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VOLIZIONE DELL'EVENTO E INOSSERVANZA DELLE REGOLE CAUTELARI

Si individua così a titolo di dolo e non in senso di responsabilità oggettiva. Allora partiamo dalla classica ipotesi di furto degenerata in rapina, il passaggio dal furto alla rapina è sempre prevedibile. Ma ciò non è sostenibile con riferimento alla prevedibilità in concreto. Abbiamo visto situazioni per le quali prevedibilità astratta e concreta si identificano.

Vediamo ipotesi che in astratto non è prevedibile ma che in concreto si, passaggio dal furto alla violenza sessuale, anche se non voluta da colui che ha organizzato il furto. Quando ad esempio si sa che nell'appartamento in cui si è organizzato il furto è abitato da una sola donna. O quando gli autori del furto sono dei maniaci. In questo caso è prevedibile la violenza sessuale, che attribuisce un rato doloso a un soggetto che aveva solo la colpa. Una pena prevista per un reato doloso nei confronti.

di un soggetto che risponde a titolo di colpa. Comporta un trattamento sanzionatorio sproporzionato. Quindi dobbiamo evocare. Il problema è che viene attribuito a titolo di dolo una fattispecie che invece è sostanzialmente colposa. E certamente ci siamo imbattuti in un altro principio fondamentale che è quello della proporzione. Ricordiamo tutta la tematica del richiamo all'art. 3 della Costituzione, principio di uguaglianza. Anche se volessimo vederla nell'ottica della funzione rieducativa della pena, anche qui ci troveremmo di fronte a gravi problemi. Pena sproporzionata come appare quella riservata al soggetto che non ha voluto l'evento. Questi problemi vengono solo attenuati dal secondo comma dell'art. 116. La pena è diminuita fino al terzo per chi ha voluto il reato meno grave. Questo attenua la sproporzione. Ma fino a un certo punto. Ipotesi reato non voluto = omicidio 5 anni di reclusione. Ma un soggetto che non voleva la morte, in virtù del 116 verrà punito.concorrente nel reato proprio. In questo caso, se il titolo del reato muta per il concorrente, anche gli altri partecipanti rispondono dello stesso reato. Questo articolo è importante per capire la responsabilità penale di coloro che partecipano a un reato in concorso.

Testimone che deve porre questo reato, questi sono i reati propriesclusivi che normalmente non hanno una corrispondenza tra i reati comuni. Ci sono poi altri reati propri non esclusivi, che possono essere commessi da un estraneo. I reati propri non esclusivi trovano la corrispondenza nel fatto comune, es classico, il peculato. Peculato ipotesi speciale di appropriazione indebita. Vi deve essere una pluralità di soggetti, deve essere commesso un reato proprio, e bastano gli estremi di un tentativo di reato e i concorrenti devono fornire un contributo agevolatore. Il problema è sul versante soggettivo, del dolo, anche questa è un'ipotesi di concorso eventuale di persone nel reato, quindi anche il dolo di concorso, ma si pone un problema che deriva dalla originaria scelta del legislatore, i concorrenti devono essere a conoscenza della qualifica siamo in un'ipotesi in cui viene attribuita la responsabilità a titolo di responsabilità oggettiva, quindi non

