IL POLSO ARTERIOSO
La contrazione dei ventricoli cardiaci pompa il sangue nelle arterie. La forza del sangue che entra
nell’aorta spinto dal ventricolo sinistro, causa l’estensione o la dilatazione della parete elastica
dell’aorta. L’aorta prima si espande e poi si contrae, creando un’onda pulsante che si viaggia
attraverso i vasi sanguigni.
variazione pressoria corrispondente all’onda sfigmica generata dalla sistole
Definizione di polso: e percepibile sui vasi periferici sotto forma di “pulsazione”;
cardiaca, trasmessa nel sistema vascolare
l’onda del polso, o pulsazione, può essere avvertita come un battito nei punti in cui le arterie scorrono
vicino alla superficie cutanea subito al di sopra di un piano osseo o muscolare.
Il polso può essere misurato nei siti in cui un’arteria scorre accanto alla superficie cutanea e può
essere compressa contro una struttura sottostante rigida come un muscolo o un osso.
La frequenza cardiaca di un essere umano adulto è di circa 70 bpm nell'uomo e di circa 75 bpm nelle
donne, mentre nei neonati la frequenza a riposo è di circa 100-180 bpm.
Siti in cui rilevare il polso arterioso con la relativa localizzazione anatomica (fig.1):
sull’osso temporale della testa, sopra e lateralmente all’occhio, utilizzato
Temporale:
principalmente in pediatria.
Carotideo: lungo il margine mediale del muscolo del collo sternocleidomastoideo, nella metà
inferiore del collo, evitare la parte alta del collo.
Brachiale: nel solco tra il muscolo bicipite e il muscolo tricipite nella fossa antecubitale.
dell’avambraccio a
Radiale: lato radiale, o del pollice, livello del polso.
dell’avambraccio a livello del polso.
Ulnare: lato ulnare, o del mignolo,
Femorale: al di sotto del legamento inguinale, a metà tra la sinfisi pubica e la spina iliaca superiore-
anteriore, è necessaria una palpazione profonda.
Tibiale posteriore: lato interno della caviglia, al di sotto del malleolo mediale.
sulla faccia superiore del piede, tra i tendini estensivi dell’alluce e del primo
Dorsale del piede:
dito.
Popliteo: è palpabile nella parte posteriore della articolazione del ginocchio, nel cavo popliteo, per
valutazione è necessario che la gamba sia semiflessa con i muscoli del ginocchio rilassati.
Apicale: quinto spazio intercostale, zona emiclaveare lato sinistro, rappresenta la sede più accurata
ed è da preferirsi quando i polsi periferici sono difficili d’accertare nel
per la rilevazione della FC
un’aritmia. sopra l’apice
caso di Il polso apicale è rilevato ponendo il diaframma dello stetoscopio
suono è dovuto all’apertura e alla chiusura delle valvole cardiache,
del cuore, il per determinare la
FC apicale i battiti vengono contati per sessanta secondi.
Sedi elettive di palpazione dei polsi: carotideo, brachiale, radile, femorale, popliteo, pedidio, tibiale
posteriore. CARATTERI DEL POLSO
Dipendono da:
Gittata Cardiaca (velocità e forza di contrazione del ventricolo sinistro).
GC = FC x Volume Eiezione
Elasticità Aorta e grandi Arterie
Resistenze Periferiche
Volume Ematico Nel Sistema Arterioso
Viscosità Ematica
Il polso fornisce informazioni su: energia contrattile del miocardio, gittata cardiaca, frequenza e
ritmicità del cuore, volemia, pervietà dell’arteria, stato anatomico del vaso.
SEMEIOTICA FISICA DEL POLSO
Ispezione: arterie tortuose aterosclerotiche, pulsatilità anomale, arterite temporale di Horton;
Palpazione: frequenza, ritmo, ampiezza, uguaglianza, durata, forza, sincronia, tensione e
simmetria;
Auscultazione: soffi carotidei, fistole artero-venose, soffi arterie renali;
Diagnostica doppler arterioso, eco-color doppler arterioso, arteriografia selettiva, Angio- TC, Angio-
RMN.
