Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Capitolo 2: Trans-ire diventare famiglia: i passaggi nel ciclo di vita
2.1 Transizioni familiari: singolari e plurali
Per quanto riguarda le famiglie non si dovrebbe parlare di transizione (che vede il processo genitoriale caratterizzato da dualismi, da coppie di contrari che si escludono a vicenda. Il prima o il dopo, il dentro o il fuori... che ci pongono di fronte all'alternativa tra l'uno o l'altro) ma di embrocazione: una relazione tra elementi che si specificano reciprocamente. Due elementi sono embricati quando, pur restando contrari, possono essere descritti come l'uno emergente dall'altro. La nozione di embricazione introduce un diverso modo di guardare le transizioni familiari, diventa possibile considerare le polarità come entità assi metriche, governate dal principio dell'autoriflessività, e non come entità simmetriche governate dal principio di negazione. La genitorialità non può essere simmetrica alla coniugalità.
immaturità...Definire la genitorialità come processo indivenire ci mostra come ogni coppia di contrari può essere descritta come coppia di polarità che si escludono a vicenda o come coppia di polarità emergenti l'una dall'altra. È una scelta dell'osservatore descrivere opposizioni o embricazioni. Un contributo importante all'analisi delle transizioni familiari proviene dagli studi relativi al concetto di sviluppo familiare. L'intento è di definire un contesto unitario in cui collocare la teoria della famiglia con un'attenzione alla dimensione temporale. Presupposto = mostrare come la configurazione della famiglia vari nel tempo, a seconda delle diverse fasi che essa attraversa nel suo ciclo di vita. Il ciclo di vita famigliare è diviso in fasi, segnate da transizioni. I transire famigliari sono intesi come passaggi da una fase all'altra, innescati da un evento critico, il quale a sua voltaSviluppo per fasi: ad ogni fase corrispondono compiti o sfide che i membri del sistema devono affrontare per superare la transizione. La classificazione negli studiosi è variabile. Formenti sottolinea che qualsiasi teoria stadiale comporta un rischio ideologico, in quanto fa diventare normativo quello che è un modello locale e contestuale; tracciare delle tipizzazioni, con fasi e compiti, valide per tutte le famiglie comporta il rischio di sottovalutare l'unicità e la creatività dei singoli percorsi familiari e la presenza di dinamiche più complesse.
Che vanno oltre il compito socialmente atteso e la sua presunta auto evidenza
Sviluppo per oscillazioni: la traiettoria di sviluppo oscilla tra strategie relazionali vecchie e nuove che si muovono in alternanza fino a far emergere un nuovo stile di funzionamento.
Nel processo genitoriale l'oscillazione si muove tra strategie di sostegno e di autonomia, in un continuum graduale verso l'indipendenza dei figli dai genitori.
Tale ipotesi di sviluppo resta ancorata a quella specifica famiglia. Limite = presupposto della gradualità del percorso
Sviluppo per eventi critici: eventi che mettono in crisi i modelli di funzionamento famigliare consolidati; alla fase di crisi segue una fase di transizione che può avere esiti in una nuova organizzazione o portare alla disorganizzazione, fino alla rottura del sistema.
Gli eventi critici innescano dei cambiamenti nell'organizzazione famigliare, a fronte dei quali le vecchie modalità di funzionamento non risultano più
genitori: accettare il salto generazionale e accogliere la nuova generazione, condividere la cura sul piano organizzativo, costruire lo stile di parenting 3. In quanto partner: rinegoziare il ruolo di coppia, gestire i cambiamenti nella relazione, mantenere la comunicazione e l'intimità 4. In quanto famiglia di origine: elaborare il proprio passato familiare, riconoscere e superare eventuali conflitti o traumi, costruire una nuova identità familiare I compiti di sviluppo sono fondamentali per il benessere e l'equilibrio della famiglia durante la transizione alla genitorialità.coniugi: riconoscere e sostenere il ruolo genitoriale del coniuge, integrare la dimensione genitoriale nella relazione coniugale. 3. In quanto figli: differenziarsi dalla famiglia di origine, condividere l'esperienza della genitorialità. Togliatti individua tra i principali compiti di sviluppo dei neogenitori: - L'assunzione di ruolo (imparare a percepirsi/relazionarsi non più come coniugi ma come genitori) - Il prendersi cura del bambino (in modo che si stabilisca un valido legame di attaccamento) - Stabilire i confini dentro la coppia (combinando la relazione coniugale e quella genitoriale) - Stabilire confini chiari all'esterno con le rispettive famiglie di origine. Nell'assolvimento dei compiti di sviluppo genitoriale la dimensione educativa non viene presa in considerazione, manca la consapevolezza che genitori si diventa. La condizione di genitore comporta sempre un divenire, una trasformazione, che rendono necessari un percorso.Brofenbrenner
Approccio ecologico: fornisce una declinazione al plurale del concetto di sviluppo familiare, mostrando una complementarietà tra il dentro (famiglia) e il fuori (ambiente). Tale embracazione di livelli permette di superare una visione di famiglia chiusa e impermeabile che fa fronte ai propri compiti in un ambiente in posizione neutrale e statica.
