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DIRITTO SULL'UNIONE EUROPEA

Lezione del giorno 09/12/04

Secondo e terzo pilastro.

Il secondo pilastro tratta la Politica estera e la sicurezza comune.

I compiti della politica estera e sicurezza comune vengono illustrati nell'articolo 11 sul Trattato dell'Unione.

In questi due pilastri la cooperazione è intergovernativa, l'organo che delibera non è una istituzione comunitaria, quindi non il Consiglio dell'Unione ma il Consiglio Europa.

L'obiettivo fondamentale è la difesa dei valori comuni e dell'integrità della territorialità, la sovranità e l'indipendenza.

Nell'articolo 17 è prevista una politica di difesa comune che serve a tutelare l'integrità territoriale dell'Unione stessa (esercito europeo...) e soprattutto per il mantenimento della PACE e della sicurezza internazionale. (missioni che si occupano di peacekeeping, Kosovo e Macedonia).

L'articolo 11 ci espone un

Un altro obiettivo concernente al rafforzamento della sicurezza non solo militare ma anche di polizia. L'articolo 11 esprime il principio indiscutibile secondo il quale qualunque azione venga svolta per il mantenimento della pace non può che essere fatta dalle Nazioni Unite (pace e sicurezza mondiale).

Un altro obiettivo è quello della promozione della cooperazione internazionale: per cooperare con Stati terzi (che non appartengono all'Unione) è necessario agire per i canali di diplomazia. Questo potere estero è stato attribuito all'Unione. Esiste la possibilità che l'Unione Europea stipoli patti con altri Stati.

Per quanto riguarda gli Atti per realizzare questi obiettivi, vengono accordati attraverso azioni comuni (attività congiunta degli Stati esteri) e posizioni comuni (comportamento al quale gli Stati membri tentano di adeguarsi). Ambedue vengono assunte in UNANIMITÀ attraverso il Consiglio Europeo (gli Stati).

delibere sono le azioni comuni e vengono adottate all'unanimità. Ciascuno Stato deve poter far valere i propri interessi. Anche l'Unione Europea ricorre all'astensione costruttiva, cioè quando uno Stato, pur non condividendo a pieno una posizione, si astiene dal voto, e questa astensione è legittima perché l'unanimità non si considera violata. Diversamente è l'assenza: l'assenza di uno Stato al voto impedisce l'adozione della politica estera comune. La carica di presidente del Consiglio Europeo è ricoperta dal presidente dell'Unione (cambia ogni sei mesi) ed è coadiuvato dall'alto rappresentante della Politica Estera Comune, Solana. Il terzo pilastro: Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Se ne occupa il titolo 6 (dall'articolo 29 in poi) dell'Unione Europea. Anche in questo pilastro ci sono degli obiettivi e degli strumenti per realizzarli.

Cittadini un elevato livello di sicurezza in uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Questo obiettivo viene raggiunto creando una azione comune in materia di polizia e di giustizia. Gli strumenti per raggiungere l'obiettivo sono quelli della prevenzione e repressione della criminalità organizzata o meno (il terrorismo, la tratta degli esseri umani, i reati contro i minori, la droga, le armi, corruzione e frode). Il coordinamento delle forze di polizia e quelle giudiziarie è lasciato direttamente agli Stati.

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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialll di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Converti Fabio.