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DEMOCRATIZZATORI INTRANSIGENTI
CAMPO DELL’OPPO- radicali (campo dell’op- MODERATI/DEMOC-
SIZIONE posizione) RATICI
MODALITA DELLA DE- CAMPO AUTORITARIO RELAZIONI DI FORZA CAMPO DEMOCRATI-
MOCRATIZZAZIONE CO
TRASFORMAZIONE C.I/ liberalizzato; democ- governo/opposizioni moderati/radicali
ratizzato
TRANSOSTITUZIONE C.I/ LIBERALIZZATORI; governo/opposizioni Moderati/ radicali
DEMOCRATICI
SOSTITUZIONE C.I/ liberalizzato; democ- Governo/opposizione moderati/radicali
ratizzato
Sottolineature nella tabella: vuol dire che gli attori sono più forti
Trasformazione: impone una democratizzazione che solo alla fine coopera con l’opposizione.
ascoltare al 1.24
Transostituzione:
TRASFORMAZIONE:
ASCOLTARE 2/3 MIN
1. Regimi autoritari stabili ed economicamente floridi. chi è piú forte impone ció che vuole a chi è
più debole.
es: a) Spagna, le forme che assume questa trasformazione sono riforme veloci attivate in sequen-
za, questo per evitare il malcontento generale. (riforme veloci, attivate in sequenza)
Franco muore il 20 novembre 1975. nel luglio del 76 viene nominato rappresentate del regime
franchista.
Suárez: e un rappresentante del regime franchista, è un uomo del regime. Si dimostra un democ-
ratizzatole convinto infatti nel 76 fa approvare la legge di riforma politica, successivamente ci sarà
un referendum elaborato senza i partiti dell’opposizione, opposizione che dice di votare contro
questo referendum. I cittadini spagnoli decidono di sostenere Suárez, approvata dalla corte fran-
chista (sistema autoritario). Nel 1977 viene approvato il partito Comunista spagnolo, momento del-
icato a causa dei militari conservatori, che non vogliono tornare alla situazione precedente. Nel
giugno del 77 ci sono delle elezioni democratiche e la creazione del Parlamento democratico, la
cui funzione e di scrivere la nuova costituzione, vinte da Suarez (partito: UCD). Nel dicembre del
78 la costituzione viene approvata con un referendum popolare. E nel marzo del 79 ci sono le
prime elezioni per un Parlamento a tutti gli effetti democratico.
L’idea di riforme veloci attivate poco poco, un passo alla volta per accontentare il malcontento del-
l’opposizione. Controlla tutto un partito sino alla fine che si apre e iniziano a collaborare con l’op-
posizione.
Il partito socialista vincerà le seconde lezioni del 1982 ed e tutt’ora uno dei partiti più importanti.
b) Brasile riforma più lunga dal 74 al 85 ed e caratterizzata da frequenti interruzioni e passi indi-
etro. Nel 1964 due frazioni, i Sorbona e i nazionalisti. nel 1964 c’è un golpe militare, gli autori sono
i generali di Sorbona e i nazionalisti. i generali Gersel e Figueredo contribuiscono alla liberazione
del regime, 1974. il gole non aveva sciolto il parlamento, che assume il nome di Arena. nel 1974 ci
sono le prima elezioni semi libere, vinte dall’opposizione. i militari sospendono le elezioni per
riprendere successivamente con regole più favorevoli al partito che rappresenta i militari. nel 1985
ci sono le prime elezioni libere. nel 1988 viene approvata la bozza della nuova costituzione.
c) Ungheria: J. kadar (leader stalinista) viene sostituito da un liberalizzatole K. Grosz che viene
sostituito da R. Nyers e solo qua inizia il confronto con l’opposizione.
