antropici che possono
condizionare la gestione tecnica.
L’intestazione della scheda richiede anzitutto di identificare il bosco (complesso
forestale sottoposto a assestamento), la particella (numero) e l’eventuale
sottoparticella (lettera).
I dati anagrafici comprendono anche il comune e l’eventuale nome del luogo.
Indicare infine il nome del rilevatore e la data del rilievo.
Nel caso che si tratti di una sottoparticella non cartografata a “macchia di leopardo”
serve anche stimare la percentuale della sua superficie rispetto a quella lorda del
poligono circoscritto (particella o sottoparticella cartografata) e si indica la
localizzazione.
La superficie totale è espressa in ettari.
ALTITUDINE PREVALENTE: quota riferita al baricentro della particella o
sottoparticella.
PENDENZA PREVALENTE: inclinazione media, espressa in percentuale, della
particella o sottoparticella. Non considerare eventuali salti di roccia localizzati e
nemmeno eventuali ripiani di modesta estensione ma riferirsi all’inclinazione di
superfici estese al minimo 0,5 ettari.
ESPOSIZIONE PREVALENTE: N, NE, SE, SO, O, NO, nulla.
POSIZIONE FISIOGRAFICA PREVALENTE indicare un solo codice: crinale,
dosso o displuvio, versante, alto versante, medio versante, basso versante,
fondovalle, pianura, compluvio, ripiano o terrazzo.
DISSESTO: indicare una sola delle seguenti possibilità: fenomeno assente,
fenomeno presente su meno del 5% della superficie, su meno di 1/3, su più di 1/3,
pericolo di peggioramento della situazione;
- per ciascuno dei seguenti tipi di dissesto: erosione superficiale o
incanalata, erosione catastrofica o calanchiva, frane superficiali, rotolamento
massi, altri fattori di dissesto (da specificare).
LIMITI ALLO SVILUPPO DELLE RADICI: indicare una sola delle seguenti classi di
incidenza: fenomeno assente o limitato; presente su meno di 1/3 della superficie, su
meno di 2/3, su più di 2/3 della superficie;
- per ciascuno dei seguenti fattori in grado di limitare lo sviluppo
radicale degli alberi: superficialità del terreno, rocciosità affiorante,
pietrosità, ristagni d’acqua, altri fattori limitanti (da specificare).
DANNI: indicare una sola delle seguenti classi di danno: danni assenti, presenti su
meno del 5% della superficie, su meno di 1/3, più di 1/3, pericolo di peggioramento
del danno;
- per ciascuna delle seguenti cause: danni da bestiame domestico, da
selvatici, da fitopatogeni o parassiti, da agenti meteorici, da movimenti di
neve, da incendio, da utilizzazioni o esbosco, da attività turistico ricreative,
danni dovuti a altre cause (da specificare).
Potrà essere utile specificare opportunamente le modalità del danno: a esempio
danno da agenti meteorici (ai fusti da fulmine, galaverna ecc.), tipi di danno da
incendio (a terra, bassi, di chioma ecc.), gravità delle ferite provocate dalle
utilizzazioni o altro. Filizzola
Tesina Esame di Assestamento Forestale - - Scienze Forestali e Ambie UNIBAS
ACCESSIBILITÀ: indicare sia la percentuale di superficie sulla quale l’accessibilità è
insufficiente sia quella di accessibilità buona, con dato cumulativo pari al 100%.
Presentano accessibilità buona:
- Le superfici comprese entro 1 Km di distanza dalla strada, se la pendenza del
terreno è inferiore al 20%;
- Le superfici comprese entro una fascia di 100 m di dislivello sopra e sotto
strada, fino ad una distanza orizzontale di 500 m, se la pendenza è compresa
fra il 20 ed il 40%;
- Le superfici comprese entro una fascia di 100 m di dislivello sopra e sotto
strada, fino ad una distanza orizzontale di 250 m, se la pendenza è compresa
fra il 40 e il 60%;
- Le superfici comprese entro una fascia di 100 m di dislivello sopra e sotto
strada, fino ad una distanza orizzontale di 100 m, se la pendenza è maggiore
del 60%.
Presentano accessibilità insufficiente tutte le altre superfici.
OSTACOLI AGLI INTERVENTI:
- assenti o irrilevanti.
- scarsi o facilmente superabili.
Terreni a pendenza mediamente inferiore al 20-30%; massi, salti di roccia, gradoni,
avvallamenti, ecc., non hanno altezze generalmente superiori al mezzo metro e le
distanze fra loro non sono inferiori ai 5 metri; non ostacolano l'esbosco ed è possibile
ovunque lo strascico coi trattori.
- numerosi o rilevanti ma ancora superabili.
Terreno in molti tratti con pendenze superiori al 30%, oppure presenza di ostacoli di<