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C. 3 DALLA CRESCITA ECONOMICA ALLO SVILUPPO UMANO

Ultimi 50 anni grande espansione economica mondiale a causa di un progresso tecnologico sempre

+ rapido e una + intensa competizione internazionale.

Crescita caratterizzata da forti squilibri: ricchezza del mondo è notevolmente cresciuta, stili di vita e

abitudini hanno subito trasformazioni radicali; la crescita economica è ancora profondamente

diseguale, le disparità sono accentuate dalla competizione tra nazioni.

La domanda d’istruzione x fini economici: necessità di investire nell’educazione x un aumento della

produttività, gli individui impegnati nell’economia devono essere preparati all’uso delle nuove

metodologie tecniche x essere all’altezza delle innovazioni. I sistemi scolatici devono rispondere

alla richiesta di nuove abilità. Questa nuova tendenza cambierà il lavoro nelle società

contemporanee, la natura del lavoro è già notevolmente cambiata negli ultimi anni con un aumento

del terziario. I sistemi scolastici non devono formare una forza lavoro x impieghi duraturi ma

individui innovativi capaci di evolversi e adattarsi ad un mondo in continua trasformazione.

La diseguale distribuzione delle risorse conoscitive: molti paesi in via di sviluppo sono svantaggiati,

soffrono di una seria penuria di conoscenza, non possiedono i fondi necessari x effettuare

investimenti efficaci nella ricerca + mancanza di una comunità scientifica. Anche i programmi di

ricerca e sviluppo richiedono massicci investimenti e presuppongono l’esistenza di un ambiente già

adeguatamente fornito di risorse scientifiche: motivo dei fallimenti dei trasferimenti delle tecnologie

dai paesi industrializzati (richiedono un ambiente favorevole) + fuga dei cervelli: le persone

qualificate x bassi salari o limitate possibilità in patria si dirigono verso paesi + ricchi.

Perciò i paesi poveri non devono trascurare nessuna occasione che possa consentire il necessario

ingresso nel mondo della scienza.

Partecipazione femminile: soprattutto nei paesi in via di sviluppo, forte disuguaglianza uomini­

donne nel campo dell’educazione; 2/3 degli adulti analfabeti del mondo sono donne. Il rispetto x il

principio d’equità richiede uno sforzo speciale x eliminare ogni disuguaglianza tra i sessi; origina

situazioni d’inferiorità, è constatato che c’è una correlazione tra livello scolastico delle donne e

miglioramento generale nella salute e alimentazione della popolazione.

Calcolare i costi del progresso: la sola crescita economica non garantisce lo sviluppo umano.

Criticata su 2 fronti: natura non egualitaria + alti costi. Per es. risorse non riproducibili,

inquinamento, minaccia del pianeta + effetto disoccupazione ( in molti paesi è legato al progresso

tecnologico, sostituzione del lavoro umano con tecnologia innovativa).

Crescita economica e sviluppo umano: il benessere umano deve essere l’obiettivo dello sviluppo,

ampia definizione di sviluppo (non solo limitati a crescita economica ma anche sanità,

alimentazione, nutrizione…). Si lega al concetto di sostenibilità: attuabilità a lungo termine,

miglioramento del livello di vita sulle future generazioni, rispetto x ambienti naturali.

Educazione allo sviluppo umano: ha il compito di rendere l’umanità capace di assumere il controllo

del proprio sviluppo, dare la possibilità a tutti di contribuire al progresso sociale. Non può avvenire

un sviluppo responsabile se non si consente agli omini di capire meglio se stessi e altri x partecipare

alla vita sociale. Ruolo formativo dell’insegnamento alla scienza: la tradizionale lezione delle cose

deve suscitare la curiosità, le capacità d’osservazione e approccio sperimentale (educazione di

base), principio d’azione che incoraggia l’iniziativa, lavoro di gruppo.

L’educazione non ha solo il compito di fornire una forza lavoro qualificata all’economia ma render

egli esseri umani non il mezzo ma il fine che giustifica lo sviluppo (uomini protagonisti e ultimi

destinatari dello sviluppo). SVILUPPO – UMANO ­ SOSTENIBILE

Promessa ottimistica di una Un diverso sistemo di valori che dia Deve permettere a tutti di

vita migliore x tutti maggior peso alle ricchezze non raggiungere un livello di vita +

materiali e solidarietà alto

C. 4 I QUATTRO PILASTRI DELL’EDUCAZIONE

L’educazione deve trasmettere una crescente quantità di conoscenze e cognizioni tecniche in

continua evoluzione + trovare i punti di riferimento che consentano agli individui di non essere

sommersi dal flusso delle informazioni (fornire la mappa di un mondo complesso in continua

agitazione e la bussola x orientarsi). Non è sufficiente fornire al bambino un bagaglio di conoscenze

da cui attingere x il resto della vita perché ognuno deve poter cogliere ogni occasione x imparare nel

corso interno della sua vita, adattarsi e aggiornarsi in un mondo mutevole.

4 pilastri: l’educazione tradizionale si è accentrata quasi esclusivamente sull’imparare a conoscere e

fare; = attenzione a tutti i pilastri perché l’educazione deve essere un’esperienza totale x tutta la vita.

