Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 7
Popoli e lingue della Mesopotamia, archeologi e prime scoperte archeologiche Pag. 1 Popoli e lingue della Mesopotamia, archeologi e prime scoperte archeologiche Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 7.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Popoli e lingue della Mesopotamia, archeologi e prime scoperte archeologiche Pag. 6
1 su 7
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

POPOLI E LINGUE DELLA MESOPOTAMIA !

!

1. Sumeri -> sumerico!

2. Accadi -> accadico!

3. Babilonesi -> babilonese!

4. Assiri -> assiro!

!

Lingue semitiche: accadico, babilonese e assiro.!

!

1. Sumeri: loro invenzioni-> città (nata nella bassa Mesopotamia, attuale Iraq)

popolo conosciuto solo verso la fine del 1800 e gli inizi del 1900. Nel III

millennio a.C. i sumeri abitano la bassa Mesopotamia !

2. Accadi: nel centro della Mesopotamia. Nella seconda parte del III millennio

popolano tutta la Mesopotamia!

3. Babilonesi: prendono il loro nome da Babilonia (II - I millennio)!

4. Assiri: prendono il nome dalla regione dell’Assiria, nella Mesopotamia alta.!

!

!

Collocazione temporale:!

Sumeri e Accadi: fine IV millennio - inizio III millennio!

Babilonesi e Assiri: tra il II millennio e il I millennio a.C.!

!

!

Arabo, ebraico, aramaico (oggi lingua non più parlata, lingua dei vangeli originari)

sono tre lingue semitiche.!

!

I popoli assiro e babilonese erano già noti prima delle scoperte archeologiche

(perché popoli citati della Bibbia: città e popoli di Palestina e Mesopotamia). Assiri e

babilonesi erano popoli crudeli verso le popolazioni sottomesse (tra le punizioni

prevedevano la crocifissione).!

!

!

LE PRIME SCOPERTE ARCHEOLOGICHE!

L’archeologia nasce agli inizi del 1800 (nella seconda metà) e nella prima metà del

1900. La prima civiltà riscoperta è quella degli assiri.!

! 1 di 7

I primi archeologi erano degli avventurieri. “Conseguenze” dell’archeologia di quel

periodo: musei come il Louvre o il British Museum si sono arricchiti, soprattutto al

Louvre sono presenti numerosi reperti assiri.!

!

Napoleone a fine 1700: spedizione militare in Egitto ma accompagnato da esperti in

antichità e archeologia (Jean Champollion infatti, contribuì all’interpretazione

dell’egiziano: stele di rosetta con traduzioni in greco).!

!

Dopo Napoleone in Egitto la civiltà che viene riscoperta per prima è la civiltà assira

(conosciuti perché nominati nella Bibbia). Erano collocati nella Mesopotamia

settentrionale vicino al bacino del Tigri. Le prime spedizioni archeologiche vanno

quindi alla scoperta delle città nominate nella Bibbia.!

Assiri: simili ai romani per la crudeltà con la quale punivano i nemici.!

!

!

LE CITTA’ DELLA BIBBIA!

Ninive (citata nella Bibbia come la “crudele Ninive” detta anche la frusta di Dio) era

una delle principali città Assire. Altre città assire erano Nimrud e Khorsabad.!

La città più ricercata era comunque Ninive (anche per gli interessi del pubblico).!

!

!

I PRIMI ARCHEOLOGI !

I primi archeologi sono consoli, diplomatici britannici e francesi già inviati lì dai loro

governi per affari e diplomazia. Il loro interesse prevalente è portare in patria i

reperti che trovano.!

! Austen Henry Layard (scopre Nimrud e poi Ninive) ha contribuito ad arricchire il

British Museum. Aveva scritto perfino un libro su Ninive ma in realtà la città che

aveva scoperto era Nimrud e non Ninive. Il libro “The man who found Nineveh” è

una sua biografia scritta da Robert Silverberg. Layard è uno dei più noti

archeologi del 1800. La competizione tra il Louvre e il British nell’aggiudicarsi il

numero di reperti era parte del clima dell’epoca. Layard inizia a scavare nel 1842

a Nimrud, pochi anni dopo scopre la vera Ninive (attuale Mosul). Va quindi ad

arricchire il British Museum con reperti provenienti da Ninive, dei veri capolavori.!