È necessario la conoscenza da parte degli estraniedella qualifica del soggetto. Qui il discorso lo dobbiamo vedere alla luce di quantoabbiamo più volte ripetuto. In dottrina si è cercato di superare il problema. Naturalmente l'interpretazione fornita dalla corte cost, ha posto dei problemi di illegittimità cost, nell'ipotesi in cui consente la punibilità de reato più grave qualora non ci siano dei requisiti a qualificare il reato più grave. Questi autori ritengono mettere allaluce del 110 in caso di reati l estraneo deve veramente conoscere la qualifica, per quanto riguarda i reati propri non esclusivi verrebbe imputata a titolo abitativo la mancanza di conoscenza della qualifica stessa. L'abuso dell'autorità Art 112 . N 3 punisce di autorità e direzione il quale abusando determina a commettere un reato. In quel caso è ovvio che il trattamento sanzionatorio per Li previsto è più grave.un’etàSappiamo che il minore di 14 anni non è imputabile, mentre colui che ha compresa tra 14 e 18 anni sarà valutato dal giudice. Comma successivo prevede un incremento ulteriore nei confronti di chi si è avvalso di una persona non imputabile e non punibile un aumento di pena. Ci sono situazioni che inducono a modulare il trattamento sanzionatorio. Art 114 trattamento di miglior favore puo essere attribuito dal giudice nel momento in cui il soggetto abbia fornito un contributo di minima importanza nella commissione del reato. Ma il secondo comma pone dei limiti qualora ci siano delle aggravanti queste attenuati non si possono applicare. Ultimo comma, la pena puo essere altresì diminuita quando concorrono le condizioni dei commi sopra o perché vi è una situazione di minorità, in quel caso le vittime che si trovano in una situazione subordinata hanno se il giudice lo ritiene, un trattamento sanzionatorio più favorevole. Ultimaconsiderazioni riguarda la valutazione sia delle aggravanti che delle attenuanti art. 118. Questo articolo evita che vengano poste sullo stesso piano le situazioni dei vari concorrenti. L'art. 118 e poi anche il 119 pone dei limiti al modo di trasmettersi la responsabilità a tutti i suoi concorrenti. L'art. 118 pone un ulteriore limite alla valutazione delle circostanze, perché quelle riferibili solamente a un soggetto non si ripercuotono anche sugli altri concorrenti. Dinamica analoga si ha nel 119 che prevede la valutazione delle circostanze di esclusione della pena, le effetto circostanze soggettive hanno soltanto riguardo alla persona cui si riferiscono, stiamo parlando delle circostanze oggettive. Gli altri concorrenti non potranno invocare l'immunità di cui gode il soggetto che ha commesso il reato con loro. Il secondo comma dice le circostanze oggettive che escludono l'effetto pena hanno per tutti coloro che compiono il reato. Parlando delleimmunità èabbiamo visto che un nesso sostanziale tra le varie teorie che parlano di causaesclusione della pena, e altre che sono legate al compimento delle mansioni.la figura del reo.Attenzione la scelta del legislatore di tenere distinta la tematica del reato da quellal'aladel reo si evince chiaramente dal fatto ce il legislatore dedica il titolo 4 al reo eoffesa L'imputabilitàpersona del reato, per tener distinte le due situazioni. comevedremo attiene alla condizione del reo , non alla struttura del reato. Ci dobbiamorecidiva…dedicare al capo secondo tel titolo 4,Si tratta di situazioni che dimostrano per un verso o per un altro una pericolosità.Partiamo dalla recidiva, ma naturalmente stiamo parlando di una responsabilitàpersonale che riguarda la persona fisica e non di quella giuridica. Art 99 Comma 1chi è stato condannato per un reato e ne commette un altro , in questo caso perscelta del giudice può

subire per il nuovo reato un aumento del terzo della pena. Si è delineata una differenza di visione in ordine alla natura della recidiva. È stata considerata da legislatore come una circostanza, anche se mantovani parla di condizioni personali del soggetto, legati anche alla sua vita.

Questo primo comma prevede la recidiva se tizio condannato per delitto non colposo e successivamente ne commette un altro. In questo caso a discrezione del giudice essere sottoposto a un aumento di pena fino a 1/3.

Il secondo comma prevedere delle forme di recidiva aggravata. La pena può essere aumentata fino alla metà, quindi a 1/3 fino alla meta, se il nuovo delitto non colposo è della stessa indole, recidiva aggravata specifica.

Per individuare il concetto di stessa indole l'art legislatore ha dedicato 101 cp, e cioè non soltanto quelli che violano la stessa disposizione di legge, ma anche quelli preveduti da leggi diverse, e da quelli che truffapresentano con.

Il primo carattere fondamentale comune è la truffa, sia semplice che militare. Questa comunanza può essere legata alla natura dei fatti, ma anche ai motivi che hanno spinto il soggetto.

Pensiamo alla situazione in cui un individuo maltratta la moglie e sfrutta la sua prostituzione. In questo caso, vengono individuati dei caratteri fondamentali comuni che portano a identificare la recidiva.

Ribadiamo il fatto che la recidiva semplice si basa sulla commissione di un delitto non colposo con condanna definitiva e successivamente ne commette un altro.

La recidiva aggravata specifica è indicata dal numero 1 del secondo comma. Se il nuovo delitto non colposo è stato commesso entro 5 anni dalla condanna precedente, si parla di recidiva infra quinquennale che comporta un aumento della pena fino alla metà.

Inoltre, c'è la recidiva aggravata prevista dal numero 3, se il nuovo delitto è stato commesso durante o dopo l'esecuzione della pena, ovvero se il soggetto si sottrae all'esecuzione.

della pena. Dimostrando una pericolosità poiché l'esecuzione nonostante della pena, non è stato rieducato va a commettere nuovamente un reato. Questo riguarda il fatto di colui che dimostra ancora una particolare pericolosità nonostante la pena. Terzo comma pende in considerazione situazioni nelle quali il soggetto commetta un delitto della stessa indole entro i 5 anni dal delitto precedente e mentre si dall'esecuzione sottrae della pena. Ai sensi del 3 comma qualora ci sono più l'aumento circostanze del secondo comma è della meta. 4 comma che per via effetti della pericolosità comporta vari sfavorevoli a capo di chi si trova nella situazione che andremmo a descrivere. Recidiva reiterata, se commette un altro delitto non colposo in casi previsti dal primo comma è della meta, nei casi previsti dal 2 comma è di 2/3. Quando il soggetto è già recidivo. di pena è parametrato al tipo di.pena sul quale
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Publisher
A.A. 2021-2022
114 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AnnaZan1234 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Ferrante Massimo.