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A=
politica? Per determinare l’attrattività della entrata in politica si calcola composta
psm+ w
da r che è la rendita in cui all’interno abbiamo anche l’ego-rent, l’ideologia e le opportunità di
guadagno dopo che si lascia l’ufficio. Abbiamo w che è la retribuzione e la psm che è la public
service motivation. Dal risultato di tale formula si può dedurre che se A sale la qualità dei politici
diminuisce poiché r pesa di più all’interno dell’equazione (rispetto a psm). Per contrastare r si
creano i checks and balances. Inoltre si può determinare l’attrattività anche riferendosi al mercato
outside option cattivo politico
privato attraverso questa equazione .
outside option buon politico
Per cui chi la qualità di un politico è determinante ma il fatto che vi sono cittadini per così dire di
bassa qualità farà sì che essi sostengano un costo opportunità inferiore quando entrano in politica
ma se il sistema politico funziona la gente dato che vuole buoni politici, eleggerà politici
competenti. Infine la qualità del politico può derivare anche da A ma se al potere vi sono cattivi
politici i quali stanno li solo per r essi selezioneranno solo cattivi politici per cui i buoni politici
saranno scoraggiati ad entrare nel mercato politico. Per concludere la durata del mandato non si
sa che effetti ha può avere un effetto incentivo ovvero sia che non ci si preoccupa del favore degli
elettori nel bene e nel male e vi può essere un effetto selezione ovvero dato che sta poco, che
almeno sia bravo! Il Prof ha sottolineato come in caso vi si possa essere rielezione, nel secondo
mandato le gare Consip sono meno efficienti.
I Gruppi di Interesse
I Gruppi di interesse orientano il loro lavoro verso il Governo e verso il Parlamento, si impegnano
nelle elezioni tramite anche finanziamenti ed infine campagna promozionali verso il grande
pubblico.
L’efficacia dell’azione del gruppo di interesse dipende:
1) Riuscire ad indirizzare le preferenze del grande pubblico
2) Dalla policy issues
I GI da un lato rendono facilmente disponibile l’informazione (anche se supporta le loro idee) e
riducono i costi di partecipazione al voto ma le loro informazioni come detto prima sono poco
trasparenti (nei confronti dell’opinione pubblica) e possono alterare il funzionamento del libero
mercato generando una perdita di benessere. L’influenza sui politici può essere esercitata tramite
una pressione su politici amici/nemici; in modi costosi (finanziamenti) o non costosi; facendo
pressioni sui partiti o occupando posizioni nel Parlamento o nel Governo; ai risultati del voto
tramite l’imposizione di una norma di voto ai propri iscritti (sindacati). L’efficacia del lobbista
dipende anche se lui è dello stesso orientamento del politico sulla ideologia o su una determinata
issue, dal numero dei lobbisti ed infine dai contatti avuti col politico.
Per quanto riguarda i Gruppi di Interesse esistono 2 teorie:
1) La teoria di Olson in cui i GI si impegnano in negoziazioni poco produttive per avere delle
rendite le quali impediscono la crescita economica. Inoltre il GI è efficiente se è piccolo poiché vi è
un incentivo ad agire per avere la propria rendita ma se il GI si amplia la rendita diminuisce e
diminuisce la propensione all’azione con conseguente free riding.
2) La teoria di Becker in cui egli dice come la vera attività politica non la fanno i cittadini tramite il
voto ma i GI che influenzano il Governo. Il successo di un GI dipende dalla sua efficienza relativa
ovvero dal suo riuscire a battere la concorrenza di altri GI. La competizione tra GI è efficiente se
crea politiche economiche Pareto efficienti ovvero se le rendite di cui beneficia un determinato
gruppo fanno sì che gli svantaggiati vengano aiutati dai beneficiari a colmare tale svantaggio. Il
lobbyng fa sì che i diversi GI incidano sulle decisioni di policy anche se ci sono dei politici eletti che
neutralizzano le proposte lobbistiche o politici che attuano una sorta di media ponderata tra le idee
del policy maker e le proposte del GI.
Adesso tramite una equazione descriviamo l’influenza dei lobbisti:
P x x
( )=Σiμivi ( )
In cui v con i sopra di (X) sono i benefici per un gruppo GI
μ
In cui con i alto rappresenta il peso politico di GI e P(x) che è la policy ottenuta tramite
appunto la massimizzazione di P(x) ottenuta da una media del benessere dei vari gruppi di
interesse. L’elettorato non organizzato è rappresentato tramite v con u sopra di (x).
Il peso dei lobbisti viene dato anche dai contributi che danno al politico di turno. Il contributo è c(x),
wi x x x
( )=vi ( )−ci ( )
il benessere dato da questo contributo al GI è dato da in cui w è l’utilità
della policy, v è il benessere e c il contributo dato.
Dal lato del politico, esso guarda a tutti i contributi e al benessere complessivo che è dato da
γ
v x x vu x
( )=εivi ( ) ( )
+ , il suo obbiettivo quindi è massimizzare c(x) + v(x), con gamma > di 0.
Gamma rappresenta il peso che il politico da al benessere complessivo.
Esempio GI 1 ha dimensione n1 e GI 2 ha dimensione n2, sono divisi su una determinata politica
x.
