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L'ETA' DEL BRONZO
nell'età del bronzo si vede l'inizio dell'utilizzo delle sepolture sotto tumolo. Bisogna prendere in
considerazione lo scambio che parte dall'Atlantico e va costa a costa. Nella zona della Bretagna
abbiamo il fenomeno del megalitismo con gli allineamenti di menhir o tombe dolmeniche con
aspetti monumentali molto importanti. Il campaniforme arriva così nell'isola della Gran Bretagna.
La sponda atlantica diventa una zona importante per la trasmissione della metallurgia perché se
vediamo dove si trovano le miniere di stagno come in Spagna, tra Germania e Francia etc.
Cronologia:
Bronzo antico 1800-1600 a.C.
Bronzo medio 1600-1300 a.C.
Bronzo finale 1350- 800 a.C.
In Italia abbiamo il Bronzo recente ma in Francia no
Sviluppo delle sepolture singole piuttosto che quelle multiple tra queste alcune si arricchiscono di
bene di prestigio a rappresentare il rango elevato.
I monumenti megalitici sono molto presenti nel sud ovest dell'Inghilterra per esempio Saint Fiacre
con un corredo importante dove è presente nelle tombe più semplici un po' di ceramica spesso
carenata, lame di pugnali di rame o bronzo, punte di freccia e oggetti di ornamento come bottoni in
ardesia. Nelle tombe monumentali trovo una grande quantità di oggetti di metallo anche armi
( spade, asce, lamina in oro, punte di freccia solo bretone) che rappresentano l'elite guerriera.
Sotto i tumuli hanno invece della terra in pietre,i più antichi hanno dei monumenti megalitici
all'interno.
Nella necropoli di Finisterre abbiamo dei tumuli alcuni dei quali hanno delle tombe diverse in base
ai tipi di corredi.
In questa zona ci sono pochi oggetti d'ornamento.
Verso la zona parigina abbiamo ancora l'uso di sepolture collettive a fianco di quelle individuali, qui
si trova la ceramica cordata che si mescola con il campaniforme. Nella zona di Marna ci sono anche
dei veri e propri ipogei usati anche per elementi del bronzo antico.
Nel Jura si sviluppa nel Bronzo antico la cultura del Rodano con aspetti del campaniforme e della
cordata.
Dal bronzo antico avanzato la posizione diviene distesa supina in cassa lignea o con recinto di pali,
presenti ciste litiche, raggruppate in necropoli, talora con orientamento diverso e corredo diverso
per genere. Cominciano a comparire oggetti da banchetto.
Ad Aosta è stato trovato un tumulo con tomba di guerriero del VII secolo d.C.
Nel bronzo finale si sviluppano i Campi d'urne. Tra il 1300 e il 1100 a.C. gruppo con ceramica a
scanalature e un gruppo vicino a Canegrate. Nel bronzo antico nel sud della Francia ancora
sepolture in grotte con rito collettivo. In un secondo momento abbiamo influssi in Italia
settentrionale tipo Scamozzina con alcuni elementi di decoro appenninico. Tra gli elementi di
corredo ci sono vaghi di collana in pasta vitrea con potassio e sodio. Dopo il 1200 a.C. si
interrompono i rapporti con l'Italia.
METALLURGIA
Attestazioni antiche di miniere sono in Liguria, lavorazione del rame si trova anche nella zona di
Parma, a Sesto Fiorentino, nelle Marche, qualcosa anche in Trentino ed italia meridionale.
I primi oggetti prodotti sono di prestigio soprattutto in rame: pugnali, asce e gli spilloni.
Tra i pugnali nei primi modelli sono quelli in selce, poi in rame a lama liscia o con costolatura con
codolo in fondo, l'impugnatura del pugnale era una specie di doppia guaina che all'interno fermava
il pugnale, l'immanicatura di legno o pelle. Lo sviluppo tecnologico porta all'univocità di manico e
lama uniti insieme in bronzo; altri tipi sono coltelli e spade nate nel bronzo medio 1700-1600 a.C.
possono essere lunghe o corte, diverse per tipo di combattimento per fendere, daghe e a punta.
L'immanicatura è la stessa ci sono a codolo, a manico fuso. Nel bronzo antico ci sono le asce prima
in pietra poi in metallo fuse.
LEZIONE 16/12/2016
SITO DI SAINT MARTIN
La tomba tre è a cista litica con montanti di stele. Mezzena si è occupato di scavare questo sito.
Divisa in tre settori interni individuabili dalla disposizione delle pietre per esempio il settore B ha
documentato il numero maggiore di ossa e il settore A e C si contraddistinguono con la disposizione
delle lastre interne diversa. Ha visto un utilizzo e una frequentazione ripetuta dove le ossa sono state
spostate. Sono stati individuati almeno quattro individui. Periodo campaniforme.
La tomba I sempre a cista litica al di sopra dell'aratura coperta da una grande lastra con coppelle
incise. I montanti della struttura sono stele reompiegate. Durante la costruzione della cista le
dimensioni sono state ridotte. Il fondo della tomba è costituita con una lastra con foro. (2300-1900
a.C.). Il piano I sono state inserite una selezione di ossa. Ci sono stati dei fattori di disturbo come
quello naturale cioè l'ingresso dell'acqua. La frequentazione è dovuta a momenti diversi, i resti non
erano del tutto scheletrizzati.
Nell'area sud c'è la tomba VI a cista ma è stata poco scavata al suo interno sono stati individuati
frammenti di vaso campaniforme. La tomba IV è posta su un microrilievo probabilmente appartiene
all'ultima fase del sito. Costituita da una struttura subcircolare con file di pietre a secco. L'impianto
è dell'antica età del bronzo (2100-1700). All'esterno c'è un foro di palo risalente al Bronzo finale e
una piattaforma rettangolare. Ci sono anche tracce di una violazione. L'individuo sepolto era stato
spostato e concentrato in un'area ritualizzato nuovamente con la presenza di altre pietre sopra le
quali sono state poste ossa di animali, in particolare un cranio di un bovide.
