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NOVALIS
Novalis afferma l’arte come forma conoscitiva fondamentale dell’uomo. Un’arte
che si riflette nella sua capacità di creare e di non esaurire mai la sua capacità di
creare. Egli sottolinea in effetti come l’opera d’arte non si basi solo su caratteristiche
tecniche, ma essa sgorga dalle forze spirituali inconsce. Inoltre l’immaginazione ha
un ruolo centrale intesa come forza che produce la realtà.
Novalis in “studi su Hemsethuis” insiste su diversi elementi come l’esigenza di
arrivare ad una poetizzazione delle scienze e romantizzazione della realtà piche
anche la scienza stessa deve andare oltre ad una ricerca di una legalità astratta e
contemporaneamente la realtà deve essere vista in tutte le sue potenzialità. Tutto
questo converge in quello che viene definito l’idealismo magico di novalis.
Un altro elemento importante che si trova in Novalis è la teoria del genio, egli
insiste sul fatto che il genio è la capacita di operare con oggetti immaginari come se
fossero oggetti reali. Però egli insiste sull’esigenza che il genio sia integrato dal
talento.
WACKENRODER
Tra i principali tedesco sul primo romanticismo tedesco si trova Wackenroder che
insiste sull’idea dell’arte come lingua meravigliosa, come atto religioso. Queste
riflessioni vengono abbozzate da Wackenroder in “sfoghi del cuore di un monaco
amante dell’arte”. Questa dimensione religiosa non è fine a se stessa ma prende una
curvatura estetica poiché c’è l’idea dell’uomo che prosegue la creazione divina con
l’arte. In un opera successiva “fantasie sull’arte” egli insiste sulla caratterizzazione
dell’impulso creativo come una forza che scuote l’artista, e in quest’ultima opera è
la musica vista come arte pura ed esemplare anche come riflesso di musica divina
che trascende l’uomo.
TIECK
Un altro personaggio importante è Tieck che afferma l’idea dell’arte come
affabulazione ne senso di una dimensione in cui verità ed illusione vanno a