!

Ninive-> lungo il corso del Tigri, a nord, Saddam Hussein aveva fatto restaurare le

mura del IX - IIIV - IIV sec. periodo di massima fioritura dell’impero assiro.!

A Ninive Layard riporta alla luce i palazzi reali dei sovrani assiri. Alcuni sovrani si

facevano costruire nuovi palazzi o ampliavano palazzi già esistenti aggiungendone

delle parti. Layard in uno dei palazzi porta alla luce la biblioteca del re

Assurbanipal (tavolette di argilla). Sulle tavolette ritrovate nella biblioteca vi è il

racconto dal punto di vista assiro di ciò che viene raccontato nella Bibbia (dal punto

di vista ebraico). Si ritrovarono ad esempio delle tavolette sul diluvio universale. La

scoperta fa il giro “del mondo” tanto che uno studente (Georges Smith) finanziato

dal British Museum va a Ninive alla ricerca delle tavolette completanti quelle che

2 di 7

aveva iniziato a tradurre. Non trova il resto del frammento dell’XI secolo (tavola

dell’epopea) ma trova i resti di un’altra redazione della tavoletta.!

!

!

I PRIMI SCAVI ARCHEOLOGICI!

Tell, parola araba che indica una collinetta. Nel passaggio della Mesopotamia la

pianura è costellata di questi monticoli a forma tronco conica _/ \_ !

Gli archeologi fin dal 1800 cercavano questi monticoli e siccome vi trovavano della

ceramica erano convinti che sotto ad essi ci fosse sempre qualcosa. Anche perché

la loro convinzione era che le città venissero sempre costruite su punti più alti.!

In realtà queste montagnette sono semi-artificiali, questo perché per esempio su

una città del 3500 a.C. potevano essere costruite delle città del 2500 a.C. (si

costruiva sopra le rovine). !

!

Le città erano costruite in mattone crudo (argilla) perché la pietra era costosa e rara

in Mesopotamia. Se una città crollava il materiale non poteva più essere riutilizzato,

si sfaldava completamente. Gli archeologi non si interessavano di stratigrafia ma

scavavano fino a trovare qualcosa di grande distruggendo così altri piccoli reperti

considerati non importanti.!

!

Uno scavo archeologico è distruttivo perciò è necessario utilizzare il metodo

stratigrafico. All’epoca invece se una città non interessava si scavava senza

riguardo per vedere cosa nascondevano gli strati sottostanti ad essa.!

!

!

!

I MONUMENTI PORTATI ALLA LUCE!

Squadre di operai (centinaia di persone) che lavoravano picchiando finché

trovavano qualcosa di rilevante, perciò molto veniva distrutto.!

!

Tra i monumenti riportati alla luce c’erano:!

Tori androcefali alati Enormi tori alati con testa umana (con barba e corona) che

• ornavano i palazzi assiri (all’ingresso e in tutti i portoni di passaggio da una sala

all’altra del palazzo) in rilievo oppure a tuttotondo. Nel corso della metà del 1800

anche queste opere sono state portate in Europa lungo il Tigri con grosse zattere

di legno usate anche per il trasporto delle persone e poi su navi verso l’Europa.!

! Rilievi parietali = lastre di pietra che ricoprivano i muri dei palazzi assiri. Le

• pareti di mattone venivano rivestite di pietra (segno di lusso, un po' come per noi

il marmo). Sono dei rilievi che raffigurano episodi di: guerra, sottomissione di

popoli, torture, vita a corte, omaggi al sovrano, parate militari, celebrazione del

sovrano -> importante azione “pubblicitaria” per far conoscere il sovrano ai

diplomatici e ai sudditi che chiedevano udienze a palazzo. Rinvenuti anche dei

personaggi “mitologici” in particolare una figura di “genio alato” in azione di

3 di 7

benedizione (secchio con un liquido sacro e una pigna e cappello con le

corna=simboli che fanno pensare che il soggetto rappresentato fosse una divinità.!

