Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 83
Politica economica Pag. 1 Politica economica Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Politica economica Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Politica economica Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Politica economica Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Politica economica Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Politica economica Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Politica economica Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Politica economica Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 83.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Politica economica Pag. 41
1 su 83
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

B

(δ )

u

Utilità marginale sociale di A e B: saggio marginale di sostituzione sociale. Passare da C a

D è un miglioramento sociale nel senso paretiano. Il passaggio ad E invece è un

miglioramento collettivo non paretiano poiché il benessere di B è diminuito.

Lo strumento della funzione sociale è complicato, poiché ricco di problemi: oltre alla

difficoltà di conoscere le utilità, come si può valutare che un passaggio da C a N sia

meglio o peggio?

Secondo il primo teorema fondamentale dell’economia del benessere in un contesto di

equità generale ogni configurazione di concorrenza perfetta è un ottimo paretiano: perciò

non si può migliorare il benessere della collettività senza peggiorare il benessere di

qualcun altro. Quali sono le condizioni?

1 ogni soggetto è un Price Taker, ovvero nessuno ha potere di mercato.

2 Non vi sono esternalità negative o positive

3 i diritti di proprietà sono assegnati e non vi sono costi di transazione

4 i mercati sono completi

5 L’informazione è completa e simmetrica (assenza di opportunismo).

1 Ogni soggetto è un Price Taker: Il motivo è che ognuno cerca di sfruttare le condizioni

migliori possibili. Negazione di tale ipotesi è parte della realtà imprenditoriale, poiché si

cerca di fare il meglio per avere sconti o per aumentare i profitti. Il progresso tecnico

stesso è basato sul potere di mercato.

2 non vi sono esternalità negative o positive: Le esternalità sono ovunque, perché

qualsiasi cosa si faccia ha effetti su altri anche se non intenzionali. Dal punto di vista della

politica economica le esternalità sono quelle che violano dei diritti di proprietà, e in quanto

tali più che esternalità possono essere definiti reati. Se arrivo e c’è l’aria con un certo

inquinamento e qualcuno, che arriva dopo di me, la inquina, è come se rubasse quell’aria

pulita appropriata attraverso il concetto di prima proprietà lockiano,e perciò deve pagare

per l’inquinamento prodotto. Questa non è un’esternalità, ma è un furto, poiché è un

mancato rispetto dei diritti di proprietà. Tutte le altre sono effetti non intenzionali, un effetto

indesiderato, e non si ha il diritto che viene violato. L’ipotesi di assenza di esternalità di

effetti positivi o negativi è impossibile.

3 I diritti di proprietà sono assegnati e non vi sono costi di transazione: il motivo per cui è

necessaria la definizione di diritti di proprietà è per evitare la proprietà collettiva. Se ho una

certa risorsa il mio obiettivo è di massimizzare tale risorsa, se non è mia, cercherò di

sfruttarla il più possibile. Se un lago è di proprietà del pescatore, questi non butterà le

bombe perché poi non potrà più pescarvi e non sarebbe conveniente: se non fosse suo

non gli importerebbe poiché potrebbe sempre cambiar lago. Il diritto di proprietà quindi

viene visto con fine efficientistico.

Costi di transazione: Sono tutte le spese di informazione su un bene prima che avvenga lo

scambio, sia che questo sia efficace e venga fatto, sia che no. Alcuni studiosi pensano che

l’economia sia lo studio di come si riducono i costi di transazione. Quindi tale ipotesi è

assurda.

4 I mercati sono completi: Significa che ogni bene o servizio è oggetto di transazione di

mercato. Ciò è impossibile perché vi sono elementi psicologici che non hanno mercato.

Per esempio la casa in cui siamo nati ha un valore maggiore rispetto a quello di un

estraneo perché ci sono elementi affettivi che non hanno valore di mercato. In molti beni

c’è questo tipo di ragionamento, come il rifiuto di comprare un bene perché viene da un

Paese particolare. Il mio valore può essere zero perché non lo voglio prendere, a dispetto

del valore di mercato. Dato che questa avversione non ha mercato, l’ipotesi è assurda.

5 L’informazione è completa e simmetrica: l’informazione non può essere completa.

Per specializzazione è normale che uno ne sappia più di altri su certi argomenti. Il mondo

si regge su questo, anche perché l’informazione non può essere completa. L’informazione

asimmetrica è un bene, ma bisogna distinguere la truffa da quella dovuta alla

specializzazione. Se si pensa al mercato dei bidoni (market of Lemons) se il venditore ha

volontariamente tralasciato caratteristiche, si parla di truffa (maggiori costi di transazione

per spese giuridiche eccetera). Strumento per minimizzare i costi di transazione è la

garanzia, per cui si può pagare di più per minimizzare i costi di transazione. Quindi i limoni

non esistono più ma esiste il rischio di impresa.

Se le condizioni vengono violate, a cosa serve il primo teorema dell’economia del

benessere?

Essendo in un mondo neo-classico l’obiettivo è la raffigurazione del mondo ideale, dove

tutto è in equilibrio: l’idea classica dell’equilibrio generale è quella di avere un mondo

ideale con concorrenza perfetta e studiarlo, e cercare di avvicinare il mondo reale a quello

ideale. Quindi la concorrenza perfetta è il benchmark, cioè l’obiettivo a cui ci si deve

avvicinare per avere risultati ottimali.