2. Emergono i riformatori all’interno del regime autoritario. Perché?
a. problemi di legittimazione: problemi economici intrattabili, guerre perse, mancanza di
ricambio nella leadership, raggiungimento dei fini che hanno motivato l’instaurazione
autoritaria, diffusione dei valori della democrazia.
b. Possono esserci degli errori di valutazione: le sorprese elettorali (India, Cile, Brasile).
elezioni democratiche concesse dai dittatori che sono in crisi, sicure di poterle vincere
perdono (sorpresa elettorale).
c. La scelta strumentale: la democrazia (o l’apparenza di una democrazia) come risposta
di legittimazione internazionale, per evitare sanzioni o avere accesso a nuove risorse.
d. Convinzione democratica. Es Suarez citato sopra, Spagna
3. I riformatori si impongono
a. In pochi casi i leader che avevano introdotto il regime autoritario presiedono il ritorno
alla democrazia (India, Cile, Turchia).
b. il controllo sui conservatori è acquisito attraverso:
I. Morte del leader fondatore ( Franco, Chiang Kaishek, Breznev)
II. Rotazione leadership (Brasile e Messico)
III. Rovesciamento o cambio del governo autoritario (Nigeria, Bulgaria)
4. I riformatori possono essere democratizzato o liberalizzatori. i liberalizzatori spesso falliscono:
a) La l”iberalizzazione": riforma parziale tesa a creare una versione più dolce dell’autori-
tarismo (ma anche più sicura e stabile)
Alcune misure tipiche: alleviare la repressione, reintrodurre alcune libertà civili e politiche,
ridurre la censura, consentire un dibattito pubblico più ampio.
b) Liberalizzatori: Spagna (Arias Navarro); Argentina (Eduardo Viola); Cina (Zhao Ziyang
che governa dal 1980 al 87 si schiera a fianco degli studenti ed e favorevole alle riforme
economiche che doveva essere usata per arrivare a una democrazia. I conservatori del
partito comunista non sono contenti ed estromettono Zhao e attaccano i manifestanti);
Sudafrica (P.W Botha concede la cittadinanza ai neri che vivono nelle città, aumenta i
fondi per l’istruzione dei neri, riforme importanti: i cittadini neri possono votare per la
formazione dei consigli comunali e propone un parlamento per gli asiatici diverso da
quello bianco); URSS (Gorbachov tende a liberalizzale l’URSS, introduce le elezioni
semi libere, questo fa bocciare alcuni rappresentati dei partiti comunisti. Riduce anche
la censura. Il tentativo di liberalizzazione finisce male).
5. I conservatori intransigenti vengono sottomessi:
a. I dittatori della abertura cambiano posizione (Gisel, Juan Carlos I, Gorbaciov)
b. I leader autoritari sono indeboliti: sostituzioni selettive dei conservatori intransigenti.
c. I leader autoritari sono rassicurati: strategia spagnola (continuità con il passato). Il nuo-
vo ordine e legittimato in quanto prodotto del vecchio e il vecchio ordine e legittimato in
quanto generatore del nuovo.
6. Cooptazione dell’opposizione
Spagna: legalizzazione PCE (4/1977)
Ungheria: negoziati tra il PC e una tavola rotonda che rappresenta i partiti di opposizione
(autunno 1989).
Brasile: contatti informali tra il governo militare il MDB/PMDB
SOTITUZIONE:
1. Poche le sostituzioni tra regimi militari e mono-partitici, più frequenti tra le dittature personali.
Nella 3a ondata le sostituzioni sono state solo 6 su 35 tra il 74 e il 90.