Modello ecologico: teoria delle interconnessioni ambientali e del loro impatto che influiscono in modo diretto sulla crescita psicologica. Secondo tale prospettiva è possibile intendere lo sviluppo familiare come interazione dinamica, reciproca e non lineare, tra la famiglia e l'ambiente.
Rappresenta l'ambiente ecologico come un insieme di strutture concentriche:
- il transire alla genitorialità cambia la fisionomia dell'uomo e della donna (livello individuale)
- Microsistema = interrompe la continuità nella vita di coppia
- Mesosistema = si interseca con le famiglie
sviluppo del sistema, ma i cambiamenti che si verificano nel sistema in seguito ai suoi sforzi per controllare l'ambiente.
genitorialità e coniugalità
la transizione alla genitorialità è vista come un passaggio critico da coppia coniugale a coppia genitoriale. Se in passato coniugalità e genitorialità erano strettamente legate, oggi i due eventi si allontanano temporalmente, fino ad essere indipendenti. Si può essere genitori senza essere sposati, sposarsi dopo la nascita del bambino. Nell'attuale contesto sociale la coppia genitoriale non può coincidere con quella coniugale. Famiglie ricostruite, ricomposte, monoparentali, adottive... vivono il proprio divenire genitori secondo dinamiche relazionali che si muovono su livelli multipli e non necessariamente legate ad una relazione lineare e graduale. Fruggeri = diventa necessario considerare i modelli teorici che sottendono allo studio delle famiglie, riconoscendo
La molteplicità e originalità dei modi in cui le persone organizzano e sviluppano i loro rapporti primari. Tali sistemi di relazioni familiari vanno considerati secondo una cultura della differenza che riesca a cogliere la specificità e unicità della famiglia.
2.4 genitori in situazione: genitore per caso, genitore per dovere. Il concepimento può essere definito dalla neo mamma un incidente di percorso. Questo può fare in modo che la neo mamma, agli occhi dell'educatore, assuma atteggiamenti che non sono in linea con la visione di mamma ideale (vestita bene, curata nel complesso, seno in evidenza, presentarsi da sola senza il padre del bambino, negare il ruolo del padre al partner) tutto questo può far nascere pregiudizi e giudizi negativi sulla neo mamma.
Ma come praticare l'accoglienza, la cultura della differenza, la cura quando le differenze creano distanze? E come essere rispettosi del mondo dell'altro quando si è?
inconsapevoli del proprio non rispetto? Bisogna riflettere sui propri atteggiamenti, comportamenti e discorsi per rendersi conto dei propri errori. Acquisire consapevolezza di sé non è indolore, ma senza consapevolezza non può esserci cambiamento. Le neo mamme, che hanno concepito per caso (o no), possono decidere di non diventare mogli. 2.5 un ponte tra facilitazione, sostegno e mediazione. Sabini e Cigoli affrontano il tema della transizione in tre fasi: 1. Disorganizzazione 2. Ricerca 3. Riorganizzazione 10 Il periodo più propizio per l'intervento è il secondo (ricerca di soluzioni dopo che l'evento che provoca il passaggio è stato mentalizzato) Le fasi della transizione, quando sono calate nel particolare e nell'unicità, perdono i confini netti e definiti e si presentano come un intreccio complesso. Assumendo un'ottica sistemica, possiamo considerare la transizione come un sistema che trasforma informazioni. La sequenza delle'azione precedente e come causa di un'azione successiva. Le interazioni familiari sono complesse e dinamiche, coinvolgendo molteplici persone e relazioni. Ogni membro della famiglia contribuisce al sistema familiare e viene influenzato da esso. Le dinamiche familiari possono essere positive o negative, influenzando il benessere e lo sviluppo di ciascun individuo. È importante comprendere e gestire queste dinamiche per favorire relazioni familiari sane e funzionali.'