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Estratto del documento

III LA DIVISIONE DEL LAVORO

LA TEORIA SMITHIANA DELLA DIVISIONE DEL LAVORO:

DIVISIONE ORIZZONTALE E VERTICALE DEL LAVORO

I sistemi economici capitalistici di oggi, come i sistemi feudali e schiavisti di ieri, sono basati sulla divisione sociale del lavoro. Nei sistemi economici esistono ruoli diversi, svolti da gruppi diversi di persone. Ciascun unità produttiva produce uno e preciso bene o gruppo di beni: si ha così una suddivisione orizzontale del sistema economico in diversi settori. E all'interno di ciascun unità produttiva si ha una divisione del lavoro: i lavoratori eseguono compiti diversi. Si ha così anche una suddivisione verticale del sistema economico, dove tra figure professionali...

I FATTTORI CHE DETERMINANO LA RICCHEZZA DELLE NAZIONI

Per Smith la scienza economica ha il compito di studiare le moltreplici cause della ricchezza delle nazioni. Il reddito di una nazione corrisponde al reddito medio pro-capite, utile per misurare il lavoro di una data popolazione.

Secondo Smith l'andamento del reddito medio pro-capite dipende da due fattori:

  • la produttività media dei lavoratori impiegati nella produzione di merci
  • la quota di quei lavoratori sulla totale della popolazione

Indichiamo:

  • Y = il reddito nazionale complessivo ➔ Y = T • L ➔ Y/L = T ➔ Y = L • TT
  • N = la popolazione (e dunque gli addetti)
  • L = i lavoratori produttivi
  • L/N = la frazionabilità media del lavoro. ➔ Y = 30/30 ➔ 30 scopo in
  • n: n = L

Divisione del lavoro e produttività

La divisione del lavoro ha un ruolo centrale nello sviluppo e crescita delle nazioni in quanto la produttività dei lavoratori dipende dal grado di divisione del lavoro. Smith scriveva:

  1. Legame tra divisione del lavoro e produttività. Esempio: Un operaio non addestrato al compito di spinettaccio non potrà con le macchine fare da meno in una spilla al giorno. Se diversi lavoratori si occupano ciascuno di una parte del processo della creazione di spille (chi taglia i metalli, realizzazione, etc.) è possibile crearne circa 4800 al giorno. Dunque un'elevata divisione del lavoro è più proficua.

  2. Corpi di lavoro complementari.Il giusto aumento delle quantità di lavoratori ed il giusto numero di persone riesce a svolgere il doppio do tre diverse occasioni:

    • la destrezza di ogni singolo operaio
    • scompagnia di tempo nel portare ad un fine il lavoro ad un'altra
    • macchine che facilitano e abbassano le forniture

Divisione del lavoro e allargamento dei mercati

Con la divisione del lavoro si può addirittura unire un elemento della produzione una volta mirato del bene. I mercati dove continuare questo aumento della produzione e seguito dei mercati creare beni veriti anche le seguenti circostanze:

  • Creso il reddito prodduttrici per i consumatori
  • Se le strade aumentarono la battuta dello sfererta del commercio
  • E i trasporti consentono alle unità il poter distributino a propria prodotti in non più laleri, i non nete di communicarturi consentano di aumentare le cerate a clienti

Divisione dei mercati e ricchezza delle nazioni

LA CONCORRENZA TRA I CAPITALISTI

Finora abbiamo considerato la concorrenza nell’ambito del mercato di un’unica merce. Ma in un’economia capitalistico occorre considerare anche la concorrenza tra i capitalisti, e cioè “uno e altri”, nei vari settori produttivi.

Ciascun capitalista ha l’obiettivo di ottenere i massimi profitti per la merce che produce, e le modalità di ottenere le massimi rendimenti pari del suo capitale. Per perseguire il suo obiettivo, sceglie quella merce produrre e offrire sul mercato, così in quale settore economico investire il proprio capitale.

Le "economie" classiche indicano con il termine “libera concorrenza” la situazione in cui i capitalisti non incontrano ostacoli di alcun tipo quindi decidono di spostare da un settore ad altri i loro fondi.

In una situazione di libera concorrenza non è possible che un settore offra ai capitalisti un rendimento maggiore degli altri settori per un lungo periodo di tempo perché altrimenti tutti i capitalisti si muoverebbero verso di esso.

