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Politica economica - l'incoerenza temporale Pag. 1
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Incoerenza temporale

Le usuali procedure di programmazione economica prevedono la stima econometrica di un modello (dinamico) e successivamente l'applicazione di tecniche (di controllo ottimo) per la derivazione delle politiche economiche ottimali.

Il modello è l'espressione matematica di una teoria e spiega alcune variabili (endogene) in funzione di altre (esogene). Esso riassume il funzionamento del sistema economico e le regole di comportamento degli agenti. Un modello dinamico specifica le relazioni tra le variabili nel tempo e descrive l'evoluzione del sistema economico. Gli strumenti (variabili di controllo) possono essere manovrati dal policy-maker in vista del raggiungimento degli obiettivi.

Le tecniche di ottimizzazione elaborate per sistemi "naturali", sono state applicate al controllo di sistemi economici implicitamente assumendo un comportamento passivo degli agenti economici. Viceversa, come sottolineato da Lucas (1976), una economia non

è un sistema passivo. Alcontrario, i comportamenti degli agenti economici dipendono, tra l’altro, dalle politiche annunciateo adottate dal policy-maker. Parallelamente, i risultati delle politiche, dipendono dalle reazioni degliagenti economici. Esiste cioè interazione strategica tra policy-maker e agenti economici.

In pratica, se il comportamento degli agenti economici dipende dalle aspettative circa la politicaeconomica, nella scelta della politica ottimale, il policy-maker deve tener conto dell’impatto dellepolitiche sulle aspettative degli agenti.

In conseguenza di questa interazione strategica, la politica ottimale è temporalmente incoerente.L’incoerenza temporale può essere definita come quella situazione in cui vi è discrepanza tra lamigliore politica futura calcolata oggi e la migliore da attuare quando il futuro arriva.

La letteratura sull’incoerenza temporale delle politiche ottimali, prende l’avvio

dall'ormai famoso articolo di Kydland e Prescott del 1997, in cui si argomenta che il controllo ottimo è logicamente impossibile se gli agenti reagiscono alle aspettative sulla politica economica. La ragione dell'incoerenza temporale risiede nel fatto che durante il periodo di programmazione alcuni vincoli del problema di ottimizzazione vengono modificati. Scrivono Kydland e Prescott: "anche se esiste accordo sugli obiettivi sociali e i politici conoscono la durata temporale e l'ampiezza degli effetti delle loro azioni, la scelta della decisione migliore, data la situazione corrente ed una corretta valutazione della situazione finale, non implica la massimizzazione della funzione obiettivo. La ragione di questo apparente paradosso è che la pianificazione economica è un gioco in cui l'avversario non è la natura ma piuttosto un gioco contro agenti economici razionali". La sequenza temporale degli eventi può essere così.

schematizzata:

  • il policy-maker annuncia una politica
  • gli agenti scelgono un'azione sulla base della politica annunciata
  • il policy-maker decide la politica

Se gli agenti hanno creduto all'annuncio, al policy-maker conviene rinnegare l'annuncio: la politica ottimale (first best) è temporalmente incoerente. Tuttavia, se gli agenti anticipano l'incentivo a rinnegare l'annuncio non crederanno alla politica annunciata e l'esito è la soluzione peggiore (third best). Ad esempio, la traiettoria di lancio di una navicella spaziale.

Nel caso di politica discrezionale, la politica scelta può essere diversa da quella precedentemente annunciata.

Se per il policy-maker fosse possibile "legarsi le mani" e impegnarsi a mantenere l'annuncio, si potrebbe raggiungere la soluzione di second best.

Alcuni esempi:

  1. La tassazione del capitale
    • Il policy-maker annuncia che i redditi da capitale non saranno tassati.
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
2 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher melody_gio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Burlando Roberto.