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CAP. 4 – MASSIMO CONTE- LO SBALLO E LA NOTTE
Sempre più spesso la vita notturna dei giovani è associata al tema dello sballo; la notte
appare come lo scenario che meglio si adatta ad accogliere mondi giovanili percepiti come
pericolosi. Il mondo adulto vede nel consumo di sostanze un comportamento deviante e
pericoloso tanto per l’individuo quanto per la società in cui vive. Proprio perché deviante e
pericoloso, il comportamento socialmente deviante viene sanzionato; la condotta deve
essere affrontata attraverso la cura. Sanzione e cura puntano a ottenere la rimozione del
comportamento deviante. 18
I ragazzi raccontano il proprio consumo attraverso diverse dimensioni: la dimensione della
sperimentazione ( la curiosità di vedere come il proprio corpo risponde agli stimoli delle
sostanze);la dimensione della socialità ( perché spesso sono consumi condivisi); la
dimensione del piacere (perché i ragazzi si concentrano sugli aspetti di piacere dei
consumi); la dimensione del rischio( elemento fondamentale per scoprire le risorse del
proprio corpo); la dimensione de conformismo (quella che spinge a cercare forme
omologazione che consentono di sentirsi parte di identità collettive).
CAP.5 – ELISA DAVOGLIO – LO SPORT E IL TIFO LEGALITA’ DI UN CONFINE
La parola “sport” deriva dalla parola francese desport che significa divertimento; esso
esprime valenza sana che abbraccia la collettività. È materia di insegnamento nelle
scuole, strumento didattico e di crescita attraverso il quale monitorare le capacità fisiche
di un minore, ma anche vedere la sua propensione a vivere con gli altri nel rispetto di
regole uguali per tutti. Il fare sport si impara a scuola e in altri luoghi deputati
all’educazione collettiva. Vivere lo sport da spettatore, anzi da tifoso, è invece un
processo autonomo che spesso viene sviluppato in contesto più strettamente privato e
familiare. Per qualche disciplina il tifo si è fuso con istanze di ribellione tali da comportare il
disconoscimento della legalità; in presenza di manifestazioni aggressive bisogna andare
oltre la visione del tifo ludico per analizzare adeguatamente il fenomeno. In questi casi si
sono perse le finalità del tifoso innocuo. Dagli anni 80’ c’è un termine specifico, “ ULTRAS”
per indicare quella porzione del tipo organizzato particolarmente accesa e fedele alla
propria squadra.
L’ unione ribadisce quanto sia importante la prevenzione degli atti di violenza nel tifo
sportivo, è importante riappropriarsi del concetto del tifo, sottolineando i valori positivi della
tifoseria. L’educazione al tifo dovrebbe iniziare nell’ età scolare e compiere un percorso
consapevole che accompagna l’individuo fino all’età adulta , insieme all’educazione
sportiva.
CAP.6 – RAFFAELE RAZZINI - LA MUSICA
Cambio del punto di vista
Tema centrale è la musica e la sua importanza nella sensibilità dei giovani d’oggi, i
messaggi che essa può veicolare con i relativi rischi di deriva possibili.
L’industria della musica
Le case discografiche hanno avuto il ruolo di “produrre” e promuovere la musica e
diffonderla presso il grande pubblico, e non , con l’obbiettivo di creare business e trarne
profitto.
Processo produttivo
Il procedimento che porta alla realizzazione si una produzione discografica segue percorsi
unici. Alla base di questo ci deve essere una visione comune circa lo scopo e l’obbiettivo
che l’artista intende perseguire la sensibilità e l’interesse dell’impresa. Molte volte quando
si è cercato di creare un artista in laboratorio, cercando poi di imporlo sul mercato , il
lavoro non ha funzionato, o se ha prodotto dei risultati nel breve periodo , questi non sono
durati nel tempo.
La dimensione musicale
La musica esiste da tempi molto antichi; ogni civiltà, prima o poi, sviluppato un proprio
sistema musicale. Musica = musa. L’ idea della musica è generalmente collegata alle
muse e quindi alla scienza o arte che risveglia l’idea di cosa perfetta, gradevole e ben
ordinata. 19
Musica come colonna sonora delle nostre vite
per riuscire a dare una spiegazione a questo percorso bisogna seguire l’evoluzione della
nostra realtà socio - culturale. Possiamo arrivare a considerare la musica come colonna
sonora dello sviluppo e dei cambiamenti della nostra società. È un percorso che
facilmente ognuno di noi può arrivare a compiere analizzando gli anni della propria vita e
provando a verificare se ad ogni fase o punto di rottura riesce a pensare un genere
musicale o, più particolare , a una canzone che lo ha accompagnato.
Pubblico
Ulteriore elemento di approfondimento: il pubblico, è l’elemento finale di questo processo,
quello che in molto show viene definito sovrano, come ultimo giudice.
Senza il pubblico anche la musica può perdere il suo significato, nel senso
ultimo( l’ascolto)
Il ruolo dei media
A unire l’elemento musica e il pubblico ci sono i media a tutte le possibili forme di
diffusione della realtà musicale. Questa diffusione può avvenire in diversi modi: formato
fisico (co) o nel formato digitale, radio, tv.
