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SOCIETA' STRANIERE
Ci sono norme che interessano anche le società straniere quando queste costituiscano una sede
secondaria in Italia con rappresentanza stabile.
Una società straniera potrebbe operare in Italia anche senza sede secondaria e questo la sottrae a
qualunque norma almeno di diritto societario italiano.
I PATTI DI FAMIGLIA
Le norme sul patto di famiglia si trovano nel libro II.
→
Problema come assicurare la successione nell'impresa individuale o societaria?
Il capitalismo Italiano è contraddistinto da forme di capitalismo familiare.
Il legislatore ha introdotto con la legge del 14 febbraio 2006 n°55 i patti di famiglia. La disciplina:
ü si può avere un imprenditore individuale che ha interesse a destinare l'azienda all'erede più
capace;
ü un'impresa societaria in questo caso ciò che più interessa è il trasferimento delle quote di società.
Esistono dei legittimari quindi c'è il problema che se anche l'imprenditore disponesse per testamento non
deve comunque intaccare la legittima.
La disciplina dei patti di famiglia prevede che: l'imprenditore riesca a convincere i legittimari e decidere
davanti al notaio, come vengano formati i diversi lotti ereditari.
“Si decide fin d'ora chi avrà determinate quote”.
Se si riesce a identificare delle quote alla pari l'operazione è riuscita. Ci sono 2 presupposti:
ü tra i beni del “de cuius” ci siano anche altri beni di valore economico rilevante in modo da
formare quote di valore corrispondenti;
ü e che tutti siano d'accordo a dare determinati valori a ogni quota (consenso dei legittimari).
Una volta fatto il patto di famiglia, se non cambia la volontà dell'imprenditore fino alla morte, i suoi beni
verranno devoluti secondo quanto specificato nei patti di famiglia. È una forma di successione anticipata.
COMPLICAZIONI
Uno dei legittimari potrebbe morire, quindi bisogna vedere quali sono i suoi eredi e se questi accettano.
Il “de cuius” può sempre cambiare idea. Implica una sorta di scioglimento del patto di famiglia.
Il legittimario è sempre vincolato, non può rinunciare alla quota o chiedere che venga modificata.
Tema delicato quello sul patto di famiglia, se ne usa molto poco.
SISTEMA SOCIETARIO.
Quali sono i sei tipi di società?
3 società qualificate come società di persone;
• 3 società di capitali.
•
La società per azioni ha le quote rappresentate da azioni; mentre nella società a responsabilità limitata le
quote non sono rappresentate da azioni, ed entrambe hanno solo soci a responsabilità limitata.
Per individuare i sei tipi societari, basta incrociare 2 dati:
Ø se le quote sono rappresentate da azioni o meno;
Ø se la società ha o meno soci a responsabilità illimitata.
Nella società in accomandita per azioni abbiamo la particolarità che le quote sono rappresentate da
azioni, ma c’è la categoria degli accomandatari che sono soci a responsabilità illimitata per le obbligazioni
sociali.
Mentre nella società semplice è l’unico tipo societario pensato per regolamentare l’esercizio in comune di
attività non commerciali, (quello di default è quello della società semplice).
Tipi di società di persone:
1. Nella società semplice (S.S.), si presume che tutti i soci sono orientativamente responsabili, ma è
possibile il patto contrario a certe condizioni.
2. Nella società in nome collettivo (Snc), dove tutti i soci sono illimitatamente responsabili per le
obbligazioni sociali almeno nei confronti dei terzi, poi si può stabilire con una pattuizione interna
se l’onere finale debba essere ripartito diversamente, ma rispetto ai terzi i creditori sociali possono
contare sulla responsabilità illimitata di tutti i soci, senza possibilità di patto contrario, perché la
Snc, secondo il legislatore, vuole la responsabilità illimitata dei soci.
3. La società in accomandita semplice (Sas), in cui accanto alla categoria degli accomandatari (che
come nell’accomandita per azioni, sono soci illimitatamente responsabili per le obbligazioni
sociali), troviamo la categoria degli accomandanti, che sono soci che godono del beneficio della
responsabilità limitata.
La differenza è che nella società in accomandita per azioni le quote sono rappresentate da azioni e
la società acquista la personalità giuridica; mentre nessuna delle società di persone acquista la
personalità giuridica.
Distinzione:
Ø nelle società di capitali il nome della società si chiama denominazione sociale.
Ø mentre ragione sociale per le società di persone.
La ragione sociale vuole:
l’indicazione del tipo: S.n.c.; S.S.; S.a.s. (elemento in comune anche nella denominazione sociale
• ci vuole);
l’inclusione all’interno della ragione sociale stessa del nome di almeno uno dei soci
• illimitatamente responsabili, (elemento differenziale).
Mentre nella denominazione sociale:
non è obbligatorio (ma potrei) indicare il nome di uno dei soci (posso formare la denominazione
• sociale liberamente, elemento differenziale);
si applica sia alla ragione sociale e alla denominazione sociale le regole in tema di ditta (elemento
• in comune).