2. Le cause:
a. assenza riformatori nel governo: es. Argentina e Grecia: i riformatori ci sono ma sono
sostituiti dai falchi; Portogallo: Caetano ritorna sui suoi passi; Romania, Filippine, Ger-
mania orientale: pochi i liberalizzatori.
b. Guerre perse (indeboliscono il regime, più è debole più è forte l’opposizione. Argentina
e Grecia.
c. Insurrezione ( Portogallo, Filippine, URSS)
d. Politiche economiche disastrose (Romania)
e. Modelli impossibili da imitare (Germania orientale)
L’insoddisfazione e diffusa, ma la natura repressiva del sistema fa in modo che si manifesti solo
quando un evento drammatico funge da catalizzatore.
es di evento drammatico (Filippine tra il 1983-86):
3. Attori e forme della sostituzione:
a. Studenti—intellettuali e leader politici—lavoratori e sindacati—classe media—chiesa
cattolica—borghesia e gruppi finanziari—USA—Militari. La repressione violenta e piu
probabile se le proteste coinvolgono gruppi sociali non determinanti per la sopravviven-
za del regime autoritario (es. solo studenti).
b. Timing (tempi del collasso autoritario):
i. Molto breve in alcuni casi (1giorno): Portogallo (ma 18 mesi di instabilità), Gre-
cia, Filippine, Romania.
ii. In altri più lungo: Argentina, Germania orientale.
c. Sorte drammatica per i leader rovesciati.
4. Dopo la caduta:
a. L’opposizione, unita dal desiderio di porre fine al regime autoritario, dopo la sua caduta
spesso si divide.
b. se il governo autoritario e rimasto al potere solo per poco, la democrazia si ristabiliste in
tempi brevi, e tornano i partiti che godono ancora di ampia legittimità: Argentina, Gre-
cia, Filippine.
c. Se il governo autoritario e rimasto al potere a lungo, lotte il cui esistono dipende dal
peso relativo delle forze in gioco. Iran, Portogallo, Romania, Nicaragua.
TRANSOSTITUZIONE:
1. Le fasi:
a. Stallo tra i campi contrapposti: liberalizzazione del governo, opposizione cerca di raf-
forzarsi, il governo reagisce per contenere le mosse dell’opposizione. Entrambe le parti
si rendono conto della situazione di stallo ed iniziano le trattative. Cicli di protest e re-
pressione.
b. I casi: Polonia; Uruguay.
c. Cambiamenti al vertice: alcuni casi le trattative sono precedute da cambiamenti al ver-
tice (Corea del sud, Sudafrica, Cecoslovacchia).
d. Opposizioni spesso divisa: Corea del sud, Sudafrica. Eccezione Polonia.
e. Le parti si devono legittimare reciprocamente: non punibilità dei leader autoritari o altre
forme di democrazia (Uruguay e Corea del sud) in cambio della scarcerazione dei
leader democratici e altri vantaggi ( Sudafrica, Polonia e Cecoslovacchia)
TRANSIZIONE E CONSOLIDAMENTO, in cui con transizione si indica il passaggio da regime au-
toritario a regime democratico che comprendere le prime fasi del nuovo regime. dopo la fase della
transizione democratica il regime può consolidarsi o cadere.
PROBLEMI DELLA TRANSIZIONE:
a. Varo nuovo sistema costituzionale ed elettorale (di tipo democratico)
b. Modifica o annullamento di leggi incontrato con l’ordinamento democratico.
c. Abolizione o riconversione delle agenzie autoritarie come la polizia segreta. (usate per
reprimere l’opposizione).
d. Estromissione gli appartenenti al vecchio regime e loro sostituzione con personalità democ-
ratiche. I giudici o parte dei giudici devono essere cambiate, lo stesso per l’amministrazione
pubblica, e anche all’interno della polizia
Ma sopratutto:
Il trattamento da riservare a coloro che avevano violato i diritti umani nella fase autoritaria (<<
Dilemma del torturatore>>).
Assicurare un minore coinvolgimento dei militari nella fase democratica (<< Problema dei pretori-
ani >>).
2. Problemi contestuali (comuni alla fase autoritaria e democratica):
Povertà, inflazione, diseguaglianza, debito estero perché sono problemi che tendono a permanere,
non necessariamente si risolvono e non in tempi brevi, sono problemi radicati nella storia, econom-
ica e nella locazione del paese.
Insurrezione armate e conflitti tra comunità
3. Problemi sistemici (tipici solo della fase democratica