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SISTEMA
tali) prendono seggi tutti i partiti che hanno raggiunto una percentuale minima
di voti detta quoziente elettorale, i seggi sono poi distribuiti in proporzione ai
voti ricevuti, sistema in cui il parlamento è una sorta una fotografia/rappresen-
tazione degli orientamenti politici nella società. Ha come obiettivo quello di rap-
presentare.
Si può parlare di:
voto di preferenza se l’elettore può esporre una o più preferenze, o di
- lista bloccata : quando non c’è il voto di preferenza per il candidato , l’unica
- possibilità è quella di scegliere il partito e poi quando si distribuiranno i seggi si
prenderà il primo o i primi 4 della lista già stilata
MAGGIORITARIO: La logica è che vince chi ha preso un voto in più. L’o-
SISTEMA
biettivo è quello di far vincere uno e farlo governare, questo sistema è selettivo,
ha obiettivo di e spingere indietro i partiti che hanno meno voti, fare si
selezione
che il più forte vinca.
- a maggioranza relativa: turno unico (usa, canada, uk)
- a maggioranza assoluta (Francia: accedono al secondo turno tutti i candidati
con numero di voti superiore al 12,5% se nessun partito la raggiunge accedono
al secondo turno i 2 più votati)
In realtà poi ogni sistema elettorale introduce formule miste tra i due, il sistema
può essere proporzionale con alcune regole/correttive maggioritarie (porcellum)
e viceversa (mattarellum).
Vediamo come funzionano alcuni tra i tanti maggioritari possibili: 28
l’obiettivo è che ci sia un vincitore netto, ho due grandi macrofamiglie di sistemi
maggioritari:
- plurality, FPTP (first pass the post)—> il primo che arriva si prende tutto, se
ci sono in ballo 10 seggi se li prende tutti (plurinominale) se c’è un seggio
(uninominale) si prende quello (uk dal 1423, gran parte degli usa) . Nelle ma-
crofamiglie maggioritarie ci si può non accontentare della maggiorana relativa
e richiedere quella assoluta.
- Majority —> a maggioranza assoluta: o si fanno 2 tornate di elezioni e nella
seconda tornata non partecipano tutti ma i 2 partiti che hanno ottenuto più
voti (italia prima della wwi) oppure quelli che hanno superato la soglia minima
di voti (francia) in questo secondo caso se alla seconda tornata non si ha la
maggioranza assoluta si va al ballottaggio. Un particolare tipo di majority è
chiamato “istant runoff” —> (australia) possibilità di mettere in ordine di pre-
ferenza. Se ho una scheda con 3 candidati e la regola è che vince la maggio-
ranza assoluta dei voti, se un candidato vince di suo al primo turno ha vinto,
se invece arriva primo ma non raggiunge la maggioranza assoluta il sistema è
congegnato per non andare a votare una seconda volta, quindi si riprendono
tutte le schede in cui ogni candidato è stato messo per primo e si ridistribui-
scono i secondi posti, ciò serve per non riportare i popolo a votare nuovamen-
te. ho due grandi macrofamiglie ma le varianti sono centinaia.
Sistemi proporzionali,
Sistemi a divisori successivi: se dobbiamo distribuire 12 seggi e si presentano
alle lezioni 6 partiti, si conteggiano i voti, (cifra elettorale generale = somma di
tutti i voti espressi interiori nazionale , cifra elettorale del singolo partito= tutti i
voti espressi per ciascun partito) e bisogna decidere quanti seggi attribuire a
ciascun partito, è necessario creare una corrispondenza tra seggi e voti assoluti.
regola matematica : prendo la cifra elettorale di ciascun partito e la divido per 1,
poi le divido per 2 , poi per 3 e cosi via… l’attribuzione dei seggi si basa poi sui
12 risultati più alti. Se la logica è sempre la stessa ma cambiano i divisori, il ri-
sultato è leggermente diverso dal precedente. Ecco perché si scannano sulle
formule elettorali, da esse dipendono i partiti vincente e esclusi.
Sistemi a quoziente:
- “a quoziente con i resti più alti”—> prendo la cifra elettorale generale e la divi-
do per il numero dei seggi da distribuire e ottengo un quoziente, poi prendo le
cifre elettorali di ciascun partito e le divido per il quoziente. Ora per capire come
assegnare i seggi inizio dai risultati con parte intera , se la divisione da un risul-
29
tato come 5,66 allora avrà sicuramente 5 seggi, cosi per tutti. poi guardando i
decimali si prendono i più alti.
- varianti: prendo la cifra elettorale generale e divido per i seggi+1( o per i seg-
gi+2 ecc) e ottengo un nuovo quoziente, rifaccio la stessa operazione di prima e
mi cambiano ancora i risultati.
In realtà si hanno spesso dei sistemi elettorali misti :
ci sono 3 elementi che possono falsare quella logica sottostante: la soglia di ac-
cesso alla rappresentanza la cosiddetta “clausola di sbarramento”—> regola che
impone una soglia minima di voti per ottenere l’accesso alla rappresentanza, si
tratta di un CORRETTIVO di un sistema proporzionale.