La ditta può essere individuale e il nome sotto il quale l’imprenditore (anche non commerciale)
esercita l’impresa, sono segni distintivi di tale impresa e quindi si applicano le regole della ditta.
Nel caso della società c’è già la ragione sociale e la denominazione sociale che hanno questa
funzione distintiva e vengono tutelate dalle norme sui segni distintivi, cioè questo significa che
quando io formo e scelgo il nome della ditta individuale oppure formo la denominazione sociale o
la parte libera della ragione sociale devo stare attento al fatto che non si confondano con altre
ditte individuali o societarie che ci sono già nella zona e che magari operano nel mio stesso
settore. Società di capitale
Nelle società di persone non c’è tendenzialmente un organo amministrativo separato dal gruppo dei soci:
ciascun socio è anche amministratore (non c’è un organismo specializzato: Manager), questo è un
elemento importante, sul piano della regolamentazione.
Mentre la disciplina delle società di capitale in generale è molto più ampia e complessa perché questa
specializzazione (esistenza del manager), implica che esista almeno un tipo potenziale di conflitto (in
quanto possono non coincidere i manager con i soci).
Questo aspetto del potenziale conflitto (tra soci e manager) è importante perché da luogo a una serie di
profili di disciplina, che non troviamo nella società di persone.
N.b. Nella società di persone non c’è una vera e propria disciplina della responsabilità degli
amministratori perché tanto i soci sono tendenzialmente amministratori e sono già illimitatamente
responsabili per le obbligazioni sociali.
Diversamente: nelle società di capitali i manager non rischiano evidentemente il loro patrimonio
personale e bisogna avere delle regole forti che garantiscano che perseguiranno
questo interesse sociale.
Perché i manager potrebbero:
§ non perseguire questo interesse sociale;
§ perseguirlo in una maniera non soddisfacente.
à
In quanto, i manager hanno interesse a incrementare le loro retribuzioni.
Hanno interesse a massimizzare il profitto della società, nella misura in cui di riflesso questo poi si
traduce in un premio retributivo.
Ma ci possono essere delle politiche gestionali, che sono più favorevoli a dei risultati a breve termine,
infatti l’amministratore ha un orizzonte temporale ristretto, rispetto alla durata del mandato che riceve
(triennale), quindi non va a valutare quale sia l’interesse della società nel medio e lungo termine, lo fa solo
per il tempo in cui è in carica.
ü à
Mondo anglosassone la retribuzione è quasi sempre parametrata ai risultati, tengono conto
delle perfomance.
C’è questo potenziale conflitto tra interesse dei managers e interesse dei soci, nelle società di
capitali c’è un po’ sempre questo, nelle società di capitali italiani, (esempio la società per azioni),
questo conflitto è meno forte.
Soprattutto sul funzionamento delle Corporation Americane, dove abbiamo: à
- dei manager molto forti che non sono strettamente controllati dai proprietari vuol dire che il modello
classico della Corporation è quello della Pubblic company (=non ci sono degli azionisti di maggioranza ben
identificati e stabili).
Se la proprietà è molto frazionata, i manager hanno più forza e più autonomia e indipendenza, questo
può essere considerato elemento positivo, ma implica che questo potenziale conflitto (interesse dei
manager e dei soci), può essere risolto a favore dei manager.
ü I sistemi europei ma soprattutto quello italiano, sono invece sistemi a proprietà concentrata (=
vuol dire che c’è una maggioranza stabile che domina l’assemblea, e l’assemblea nelle società di
capitali designa chi sono i manager, questi non hanno autonomia e indipendenza perché
rispondono di quello che fanno al loro azionista di maggioranza). Ricorda: ci pochissime Pubblic
company in Italia.
Dunque, essendo un sistema dove ci sono maggioranze stabili, il socio di maggioranza, condiziona le
scelte dei manager.
Domanda: Qual è il tipo di conflitto tipico delle società di capitali italiane?
Il conflitto tra maggioranza e minoranza.
Conflitto raro: tra le Corporation Americane, perché lì la proprietà è frazionata.
Mentre da noi è molto frequente, nel senso che da noi c’è quasi sempre un gruppo di controllo,
(abbiamo tendenzialmente dei soci di controllo/comando):
-in alcune società non avremmo nemmeno una minoranza organizzata perché troppo frazionata;
-in altre società avremo una minoranza organizzata/ qualificata.
Domanda: E quindi perché ci può essere un conflitto tra maggioranza e minoranza?
à
Perché naturalmente se i manager sono scelti dalla maggioranza scopo minoranza:
§ diventare maggioranza a sua volta;
§ fare in modo che la società venga ben gestita in maniera da fare utili e che possa trarne vantaggio,
in misura proporzionale alla propria partecipazione.
à
Mentre, l’interesse della maggioranza è quello di rafforzarsi a discapito d