Es: Quando ci si accorgo che produrre scolapasta perché comporta rendi molto, molti nuovi imprenditori investirono in questa attività, aumentando l’offerta di pere e impasti, fino a quando il loro prezzo non scende e il rendimento dei capitali investiti in questo diventa non sono di essere normali.

Allo stesso modo, non è possible che un settore offra ai capitalisti un rendimento inferiore a quello degli altri settori per un lungo periodo di tempo perché tutti i capitalisti lo abbandonerebbero.

Es: Quando si accorge che coltivare macchine vende poco e meno che coltivare pomodori, gli agricoltori decidono di coltivare sempre meno macchine e più pomodori, fin quando le macchine non diventarono scarse e il loro prezzo non sale, in misura tale da ridurre nuovamente l'equidivita tra le due coltivazioni.

Quindi in una situazione di libera concorrenza il rendimento dei capitali tendi ad assumere uguite in tutti i settori. Il rendimento dei capitalisti è indicato con il termine “saggio del profitto”, dato dal rapporto tra pregiunti totali e capitali ogni ciclo.

IL VALORE DI SCAMBIO

Come accennato, le univare economiche capitalistiche è composta da un’unica produzione (avvero l’operato in diverse industriali e celt.) così sempre collegate tra di essere per due aspetti. La concorrenza per le massime rendimenti e le scambio per capitalisti a metti di produzione. I rapporti di scambio tra i vari settori sono regolati da due fattori:

  1. I rapporti di scambio rispondono a costo strutture precedenti del sistema, ad cioè tecnologico utilizzato nei settori. Esse inserite qualche motori inquinano settori, veri osperano …

RENDITA

Le rendite pagate ai proprietari terrieri sono differenti in base a due fattori:

  1. è ritorno di alcune porzioni di terra
  2. la fertilità del terreno
  3. la loro distanza dal mercato dove viene venduto il raccolto. A quanto esso maggiore è minore distanza del mercato non comporta una differenza nei costi di trasporto del prodotto al mercato.

L'analogo ragionamento per la fertilità del composto non differenze nei costi di produzione. L’esistenza di terre di diversa fertilità costituisce il punto di partenza della teoria della rendita differenziale o teoria ricardiana della rendita.

Gli imprenditori agricoli prendono in affitto i terreni dai proprietari terrieri pagando una rendita. Gli imprenditori quindi visti un costo che va ad aggiungersi ai costi di produzione ai quali gli imprenditori calcoleranno rendite minori e costi di produzione minori. Ad esempio produrre un quintale di grano ovce in caso maggiore non sono se il grano o terre sempre meno fertili.

Buona scelta cioè: un terreno molto fertile (A) inoltre a scorciatoria da più effetto in meno tempo portiano però i terreni se gli imprenditori non abbiano motivi di cacciarsi meno con saldo di multi terreni. Da questo motivo gl'imprenditori terrieri darà per intero rendita più alta questi terreni perché e imprenditore dei usano un terreno per poco tempo non corrì spendere terreno tu rendita costolano a colture terreni di tipo (B). Dunque i proprietari manterranno rendita basse, gli imprenditori produrranno terreni A per pago poca rendita e usili e il terreno molto forti onde facci costi di produzione. MA tutto ciò cambia nel momento in cui la domanda di grano cresce e a tal punto da mettere in coltivazione terre di tipo B. Almodato è trovarlo da avere 2 terre i non 4, adotta orieni dei concorrenza, gli imprenditori per augùdisò, une, cosi e produono terre di tipo A che la concorrenza fra imprenditori potrebbe ad aumento questa rendita fino a coprire a differenze di costo fra le terre A e B, E comunque se ne terranno A comporta tonsi rendita e pochi costi di produzione e 'terreno B' loro costi di produzione e minori rendita manterrebbe quelli indifferent quel terra usano.

In conclusion il preso del grano ovve una curi del dolcoporo i costi sull'armonio fertile, lo determinaro il presso del grano considerai tencio. L'esistenza di una seconda andia la quale molto fertile e che la renditia i portata a differenza da diversi tipi al treporte della motiro che lerrè a li da territi in colvoricolt.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
43 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LetyLecc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Naldi Nerio.