Imparare a x venire in possesso degli strumenti della conoscenza; esercizio della concentrazione; esercizi di

conoscere memoria (antidoto contro il rischio di restare sommersi dal flusso di informazioni istantanee dei

media); capacità di riflettere (contemporaneamente metodo induttivo­deduttivo). L’acquisizione è un

processo senza fine che può essere arricchito da tutte le forme di esperienze.

Imparare a fare + legato alla formazione professionale, in che modo mettere in pratica ciò che si è appreso e come

adattarlo al futuro. Mondo del lavoro: società del lavoro salariato (la sostituzione delle macchine al

lavoro umano lo rende sempre + immateriale, accentua la componente conoscitiva) + società del lavoro

informale. Superata l’idea di abilità x quella di competenza: i compiti puramente fisici sono sostituiti da

un lavoro + intellettuale, minor fatica fisica, maggior richiesta di abilità alte e di competenze (un misto

di abilità in senso stretto) + comportamento sociale, attitudine al lavoro di gruppo, iniziativa,

comunicazione, disponibilità ad affrontare rischi. Uso dei servizi: rende fondamentale coltivare le

qualità umane. Nelle società del lavoro informale: solo una piccola percentuale è occupata

frontalmente, necessità di acquisire la cultura scientifica x accedere a tecnologia moderna senza

ignorare le specificità del contesto locale.

Imparare a Oggi clima generale di competizione, dà priorità al successo individuale, sopravvalutazione del proprio

vivere insieme gruppo di appartenenza. Non è sufficiente organizzare contatti e comunicazione tra membri di gruppi

diversi perché se i gruppi sono in competizione o in condizione di disuguaglianze. Se il contatto

avviene in un contesto egualitario diminuiscono le ostilità: scoperta dell’altro (insegnare

contemporaneamente la differenza della razza umana e le somiglianze, per es. studio geografia umana e

lingue­letterature straniere x capire gli altri, se stessi) + obiettivi comuni (iniziare i giovani fin

dall’infanzia a progetti cooperativi attraverso la partecipazione a sport e attività culturali,

partecipazione ad attività sociali)

Imparare ad Obiettivo all’educazione è sviluppo totale dell’individuo (spirito e corpo, intelligenza, sensibilità, senso

essere estetico), sviluppare un pensiero autonomo e critico x riparare al rischio di disumanizzazione del

mondo; in un mondo in continua trasformazione si deve dare un posto speciale ala creatività e

immaginazione

I 4 pilastri non si riferiscono a una fase della vita, ma sempre.

C. 5 L’EDUCAZIONE X TUTTA LA VITA

Ha sempre + spazio nella vita degli individui perché sta crescendo il suo ruolo nelle società

moderne; oggi nessuno può imparare nella giovinezza un bagaglio di conoscenza x tutto il corso

della vita: i rapidi cambiamenti che si verificano nel mondo richiedono che le conoscenze siano

continuamente aggiornate. Si moltiplicano le possibilità di apprendimento fuori dalla scuola =

educazione permanente.

Un’esigenza di democrazia: x poterla realizzare non bisogna considerare indipendenti le diverse

forme di apprendimento ma incoraggiarne il carattere complementare. L’educazione permanente è

innanzitutto una risposta all’esigenza di natura economica perché permette ad un’impresa di dotarsi

di maggiori competenze e competitività + fornisce all’individuo la possibilità di aggiornarsi, di

mantenere il controllo del proprio destino, suscita il desiderio di continuare ad apprendere.

Problema legato all’uguaglianza di opportunità, l’educazione dovrebbe offrire nuove opportunità a

chi non è riuscito a terminare la carriera scolastica o ha fallito, rispondendo così alle esigenze di

democrazia.

Educazione al centro della società: ogni educazione ha inizio a casa (famiglia trasmette valori e

modelli, spesso conflitto tra educazione familiare – scolastica, necessità di dialogo insegnanti –

genitori) + l’ambiente sociale (comunità di appartenenza, la comunità deve sentire la responsabilità

di educare) + lavoro (implica l’apprendimento di abilità, collaborazione tra imprese e scuola) +

istituzioni culturali in collaborazione con sistemi educativi + media (non hanno fini direttamente

educativi ma grande potere d’attrazione, le scuole devono farne uso x i loro scopi e sviluppare un

approccio critico affinché diventino uno strumento di apprendimento). Necessità di

complementarietà tra i diversi luoghi d’apprendimento. Poiché molti punti di riferimento del passato

sono scomparsi il soggetto deve continuamente ricorrere alle proprie conoscenze e usare il proprio

giudizio x orientarsi.

C. 6 DALL’EDUCAZIONE DI BASE ALL’UNIVERSITA’

Educazione x tutta la vita non vuol dire sottovalutare l’educazione formale perché è proprio nei

sistemi scolastici che si acquisiscono abilità e attitudini di cui si avrà bisogno x tutta la vita. Però

bisogna adattarsi alle nuove esigenze: riconsiderare la successione, connessione e classificazione dei

vari corsi x evitare i fallimenti scolastici, promuovere il principio egualitario.

­ educazione di base: fondamentale x lo sviluppo di creatività,capacità di immaginare,

giudizio

­ istruzione secondaria: punto cruciale x tutta la vita degli uomini, decisione del

proprio futuro alla luce dei proprio talenti e attitudini. Bisogna considerare i diversi

processi da un individuo all’altro con cui raggiunge la maturità

­ i

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Publisher
A.A. 2001-2002
14 pagine
4 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ankh79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Chiosso Giorgio.