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Riassunto esame Pedagogia generale, prof. Tramma, libro consigliato L'educatore imperfetto Pag. 1
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ATTEGGIAMENTI/COMPORTAMENTI/OPINIONI/ABITUDINI

b) Non dichiarano di educare gli altri

c) Quindi da parte dei formandi no negoziazione ( diretta o indiretta) : OBBIETTIVI / ESITI /

PROCEDIMENTI.

d) Tentativo di imporre uno stile di comportamento all’interno di un gruppo.

Esempi di esperienze non dichiaratamente intenzionali:

- campagne pubblicitarie  lanciano messaggi educativi  es. una campagna fatta dall’APPLE

lancia il valore di essere differenti se si ha un oggetto Apple.

- Organizzazione degli spazi urbanistici

:

COMMENTO DI QUATTRO LUOGHI

1) Palazzo Scampia  e’ stato costruito con intenzioni educative cioè di favorire l’incontro e creare

artificialmente luoghi e spazi di incontro commerciale

2) Edificio Bicocca la PIAZZA è stato costruita con l’intenzione di favorire un luogo di incontro

proprio come era nel passato, rendendo però la piazza un centro commerciale con vari negozi

3) Zen di Palermo  una foto di una casa del quartiere Zen  è stato costruito con un’intenzione

educativa cioè favorire la relazione tra persone

4) Piazza dell’Ateneo Nuovo in Bicocca  costruita in questo modo per favorire l’incontro di

persone.

Non intenzionali

a) Tendono a modificare e modellare i COMPORTAMENTI/ABITUDINI/OPINIONI/COMPITI

b) I produttori non hanno intenzione di educare

c) Da parte dei formandi no negoziazione ( diretta o indiretta)

d) Possono provocare degli effetti educativi, ma senza l’intenzione.

Esempi di esperienze non intenzionali :

a) Rapporti interpersonali  apprendimento senza intenzione 8

b) Spettacoli televisivi Uomini & Donne

c) Eventi sportivi  alcuni personaggi sportivi per la loro conduzione di vista e il modo di essere sono

dei modelli educativi per i giovani.  QUINDI SONO EDUCATORI MA SENZA AVER

L’INTENZIONE DI EDUCARE

d) Catastrofi  attivano riflessioni da parte delle persone del rapporto natura-uomo. Quindi la catastrofe

in se non è educativa, ma gli effetti che provoca SI.

Attentato 11 settembre  viene dichiarato chi è stato. Intenzione educativa  “ non sentitevi sicuri

perché possiamo arrivare ovunque “ / “ Popolo guardate cosa possiamo fare all’USA” / “ Anche noi

dell’Occidente siamo pericolosi “Attentato 12 dicembre Piazza Fontana  non viene dichiarato chi ha

messo la bomba intenzione educativa tesa a creare paura e a scoraggiare le persone.

Noi dobbiamo ragionare da pedagogisti e non da moralisti cioè dobbiamo ricercare anche in eventi

tragici delle intenzioni educative.

Pedagogia

L’educazione è un processo che dura tutta la vita

Educazione permanente favorisce “l’apprendimento in tutto l’arco della vita”. Concettualmente, è un’

educazione estesa a tutta la durata della vita, che interessa tutte le dimensioni della vita e che integra in

un dispositivo coerente i diversi possibili modi del processo educativo.

La formazione per tutta la via è differente dall’educazione permanente.

ALTRI MODI DI SUDDIVIDERE L’EDUCAZIONE:

- Esperienza educativa auspicata e non auspicata

Bisogna tenere presente molti aspetti ( in relazione ai luoghi e tempi) per differenziare

un’esperienza auspicata e una non auspicata.

es.  FRANCA VIOLA  Prima donna ( ancora minorenne) che ne l sud si è rifiutata di sposare

il suo rapinatore e quindi egli è stato condannato.

L’atto di Franca Viola è stato un atto educativo perché ha legittimato la possibilità di dire di no

al matrimonio.

- Esperienza educativa che coinvolge l’individuo o la collettività  anche le grandi collettività

sono coinvolte nell’esperienza educativa. Si tende a privilegiare l’educazione individuale

- Educatore professionale o non professionale  comporta molti problemi. Un

educatore professionale è colui che viene pagato per educare che a suo volta era stato formato

ad educare.

L’atteggiamento professionale  l’utente che si educa NON E’ PER NOI UN FRATELLO O

UN AMICO.

- Esperienze educative che si sviluppano all’interno di un’istituzione educativa / non di

un’istituzione educativa.

Il carcere  no istituzione educativa

Scuola  Istituzione educativa

Non bisogna parlare di EDUCAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA

Si privilegia l’educazione che si sviluppa all’interno di un’istituzione.

- Educazione strutturata/ non strutturata

- Educazione che comporta relazioni dirette/indirette

Relazione diretta  esperienze che coinvolgono direttamente l’utente

Relazione indiretta Esperienze in grado di attivare altre risorse, cioè attuo dei cambiamenti

intorno alla vita dell’utente.

Vengono privilegiate le esperienze con relazione diretta. 9

LA FAMIGLIA ( appunti e libro )

Esperienza educativa complessa e multiforme contata dalle sue configurazioni ed implicazioni

educative.

Alla domanda “ A COSA SERVE L’EDUCAZIONE?” ci sono state varie risposte ma si è arrivati ad

una conclusione: L’idea di famiglia è molto differente tra le persone, perciò bisogna stare attenti

quando si parla con il destinatario della famiglia perché potrebbe avere idee diverse dalla mie.