Si sono analizzate le osse e individuate quelle con tracce di ossidazione di metallo.
Le tipologie dei monoliti sono:
Menhir monoliti di forma allungata a conformazione parallelepipeda, lastre con foro monolitiche
poligonali non decorate e con tracce di regolarizzazione della superficie, Stele antropomorfe lastre
con funzione simbolica con profilo trapezoidale ed elementi architettonici con lastre di pietra
sbozzata e lavorata con sola funzione pratica. L'area è in parte interessata da attività di tipo
agricolo lo vediamo dalla presenza del muro. Dallo strato 3 in poi si individuano momenti di
alluvione intervallati da azioni di tipo agricolo. La ricerca parte dal database antropologico
attraverso il Gis si fa una ricostruzione cartografica per l'analisi tafonomica è quella per la
ricostruzione di tutti i processi e le azioni avvenute all'interno delle tombe.
LEZIONE 19/12/2016
Nell' Emilia e in Toscana vi sono molte tracce di insediamenti dell'età del Bronzo antico. Una delle
linee di sviluppo è di insediamenti non molto concentrati ma in crescente continuità con il territorio
e con il Neolitico. Siti in grotta o in pianura. Alcuni degli insediamenti sono muniti di mura. Nelle
zone dell'Italia centrale abbiamo una tradizione del campaniforme soprattutto nel versante
occidentale e nella Sicilia. Il campaniforme si mescola con la cultura locale che segna il passaggio
al Neolitico. Nella zona di Polada ci sono i vasi con fasce decorative geometriche tipiche del
campaniforme ma abbiamo anche forme nuove come i vasi con fondo piatto. Quando si tratta di
insediamenti vicino ai laghi sono in genere palafitte. I siti di pianura sono numerosi ed hanno
strutture insediative in continuità con l'età del Rame e il Neolitico cambia invece i siti su altura. In
pianura si trovano delle sotto strutture come buche di palo di cui si percepisce difficilmente l'uso ci
aiuta a capirle la geomorfologia, la pedologia, analisi di riempimento o delle pareti. Le capanne
avevano delle pareti di materiale deperibile, con sostegno vegetale. Si possono trovare palizzate di
legno, fossati. Si inizia ad intravedere un'organizzazione degli insediamenti. A Sesto Fiorentino in
una zona umida e posizione collinare si trovano dei siti all'aperto. Rinvenimento eccezionale di
Nola tre grosse capanne orientate in direzione NO-SE con delle pomici.
Scendendo più a sud si trovano capanne con la stessa dimensione che a volte sono costruite con file
di pietra a secco. Alcuni siti sono quelli della costa con tracce di presenze micenee e quindi
probabilmente al centro degli scambi commerciali, sono siti particolari con in genere due lati di
approdo. Iniziano a comparire abitazioni di forma quadrata con differenziazioni sociali.
La zona del Terramare vicino al Po' con insediamenti quadrangolari con un fossato in genere pieno
di acqua poi c'era un argine di terra che li delimitavano e poi all'interno una suddivisione ben
organizzata in grandi strutture. Vi si trovano zone abitative, artigianali, aree di animali etc.
Abbiamo frequentazioni di siti anche sull'Appennino come Monte di Castellaccio si possono
collegare ai siti di pianura e probabilmente erano a frequentazione stagionale. Con il crollo di
Terramare alcuni di questi siti continuano perché risentono meno della crisi che invece c'era in
pianura. Incremento nel Bronzo finale dei siti di altura e la scomparsa dei siti più piccoli alcuni
addirittura scompaiono. Nel sito di Scarceta è in una zona con un organizzazione del territorio
vicino ad una via di comunicazione e del fiume Fiora. In una zona del pianoro c'è un muro con
presenza di una grande casa laboratorio. Con il Bronzo finale c'è l'abbandono e lo spostamento
verso altri siti come Poggio Buco. Sorgenti della Nova è una rupe di tufo dove ci sono grotte usate
come sepolture e ci sono anche delle capanne.
Una problematica tipica dell'Italia centrale sono le grotte in zone appenniniche usate a scopo rituale
connesse anche alla presenza di acque sorgive dove si potevano recare comunità diverse per aspetti
simbolici. Alcune forme ceramiche sono le brocche per attingere l'acqua spesso con anse spezzate
volutamente e gettate nel pozzo. In alcune di queste grotte si trovano gettate armi o oggetti di
bronzo oppure stipe votive.
LEZIONE 09/01/2017
Power point sulla relazione a scelta
Le terramare sono una tipologia insediativa di sito fortificato ben strutturato che nasce alla fine del
Bronzo antico e prosegue per il Bronzo medio e l'inizio del Bronzo recente. Ci fu poi un
cambiamento climatico che causò una crisi. Si collegano ad uno sviluppo di grandi insediamenti.
Tra il 1300-1200 a.C. in Italia meridionale si ha un riassesto. Sono di forma quadrangolare, e c'è un
fossato e di un terrapieno che dalla parte abitata del villaggio tenuti puliti e ampliati perché nascono
all'inizio del Bronzo Medio e proseguono fino al 1300 a.C.
Lo studioso Chierici nel 1870 ha interpretato queste terramare che da la sua prima definizione. Il
nome deriva da Terra marna ovvero terra nera di argilla che alleggeriva le argille pesanti nella
Pianura Padana in genere si andava a recuperare in queste zone