C’è poi il premio di maggioranza, un correttivo anch’esso dei sitemi proporzionali
diretto a garantire che la lista o la coalizione più votata abbia la maggioranza
( metà più uno dei seggi). per non rendere perennemente precaria la vita del
governo. Se si va al voto e si candida un partito che arriva primo e ottiene il
42% dei voti, se assegno i seggi senza correttivo questo avrà il 42% dei seggi
ma non arriverà da solo al 50%+1, allora non ci si limita a guardare solo le per-
centuali ma essendo arrivato primo gli vengono dati dalla legge altri seggi per
rendere la sua vita un po meno precaria, per farlo governare, logica di tipo mag-
gioritario in sistema proporzionale.
cifra elettorale nazionale di ciascuna lista: totale dei voti validi conseguiti dalla
lista nel territorio nazionale
cifra elettorale nazionale di ciascuna coalizione: totale dei voti validi conseguiti
dalla coalizione nel territorio nazionale
totale nazionale dei voti validi: somma dei voti validi conseguiti nel territorio na-
zionale da tutte le liste
Leggi elettorali di Camera e senato, prima : La disciplina legislativa che regola
l’elezione dei senatori ha subito nel tempo numerose modifiche tra cui quella del
2005 con la quale è stata superata l’impostazione maggioritaria ed è stato in-
trodotto un sistema proporzionale integrato da clausole di sbarramento e premi
PORCELLUM —>
di maggioranza. Si parla del cosiddetto sistema propor-
zionale differente per camera e senato con liste bloccate, preventiva indicazione
del capo della coalizione, clausola di sbarramento e premio di maggioranza diret-
to a garantire che comunque la coalizione o la lista singola più votata abbia la
maggioranza.
Si articolava su 26 circoscrizioni più 2 ( valle d’aosta e circoscrizione estera ) (il
voto degli italiani all’estero). 30
La valle d’aosta è un unico collegio uninominale: elegge un solo deputato ( 1
solo seggio disponibile) con il sistema maggioritario di tipo plurality.
Circoscrizione estero: assegnati 12 seggi con il sistema proporzionale sulla base
dei quozienti interi e dei piu alti resti.
Alle altre 26 circoscrizioni sono destinati gli altri 617 seggi in proporzione alla
popolazione residente. Un partito può decidere di presentarsi da solo o in coali-
zione con altri partiti. Si fa il calcolo dei voti e si capisce come assegnare i 617
seggi: metodo del quoziente naturale. Prima di tutto bisogna controllare se i voti
superano la soglia o no, poi bisogna vedere le coalizioni.
CAMERA
Sono ammesse alla ripartizione (SOGLIA DI SBARRAMENTO) :
le coalizioni che ottengono il 10% dei suffragi a livello nazionale se almeno
- una delle liste supera il 2%, accedono al riparto solo le liste collegate con cifra
elettorale nazionale almeno del 2%.
- le liste non collegate che raccolgono il 4% o quelle collegate che raccolgono il 4% in
una coalizione che non supera il 10%.
- le liste rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute presentate
esclusivamente in una delle circoscrizioni comprese in regioni il cui statuto
speciale prevede una particolare tutela di tali minoranze linguistiche che senza
considerare quale sia la relativa cifra elettorale nazionale hanno conseguito
almeno il 20% del totale circoscrizionale dei voti validi (trentino alto adige)
quozienti interi a più alti resti,
La formula elettorale utilizzata è quella dei
dove il quoziente di ripartizione = somma delle cifre elettorali nazionali di cia-
scuna coalizione o lista /617. Prendo la cifra elettorale nazionale delle liste am-
messe al reparto e sommo tutti i voti di quelli che hanno superato la soglia, indi-
viduo questo numero e lo divido per 617 ottengo il quoziente di ripartizione e
faccio l’operazione “quozienti interi più i resti più alti”. Devo poi vedere chi ha
diritto al premio di maggioranza, se la coalizione o partito più votato nelle 26
circoscrizioni ottiene da sola con la formula almeno 340 seggi ho la maggioran-
za solida in parlamento, si conferma detta distribuzione.
Se invece chi arriva primo che sia partito o coalizione non raggiunge con il crite-
rio i 340 si provvede ad assegnarle ex legge 340 seggi.
Qualora il premio di maggioranza sia scattato si ripartiscono i restanti 277 seggi
tra le coalizioni e liste perdenti. I seggi vinti dalle coalizioni sono ripartiti tra le
liste che ne fanno parte. I seggi vinti sul piano nazionale vengono ripartiti tra le
circoscrizioni sulla base di un criterio proporzionale e sono eletti i componenti
delle liste circoscrizionali in ordine di presentazione. 31
Alle elezioni della camera nel 2013 arriva primo il centro sinistra in coalizione
con il 29.5% di voti ottenuti, quella percentuale corrisponde a 192 seggi, la leg-
ge dice che chi arriva primo ha il diritto al premio di maggioranza quindi la legge
gliene assegna 148 ( 55% del totale ). Interviene la corte costituzionale , nume-
ro di seggi sproporzionato rispetto a quelli a cui aveva diritto. Seggi assegnati in
base ad una norma anticostituzionale.
Dichiara illogico dargliene più del doppio di quanti gliene spettassero: la norma
che attribuisce il premio di maggioranza in questo modo è irragionevole, non è il
premio di maggioranza ad essere incostituzionale ma l’attribuzione di esso sen-
za stabilire una soglia minima per poterlo attenere.
Nel 2014 la corte costituzionale dichiara irragionevoli e quindi incostituzionali le
seguenti disposizioni :
- irragionevole e quindi incostituzionale il premio di maggioranza alla camera
senza soglia minima
- irragionevole e quindi incostituzionale il premio di maggioranza al senato
- la mancata previsione del voto di preferenza per i candidati da parte dei citta-
dini
SENATO :
Per quanto lo riguarda, è presente