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Estratto del documento

(GAI).

 Basi per l’introduzione dell’euro come moneta unica e per

l’istituzione della Banca Centrale Europea (BCE).

 Valorizzazione del ruolo del parlamento europeo.

 Istituzione di un organo consultivo di rappresentanza dei

governi locali: il comitato delle regioni e delle autonomie

locali.

 Introduzione della nozione di cittadinanza europea.

1997 Trattato di Amsterdam esso ha introdotto tre grandi novità:

1) Valorizzazione della cittadinanza europea: uguaglianza tra

uomini e donne, protezione delle persone fisiche sul

trattamento dei dati personali, sanzioni in caso di violazione

dei diritti fondamentali.

2) Modifiche alla forma di governo comunitaria: estensione e

semplificazione delle procedure mediante le quali il

parlamento europeo partecipa al procedimento legislativo.

3) Rafforzamento della politica sociale europea: potenziamento

degli strumenti di intervento dell’unione nel settore

dell’occupazione.

28

2000 Carta europea dei diritti fondamentali, riconosciuti in tutti gli stati membri

2001 Trattato di nizza Si introducono modifiche relative al rafforzamento degli interventi

dell’unione nei settori di: politica estera, sicurezza e difesa.

2002 Entra in vigore l’euro per i primi 12 stati membri

2003 Trattato di atene È il trattato di adesione tra i 15 stati membri dell’unione ed i 10 stati

che ne entreranno a farne parte.

2004 Trattato che adotta una con tale trattato si tende a dare un carattere costituente alla nuova

costituzione per l’ue fase del processo di integrazione europeo. Principali novità:

a) Distinzione delle competenze tra unione e stati membri;

b) Disciplina delle fonti comunitarie e distinzione tra atti

legislativi ed atti esecutivi;

c) Garanzia dei diritti fondamentali (“Carta dei Diritti

Fondamentali dell’UE”).

2007 Trattato di lisbona Modifica i trattati precedenti e prevede l’ue: unione di 27 stati.

Gli stati membri stati membri dell’Unione Europea

Dal 1951 Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi 6

Dal 1973 Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda 9

Dal 1981 Grecia 10

Dal 1986 Portogallo, Spagna 12

Dal 1995 Austria, Finlandia, Svezia 15

Dal 2004 Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia, 25

Slovenia, Ungheria

Dal 2007 Bulgaria, Romania 27

Dal 2013 Croazia 28

Forma di governo dell’UE : FORMA DI GOVERNO COMUNITARIA si intende l’aspetto dell’ordinamento relativo

alla composizione e alla funzione di organi tra i quali i trattati ripartiscono i poteri ceduti dagli stati membri,

nonché i loro reciproci rapporti.

Caratteristiche essenziali:

 Il potere legislativo non appartiene solo al parlamento;

 Prevalenza dei governi nazionali nell’assunzione delle decisioni dell’ue.

29

Gli organi dell’Unione Europea di decisione politica

Il consiglio

europeo È formato dai capi di stato o di governo di ogni paese membro.

Il consiglio europeo non è un organo dell’ue e dunque non può adottare decisioni giuridicamente

vincolanti per l’unione.

Al suo interno sono nati gli indirizzi che hanno condizionato in seguito la politica europea, infatti i

suoi compiti sono:

 Definire gli orientamenti politici necessari;

 Definire gli obiettivi dell’unione;

 Stimolare il processo di costruzione dell’unione.

Il consiglio

dell’ue Ne fanno parte i ministri competenti per materia degli stati membri e non è un organo permanente:

si riunisce quando se ne prospetta la necessità. È l’organo di vertice dell’UE con sede a Bruxelles.

Ad esso è affidata la potestà legislativa, poiché può emanare le direttive e i regolamenti, cioè le

leggi dell’Unione.

Le riunioni avvengono per settore di competenza: finanze, esteri, agricoltura, commercio, …

Le decisioni più importanti vengono adottate all’unanimità, mentre per le altre è sufficiente la

maggioranza, calcolata in base alla grandezza di ogni stato:

 I paesi maggiori dispongono di 10 voti;

 La spagna 8 ed il belgio 5;

 I paesi minori dispongono di o 1 voto.

La presidenza del consiglio viene retta a turno da ogni membro per sei mesi. Il consiglio non deve

rispondere del suo operato a nessun’altro organo dell’unione, pur restando ferma la

responsabilità dei singoli ministri di fronte ai rispettivi parlamenti nazionali.

Il

parlamento

europeo è formato da 785 eurodeputati , eletti ogni 5 anni a suffragio universale e diretto dai cittadini

dell’unione. Ogni paese elegge un numero di parlamentari, stabilito sia in base alla dimensione di

ciascun stato, sia in modo da garantire agli stati più piccoli una rappresentanza significativa.

Tra i suoi poteri possiamo essenzialmente ricordare:

1) La funzione di codeterminazione legislativa: come appena detto il Parlamento non è

titolare del potere di legiferare autonomamente, ma interviene nel procedimento

legislativo in due modi: consultazione

1. Nella procedura di , il Parlamento emana un parere non vincolante per

il Consiglio; codecisione

2. Nella procedura di , i rilievi del Parlamento hanno maggior incisività.

2) L’approvazione del bilancio e la delibera sulle spese facoltative dell’Unione.