Le idee diverse che si hanno della FAMIGLIA sono dovute anche alle esperienze personali, alle

differenti religioni e culture.

Però bisogna contribuire TUTTI a dare un significato collettivo alla FAMIGLIA.

La gran parte della socializzazione precoce avviene all’interno dei contesti famigliari ristretti

Maciocchi afferma : “ la maggior parte dei bambini trae dalla famiglia oltre alla sopravvivenza, anche i

primi insegnamenti” “ i meccanismi dell’apprendimento e dell’interiorizzazione di norme e modelli “ “

all’interno della famiglia si impara a tener conto delle aspettative altrui e a rispondervi in modo

adeguato e si apprende ad entrare in contatto con altri gruppi, altri ambiti con la più vasta società”.

Bisognerebbe slegare il termine FAMIGLIA dal termine CREAZIONE!

OGNI UNO DI NOI DEVE TENERSI STRETTE LE PROPRIE IDEE DI FAMIGLIA, MA DEVE

TENER CONTO CHE CE NE SONO ALTRE DIFFERENTI ALLA PROPRIA.

L’effetto della famiglia non ha nessun fine, bisogna viverselo l’affetto.

Idea di famiglia :

- La famiglia è un’agenzia di socializzazione  per inserire i soggetti nella società e favorire

l’acquisizione di cose cioè: valori, ciò che è giusto/ sbagliato, la comunicazione con gli altri e

abitudini ( fare i propri bisogni in determinati luoghi, il bambino deve essere forzato perché

poi da anziani si perde l’abitudine . es. problema dell’incontinenza)

- La famiglia serve a far si che il discendente si allontani da essa ( es. matrimonio)

Come se la società delegasse l’incarico di insegnare certi comportamenti ai bambini per poi

rapportarsi con gli altri.

L’educazione famigliare è problematica. L’idea del bene e del male può capitare che non coincidono

tra le famiglie.

NEGOZIAZIONE FAMIGLIA E SOCIETA’. La società ha bisogno della formazione della persona, e

la persona ha bisogno della formazione per non essere emarginato.

Compito della famiglia rispetto ai discendenti attuale  formare i discendenti per il mondo del lavoro

non all’interno di essa perché non si è in grado, ma affida il compito ad agenzie esterne ( es. scuola ).

Mentre la famiglia contadina negli anni passati formava i discendenti all’interno della famiglia.

La famiglia oggi delega ad altri il possesso dei saperi funzionali alla crescita dei discendenti: dalla

preparazione al parto, al controllo dello sviluppo, dal’orientamento scolastico al modo di affrontare le

tensioni dell’adolescenza

La forma della famiglia nel tempo si è trasformata perché si è intrecciata con gli assetti della società.

Si fanno meno figli perché al formazione dei discendenti è costosa e poi perché non servono più molti

discendenti come una volta nel lavoro.

Rottura educativa

Spesso i genitori educavano i figli come sono stati educati loro stessi. ora non è più così.

Vengono trasmessi codici di condotta e valori morali propri e del gruppo sociale di appartenenza.

L’azione educativa può essere continua ( educo come sono stata educata perché ritengo che sia

produttiva) oppure discontinua ( non educo i miei figli come sono stata educata perché ritengo che

non sia un’educazione produttiva)

Prima l’istruzione era connessa alla formazione sociale, oggi non più. Oppure una volta la religione

aveva la capacità di influenzare i comportamenti quotidiani.

La famiglia fatica a trasmettere certi valori. Non sono solo buoni i valori che le famiglie trasmettono.

La famiglia non è il luogo di massima sicurezza, perché la maggior parte delle violenze avvengono

proprio nelle famiglia.

La forma della famiglia : 10

- famiglia composta da due persone dal sesso differente con lo scopo di generare figli e

convalidata dalla chiesa

Negli ultimi decenni una parte delle esperienze familiari si è allontanata da questo modello

poiché sono in crescita i matrimoni civili, i divorzi e le convivenze ( senza la certificazione

amministrativa di essa, cioè matrimonio)

- Famiglie mononucleari

- omosessuali che da anni rivendicano la legittimazione della convivenza

Bisogna distinguere la sessualità dalla procreazione e dall’ affettività.

LA SCUOLA  è collegata con la famiglia ( appunti e libro )

A cosa serve la scuola?  aiuta la famiglia a formare gli individui perché la famiglia non ci riesce.

La scuola  offre una formazione, insegna la morale, aiuta la socializzazione e il senso critico

La scuola rappresenta negli intenti il progetto educativo extra-familiare, ha come scopi quello di

fornire un’alfabetizzazione in grado di affrontare alcuni compiti base della vita, di tentare la

formazione di un “ buon cittadino”, fornire gli strumenti cioè le competenze per un inserimento il più

possibile produttivo nel mondo del lavoro.

La scuola rappresenta l’esperienza in cui si verifica la discordanza tra obbiettivi auspicati e dichiarati e

gli obbiettivi effettivamente praticati e raggiunti. Questo è una discordanza che si ottiene perché la

scuola si rivela fondamentale un’esperienza educativa informale non dichiaratamente intenzionale e

non intenzionali che non per quelle formali ed intenzionali.

Nella fase adolescenziale nella scuola si possono verificare moti di accettazioni e adeguamento oppure

di dissenso e rifiuto.

La scuola si trova in una profonda crisi. Inoltre viene investita da movime

Dettagli
A.A. 2013-2014
41 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher beatrice.cirla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Tramma Sergio.