La qualità della politica economica viene misurata dalla capacità di avvicinarsi all’obiettivo

che ci si è posti nel modello ideale.

La visione classica e socialista è una visione costruttivista, in quanto si ha in testa un

obiettivo ideale, anche se lo si vuole raggiungere con strumenti diversi. Il liberista invece

critica la visione di mondo ideale, in quanto gli individui dinamicamente creano un mondo

che migliora sempre perché altrimenti non si scambierebbe: quindi la politica economica

non serve a nulla.

Perché la domanda è definita derivata? Consideriamo la domanda derivata del lavoro, che

deriva dalle condizioni di ottimo (la domanda di lavoro è la richiesta di lavoro dell’impresa):

un datore di lavoro assumerà finché il valore della produzione marginale del lavoro è

uguale al salario, cioè il costo del lavoro. Se il valore della produzione marginale del lavoro

è quanto ricavo vendendo ciò che il lavoratore produce,il salario è il costo. Se il primo è

maggiore del secondo, allora assumo perché incasso più di ciò che mi costa, se invece è

uguale sono indifferente tra assumerlo o meno, viceversa se inferiore lo mando via. Ciò lo

posso scrivere:

LX

f p =w

X

dove δ x

LX

f = δ L

e x è il bene prodotto dai vari fattori produttivi, f è la produzione marginale del fattore

L

LX

lavoro, f p è il valore della produzione marginale del lavoro. Quindi quando la condizione

X

è rispettata, allora sono indifferente.

Se in squilibrio, io ssumerò o licenzierò finché non varrà la condizione di uguaglianza.

Bisogna però assumere di essere Price Taker sia per quanto riguarda i prezzi P che i

salari W. La domanda di lavoro è derivata perché è derivata dalla condizione di

uguaglianza, quindi perché deriva dal rispetto delle condizioni di equilibrio.

Quando il salario era in w si era in equilibrio. Se il salario scende (io sono Price Taker)

1

allora mi conviene non rimanere in B ma sarò portato ad assumere, quindi aumenterà L e

la situazione di disuguaglianza diventa una di uguaglianza (In C).

Se si scende ancora si arriva in D. Se si uniscono tutti punti sia la domanda derivata di

lavoro, che è derivata dal rispetto delle condizioni di equilibrio del lavoratore.

Dato un altro produttore di un bene Y, si avrà

Ly

f p =w

y

e si avrà w=w =w se i produttori sono entrambi in equilibrio, per cui

x y

LX Ly

f p = f p

X y Ly LX

e quindi p : p = f : f

X y

Questa condizione vale se il mercato dei fattori produttivi è in equilibrio. Cioè il prezzo

relativo dei beni è uguale al rapporto delle produttività marginali di un singolo fattore nei

due settori. Tale rapporto si chiama SMT, saggio marginale di trasformazione.

p / p = SMT

X y

Si parla di equilibrio quando gli operatori non hanno interesse a cambiare il loro

comportamento. Questo è stabile quando mi trovo in squilibrio e questo mette in moto un

meccanismo che mi riconduce all’equilibrio; instabile se trovandosi in squilibrio si mettono

in moto meccanismi che mi allontanano l’ulteriormente dall’equilibrio.

L LX Ly

La curva è concava perchè le f sono decrescenti: se x sale, f scende e scende y, sale f .

Può essere letta come curva di trasformazione, cioè come trasformo Y in X, oppure come

massimizzo Y dato X su frontiera delle possibilità produttive. Tutti i punti sulla curva sono

efficienti nel senso di Pareto. Se fossimo all’interno sarebbe paretianamente inefficiente

perché non sto producendo il massimo che posso. Tutti punti sulla frontiera tra M e N sono

paretianamente superiori a C.

Lezione 7 politica economica 8/10

L’idea secondo cui una configurazione di concorrenza perfetta sia un ottimo paretiano è

una visione statica. Quando però Ci avviciniamo a una condizione di concorrenza perfetta

seguiamo dei percorsi paretianamente non accettabili. Si consideri per esempio la

situazione di un monopolista: Questo produce un bene e i concorrenti non riescono a

stargli dietro (per esempio Microsoft). Se si vuole obbligare questo ad avvicinarsi a un

equilibrio di concorrenza perfetta lo possiamo costringere a ridurre il prezzo o ad aprire i

codici cosicché gli altri possono copiarli e ripianare il gap tecnico. Per i neoclassici

entrambe le due strade portano a una configurazione simile alla concorrenza perfetta, ma

la procedura non è paretianamente accettabile, poiché abbiamo peggiorato la posizione di

Microsoft costringendolo a ridurre il potere di mercato.

La verità statica che osserviamo è una situazione d’arrivo che non considera ciò che è

successo prima. Quindi anziché premiare l’impresa che ha ottenuto un’innovazione, che

ha spostato dunque la frontiera delle possibilità produttive, la puniamo facendola rientrare

nella vecchia frontiera. In questo modo non si raggiungono dei miglioramenti paretiani,

perché peggioriamo la condizione di uno degli individui. Questa è la riprova della staticità

del modello classico.

La frontiera non dipende dai prezzi, ma solo dai fatto

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
83 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pej di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Colombatto Enrico.