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Livello dei prezzi e tasso di cambio nel lungo periodo
I Tassi di Cambio sono determinati dai tassi di Interesse e dalle aspettative, elementi a loro volta influenzati dalle condizioni dei mercati monetari nazionali.
Per capire i movimenti di lungo periodo dei Tassi di Cambio dobbiamo generalizzare il nostro modello in due direzioni:
- Completamento dell'analisi dei legami fra le politiche monetarie, l'inflazione e i Tassi di Cambio
- Esame dei fattori diversi dalla domanda e dall'offerta di moneta che possono influenzare i Tassi di Cambio
Il modello di lungo periodo che descrive il Tasso di Cambio fornisce lo schema di riferimento che gli agenti che operano nei mercati delle attività finanziarie utilizzano nella previsione dei Tassi di Cambio futuri. Poiché le aspettative influenzano immediatamente i Tassi di Cambio, le previsioni di lungo periodo degli operatori influenzano il breve periodo.
Nel lungo periodo, il livello dei prezzi nazionali ha un ruolo
cruciale nel determinare siai Tassi d'Interesse, sia i prezzi relativi. Una teoria che spiega in che modo i livelli dei prezzi interagiscono con i tassi di cambio è fondamentalenella comprensione perché il Tasso di cambio può variareprofondamente in periodi di tempo parecchio lunghi. L'analisi, perciò, prenderà le mosse dalla famosa teoria della parità dei poteri d'acquisto (Purchasing Power Parity, PPP) la quale afferma che movimenti del Tasso di Cambio tra le valute di due paesi trovano una spiegazione nelle variazioni dei livelli dei prezzi nazionali. Ma la PPP non offre accurate previsioni di lungo periodo e talvolta tale teoria deve essere modificata per tenere conto delle variazioni dell'offerta e della domanda sul mercato dei beni di due paesi. In questo modo, la PPP riesce a prevedere gli effetti sul Tasso di Cambio e sul Tasso di Interesse delle modificazioni che hanno luogo sui mercati monetari e reali.
5.1 La Legge del
Prezzo Unico. In che modo le forze di mercato danno luogo ai risultati previsti dalla PPP? Per comprenderlo, affrontiamo prima la discussione di una proposizione collegata ma distinta, nota con il nome di Legge del Prezzo Unico, che afferma che in mercati competitivi, in assenza di costi di trasporto e di altri impedimenti al commercio, beni identici venduti in paesi diversi devono avere lo stesso prezzo, espresso in termini della medesima valuta.
Per esempio, se il TdC $/£ è pari a 1,50, un maglione che a New York costa 45 $ deve essere venduto, a Londra, a 30 £ (30 £ x 1,50 TdC = 45 $). Se il TdC scendesse a 1,45 $/£, il bene sarebbe venduto a Londra per 43,5 $ (1,45 x 30 £). Se contemporaneamente a New York il prezzo fosse sempre di 45 $ a maglione, gli importatori americani e gli esportatori inglesi troverebbero vantaggio ad acquistare il maglione a Londra e rivenderlo a New York, spingendo verso l'alto il prezzo del bene a Londra (eccesso di domanda).
E verso il basso il prezzo a New York (eccesso di offerta), fino all'eguaglianza dei prezzi. Se lo scambio è libero e senza costi, beni identici devono avere lo stesso prezzo relativo, indipendentemente dal luogo nel quale sono venduti: questo principio introduce un legame tra prezzo interno dei beni e Tassi di Cambio.