vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA STRUTTURA DELLA POLITICA
La politica è un'istituzione sociale particolarmente importante perchè condiziona il modo in cui una società agisce, stabilendone
le regole di base e le priorità.
La politica come istituzione sociale:
la politica è l'arena in cui le società prendono decisioni collettive su priorità e linee programmatiche. Ricorriamo alla politica
per rispondere a domande fondamentali sul futuro della nostra società. Poiché la posta in gioco della politica è così alta, si tratta
di un'arena spesso piena di conflitti, inganni, ipocrisia e opportunismo; nei casi peggiori, essa può produrre regimi criminali che
opprimono e terrorizzano i cittadini. In quelli migliori, invece, essa può portare numerosi vantaggi alla società, come un
governo efficiente e sensibile alle esigenze dei cittadini, che protegge la qualità della vita varando leggi volte a tutelare
l'ambiente, a promuovere la sicurezza alimentare, a garantire un trattamento equo dei lavoratori e così via. Inoltre, tramite
esercito, polizia e sistema giudiziario, il governo può contribuire a difendere la nostra incolumità e i nostri diritti civili. Nel
bene e nel male, la politica e i governi sono intrecciati con il tessuto della vita sociale.
Sistemi di governo: Max Weber osservò che la politica riguarda il potere, ovvero il modo in cui esso viene mantenuto,
distribuito, messo in discussione e trasferito (come abbiamo visto, il potere è la capacità di ottenere un risultato prefissato anche
in caso di opposizione altrui). La sede fondamentale dell'attività politica è il governo, cioè l'organizzazione che esercita
l'autorità e prende le decisioni all'interno di una specifica comunità. I governi hanno la caratteristica specifica di detenere il
monopolio sull'uso legittimo della forza in un dato territorio. Dal momento che i processi politici sono costrutti sociali, i
governi dei diversi Paesi differiscono nelle modalità di scelta dei leader e nell'impegno politico dei cittadini. Possiamo
classificare le strutture di governo in tre tipologie fondamentali: monarchie, governi autoritari e democrazie.
– Monarchia: è un sistema di governo guidato da una singola persona, il monarca, che in genere eredita il proprio ruolo
in quanto membro di una famiglia regnante. Si possono individuare due tipi di monarchia. Nelle monarchie tradizionali
(o assolute), un singolo sovrano gode di un potere sostanzialmente incondizionato. Questa forma di governo è oggi
molto rara: nel 2012 esisteva, ad es, solo in Arabia Saudita (re), Oman (sultano). Quasi tutte le monarchie
contemporanee, infatti, sono monarchie parlamentari, ovvero democrazie che riconoscono alla famiglia reale un ruolo
limitato e spesso solo simbolico. La regina Elisabetta II, sovrana del Regno Unito, è il monarca parlamentare più
famoso dei nostri giorni. Al giorno d'oggi, comunque, rispetto alle monarchie predominano due tipi di governo.
– Governo autoritario:presenta tipicamente leader autonominati, che esercitano un forte controllo sulle vite dei cittadini,
limitandone pesantemente i diritti civili. In genere, i governi autoritari sono guidati da un singolo partito dominante o
dall'esercito. Incuranti dei diritti civili, spesso s'intromettono nelle vite dei cittadini, fornendo indicazioni, ad es, su
quale religione è lecito professare o su quali Paesi è consentito visitare.
– Democrazia: è un sistema politico a suffragio universale, in cui i leader di governo sono eletti tramite elezioni
multipartitiche. Democrazia= governo del popolo. Nella democrazia diretta, i cittadini stessi partecipano alle decisioni
politiche attraverso, per esempio, il referendum. Più comune è la democrazia rappresentativa, nella quale i cittadini
eleggono i propri delegati, che saranno responsabili dei processi di decisione politica del governo. I sistemi democratici
comprendono spesso elementi sia della democrazia diretta sia di quella rappresentativa; ciò avviene soprattutto in
Italia. Possiamo identificare alcune componenti essenziali di un governo democratico: elezioni libere e regolari; diritti
civili, tra cui la libertà di parola, di espressione, di religione, di stampa e di associazione; un governo efficiente che
possa mettere in atto le decisioni prese democraticamente; partecipazione politica attiva dei cittadini alla vita pubblica.
In definitiva, circa la metà della popolazione mondiale vive in una democrazia, il resto no.
Struttura politica e azione politica:
La struttura politica di una società influenza le possibilità di azione politica e quest'ultima può talvolta avere un impatto
significativo sulla struttura politica. Una società autoritaria offre scarse opportunità di dissenso, limitando le possibilità di
azione politica. I cittadini delle democrazie, invece, possono scegliere tra numerose forme di partecipazione politica senza
dover temere rappresaglie. Il modo in cui i cittadini si avvalgono (o non si avvalgono) dei propri diritti contribuisce a sua volta
a determinare il futuro di una democrazia. Esistono diversi tipi di democrazia. Nei sistemi presidenziali, per esempio, gli
elettori scelgono il capo del governo, mentre nei sistemi parlamentari sono i membri dell'assemblea legislativa, in genere, a
eleggere il primo ministro. Un'altra importante distinzione tra le democrazie consiste nel fatto che alcune si basano su un
sistema elettorale maggioritario e altre su un sistema elettorale proporzionale.
