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Le "novelle per un anno"
A prima lettura le "novelle per un anno", possono apparire una raccolta di pagine sparse (anche secronologicamente lo sono) che raccontano, attraverso spezzoni narrativi (attraverso descrizioniampie, ripresa di parole, numerose ripetizioni/analessi, l'uso della doppia aggettivazione), scorci divite, luoghi, interiorità, analizzando, sia da un punto di vista fisico che psicologico, un teatro che ciproietta, spegnendo le luci della realtà, in una serie di mondi altri, legati tra loro da un intreccio diriflessioni, molte, connesse e sconnesse: tra pietà e ironia, tra inumanità e sofferenza, le novelle perun anno sono un diario anche di quella terra, la Sicilia, avvolta da una atmosfera di immutabilità, dipopolarismo e di tradizione. Tutti i personaggi, appaiono 'veri' candidamente o crudamente: siincontrano e si scontrano, e ciascuno, mentre sembra proporre la strada maestra, indica un tratto disentiero che si interseca con.Altri a formare una polifonia di voci che vanno a comporre il mondo pirandelliano. In questo breve saggio, ci si concentrerà maggiormente sulla tematica della fede, un'essenza particolarmente mutevole che è presente in maniera ricalcata nell'autobiografia pirandelliana, ma che è visibile, soprattutto nella sua produzione, sotto forma di un conflitto interiore che viene sviluppandosi nelle vicende che vede protagonisti i vari personaggi delle opere dell'autore. In particolar modo, ci si concentrerà sui personaggi delle novelle "la fede" e "la madonnina", due novelle che rispecchiano in maniera esemplare lo stile e le tematiche tipiche di Pirandello.
La tematica della fede è un aspetto che è sempre stato presente nella vita di Luigi sin dalla sua infanzia: il piccolo Luigi era un giovane brillante, molto devoto alla chiesa, grazie anche1 Luigi Pirandello, "Avvertenza", in "Scialle nero", 1922 (Primo libro della raccolta),
Firenze, Bemporad.2 La fede. Luigi Pirandello, pubblicata nel 1922 su "Il mondo" e compresa nella raccolta "La mosca" del 1923, FirenzeBemporad.
3 La Madonnina, L. Pirandello, pubblicata nel 1913 su "Il Corriere della sera" e nella raccolta "La mosca" del 1923
Pirandello e la sua vita segreta ad Agrigento: "Il ragazzo un po' tardo" che studiava l'umanità"4 ", articolo di Elio diBella, pubblicato su Balarm, 21/02/2021.
5 Umberto Colombo, Pirandello e la fede nelle "Novelle per un anno", 1925-1995.
All'influenza che ebbe su di lui, una domestica di famiglia, e fu proprio grazie all'azione di quest'ultima che Pirandello fu indirizzato alle pratiche religiose. Questa azione interventista nella vita del giovane, da parte della domestica, ebbe anche un effetto più dannoso su di lui, ovvero gli inculcò credenze superstiziose fino a convincerlo della paurosa presenza degli spiriti.
La chiesa e iriti della confessione religiosa gli permettevano di accostarsi a un'esperienza di misticismo, che cercherà di raggiungere in tutta la sua esistenza. Il suo sentimento religioso così forte e radicato nella sua coscienza, andò presto in crisi producendo nel giovane Pirandello un conflitto interiore assai complesso; si allontanò dalle pratiche religiose per un avvenimento apparentemente di poco conto: un prete aveva truccato un'estrazione a sorte per far vincere un'immagine sacra al giovane Luigi e questi rimase così deluso dal comportamento inaspettatamente scorretto del sacerdote che non volle più avere a che fare con la Chiesa, praticando una religiosità del tutto diversa da quella tradizionale.
Ed è proprio nella novella "la madonnina" in cui troviamo le vicende più importanti che parlano della fede nella sua infanzia, dove Pirandello si identifica con il personaggio di Guiduccio.
Greli. Figlio di una famiglia di stampo tradizionale, di un padre in aperto contrasto con la chiesa (infatti era stato garibaldino, carabiniere genovese nella campagna del 1860 e ferito ad un braccio nella battaglia di Milazzo). Secondo l'opinione di un patriotta come il signor Greli, la chiesa si ostinava a rimanere nemica della patria, ragion per cui non avrebbe accennato neanche lontanamente a mettere piede in chiesa e, soprattutto, non lo avrebbe permesso a suo figlio Guiduccio.
Guiduccio però, come colto da una luce divina, come ad espiare quasi il sacrilegio compiuto dal padre Greli contro le campane della chiesa, si avventura in questo nuovo mondo della fede, a insaputa della famiglia, che viene visto come un luogo quasi magico dal piccolo bambino. E Guiduccio si lascia trascinare, attraverso la mediazione del padre Fiorica tra le mura della chiesa, delle mura che non vengono sentite come una prigione, ma anzi come uno spazio aperto tutto da scoprire.
L'angusta viuzza, ancora invasa dalle tenebre notturne, abbrividendo, si stringeva all'avecchia serva e, arrivato alla piazzetta della chiesa, alzava gli occhi al campanile, e allo sgomento misterioso che gliene veniva, non meno misterioso rispondeva il conforto che, appena entrato nella chiesa, gli veniva dai ceri placidi accesi sull'altare, nella frescura dell'ombra solenne insaporata d'incenso. [...] Guiduccio andò ogni giorno alla canonica, avido dei racconti della storia sacra. E il padre beneficiale Fiorìca, vedendosi davanti spalancati e intenti quegli occhioni fervidi nel visetto.
