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Si definiscono coloro che vivono con meno di

poveri assoluti

1,25 dollari (ossia meno di 1 euro) al giorno. Il numero delle

persone che si trovano in condizioni di povertà estrema è calato

in modo sensibile negli ultimi trent’anni. Nel 1980, nelle regioni

dove sono più marcati gli squilibri tra le varie

meno sviluppate,

fasce della popolazione, i poveri assoluti erano il 50%, mentre

oggi sono il 21%. Tuttavia, ancora oggi 1,2 miliardi di persone

vivono in condizioni di estrema indigenza. L’Asia è

meridionale

la regione dove si concentra il maggior numero di poveri, circa

507 milioni. Segue l’Africa con 414 milioni.

subsahariana,

L’Africa è l’unico continente del mondo in cui il numero dei

poveri continua a crescere: dal 1980 a oggi è addirittura

raddoppiato.

▶ Anche nelle dove la soglia di povertà è

regioni più sviluppate,

fissata a meno di 2 dollari al giorno per persona, esistono ampie

sacche di povertà e ineguale distribuzione della ricchezza. Negli

su una popolazione di oltre 300 milioni, nel 2012

Stati Uniti,

esistevano oltre 46 milioni di poveri .

I più colpiti erano le donne, soprattutto sole, coloro che

vivevano nelle aree rurali, gli afroamericani e gli ispanici.

▶ In a seguito della crisi economica iniziata nel 2008, i

Europa,

livelli di povertà stanno aumentando. Secondo un rapporto di

Eurostat, nel 2012 sul suolo europeo 120 milioni di cittadini

erano a rischio povertà. Di questi, 43 milioni non avevano cibo a

sufficienza e 18 milioni ricevevano aiuti dall’Unione Europea. La

maggior parte degli europei poveri vive nei paesi a più basso

reddito, come Bulgaria, Romania e Lettonia. L’allarme povertà ha

colpito anche l’Italia: nel 2014, secondo l’ISTAT, nel nostro paese

c’erano più di 10 milioni di indigenti, di cui oltre 6milioni in

condizioni di cioè incapaci di acquistare beni e

povertà assoluta,

servizi per condurre una vita dignitosa.

▶ Mentre aumenta la povertà, la si concentra sempre

ricchezza

di più nelle mani di pochi: infatti l’1% della popolazione

mondiale possiede circa metà della ricchezza globale: il reddito

di questa esigua minoranza ammonta a 110000 miliardi di

dollari, 65 volte il totale della ricchezza della metà della

popolazione più povera del mondo.

▶ Secondo un rapporto elaborato dall’organizzazione non profit

Oxfam, 85 super ricchi possiedono l’equivalente di quanto

posseduto da 3,5 miliardi di persone, quasi la metà della

popolazione di tutto il pianeta. Le diseguaglianze economiche

hanno un impatto negativo sulla crescita dell’economia globale e

sulla riduzione della povertà, costituiscono un rischio per la

sicurezza e la stabilità sociale, e rappresentano una minaccia per

i sistemi democratici, in quanto il potere dei ceti più abbienti è

molto forte e in grado di influenzare le decisioni dei governi a

svantaggio dei più deboli.

▶ La povertà e il sottosviluppo concorrono a creare

disuguaglianze anche di fronte ai Le

rischi ambientali.

conseguenze di un come per

fenomeno naturale catastrofico,

esempio un terremoto, sono tragicamente più gravi se

colpiscono un paese sottosviluppato. Il terremoto che ha

devastato nel 2010 ha ridotto le zone colpite a un cumulo

Haiti

di macerie, e ha provocato oltre 220000 morti. Dopo quattro

anni, ancora 160000 persone non avevano una casa, e 600000

vivevano in condizioni di insicurezza alimentare .

Dettagli
A.A. 2018-2019
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher f3874de6c1206fe40aa32376201566557615d103 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Scienze Storiche Prof.