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Periodizzazione

1. Antica Britannia

2. Spedizioni cesariane in Britannia

3. Britannia romana

4. Medioevo inglese

Età altomedievale

5. Conquista normanna dell'Inghilterra

Età basso medievale

6. Anarchia

7. Età dei Plantageneti

8. Peste nera in Inghilterra

1. Britannia era il toponimo latino dato dai Romani all'attuale Gran Bretagna. La storiografia impiega talvolta i termini Antica Britannia o Britannia preistorica per indicare quella fase della storia inglese che va dalla Preistoria alla conquista romana della Britannia (43 d.C.)

2. Le due spedizioni cesariane in Britannia (55 e 54 a.C.) si inquadrano nell'ambito delle guerre di conquista condotte da Gaio Giulio Cesare in Gallia (odierna Francia) e narrate nel De bello Gallico.

3. Britannia fu il nome di una provincia prima, poi di più province dell'impero romano situate nell'isola di Gran Bretagna in un tempo compreso tra il 43/44 e il 410.

4. Il Medioevo inglese è un periodo storico.

Iniziato nel V e terminato nel XVI secolo. La conquista normanna dell'Inghilterra fu l'invasione e l'occupazione nell'XI secolo da parte di un esercito di soldati normanni, bretoni e francesi, guidati da Guglielmo I, duca di Normandia, conosciuto più tardi come Guglielmo il Conquistatore, che culminò con la vittoria degli invasori nella battaglia di Hastings il 14 ottobre 1066, che stabilì così il loro controllo sull'isola. Le pretese al trono di Guglielmo avevano origine nei suoi rapporti con Edoardo il Confessore che prima di morire lo aveva nominato suo successore al trono essendo egli senza un erede diretto. Edoardo morì nel gennaio del 1066 e venne succeduto da suo cognato Aroldo. Da qui nacque la battaglia di Hastings prima nominata. [Succedono successivamente altri re] Viene chiamata Anarchia la guerra civile sviluppatasi tra il 1135 e il 1154 in Inghilterra fra i sostenitori della figlia di Enrico I, l'imperatrice

Matilde e quelli di Stefano, nipote di Guglielmo il Conquistatore. Nel 1135, alla morte di Enrico I, si aprì una grave crisi di successione al trono inglese, in quel periodo retto dai Normanni, che va sotto il nome di Anarchia. Enrico I aveva avuto due figli legittimi: Matilda, nata nel 1102 e Guglielmo, nato nel 1103. In seguito alla morte di Guglielmo a seguito di un naufragio nel 1120, re Enrico aveva costretto i baroni anglo-normanni a riconoscere Matilda come sua erede ed a giurarle fedeltà. Tuttavia, il fatto di essere una donna e per di più moglie (dal 1128) di un conte angioino (Goffredo V d'Angiò), ostacolò Matilda nella successione al trono. Nel 1135 si insediò suo cugino Stefano di Blois. Ne risultò un lungo periodo di disordini e lotte, nelle quali furono coinvolti, oltre a Stefano e Matilda, anche il marito di lei Goffredo V d'Angiò e successivamente il loro figlio Enrico, nato nel 1133. Goffredo ed Enricoriuscirono a prevalere dapprima sul continente, dove divennero duchi di Normandia e successivamente in Inghilterra. Con il trattato di Wallingford (1153), Stefano riconobbe Enrico come proprio figlio adottivo ed erede. Alla morte di Stefano (1154), Enrico salì al trono di Inghilterra come Enrico II; ebbe così termine la dominazione normanna dell'Inghilterra ed ebbe invece origine la dinastia plantageneta. Enrico Plantageneto (o Enrico II) riuniva nelle sue mani i possedimenti anglo-normanni ereditati dalla madre (ducato di Normandia e regno d'Inghilterra) e quelli angioini ereditati dal padre (conte ed d'Angiò e del Maine). Inoltre, avendo sposato nel 1152 Eleonora d'Aquitania, Enrico aveva esteso il suo controllo anche sui ducati di Aquitania e di Guascogna. I Plantageneti governarono nei secoli XII e XIII. Nonostante l'estensione del potere plantageneto, essi alla fine vennero sconfitti da Filippo II Augusto, Re di Francia, della dinastia dei Capetingi.che fece loro perdere tutte le province a nord della Loira, compreso il loro nucleo originario di Normandia ed Angiò. Questa sconfitta, che lasciò ai Plantageneti il governo sui loro possedimenti inglesi e sulla Guascogna in Francia, pose le basi per le successive guerre di Saintonge e dei Cent'anni. La peste nera in Inghilterra fu un'epidemia di peste bubbonica che colpì il Regno d'Inghilterra nel giugno del 1348. Guerra dei cent'anni Guerra delle due rose Periodo Tudor Dinastia Tudor Età elisabettiana Rinascimento inglese La guerra dei cent'anni fu un conflitto tra il Regno d'Inghilterra e il Regno di Francia che durò, con varie interruzioni, centosedici anni, dal 1337 al 1453. Il conflitto fu costellato da tregue più o meno brevi e si divide in diverse fasi: la guerra edoardiana (1337-1360), la guerra carolina (1369-1389), la guerra dei Lancaster (1415-1429) (in questa fase del conflitto, spicca in