Lo sviluppo delle televisioni musicali e di internet ha giocato un ruolo fondamentale per la
diffusione della musica.
Visione personale
La musica nei giovani segna e detta ritmi delle mode. Diventa un rifugio da utilizzare nei
momenti più difficili; è inoltre un fattore di aggregazione e un motivo per stare insieme. La
musica e i suoi “simboli” può diventare per molti un elemento di distinzione.. le magliette
per esempio, dei propri gruppi preferiti vengono indossati come segni di “appartenenza” a
quello che la loro musica può rappresentare.
Consapevolezza
I testi, le musiche, le immagini ad esse associate possono diventare modelli e regole da
seguire da pare di molti giovani. Le aspirazioni dei giovani spesso si trovano a scontrarsi
con una società dominata da compromessi e sembra che solo i più forti e i più furbi
riescono ad accedere al successo. I giovani sono sottoposti a una serie di messaggi; la
loro educazione è frutto di quanto vedono e osservano dal comportamento degli adulti; i
ragazzi però sono educati anche dalla tv e internet. La sfida dei genitori e degli educatori è
seria e non priva di difficoltà
Musica e fenomeni di trasgressione
Alcuni testi, messaggi e atteggiamenti, a volte in modo esplicito e altre volte in modo meno
diretto, spostano il limite della legalità, incitando alla trasgressione.
CAP.7 – PIER CESARE RIVOLTELLA - EDUCARE ALLA CITTADINANZA DIGITALE
Con termine confine innanzitutto si intende una dimensione, confini tra la veglia e il sonno,
tra il conscio e l’inconscio ; in secondo luogo è la delimitazione di uno spazio, confine tra
due stati; infine si parla del confine della moralità o di ciò che è lecito.
Reale e virtuale
Si parla di e-learning, un utopia di un accesso alla conoscenza flessibile e comoda , che
non comporta di non allontanarsi da casa, e consente di apprendere quando si vuole e
come si vuole.
Si parla di Conference call => lo spazio non è più un problema, non serve più spostarsi per
fare le cose. Si inizia a parlare di impresa virtuale, un impresa che supera il sistema di
fabbrica, diventa distribuita. Si parla anche di classe virtuale, per indicare un gruppo di
persone in apprendimento che non trovano più nello spazio fisico dell’aula il loro criterio di
definizione, quando invece nel luogo sociale della piattaforma e- learning. In modo
analogo il museo virtuale consente di visitare una galleria di pittura senza muoversi da
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casa. In questo modo il virtuale non è ciò che sta al posto della realtà, ma diventa una
vera e propria realtà. Dal punto di vista educativo, il confine tra reale e virtuale pone
diversi problemi: superarlo significa rischiare di perdere il senso della realtà, sacrificare la
relazione reali fatte di volti, gesti e corpi.
Pubblico e privato
I social network investono il nostro modo di fare esperienza dallo spazio. Quando si parla
di culture giovanili, il dato che appare più in cambiamento è la definizione di”spazio
pubblico”, in relazione a ciò che riteniamo spazio privato. Nelle pagine dei social network
tutto appare destinato a essere pubblico e a costruire un insieme di occasioni per la
costruzione del proprio sé.
Face book può essere un modo curioso attraverso il quale l’adolescente rivendica un suo
spazio privato. Gli spazi dei social network sono per gli adolescenti veri e propri ambienti
di socializzazione: vi si apprendono le regole del gruppo sociale, vi si stabilisce lo status
dell’individuo all’interno del gruppo. Il problema è che in queste piattaforme non ci sono
solo amici ed è difficile condividere i propri contenuti solo con alcuni e non con tutti. Il
concetto tra pubblico e privato diventa molto sottile.
Restare nei limiti
Il fenomeno del social network è abbinato sempre più spesso al cyber-bullismo: si tratta di
tutti quei cassi in cui Internet e altri dispositivi elettronici sono utilizzati per colpire e
mettere in difficoltà un’altra persona. È il caso dei video che vengono pubblicati su
youtube, girati con il cellulare che ritraggono disabili presi in giro dai compagni di classe,
rapporti sessuali tra minori, pestaggi..( interessante è il rapporto che si installa tra i media
digitali e questi comportamenti di trasgressione). I media hanno facoltà d’accesso , non
necessitano di grandi competenze , sono portabili, si tratta di tecnologie autoriali (ossia
dispositivi che non solo ricevono informazioni e servizi, ma consentono di condividere
contenuti con grande facilità).
Educare il senso civico
Cellulare, play station e computer sono parte della sua quotidianità (dell’adolescente); il
social network è uno spazio ordinario di socializzazione. La famiglia, la società adulta e la
scuola assumono 2 atteggiamenti, pedagogicamente scorretti. Da una parte si vieta e si
sanziona, dall’altra si nega ed espelle per educare. In questo modo non si riconosce ai
media digitali il loro ruolo sociale, e si lascia l’adolescente solo con il problema (visto che
non se ne parla né in famiglia né a scuola). Bisogna impegnarsi a trovare strategie per
educare le responsabilità dei soggetti a servirsene con proprietà: la competenza mediale è
una delle competenze-chiave di cittadinanza.
CAP. 8 – PAOLO LATTANZIO - RADIO KREATTIVA: ANTIMAFIA ON AIR
È una web radio antimafia na