3) Il controllo sulla Commissione : il Parlamento approva la Commissione, nominata dai

governi nazionali; in seguito la può sfiduciare.

La

commissione

europea Quella in carica dovrebbe essere l’ultima commissione composta da 27 membri (uno per ogni stato

membro). A partire dal 2014 il numero dei commissari sarà pari a 2/3 di quello degli stati e

saranno scelti dai singoli stati secondo un criterio di rotazione assolutamente paritaria. Con il

trattato di lisbona si è optato per un rapporto di fiducia tra parlamento e commissione.

30

Il presidente della commissione ha un ruolo di direzione e coordinamento.

La commissione resta in carica 5 anni e decade automaticamente alla fine del periodo e può

essere comunque sfiduciata dal parlamento stesso.

La commissione ha sede a bruxelles.

Tra le principali funzioni della commissione europea diciamo che la commissione:

1) Vigila sulla corretta applicazione dei trattati;

2) Ha potere di iniziativa nel processo legislativo dell’Unione;

3) Definisce il modo in cui possono essere raggiunti gli obiettivi comuni.

Corte dei

conti È composta da membri designati dal Consiglio, scelti tra membri che hanno già svolto tale attività

nei rispettivi Paesi. Il suo compito consiste nel controllo sulla gestione finanziaria dell’unione.

Più precisamente, Tra le funzioni svolte dalla corte ricordiamo:

 Il controllo sulle spese e sulle entrate dell’Unione;

 L’esame dei Conti di ciascun organo dell’Unione;

 La presentazione di una relazione annuale che viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale

delle Comunità Europee.

Corte di

giustizia

dell’ue Composta da:

 Corte di giustizia assicura il rispetto del diritto dell’ue da parte delle istituzioni

dell’unione e degli stati membri e l’interpretazione uniforme del diritto dell’ue in tutta

l’unione.

 Tribunale di primo grado nei casi previsti dal tfue si pronuncia sulle questioni di

competenza della corte con sentenze che possono essere appellate dinnanzi alla corte

stessa.

 Tribunali specializzati al momento solo il tribunale della funzione pubblica.

 31

I poteri delle istituzioni comunitarie

Poteri normativi ne sono titolari il Consiglio e la Commissione. Sono esercitati mediante due atti:

1) Direttive = sono atti normativi che vincolano gli stati membri rispetto a degli obiettivi prefissati, ma

lasciano ai paesi la libertà di determinare i mezzi più idonei al loro raggiungimento. Solitamente una

direttiva comunitaria è seguita dall’intervento di un legislatore nazionale che dovrà attuare il contenuto

della direttiva;

2) Regolamenti = sono atti normativi dotati di efficacia diretta ed immediata nei paesi membri: essi hanno

vigore negli stati dell’UE senza la necessità di un ulteriore atto legislativo a livello nazionale.

Tali norme devono essere obbligatoriamente rispettate da soggetti pubblici (legislatore, giudice, …) e da

soggetti privati (imprese).

Si parla di Diretta applicabilità degli atti normativi dell’Unione se:

 L’atto comunitario sia legittimo = adottato dall’organo competente secondo le procedure previste dai

trattati;

 Esistenza di misure di garanzia = ricorso alla Corte di Giustizia.

Poteri amministrativi la Commissione deve assicurare che il diritto comunitario sia effettivamente attuato.

Tale attività è svolta mediante l’esercizio di poteri amministrativi di decisione, di controllo e di sanzione.

Nell’esercizio di questi la commissione si avvale di:

a) Attività consultiva, di comitati composti dai rappresentanti degli stati membri;

b) Attività istruttoria e di supporto, dei propri uffici che operano con le amministrazioni nazionali coinvolte

dalle politiche comunitarie.

Poteri in campo monetario il passo più importante del processo di integrazione è rappresentato da:

 Introduzione di una moneta unica: l’euro;

 Istituzione della Banca Centrale Europea, la BCE, la quale ha sede a Francoforte, emette e controlla

l’euro, eroga credito agli stati membri, regola il funzionamento dei sistemi di pagamento e definisce la

politica monetaria dell’UE.

Poteri giudiziari sono esercitati dal Tribunale di Primo Grado e dalla Corte di Giustizia ed hanno il compito di:

 Assicurare che gli atti adottati dalle Istituzioni siano legittimi;

 Assicurare il rispetto del diritto comunitario da parte degli stati membri;

 Assicurare il risarcimento del danno ad una persona fisica o giuridica che abbia subito un pregiudizio

dell’attività svolta da un organo comunitario.

Poteri in ambito PESC e GAI in ambito PESC e GAI le istituzioni comunitarie operano con procedure decisionali

speciali che si distinguono in: azioni e posizioni comuni.

32

Capitolo 6

Il corpo elettorale

Popolo e corpo elettorale “la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e

L’art.1 comma 2 della Costituzione afferma che

nei limiti della Costituzione.”

Questo principio sta alle basi della nostra storia costituzionale e introduce un nuovo principio di legittimazione

del potere, in base al quale l’esercizio delle funzioni degli organi statali ha fonte prima nel popolo. Tali organi

costituzionali vengono dunque detti sovrani poiché rappresentano gli strumenti mediante i quali il popolo esercita

la sovranità, che sol

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A.A. 2013-2014
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Claaa_Love di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Marzanati Anna.