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Dal problema hanno poi origine gli obiettivi della ricerca, a ciascuno dei quali corrisponde una o
più strategie di ricerca, le quali possono utilizzare una sola tecnica di rilevazione dei dati oppure
più tecniche combinate.
3.2 Dalle risorse bibliografiche al quadro teorico
Una volta identificato il tema e il problema di ricerca, il passo successivo è quello di costruire il
quadro teorico che guiderà la ricerca nelle fasi successive. A questo proposito opportuno fare
una differenza tra quadro teorico della ricerca e background teorico del ricercatore. Il primo è un
insieme di paradigmi, teorie e modelli che il ricercatore adotta per una specifica ricerca. Il
secondo, invece, è un insieme più vasto di conoscenze che appartiene alla ricercatore
comprende preparativi quali egli fa riferimento, ma anche la sua esperienza e le sue competenze
acquisite. Mentre il quadro teorico di una ricerca rappresenta una formulazione esplicita di
paradigmi, teorie e modelli di riferimento, il background teorico del ricercatore contiene una
formulazione implicita di conoscenze, che derivano dalla sua esperienza umana e professionale.
Nel momento in cui si costruisce un quadro teorico, il primo passo da compiere è analizzare in
maniera quanto più possibile esaustiva la letteratura sull'argomento oggetto di esame e fare una
rassegna degli studi principali riguardanti il tema di studio. In particolare bisognerà:
chiarire i termini del problema affrontato
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identificare teorie, modelli ai concetti di riferimento attraverso la costruzione di una
2. bibliografia e consultando testi, articoli, saggi ecc.
identificare i metodi di ricerca utilizzati e i loro limiti, analizzando criticamente le tecniche
3. utilizzate nelle precedenti ricerche
ottenere dati w risultati con i quali confrontarsi, consultando ricerche empiriche precedenti
4. che affrontano lo stesso tema
individuare problemi risolti e questioni aperte, analizzando tutta la letteratura
5. sull'argomento in esame
ottenere idee originali e creative per riformulare i problemi, analizzando ricerche in cui
6. vengono affrontati problemi che presentano analogie con quelli in questione, anche in
campi disciplinari diversi
controllare se la stessa ricerca è già stata fatta da altri ricercatori, in modo da evitare di
7. replicare una ricerca.
Fonti di informazioni: le reti telematiche
Le reti telematiche, attraverso gli Opac, cioè i cataloghi delle biblioteche online, le banche dati, i
motori di ricerca ecc., permettono di accedere ad un vasto patrimonio conoscitivo in tempo reale e
su scala mondiale. In particolare, attraverso gli Opac è possibile compilare una bibliografia da
qualsiasi computer connesso ad Internet e spostarsi fisicamente in biblioteca solo per ottenere i
volumi. Attraverso le banche dati motori di ricerca, invece è possibile consultare articoli e saggi
direttamente sul nostro computer. Di conseguenza, se un tempo il problema era costituito dalla
scarsità di informazione, adesso il problema è opposto in quanto gli strumenti di ricerca telematici
ci forniscono una grandissima quantità di informazioni, spesso poco pertinenti con i nostri obiettivi
di ricerca. Per selezionare l'informazione che effettivamente ci serve è necessario adottare una
serie di strategie di ricerca. Innanzitutto bisogna identificare le parole chiave, cioè termini specifici
che descrivono nel modo migliore il tema o problema che stiamo affrontando.
Gli Opac
Gli Opac sono i cataloghi delle biblioteche consultabili on-line e permettono di ottenere una serie
di informazioni quali: autore dell'opera, titolo, edizione, pubblicazione, descrizione fisica, collana,
note generali, soggetto, nomi degli autori, paese di pubblicazione, lingua di pubblicazione,
localizzazione, collocazione e codice del documento.
Le librerie o i cataloghi online delle case editrici
Le librerie che praticano l'e-commerce attraverso Internet per i principali editori mettono a
disposizione i loro capitali on-line, che possono essere liberamente consultati. Da queste
cataloghi è possibile ottenere elenchi bibliografici costantemente aggiornati che riportano, oltre
alle informazioni bibliografiche tradizionali, altre informazioni sui testi in oggetto, come per
esempio la descrizione del contenuto, il testi che trattano argomenti correlati, le recensioni e i
commenti dei lettori.
Le banche dati
Le banche dati permettono l'accesso pubblico le informazioni, anche se molte queste limitate
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possessori di uno specifico account. Le banche dati forniscono informazioni secondarie (dove
reperire un documento) informazioni primarie (cioè il documento stesso in versione integrale). È
inoltre possibile trovare articoli scientifici online, riassunti sintetici di articoli e monografie, ebooks,
cioè libri elettronici che possono essere letti direttamente sul proprio computer, siti Internet
dedicati a particolari temi ecc.
I motori di ricerca
I motori di ricerca sono siti Internet che contengono dati cataloghi di informazioni relative ai
contenuti di altri siti Internet. In particolare, il motore di ricerca consulta il suo archivio e fornisce
gli indirizzi delle pagine web all'interno delle quali sono contenute le parole chiave inserite. La
differenza tra motori di ricerca e web directory sta nel fatto che i primi indicizzano le informazioni
presenti sul Web attraverso programmi automatici; le web directories, invece, si dividono in motori
di ricerca generalisti, che indicizzano informazioni relative a tutti gli abiti di conoscenza, e
specialistici, che indicizzano informazioni relative ad ambiti specifici.
