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Riassunto esame Pedagogia, prof. Infantino, libro consigliato Rendere visibile l'apprendimento, Reggio Children Pag. 1
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E il bambino? Competente, per entrambi. Un bambino a cui era necessario offrire molte opportunità

perché l’individualità, la soggettività di ognuno trovasse possibilità di esprimersi, arricchirsi e svilupparsi.

L’ipotesi condivisa tra gli educatori di Reggio Emilia e Project Zero era quella che la documentazione

non solo potesse consentire di conoscere e monitorare le dinamiche dell’apprendimento individuale

e del gruppo, grazie alla visibilità attuata attraverso i documenti di tipo verbale, grafico e visivo,

ma che la documentazione stessa potesse diventare uno strumento favorente l’apprendimento sia

individuale che di gruppo. Il gruppo come “sistema di apprendimento”.

Documentazione e valutazione: quale relazione?

La documentazione viene elaborata nella sua valenza rievocativa, cioè come possibilità riflessiva.

Il percorso educativo si rende concretamente visibile attraverso un’attenta documentazione dei dati

relativi alle attività, per i quali, ci si può utilmente avvalere sia di strumenti di tipo verbale, grafico e

documentativi, sia di tecnologie audiovisive più ampiamente diffuse nelle scuole.

La documentazione può essere considerata parte integrante delle procedure per favorire

l’apprendimento e per modificare la relazione apprendimento-insegnamento.

La pedagogia dell’ascolto. Cos’è l’ascolto?

▪ Sensibilità alla struttura che connette, a ciò che ci connette all’altro.

▪ ascolto non solo con l’udito, ma con tutti i sensi.

▪ Come accoglienza delle differenze, del valore del punto di vista, dell’interpretazione dell’altro.

Arricchiamo la nostra conoscenza e la nostra soggettività grazie a questa predisposizione ad

accogliere le rappresentazioni, le teorie dell’altro: in sostanza ad ascoltare l’altro, ad accoglierlo.

▪ L’ascolto appare una predisposizione innata che accompagna il bambino fin dalla nascita,

consentendone il processo di acculturazione.

Documentazione, quindi, come “ascolto visibile”, come costruzione di tracce in grado non solo di

testimoniare i percorsi e i processi di apprendimento dei bambini, ma di renderli possibili perché visibili.

La documentazione:

­ consente di dare visibilità ai processi e alle strategie conoscitive che ciascun bambino

utilizza;

­ consente, nel tempo, di rileggere, rivisitare e valutare l’esperienza fatta;

­ può modificare l’apprendimento consentendo tra l’altro valutazione, autovalutazione, che

diviene cioè parte integrante del processo, perché lo guida e lo orienta.

Nel momento della documentazione (osservazione e interpretazione) l’elemento valutativo entra in

campo contestualmente, cioè nel contesto e nel tempo in cui l’esperienza (attività) si esplica.

I documenti devono essere leggibili anche da chi non è presente nel contesto.

o Nella pratica didattica, i documenti vengono redatti attraverso i materiali raccolti nel corso

dell’esperienza, ma la loro lettura e la loro interpretazione avviene alla fine del percorso.

o La documentazione non viene quindi usata durante il percorso e il processo di apprendimento per

confermarne o eventualmente modificarne l’orientamento.

o La produzione di tracce-documenti capaci di testimoniare e rendere visibili le modalità

dell’apprendimento individuale e di gruppo, garantiscono a tutti i componenti del gruppo di

2 apprendimento la possibilità di osservarsi da un punto di vista esterno, mentre si conosce

(processo metacognitivo).

Forma, funzione e comprensione nei gruppi di apprendimento: Proposizioni dai

nidi e dalle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia

Le 9 Proposizioni riflettono la percezione degli educatori di Reggio Emilia riguardo ai gruppi di

apprendimento nelle loro scuole e nei loro nidi d’infanzia

1. i fattori che influenzano la formazione e il funzionamento dei gruppi di apprendimento sono:

▪ la dimensione del gruppo;

▪ l’età, le competenze e gli interessi dei bambini;

▪ il genere;

▪ il tempo passato assieme;

▪ le amicizie;

▪ la scelta dei materiali

2. Ciascun componente del gruppo ha uno specifico approccio all’apprendimento, che può essere

influenzato dagli approcci altrui (“impronta digitale modificabile”).

3. I gruppi di apprendimento concordano su un insieme di regole implicite ed esplicite;

4. I gruppi di apprendimento scelgono le idee secondo un’estetica della conoscenza, dimostrando

di saper scegliere “ciò che è meglio” tra le varie teorie e modelli.

5. I gruppi di apprendimento sono caratterizzati da stili diversi, ma sempre di natura ritmica , che

produce una specie di “danza” che armonizza i tempi individuali e collettivi.

6. I gruppi di apprendimento che contemporaneamente lavorano nello stesso ambiente, si

scambiano informazioni ed opinioni.

7. Gli indicatori che dimostrano la comprensione nei gruppi di apprendimento sono:

▪ Il sentimento, di bambini e adulti, di contribuire a generare un tutto più ampio e

significativo;

▪ Le scoperte del singolo componente del gruppo diventano parte della realtà cognitiva

del gruppo intero;

▪ I bambini si dimostrano consapevoli della provvisorietà delle loro teorie e accettano

volentieri di vederle trasformate e approfondite;

▪ I componenti del gruppo sono in grado di applicare le conoscenze acquisite in altri

contesti.

▪ I componenti del gruppo usano un linguaggio fatto di riflessioni, pensieri ed

emozioni;

▪ La valutazione e l’autovalutazione servono a guidare e orientare il processo di

apprendimento;

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Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
5 pagine
12 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher assuntarappi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia dell'infanzia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Infantino Agnese.