Francia la figura di Giovanna d'Arco) e la fase conclusiva della guerra (1429-1453). La straordinaria importanza della guerra dei cent'anni per quanto attiene la storia dell'Europa nel suo complesso, è evidenziata dal fatto che la sua fine (1453, anno che vide pure la caduta di Costantinopoli) è una delle date convenzionalmente poste dalla storiografia moderna a conclusione del Medioevo europeo. Dopo la sconfitta nella guerra dei cent'anni, i proprietari terrieri inglesi recriminarono vivamente per le perdite finanziare conseguenti alla scomparsa dei loro possedimenti continentali; questo è generalmente considerato una tra le cause principali della guerra delle due rose, iniziata nel 1455.

La guerra delle due rose fu una sanguinosa lotta dinastica combattuta in Inghilterra tra il 1455 ed il 1485 tra due rami della casa regnante dei Plantageneti: i Lancaster e gli York. Cause dinastiche del conflitto: Edoardo III d'Inghilterra (1312-1377) ebbe

sei figli maschi che (a causa anche della politica matrimoniale del padre, che li fece sposare con figlie di ricche famiglie nobili, dando così vita a potenti casati tutti in grado di rivendicare la corona) concorsero con la loro discendenza a dare vita al conflitto. Gli York contestavano ai Lancaster di aver usurpato del loro diritto di discendenza al trono quando, nel 1413, dopo il regno di Riccardo II, il Parlamento inglese diede la Corona a Enrico IV Lancaster. Gli York approfittarono però dell'ascesa al trono nel 1422 di Enrico VI, un re inviso dal popolo a causa dei problemi mentali. Lo scontro fu caratterizzato dalle fazioni nobiliari che lottavano appoggiando prima gli York e poi i Lancaster. Enrico VII (Lancaster) nel 1485 conquistò il potere e nel 1486, in segno di riappacificazione, sposò Elisabetta York, così la nuova discendenza, che ebbe il nome Tudor, fu sia degli York che dei Lancaster. Enrico VII per sottomettere i nobili istituì.

La camera stellata, un tribunale con il compito di giudicare e condannare gli abusi dei nobili attraverso la confisca dei beni. Tale confisca avveniva non attraverso l'apparato burocratico, ma con la piccola nobiltà terriera (detta gentry), non pagata, e a cui era permesso per ordine del re di appropriarsi delle terre confiscate ai nobili.

Enrico VII inoltre capì che il destino dell'Inghilterra è quello della potenza marittima: finanziò la politica commerciale e le esplorazioni arrivando alle coste dell'America settentrionale.

La guerra fu così denominata, nel XIX secolo, dopo che Walter Scott nel 1829 aveva pubblicato il romanzo Anna di Geierstein facendo riferimento agli stemmi dei due casati che recavano una rosa di colore rosso (Lancaster) ed una rosa bianca (York).