Valutare qualità dell'informazione trovata
I bassi o addirittura nulli costi di pubblicazione dell'informazione sul Web possono far sì che i
documenti pubblicati siano di scarsa o nulla qualità scientifica. È necessario quindi valutare
attentamente l'affidabilità dell'informazione trovata. A questo proposito, per valutare la propria
ricerca effettuata on-line, possiamo considerare alcuni parametri quali:
1) l'autorevolezza delle fonti, data dal sito che ospita le pagine e dal prestigio scientifico degli
autori
2) l'autorevolezza dei riferimenti teorici, data da qualità e pertinenza dei riferimenti teorici che gli
autori citano all'interno del testo
3) La scientificità dell'esposizione, cioè l'utilizzo appropriato del linguaggio scientifico
4) La chiarezza dell'esposizione
5) La possibilità di interazione con cui ha creato il sito, attraverso la presenza dell'e-mail
dell'autore
Costruzione di classificazioni e tipologie
La classificazione è un'operazione che consiste nel formare delle classi in cui raggruppare dei
soggetti o oggetti, in base agli stati assunti da una sola delle loro proprietà. La tipologie invece è
una modalità di classificazione di soggetti o oggetti sulla base di due o più delle loro proprietà. La
costruzione di una classificazione e tipologia parte dalla riflessione su casi concreti oppure può
avvenire sulla base della risposta ad una serie di domande, volte per esempio ad indagare se il
soggetto è maschio o femmina, se è motivato nello studio ecc. A seconda delle risposte date a
ciascuna domanda ciascun soggetto potrà essere inserito all'interno di una specifica categoria.
Costruzione di spazi degli attributi
Lo spazio degli attributi è uno spazio in cui possibile rappresentare più soggetti o oggetti sulla
base degli stati assunti dalle loro specifiche proprietà, chiamate anche attributi. La costruzione
degli spazi di attributi ha come obiettivo rendere esplicite tutte le combinazioni possibili degli stati
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assunti da due o più proprietà, sotto forma di uno spazio all'interno del quale ciascun soggetto
potrà essere collocato.
Costruzione di mappe concettuali
La mappa concettuale è uno strumento per organizzare e rappresentare la conoscenza in forma
proposizionale, riproducendo graficamente gli asserti relativi a un determinato flusso di
esperienze ed evidenziando i concetti più importanti e le relazioni che li legano. La mappa
concettuale permette inoltre di riflettere sui possibili significati di un concetto che rende esplicite le
ipotesi che intendiamo controllare, collocandole all'interno di un quadro teorico complessivo. Le
mappe concettuali sono rappresentate attraverso il grafo orientato, cioè un insieme di nodi, che
rappresentano i concetti, collegati da archi nominati e orientati, che rappresentano le relazioni.
L'aspetto visivo e dall'evento importante nelle mappe concettuali, in conseguenza le linee, le
forme, i colori utilizzati ecc. assumono una notevole rilevanza. Possiamo definire diversi tipi di
mappe concettuali che possono a loro volta essere ricondotte a due categorie principali: Le
mappe concettuali gerarchiche e quelle non gerarchiche (a rete). Nelle mappe concettuali
gerarchiche vi è un concetto centrale dal quale partono le relazioni con gli altri concetti. Le mappe
concettuali non gerarchiche o a rete, invece, si sviluppano come reti concettuali dove ogni
concetto relegato agli altri attraverso relazioni. In queste mappe non è possibile definire rapporti
gerarchici tra concetti e il concetto centrale può anche non essere presente.
CAP. 4 - DALLE IPOTESI ALLE DEFINIZIONI OPERATIVE
4.1 Dal problema alle ipotesi
Una volta costruito il quadro teorico della ricerca, se la ricerca ha finalità confermative è possibile
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esplicitare le ipotesi che guidano la ricerca. L'ipotesi è un asserto (cioè un'affermazione che può
essere vero o falsa) sulla realtà in esame, formulato dal ricercatore e che riguarda lo stato
assunto da un fattore che lega due o più fattori, relativo ad un contesto situato sul piano spaziale,
temporale e culturale e formulato in modo tale da poter essere controllato empiricamente.
Affinché un'ipotesi sia empiricamente controllabile, essa deve essere enunciata in forma
assertiva, cioè deve essere possibile dimostrare che l'enunciato corrispondente all'ipotesi sia vero
o falso. Per rilevare empiricamente un qualsiasi concetto caratterizzato da un grado più o meno
elevato di astrazione, si fa ricorso alla cosiddetta definizione operativa, costituita da un insieme di
regole e procedure esplicite che permettono di passare da un fattore astratto ad una serie di
comportamenti osservabili che costituiscono gli indicatori. Per esempio considerando un concetto
astratto quale può essere l'indisciplina all'interno di una classe, interrompere frequentemente lo
svolgimento della lezione, disturbare i compagni nello svolgimento delle attività scolastiche, non
accettare il ruolo dell'insegnante, diventano gli indicatori dell'indisciplina, cioè segnali