1 Luigi Pirandello, "Avvertenza", in "Scialle nero", 1922 (Primo libro della raccolta), Firenze, Bemporad.
2 La fede. Luigi Pirandello, pubblicata nel 1922 su "Il mondo" e compresa nella raccolta "La mosca" del 1923, Firenze Bemporad.
3 La Madonnina, L. Pirandello, pubblicata nel 1913 su "Il Corriere della sera" e
nella raccolta "La mosca" del 1923 di Pirandello e la sua vita segreta ad Agrigento: "Il ragazzo un po' tardo" che studiava l'umanità, articolo di Elio di Bella, pubblicato su Balarm, 21/02/2021. Umberto Colombo, Pirandello e la fede nelle "Novelle per un anno", 1925-1995. Pallido e ardito, tremava di commozione per la grazia che Dio gli concedeva di bearsi di quel meraviglioso fiorire della fede in quella candida anima infantile. Ma, purtroppo anche il più tenero e infantile degli animi può essere scosso dalla cruda realtà del male. Pirandello fa un balzo temporale e ci proietta nel mese di maggio che, secondo la consuetudine, è il mese dedicato alla Vergine Maria. Sull'altare della chiesa è presente un'icona, una piccola Madonna di cera, venerata dai parrocchiani. Ogni settimana di maggio, il padre Fiorìca offre una riffa: il vincitore della riffa è onorato.dalla presenza della Madonnina a casa sua (per una settimana). Ogni biglietto della riffa costa 1 lira e i biglietti sono in vendita durante la settimana; il vincitore della riffa verrà annunciato, poi, dopo la messa di domenica. Così il piccolo Guiduccio, dato che gli venivano date 10 lire per la riffa, per essere giusto, lui ne regala 9 ai suoi amici e ne tiene 1 per se stesso. Un giorno però, dopo aver dato via 9 lire, Guiduccio viene avvicinato da un altro ragazzo. Lui ovviamente, senza pensarci due volte, dà al ragazzo la sua ultima lira nonostante la certezza che non sarà più in grado di acquistare un biglietto e, soprattutto, che non sarà in grado di vincere la riffa. Guiduccio è ben riconosciuto e ammirato dagli altri parrocchiani per la sua devozione. Quindi il padre Fiorìca si chiede cosa potrebbe accadere se Guiduccio vincesse la riffa. Forse la presenza del Madonnina causerà l'intera famiglia Greli di unirsi.
alla chiesa?Il desiderio del padre Fioríca permette al diavolo di colpire: alla riffa il diavolo suggerisce al padre Fioríca che il nome di Guiduccio è sul biglietto vincente, cosa che in realtà, non è vera.3 —Tuttavia, non poche donne, ammirando il fervore con cui Guiduccio pregava davanti a tutti, avrebbero voluto che la Madonnina anziché a qualcuna di loro, sortisse a lui. E piú di tutti, naturalmente, lo desiderava il padre beneficiale Fioríca […]
Cosí il diavolo tentava il padre beneficiale Fioríca. Ma fece anche di piú. Quando fu l’ultima domenica, venuto il momento solenne del sorteggio, appena lo vide salire all’altare ove accanto all’urna di cristallo stava la Madonnina di cera, zitto zitto gli si mise dietro le spalle e, sissignori, gli suggerí di leggere nella polizzina estratta il nome di Guiduccio Greli —Guiduccio non esulta alla sua fortuna, una volta che il
Il tuo nome è annunciato. Invece sembra esserne del tutto atterrito: lui agisce come se la sua fede fosse andata in frantumi, fosse stata tradita, ed è qui che vediamo la somiglianza con la biografia del giovane Luigi Pirandello.1 Luigi Pirandello, "Avvertenza", in "Scialle nero", 1922 (Primo libro della raccolta), Firenze, Bemporad.2 La fede. Luigi Pirandello, pubblicata nel 1922 su "Il mondo" e compresa nella raccolta "La mosca" del 1923, Firenze Bemporad.3 La Madonnina, L. Pirandello, pubblicata nel 1913 su "Il Corriere della sera" e nella raccolta "La mosca" del 1923. Pirandello e la sua vita segreta ad Agrigento: "Il ragazzo un po' tardo" che studiava l'umanità.4 , articolo di Elio di Bella, pubblicato su Balarm, 21/02/2021.5 Umberto Colombo, Pirandello e la fede nelle "Novelle per un anno", 1925-1995.— Allo scoppio d'esultanza di tutti i devoti.Guiduccio però, diventato in prima di bragia, si fece subito dopo pallido pallido, aggrottò le ciglia sugli occhioni intorbidati, cominciò a tremar tutto convulso, nascose il volto tra le braccia e, guizzando per divincolarsi dalla ressa delle donne che volevano baciarlo per congratularsi, scappò via dalla chiesa, via, via, e rifugiandosi in casa, si buttò tra le braccia della madre e proruppe in un pianto frenetico. Poco dopo, udendo per la viuzza il rullo del tamburo e il coro dei devoti che gli portavano in casa la Madonnina, cominciò a pestare i piedi, a contorcersi tra le braccia della madre e delle sorelle e a gridare: Non è vero! Non è vero! Non la voglio! Mandatela via! Non è vero! Non la voglio!
La fine della novella suggerisce che Guiduccio, come suo padre, abbia perso la sua fede per sempre. Vediamo come questo gesto compiuto, attraverso il padre beneficiario Fiorica, comporta un cambiamento negativo nel bambino.
Uno sconcertamento così sconvolgente per lui. La sua fede viene danneggiata irreparabilmente dal comportamento negativo della Chiesa, incarnata dal padre beneficiario, per attirare la famiglia Grel.