Si riferisce normalmente allo spazio temporale intercorrente fra il 1485 ed il 1603. Il primo monarca fu Enrico VII (1457-1509). Normalmente si tende ad inserire anche

Il regno di Elisabetta I (1558-1603), anche se questo è spesso trattato separatamente come età elisabettiana. In questo periodo, con il padre di Elisabetta I (nata da seconde nozze con Anna Bolena), Enrico VIII avviò la Riforma anglicana che cominciò con il rifiuto da parte di papa Clemente VII di accordare il divorzio del primo matrimonio tra Enrico VIII e Caterina d'Aragona (poiché non vi furono durante il matrimonio eredi maschi (l'unico figlio morì prematuramente) e da questo matrimonio nacque Maria I, detta Maria la Cattolica o Mary la sanguinaria, ricordata soprattutto per il tentativo di restaurare il cattolicesimo in Inghilterra dopo lo scisma del padre. Tuttavia, la sua politica in campo religioso fu abbandonata dalla sorellastra Elisabetta I (protestante), che le succedette alla sua morte. Sebbene i membri del partito cattolico cercarono di convincere Mary sul punto di morte a firmare l'atto con cui si condannava a morte Elisabetta,

Maria non accettò, implorando (invano) Elisabetta di mantenere l'Inghilterra cattolica). Con la Riforma Anglicana nasce la Chiesa anglicana, che si separa dalla Chiesa cattolica (evento che contribuì successivamente allo scoppio della guerra civile inglese).12 Periodo che va dal 1558 al 1603. Shakespeare fu tra i maggiori autori del periodo, insieme a Marlowe, Jonson, Spenser e Bacon. Elisabetta I viene detta "the Virgin Queen" e da lei prende il nome della prima colonia americana: Virginia. La cugina di Elisabetta, Maria Stuart regina di Scozia, fu condannata dalla stessa Elisabetta, poiché Maria (cattolica) si autoproclamò regina di Inghilterra (sosteneva infatti l'illegittimità al trono di Elisabetta poiché il matrimonio tra Enrico VIII e Caterina d'Aragona non era stato annullato dal Papa, sebbene il divorzio fosse valido per la Chiesa Anglicana). Elisabetta I morì senza eredi, ma venne messo al trono il

figlio di Maria Stuart, Giacomo I, dando così inizio alla dinastia Stuart. Tale proclamazione ruppe la consuetudine, perché non fu fatta dal nuovo sovrano stesso, ma dal Consiglio, come sarebbe poi divenuta consuetudine nella pratica moderna della successione monarchica.

La straordinaria ripresa dell'arte, della letteratura e della filosofia degli antichi che è cominciata in Italia già nel XIV secolo e che è conosciuta come Umanesimo, raggiunse l'Inghilterra solo alla fine del XV secolo. Una delle ragioni dell'arrivo ritardato del Rinascimento sull'Isola fu il lungo periodo di guerre (la Guerra dei cent'anni (1338-1453) e la Guerra delle due rose (1454-1485)), che distrasse gli interessi umani e causò una fase di stasi nell'arte creativa. Solo quando venne

Periodo Stuart

Età di Giacomo I

Età di Carlo I

Guerra civile inglese

Protettorato di Cromwell

Restaurazione inglese

Gloriosa rivoluzione

ni dei più importanti umanisti italiani come Erasmo da Rotterdam e Thomas More, influenzarono profondamente la cultura e la politica inglese durante il regno di Enrico VIII. La loro filosofia umanistica, basata sull'importanza dell'educazione, della ragione e della ricerca della verità, ebbe un impatto significativo sulla società inglese dell'epoca. Durante il regno di Enrico VIII, l'umanista italiano Pietro Martire Vermigli fu invitato a insegnare teologia a Oxford. La sua presenza e le sue idee contribuirono a diffondere ulteriormente l'influenza degli umanisti italiani in Inghilterra. Gli umanisti italiani introdussero anche nuove idee nel campo dell'arte e dell'architettura. Ad esempio, l'architetto italiano Sebastiano Serlio fu incaricato di progettare il palazzo di Nonsuch per Enrico VIII. Il palazzo, ispirato all'architettura rinascimentale italiana, rappresentava un simbolo del potere e della grandezza del re. Inoltre, gli umanisti italiani contribuirono alla diffusione della stampa in Inghilterra. L'umanista italiano Antonio de' Beatis, segretario del cardinale Adriano di Corneto, portò con sé una stampante a Londra nel 1519. Questo contribuì alla diffusione delle idee umanistiche attraverso la stampa di libri e pamphlet. In conclusione, l'influenza degli umanisti italiani in Inghilterra durante il regno dei Tudor fu significativa e contribuì alla diffusione di nuove idee e alla trasformazione della cultura e della società inglese.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dario_kat di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Adorno Salvatore.