!

! Paul - Emile Botta Archeologo italo-francese era divenuto un diplomatico e fu

inviato dal suo governo alla ricerca di reperti archeologici. Tenta anche lui di

trovare Ninive ma viene “battuto” da Layard che la trova per primo. Perciò

“ripiega” sulla ricerca di Khorsabad (palazzo del re Sargon con rilievi parietali).

Questa volta i rilievi parietali trovati giungono a Parigi dove nel 1847 nasce il

Musee Assyrien cioè la sezione del Louvre dedicata agli assiri. !

!

Gli scavi inglesi e francesi sono contemporanei e si contendono i “tell” della

Mesopotamia del nord. Nella sezione del Louvre dedicata agli assiri vi è la

ricostruzione del cortile del palazzo di Khorsabad. Accanto alle statue alate,

bassorilievi con figure alte come un uomo e anche più. Soggetto dei rilievi anche

opere buone realizzate dal sovrano. !

Non tutte le opere ritrovate da Botta sono giunte al Louvre. !

!

Le opere ritrovate descrivevano le imprese e nello stesso tempo celebravano il

sovrano e i suoi meriti. Tra le lastre una raffigura i soldati assiri che portano via i

reperti dal tempio di Urartian. Molte di queste lastre raffigurate non sono giunte in

Francia ma sono sul fondo del Tigri a causa del naufragio di alcune zattere che

spesso venivano sovraccaricate. E’ possibile affermare questo dai disegni che

Botta e i suoi collaboratori fecero prima di rientrare in Francia per potersi ricordare

la disposizione delle piastre in modo da ricostruirle perfettamente all’interno del

Louvre. Da qui emerge che non tutte le lastre presenti nei disegni sono arrivate a

destinazione (Louvre).!

!

! Garovaglio Studioso comasco. Compì un viaggio in Siria e Mesopotamia. Nel

1886-87. Nel 1800 gli italiani sono un po’ in ombra nelle ricerche archeologiche.

La scena in quell’epoca viene dominata dalla “lotta” tra inglesi e francesi.

Nonostante ciò Garovaglio riuscì ad arricchire il Museo archeologico di Como

(www.alfonsogarovaglio.it).!

Questo fu il viaggio compiuto da Garovaglio: Costa della Turchia, Siria, Mosul

(Ninive-> con gli scavi già effettuati da Layard) e poi a Baghdad. Garovaglio nei

taccuini scrive appunti e disegni del suo viaggio oltre a lettere della figlia e a vari

disegni. Tra questi il disegno delle zattere in legno (kellek), oggetti acquistati o

ricevuti in dono, fotografie ricevute in regalo. Lo studioso rimase deluso dal sito di

Ninive perché scrive essere “abbandonata a se stessa”.!

I taccuini si trovano nel Museo archeologico di Como, le lettere invece sono

confluite in un libro “Viaggio nella Siria centrale e nella Mesopotamia. Lettere

familiari” edito a Milano nel 1896.!

!

! 4 di 7

Chi finanziava le spedizioni archeologiche?!

Mentre inglesi e francesi erano finanziati dalle due grandi istituzioni museali (British

Museum e Louvre) il contributo italiano alle ricerche venne effettuato da parte di

viaggiatori. !

!

! Charles Leonard Woolley Karkemish (al confine tra Siria e Turchia).!

Gli scavi a Karkemish sono ad opera di Charles Leonard Woolley (1880-1960)

archeologo britannico. Nel 1911 gli viene affidata la missione in Siria, sempre con il

finanziamento del British Museum. Considerato padre della moderna archeologia

britannica. Ma a differenza di Layard de

Dettagli
Publisher
A.A. 2007-2008
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/05 Archeologia e storia dell'arte del vicino oriente antico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ValeJ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente Antico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Pedrazzi Tatiana.