La X dipende da x=I(p1,p2) che rappresentano la capacità di influenza e dal numero dei
partecipanti e dal contributo pi=pi(ci,ni) *
Political Business Cycles e Political Budget Cycles
I Political Business Cycles e Political Budget Cycles sono dei programmi economici che usano i
politici a scopi elettorali. Nel primo viene sostenuta l’attività economica mentre nel secondo viene
aumentato il deficit pubblico tramite il taglio delle tasse o l’incremento della spesa. Tutto questo
viene fatto in periodo elettorale. Gli elettori si possono comportare in 2 modi: da un lato sono
influenzati dalle performance economiche e se un politico creerà crescita economica con bassa
inflazione e bassa disoccupazione molto probabilmente sarà rieletto. Da notare inoltre come gli
elettori non hanno capacità di previsione e inoltre tendono a dimenticare le performance
economiche nel passato remoto, inoltre Nordhaus dice come gli elettori sono incapaci di
distinguere tra un shock esterno e uno shock dato da una policy. La seconda teoria presuppone la
razionalità della persona e dice che gli elettori non si fanno influenzare dalle performance
economiche poiché magari il politico a causa di una congiuntura esterna non può fare niente.
Nel Political Business Cycles vi sono due modelli:
1) Opportunistico: espansione dell’attività economica dello Stato per aumentare probabilità di
rielezione.
2) Partigiano: L’espansione dell’attività economica è finalizzata a sostenere chi appoggia il
Governo
Esempio Modello Opportunistico basato sulla curva di Philips:
La disoccupazione è data da : in cui Utn è la disoccupazione naturale
in cu *vi è la corrispondenza tra il livello atteso e il livello effettivo dei prezzi. La disoccupazione
quindi viene influenzata dal tasso di disoccupazione naturale e dalla differenza tra il livello atteso e
il livello effettivo dell’inflazione. Se vi è uno shock inflazionistico l’inflazione sale e la
disoccupazione naturale scende.
L’insoddisfazione dell’elettore (se inflazione e disoccupazione alta) può essere data da questa
equazione: L(Ut,πt)
Per cui misurata l’insoddisfazione possiamo misurare da cosa dipendono i voti:
In cui Vt sono i voti per il politico incumbent, phi (tridente) sono i
risultati economici i quali vengono moltiplicati per la funzione sommatoria in cui abbiamo il tempo t-
γ
1 e s che misura il peso decrescente delle scorse elezioni. Misura il peso delle elezioni
precedenti, U è la disoccupazione e pi greca l’inflazione.
Infine possiamo dire come si formano le aspettative dell’inflazione:
in cui il primo pi greca è l’inflazione ( con all’interno l’attesa
e l’effettiva), viene misurata con la somma dell’inflazione attesa + alfa che è il coefficiente che
registra come l’inflazione attesa si aggiusta in base agli errori del passato ( tra 0 e 1) e infine il
valore dell’inflazione sottratto all’inflazione attesa. Esempio empirico, il politico l’anno prima o i 2
anni prima delle elezioni fa una politica espansiva con conseguente aumento dell’inflazione e
abbassamento della disoccupazione e dopo essere stato eletto fa politiche restrittive con
abbassamento dell’inflazione e aumento della disoccupazione.
Per quanto riguarda infine i Political Budget Cycles in teoria nelle democrazie sviluppate la
manipolazione del bilancio a scopi elettorali non venga premiata anche se i cittadini hanno una
informazione imperfetta ed hanno una illusione fiscale. Esempio: diminuzione imposte, aumento
spese, just before a poll, e non obbiettivo social welfare maximization: Francia nei due anni che
precedono le elezioni gli investimenti nei comuni aumentano del 6%.
Relazioni D’agenzia e Bilancio Pubblico
In questa slide viene inserita la social welfare maximization ovvero l’interesse dell’elettore.
Viene introdotta la Office Rents: Retribuzione + Ego Rents+ Corruzione, in cui la corruzione viene
definita come l’abuso di potere da parte dei politici per benefici privati con l’obbiettivo di accrescere
la ricchezza o il potere personale.
Adesso vediamo Office Rents vs Swm:
In questo modellino abbiamo la presenza di soli 2 mandati e il ruolo di elezioni come refresh per i
politici cattivi. Vi sono due conflitti di interesse, da una parte i cittadini che vogliono che le tasse
siano spese in beni pubblici e dall’altra parte i politici che vogliono massimizzare il proprio office
rents.
Il cittadino per massimizzare le proprie preferenze calcola:
γ
W=c+ g in cui c è il consumo privato, in cui gamma è il reddito (e se è >1 i beni pubblici sono
graditi) e g i beni pubblici γ
Il consumo privato è dato da: c= -t in cui gamma è il gradimento di public goods e t è l’imposta
Il politico per massimizzare le proprie office rents fa:
U: r+pR in cui r è l’office rents corrente, p la probabilità di rielezione e R l’office rents futura
γ
Il bilancio pubblico viene dato dall’eguaglianza da g+r=t<
Il politico per decidere che policy attuare decide se rispettare o meno lo standard di elezione w con
s sopra.
Può decidere se rispettare lo standard ws (p=1) o non soddisfarlo (p=0) e decidere quindi se
essere rieletto o meno, da questo si nota anche come vi sia un trade-off tra il rispettarlo e quindi
ricercare la rendita nel secondo periodo e il