– Il sistema elettorale maggioritario è un sistema nel quale la lista che ha ottenuto il maggior numero di voti ottiene tutti i
seggi. (es, Stati Uniti)
– Il sistema elettorale proporzionale è invece un sistema in base al quale i partiti ottengono un numero di seggi al
governo proporzionale ai voti ricevuti: un partito che ottiene il 20% dei voti, quindi, conquista il 20% dei seggi in
parlamento. (Irlanda e Giappone)
Per esempio, negli Stati Uniti il sistema maggioritario ha dato un importante contributo alla nascita di uno schema politico
dominato da due partiti, quello repubblicano e quello democratico. Esistono tuttavia numerosi partiti minori. Numerosi Paesi
hanno un sistema multipartitico, spesso legato alla rappresentanza proporzionale, che lascia ai loro cittadini maggiori
probabilità di trovare un partito che ne rappresenti le opinioni. Tali Paesi, però, possono avere governi frammentati e instabili.
La cultura politica:
Come ogni istituzione sociale, la politica presenta norme e prassi legate alla cultura.
La socializzazione politica ci insegna le norme e le aspettative di base della vita politica e promuove il nostro coinvolgimento in
essa. I sistemi politici democratici incoraggiano i cittadini a partecipare alla vita politica. In genere a scuola si insegnano
rudimenti di educazione civica; nel periodo delle elezioni, i notiziari sottolineano regolarmente l'importanza del voto; la libertà
e la democrazie vengono celebrate attraverso numerosi eventi culturali come il 25 aprile in Italia. Tuttavia, un numero sempre
più ampio di persone si dichiara assai scettico nei confronti del processo politico e dei suoi protagonisti; l'affluenza alle urne è
sempre più bassa. Con il termine post-democrazia si fa riferimento a un tipo di sistema politico che, pur mantenendo
formalmente regole democratiche, le svuota sia mediante una prassi politica anti-democratica sia attraverso la bassa
partecipazione dei cittadini.
L'opinione pubblica e la “spirale del silenzio”:
Nei sistemi politici democratici, la legittimità del governo si basa sull'idea che i governi eletti abbiano il consenso dell'opinione
pubblica. Un modo è dato dall'esprimere le proprie opinioni sui temi di attualità. Tuttavia parlare di politica non è sempre facile,
soprattutto per chi ha opinioni impopolari o minoritarie. La spirale del silenzio è una teoria secondo la quale le persone, al fine
di evitare l'isolamento sociale, decidono di non esprimersi su temi controversi quando pensano che le loro opinioni non siano
ampiamente condivise. Molto spesso infatti, questi, si adeguano a quelle che vedono essere le opinioni prevalenti nella loro
comunità. La spirale del silenzio limita il dibattito politico, estromettendo le opinioni minoritarie e ingigantendo il grado di
consenso politico. I media giocano un ruolo importante perchè i cittadini spesso vi fanno ricorso per avere indicazioni sulle
opinioni più popolari: se non vedono le loro idee riflesse nei media, probabilmente crederanno che esse sono marginali e
tenderanno a tacere.
Questioni politiche e questioni private: Se la politica è l'istituzione attraverso cui le società prendono decisioni collettive su
priorità e linee condotta, è fondamentale individuare quali temi abbiano un valore politico. Il modo in cui una società definisce
la politica è determinato da una mescolanza di cultura e potere. La politica non riguarda solo ciò che accade nel governo, ma
include anche numerosi aspetti della nostra vita quotidiana e personale. Numerosi fenomeni, tra cui gli abusi sui bambini, le
violenze domestiche, l'orientamento sessuale e i disturbi mentali, erano, fino a poco tempo fa, considerati questioni provate e
quindi esclusi dalla politica. I cambiamenti sociali e culturali, poi, li hanno trasformati in temi di rilevanza politica, rispetto ai
quali è ammissibile il dibattito pubblico
Il potere e la politica:
Chiunque crei le regole di una società finisce per influenzarne l'orientamento.
Le teorie del potere politico: tre classici approcci di carattere generale ci aiutano a comprendere la distribuzione reale del potere
politico nelle società contemporanee al di là delle forme che esso assume.
– Teoria pluralista: secondo questa teoria, il potere politico è frammentato tra numerosi gruppi in competizione tra loro.
Imprenditori, sindacati, insegnanti e molte altre categorie sono rappresentati da organizzazioni, che cercano
d'influenzare le politiche governative informando l'opinione pubblica, esercitando pressioni sui funzionari eletti e
sostenendo candidati in sintonia con le proprie idee. La teoria pluralista sostiene che la politica consiste in una
negoziazione costante tra questi vari interessi e che le linee programmatiche del governo cambiano al variare del
gruppo di maggiore influenza.
– Teoria delle èlite: è quella teoria secondo cui il potere appartiene sempre e comunque a una ristretta cerchia di persone,
qualunque sia la forma di regime politico esistente. Esistono due classi di persone: quella dei governanti e quella dei
governati. In altri termini, nell'intuizione critica della società italiana all'inizio del '900, il potere consiste
essenzialmente nell'esercizio del dominio da parte di una minoranza organizzata, che impone la propria volontà