Frequenza: si riferisce al numero di pulsazioni in un minuto primo (bpm);
Normosfigmia: nell’adulto 60-100bpm
Tachicardia: maggiore di 100 bpm,
Bradicardia: minore 60 bpm
Polso Raro: minore di 40 bpm
Deficit Del Polso: si ha quando le contrazioni ventricolari sono inefficaci, ovvero clinicamente
si manifesta una differenza tra polso apicale e periferico.
ANNI MEDIA LIMITI NORMALI
Neonato-1 120 70-160
2-3 110 80-130
4-6 100 80-120
8-12 90 70-110
14-15 85 65-100
16-17 80 60-100
18> 70 60-100
Ritmo: Il ritmo si riferisce alla regolarità con cui si verifica la pulsazione, normalmente le contrazioni
cardiache si verificano a intervalli regolari, talvolta il ritmo può apparire ritmico in condizioni di
aritmia cardiaca ad esempio flutter atriale a conduzione regolare.
l’aritmia
Tra le più comuni alterazioni del ritmo del polso troviamo respiratoria, la quale si manifesta
attraverso una variazione naturale della frequenza cardiaca durante il ciclo respiratorio, con un
incremento della frequenza cardiaca durante l’ispirazione e una diminuzione della stessa durante
l’espirazione, scompare in apnea ed è tipicamente di origine benigna;
Aritmia intermittente: extrasistoli sopraventricolari o extrasistoli ventricolari, BAV 2° grado;
Aritmia periodica: ritmo bigemino, trigemino, etc.;
Aritmia totale: caratterizzata da una successione di battiti completamente irregolare,
principalmente a frequenza elevata, tachicardia che ne comprende una evidente disuguaglianza,
generalmente è dovuta a fibrillazione atriale o a extrasistolia multifocale
Ampiezza: denota di quanto si distende la parete arteriosa, caratteristica legata alla volemia, gittata
cardiaca, e all'elasticità della parete arteriosa.
un polso regolare che l’operatore avverte con battiti forti che si alternano a battiti
Alternante:
deboli, può essere correlato a insufficienza miocardica;
pressione stabile, l’operatore non può
Debole e filiforme: si verifica se, esercitando una
determinare chiaramente il flusso, può associarsi ad una diminuzione del volume sistolico;
si verifica quando c’è un aumento della gittata cardiaca;
Pieno:
Sincronia e/o simmetria: si valutano le caratteristiche del polso in ambo i lati, tutti i polsi simmetrici
possono essere valutati simultaneamente ad eccezione nel polso carotideo.
Nello specifico è importante ricordare che una alterazione della simmetria si può avere a causa di:
alterazione della struttura interna di una delle arterie in esame; generalmente la radiale; ostruzione a
monte della arteria per processi aterosclerotici o embolici; anomalie dell'arco aortico per patologie
che possono essere innate o acquisite. con la pressione che è presente all’interno del vaso arterioso
La tensione del polso è in rapporto diretto per ottenere la scomparsa dell’onda sfigmica,
che si palpa, proporzionale alla forza esercitata
il polso teso nell’ipertensione arteriosa, mentre nell’ipotensione
troviamo arteriosa il polso molle.
Consistenza tale carattere dipende dalle condizioni anatomiche della parete arteriosa, diviene
consistente per alterazioni sclerotiche che ne causano indurimento, allungamento e tortuosità, di
conseguenza, tale resistenza si oppone alla compressione digitale.
Uguaglianza: quando le pulsazioni hanno la stessa ampiezza il polso di definisce uguale, ovvero
l’energia di contrazione dei singoli battiti cardiaci è identica, il termine disuguale definisce una
condizione clinica in cui si rilevano pulsazioni di diversa ampiezza.
indica il tempo in cui si verifica la fase di salita e di discesa dell’onda sfigmica, ovvero il
La durata
tempo fra l’inizio dell’anacrote e la fine delle catacrote, esso si condizione dalla velocità di
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